Siracusa. All'asta i mobili e gli arredi del Des Etrangers, triste epilogo di una gestione sfortunata

Poltrone, sofà, quadri, statue, porcellane e più in generale gli arredi degli alberghi appartenuti alla fallita “Acqua pia antica Marcia” saranno venduti all’asta. I “pezzi” arrivano da sei dei più antichi hotel siciliani, tra cui il Des Etrangers di Siracusa.
Come sottolinea l’Ansa, tra le opere all’asta vi è il celeberrimo “Ritratto di Donna Florio”, il più importante dipinto di Boldini sul mercato internazionale.
Ai primi di marzo a Roma, la casa d’aste “Bonino” bandirà i vari pezzi.




Avola. Marijuana nascosta nel giardino e polvere pirica in casa: arrestato

I carabinieri di Noto hanno tratto in arresto, ad Avola, in flagranza dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti, il 31enne Graziano Morale.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è apparso stranamente nervoso ad un controllo pertanto è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare. Occultato in un pozzetto prefabbricato in cemento, posto a protezione di tubi di derivazione per l’irrigazione, ubicato nel terreno circostante l’abitazione, rinvenuto oltre 1 kg di marijuana essiccata in fiori, confezionata in una busta in cellophane. All’interno dell’abitazione, in due scatoloni sotto il letto di una camera, trovate diverse confezioni di materiale pirotecnico di varia natura, contenente 6 kg di polvere pirica: materie esplodenti che, sebbene destinate alla libera vendita, per quantità e modalità di conservazione e stoccaggio in un unico luogo privo di ogni forma di protezione, rappresentavano un serio pericolo per l’incolumità delle persone.
E’ stato posto ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.




Siracusa. Fondi per le ex Province, Vinciullo: "Si prospetta l'ipotesi di 100 milioni di euro"

Potrebbero arrivare 100 milioni di euro in Sicilia per le ex Province. A spiegarlo è il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo.”Anche per questo-spiega- abbiamo ritenuto non opportuno approvare il Bilancio e la Finanziaria della Regione, per potere così avere maggiore contezza delle risorse ulteriori da destinare alle Province siciliane.Il contributo che il parlamento siciliano dovrà approvare sarà tanto maggiore quanto minori saranno le risorse destinate dallo Stato alle ex Province.
I 100 milioni di euro, frutto anche degli incontri romani dell’Assessore Baccei, a cui va il mio personale riconoscimento, si inseriscono in un accordo più ampio, che interesserà anche la revisione delle aliquote Iva che verranno lasciate in Sicilia dallo Stato.
Una prima revisione di questi accordi leonini, dunque, che lo Stato ha pensato di imporre alle Province, che sono oggetto di continue concertazioni e riunioni romane con i vari dicasteri e con il Ministro delle Regioni Enrico Costa, a cui, anche in considerazione della stessa militanza partitica, ho chiesto un maggiore impegno e una maggiore attenzione per la Sicilia, che rischiava di essere oggetto solo di “occhiuta rapina” da parte dello Stato, che rifiutava di esercitare la funzione anche di madre benevola nei confronti della nostra Isola che, invece-conclude Vinciullo – è generosa in versamenti di imposte nei confronti dello
Stato”.




Siracusa. La sfida di Granata: "io commissario straordinario per salvare la Neapolis"

L’ex assessore regionale ai Beni Culturali, Fabio Granata, sfida il suo attuale successore, Carlo Vermiglio. “Mi nomini Commissario Straordinario del parco della Neapolis senza alcuna indennità e per sei mesi e salvo io il parco”, dice Granata, tra l’altro autore della legge regionale sul Parco della Valle dei Templi e sul sistema dei Parchi archeologici siciliani.
“Mi assumo questo onere per salvare la Neapolis e per dare un esempio di buone pratiche, confidando nella lungimiranza di Carlo Vermiglio. Ma sono purtroppo certo di avere un veto dall’attuale Governo Regionale”.
Fabio Granata ha precisato di non pretendere alcuna indennità per questa “enorme responsabilità” ma solo “poteri adeguati” e si dice certo che “in piena collaborazione con Mariella Musumeci e la direzione regionale dei Beni Culturali si possa finalmente far decollare il parco della Neapolis, onorando il 2750° anniversario di Siracusa e creando un modello valido per tutti gli altri parchi Siciliani e non solo. Parchi dotati di autonomia e responsabilità gestionale e finanziaria”.




Siracusa. La Tari più alta d'Italia ribassata nel 2018? "Si può fare se da giugno via alla differenziata"

A voler cercare la buona notizia a tutti i costi, si può finalmente dire che nel 2018 la Tari verrà rivista al ribasso a Siracusa. Ma prima, però, c’è da avviare la raccolta differenziata. Cosa che, verosimilmente, non sarà possibile prima di giugno quando finalmente dovrebbe essere risolta l’attuale controversia che non permette di aggiudicare il nuovo servizio.
Il 20 aprile si pronuncerà nel merito il Tar. In pochi giorni saranno note le motivazioni, dopodichè – nei 30 giorni seguenti – si regolerà la posizione dei lavoratori (nel caso di cambio gestore, ndr) e le “scartoffie” burocratiche. Quindi, finalmente, anche Siracusa si convertirà alla differenziata. Con un primo risparmio per il portafoglio dei suoi cittadini con la Tari 2018.
Rimane da capire cosa succederà dal primo marzo, senza possibilità di proroga ad Igm o di aggiudicazione del servizio. Palazzo Vermexio ha le idee chiare e, come assicura l’assessore Pierpaolo Coppa, non ci saranno sacchetti lasciati in strada per giorni. Ma soprattutto proseguirà la raccolta porta a porta di carta e cartone. Magari estesa a qualche altra frazione come vetro o plastica.
L’intervista.




Siracusa. Il Pd, la scissione e Garozzo: l'improvvisa volontà di dialogo dei fotiani

I venti di scissione interni al Pd hanno un primo riflesso su Siracusa: non si parla più di rimpasto. Il deputato nazionale Pippo Zappulla, principale oppositore dei garozziani, è dato tra i possibili seguaci di Bersani e quindi pronto a dare vita ad un nuovo partito. Con lui, cambierebbero “casa” anche altri esponenti siracusani del Pd in numero tale da far venire meno quella maggioranza che votò contro il sindaco e la sua amministrazione, mettendo Garozzo in un angolo, quasi costretto ad aprire al rimpasto. Con la scissione, i renziani di Siracusa tornano in auge all’interno del Pd. Prova ne è anche il messaggio lanciato da Giovanni Cafeo, ex amico politico del sindaco ed ora franco oppositore interno.
“Garozzo non abbia paura, non scappi, affrontiamo le questioni. Incontriamoci in direzione cittadina, senza prevedere alcun voto ma per affrontare una volta per tutte le questioni vere, quelle che hanno allontanato il partito e soprattutto l’amministrazione dalla città. E’ necessario. Io stesso chiederò al segretario Monterosso di convocare la riunione senza prevedere alcun voto che può essere rinviato certamente”, dice Cafeo. Che si affretta a puntualizzare come il “tema posto era ed è, ancora una volta, l’opportunità di riunificare il partito”. Così, in attesa di definire le vicende nazionali del Pd, Giovanni Cafeo inviata a “recuperare il rapporto con la città e dare dignità alla direzione cittadina”. Per questo chiederà la convocazione di una direzione in cui Garozzo “non dovrà avere la preoccupazione del voto perché non si voterà. Ma in quella sede dovremo provare a riconoscerci come comunità e confrontarci su come gestire questa fase”.
A questo punto Cafeo spiega che il problema non è chi ha o meno la maggioranza interna: “noi non ci riconosceremo comunque in questa amministrazione. Non perché vogliamo la testa di qualcuno ma perché riteniamo che si sia smarrito il progetto che si doveva portare avanti”. E’ il momento delle responsabilità per l’ex segretario. “Il tema vero è cosa pensa Garozzo del suo rapporto con la città. Cosa pensa Garozzo del suo rapporto con la politica. Per quanto ci riguarda non aspettiamo risposte da Garozzo ma poniamo un tema all’interno del partito, come si intende il ruolo del Pd per la città e qual è il progetto amministrativo del Pd per il futuro”.




Siracusa. Anfiteatro romano, le ironie dei turisti e l'amara realtà. Giansiracusa: "Un porcile"

“Perchè non ve la mangiate tutta quell’erba?”. La domanda, misto di sarcasmo e cattiva educazione, è stata rivolta da turisti del Nord Italia ad una delle guide turistiche in servizio al parco archeologico della Neapolis. Alla vista dello “spettacolo” offerto dall’anfiteatro romano, parte l’osservazione al vetriolo. Condita dal solito luogo comune ignorante – nel senso che gnora – tipicamente settentrionale: “ecco perchè vi mandiamo sempre soldi al sud….”.
Il secondo monumento della città classica è in abbandono. Coperto da vegetazione, visitabile solo dall’alto nonostante siano recentemente spesi qualcosa come 1,8 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo percorso di 1 km per visitarlo anche da vicino, attraverso i cunicoli e angoli particolari e un nuovo impianto di illuminazione. Solo che il nuovo percorso è chiuso, poco dopo l’apertura, per via di una balaustra pericolante. Succede anche questo nel disinteresse dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, retto da Carlo Vermiglio.
Sbotta lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa. Che parla di vero e proprio “porcile”. L’anfiteatro “è tenuto così, come un porcile abbandonato. Eppure si paga un biglietto importante per vederlo! Crocetta e tutti i tuoi sopramessi e sottomessi dove siete? C’è da vergognarsi e mandare tutti a casa!”. Punto.
Intanto giacciono inutilizzati i 300.000 euro che il Comune di Siracus aha recuperato da avanzi di bilancio e destinati alla pulizia dei beni culturali. Manca l’ok di Palermo e senza quello i soldi rimangono parcheggiati di lato. L’assessore al Bilancio, Scrofani, ha recentemente sollecitato l’assessorato regionale. Lo ha fatto anche la Soprintendenza. Ma da due mesi ancora nessun cenno.
Ma cosa sono mai due mesi di fronte ai quindici anni di attesa per l’istituzione del parco autonomo della Neapolis. Agrigento, e la sua Valle dei Templi, ce l’hanno fatta. Siracusa ancora no. Nonostante carte, documenti, richieste, incontri e contatti varii il parco archeologico di Siracusa non è stato istituito: eppure rientra nell’elenco di quelle aree da destinare a zona archeologica protetta. Istituire il parco significherebbe anche “liberarsi” dalla grinfie di Palermo che avoca a sè tutto l’incasso dello sbigliettamento, media di 3,5 milioni di euro l’anno. Gestire in loco le somme significherebbe liberarsi le mani per tutti quegli interventi di manutenzione, ordinaria o straordinaria, oggi bloccati. La parte superiore del teatro greco è chiusa da ottobre, dopo le copiose piogge che impediscono da allora ai turisti di visitare il Ninfeo e l’area sovrastante lo storico monumento del Temenite.




L' Ostello della Gioventù di Belvedere sarà messo in vendita: nuovo proprietario cercasi

Il destino dell’Ostello della Gioventù di Belvedere è la vendita. Non un bando di gara per la sua gestione ma direttamente l’alienazione. Sul punto è chiaro il commissario straordinario della ex Provincia Regionale, Giovanni Arnone. L’ente pubblico, proprietario della struttura, non è più nelle condizioni di pensare ad una qualunque forma di gestione pur anche con il coinvolgimento dei privati. Pertanto l’Ostello della Gioventù sarà si oggetto di un bando, ma di vendita.
Sono in corso le perizie tecniche per la valutazione del complesso destinato ad una ospitalità base ed a basso costo di giovani turisti. Una volta completate, sarà messo sul mercato. Per una cifra che non dovrebbe essere inferiore ai 3 milioni di euro secondo quella che, al momento, è solo una stima non ufficiale.




Divieto di balneazione, per la Regione 39 chilometri di costa off-limits in provincia

Dal primo aprile via alla stagione balneare in Sicilia. E il Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico della Regione ha pubblicato l’elenco delle aree inibite ai bagnanti. Per Siracusa si tratta di circa 39 km “vietati” per inquinamento, presenza di scarichi in mare o di porti, riserve naturali e aree marine protette.
Balneazione vietata nei tratti di costa in cui sorgono impianti industriali e scarichi in mare (le aree industriali di Melilli, Augusta e Priolo). Stesso divieto per ragioni opposte all’interno della Riserva dell’Area Marina protetta del Plemmirio, da preservare.
La provincia peggiore per divieti di balneazione è Palermo, Ragusa la migliore. Dal 20 marzo, intanto, l’assessorato regionale alla Salute effettuerà i prelievi di pre-campionamento che proseguiranno fino al 31 ottobre. I dati raccolti verranno poi catalogati dal ministero della Salute.




Siracusa. "Firme False: dimissioni", striscione di protesta a pochi passi dall'Ufficio Elettorale

A pochi passi dall’ufficio elettorale di San Metodio, a Siracusa, è apparso nella notte uno striscione: “Firme False: dimissioni”. A firmare il gesto è Casa Pound, il movimento di estrema destra non nuovo a gesti di questo tipo. Lo striscione è rimasto visibile per gran parte della mattinata.
“Ci troviamo costretti a denunciare con striscioni in tutta la città l’indifferenza di questa amministrazione, la più inquisita d’Italia, di fronte a casi come la vicenda firme false”, la posizione di CasaPound Siracusa.
Sulla cosiddetta Firmopoli, indaga la Procura con diverse persone già iscritte nel registro degli indagati.