Siracusa e il nuovo ospedale. Tutto fermo in attesa dell'Asp, serve parere sull'area individuata

Tocca all’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa il prossimo passo nel cammino di avvicinamento alla costruzione del nuovo ospedale. L’Asp deve produrre un parere motivato sull’area scelta dal Consiglio Comunale, quella dell’ex Onp, alla Pizzuta. Deve, in sostanza, dire si o no.
Nei giorni scorsi c’è stato un incontro tra Comune e Azienda, proprio sul tema. Bisogna accelerare anche se al momento non pare esservi alcuna nuova, nonostante siano passati mesi dal pronunciamento del Consiglio.
L’Asp deve dire se l’opera è fattibile all’ex Onp, peraltro area già di proprietà pubblica, oppure motivare il no. Ma fino ad oggi l’atteso parere non è stato prodotto, lasciando il nuovo ospedale in una sorta di stand-by.
La principale obiezione – l’esistenza di vincoli – pare caduta. Non solo l’Ufficio Tecnico ma anche il piano paesaggistico regionale confermano che non ci sono vincoli particolari. L’unico “problema” potrebbe essere rappresentato dalla presenza di edifici storici che non possono essere abbattuti. Superabile, a detta dei tecnici, recuperando tutto il resto dei volumi edificabili.
Quanto a presunte problematiche di carattere viario, il Comune di Siracusa si è detto pronto a donare un’area attigua di 40.000 metri quadrati per realizzare un ampio parcheggio e rafforzare le linee di collegamento.
Il piano dell’Asp per l’ex Onp è però diverso: l’Azienda vorrebbe lì realizzare la Cittadella della Salute. Diversi di quegli edifici, però, vanno adeguati alle normative antisismiche. Quindi anche quella appare come una soluzione di complessa percorribilità. Perchè, allora, non puntare decisi sul nuovo ospedale?
Siamo ad un bivio: o l’Asp motiva con riferimenti normativi il suo no all’opera, oppure rilascia parere favorevole di fattibilità. Nel primo caso, si ritorna in Consiglio comunale per scegliere una nuova area su cui costruire – prima o poi – il nuovo ospedale. Nel secondo, si passa allora subito al progetto preliminare (anche aggiornando l’esistente del 2009) con studio di pre-fattibilità da inviare alla Regione per il finanziamento. Una volta accreditato quest’ultimo, scatta la corsa contro il tempo per il progetto definitivo.
Ma senza il parere dell’Asp sull’ex Onp si rimane tutti fermi. E i mesi passano inesorabili.




Siracusano di 18 anni vittima di grave incidente a Catania: ha rischiato di perdere il braccio

È ricoverato nel reparto di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’ospedale Cannizzaro il 18enne siracusano, vittima dell’incidente stradale di ieri pomeriggio lungo la Tangenziale di Catania, nel quale ha riportato un trauma complesso con fratture agli arti superiori.
Ha rischiato di perdere il braccio sinistro, che è stato schiacciato e ha strisciato sull’asfalto, con gravi danni a livello nervoso, muscolare e cutaneo: entrato in codice rosso in Pronto Soccorso, è stato operato d’urgenza al Trauma Center da un’équipe di chirurghi e ortopedici, che hanno salvato l’arto.
A causa dell’esposizione della ferita, gravemente contaminata, però, il paziente è attualmente trattato al fine di abbattere l’elevato rischio infettivo; solo successivamente sarà programmato il trattamento per la ricostruzione tendinea e cutanea. Al momento, pertanto, i medici mantengono riservata la prognosi circa il recupero della piena funzionalità dell’arto sinistro.
Al Cannizzaro, in Ortopedia, con una frattura al braccio ancora in corso di valutazione, è ricoverata anche una donna coinvolta nel medesimo incidente.




Corruzione al porto di Augusta: il Codacons si costituirà parte offesa

Il Codacons si costituirà parte offesa nell’inchiesta della magistratura sull’attività corruttiva relativa al porto di Augusta. “Ancora una volta si registra un episodio di corruzione in Sicilia – afferma il segretario nazionale, Francesco Tanasi – Oramai non passa giorno senza che le cronache locali informino di indagini, processi ed episodi relativi a mazzette e tangenti nella nostra regione. In questo caso al centro della vicenda troviamo aspetti delicati come la valutazione di impatto ambientale e il piano regolare, che se turbati da interventi illegali possono avere effetti sull’intera collettività e sugli operatori portuali. Per tale motivo il Codacons si costituirà anche stavolta parte offesa, e chiederà che i responsabili di atti illeciti siano chiamati a risarcire i cittadini siciliani”.




Siracusa. Mistero raccomandate: solo avvisi a domicilio e code al ritiro

Un solo ufficio dove ritirare le raccomandate in una città di 120.000 abitanti. In più lo strano caso di avvisi di ritiro recapitati a pioggia, quasi come se i postini non consegnassero più raccomandate o comunque non citofonassero.
Risultato: attese, lunghe code e pure un annunciato esposto in Procura. Un caso già segnalato su cui oggi abbiamo voluto sentire i siracusani in coda.




Operazione "Alto Impatto": arresti, controlli e multe nella zona nord della provincia

Alla luce degli ultimi fenomeni di criminalità verificatisi nella zona nord della provincia, in campo i Carabinieri di Augusta con una straordinaria attività di controllo del territorio. Servizi preventivi e di contrasto alle forme di illegalità nelle zone di emarginazione sociale effettuando, oltre ad un incisivo controllo di pregiudicati, sorvegliati speciali, soggetti sottoposti ad arresti domiciliari, anche un’attenta attività di controllo amministrativo presso circoli, cantieri edili ed attività commerciali.
Circa 60 i militari impegnati, coadiuvati dal Nucleo Ispettorato di Siracusa, Nas di Ragusa ed il Nucleo Cinofili di Nicolosi.
Al termine del servizio, sono stati infatti rinvenuti e sequestrati complessivamente 108 grammi di marijuana, 11 di cocaina, tratte in arresto in flagranza di reato 6 persone, segnalate alla competente Autorità Giudiziaria 9 soggetti ed, infine, erogate contravvenzioni per violazioni in materia igienico sanitaria pari a 3.380 euro, nonché, comminate 7.000 euro di sanzioni amministrative per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ad Augusta, Villasmundo, Francofonte, Sortino e Lentini, i militari hanno tratto in arresto in flagranza di reato Vincenzo Belfiore (classe 1973). A seguito di una perquisizione, venivano rinvenuti all’interno della sua autovettura 22 grammi di marijuana suddivisa in 23 dosi. Nella sua abitazione rinvenuti ulteriori 48 grammi celati all’interno della camera da letto, nonchè materiale idoneo alla pesatura ed al confezionamento dello stupefacente; Esmeralda Di Mauro (classe 1967), di Augusta, perchè all’interno della sua abitazione, abilmente celato nell’incavo del wc,i militari hanno trovato un cofanetto metallico contenente 3 grammi di sostanza stupefacente tipo “cocaina” suddivisa in 11 dosi e pronti allo smercio; Gianluca Moschitto, di Augusta, (classe 1972), poiché, con minaccia di morte, tentava di farsi consegnare, da un libero professionista di Villasmundo, la somma di euro 2.000 in modo da poter così pagare pregresse contravvenzioni; Giovanni Di Benedetto (classe 1995) e Melania Ippolito (classe 1998), conviventi, entrambi pregiudicati, poiché a seguito di una perquisizione presso la loro abitazione a Francofonte, venivano trovati in possesso di 57 grammi di marijuana suddivisa in 37 dosi occultati in una culla; Carmela Castro (classe 1970), lentinese, poiché, a seguito di una perquisizione personale, venivano rinvenuti all’interno della sua borsetta 8 grammi di cocaina suddivisa in 3 dosi.
Tra gli altri controlli, a Carlentini, a seguito di un controllo effettuato presso un cantiere edile, contravvenzionato il socio accomandatario della Ditta con una sanzione amministrativa pari a 7.000 euro poiché responsabile di non aver realizzato opere a protezione collettiva e pericolo di caduta dall’alto. A Ferla i controlli effettuati presso vari esercizi pubblici, hanno permesso di accertare violazioni in materia igienico-sanitaria con sanzioni di importo complessivo pari a 3.880 euro.
Tutti gli arrestati, espletate le formalità di rito, venivano tradotti presso le rispettive abitazioni per ivi rimanere agli arresti domiciliari, come disposto dall’A.G. di Siracusa, informata dai reparti dipendenti che procedono.




Siracusa. Mercato Ittico, la riapertura affidata ad un bando regionale

La riapertura del mercato ittico di Siracusa passa anche attraverso un bando regionale. Il Comune ha partecipato con un progetto da 3 milioni di euro che punta non solo all’apertura ma anche alla creazione di laboratori per trasformare il pescato sul posto. Sarebbe un risultato atteso dalla marineria locale da oltre dieci anni. L’assessore Scrofani illustra tempi e dettagli.




Siracusa. Affidamento servizio idrico, Centristi per l'Italia solidale con Garozzo

Sull’indagine sul servizio idrico, il gruppo Sd-Centristi per l’Italia esprime solidarietà al sindaco Giancarlo Garozzo e piena fiducia nella magistratura. “La difficile e straordinaria condizione in cui si trovò l’amministrazione nel giugno del 2014, quando la Sai 8 a causa del fallimento interruppe l’erogazione di un servizio essenziale per i cittadini, obbligò il sindaco Garozzo a scelte immediate a beneficio della collettività e dei tanti lavoratori e capi famiglia che si trovarono sottratti del proprio diritto al lavoro”.
Il gruppo consiliare dei Centristi per l’Italia si augura che la decisione del Gup, “possa contribuire a ripristinare un clima di serenità e di fiducia nell’Amministrazione”.




Siracusa. Microspie nella stanza del pm Longo, clima "caldo" in Procura

Ci mancavano solo le microspie per rendere ancora più incandescente il clima in Procura a Siracusa. Secondo quanto riporta l’Ansa, alcune microspie sarebbero state trovate nella stanza del pm Giancarlo Longo.
Sarebbe stato lo stesso magistrato, alcuni giorni fa, ad accorgersi delle cimici. La Guardia di finanza di Messina, nelle scorse settimane, ha chiesto copia di alcuni atti di indagine coordinate dal sostituito procuratore di Siracusa. Le Fiamme gialle, su disposizione della Procura messinese, avevano acquisito copia della documentazione di diversi procedimenti. Le indagini peloritane trarrebbero origine dall’esposto di alcuni magistrati.




Augusta. Operazione Port Utility, un arresto: "Corruzione per un appalto e società fantasma"

Corruzione per un appalto da 1,8 mln di euro al porto di Augusta. La guardia di finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di Gaetano Miceli, 57 anni, ingegnere siracusano. Sequestrata anche la sede della società Tecnass Srl di contrada Targia. L’operazione rappresenta l’esito di complesse e articolate indagini di Polizia Giudiziaria coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica, Francesco Paolo Giordano e dirette dai Sostituti Procuratori Tommaso Pagano e Margherita Brianese, delegate al Nucleo di Polizia Tributaria aretuseo.
L’appalto finito nel mirino della magistratura e delle fiamme gialle del Nucleo di polizia tributaria è quello per l’aggiudicazione dei “servizi ingegneria per la redazione della VAS a corredo del piano regolatore”. Sono state svolte perquisizioni anche a Malta dove erano state create diverse società “fantasma”. Le indagini sono partite all’inizio del 2015. Condotti anche accertamenti bancari a carico di oltre 25 tra società e persone fisiche, arrivando all’individuazione dei presunti capitali illeciti.
La Procura ha attivato anche lo strumento della Cooperazione Giudiziaria Internazionale, collaborando con la polizia maltese. Nel dettaglio Miceli avrebbe creato con altri indagati, tre società ritenute “cartiere”. Miceli avrebbe corrotto in commissario di gara per l’appalto bandito dall’Autorità portuale di Augusta per i servizi di ingegneria. Una consulenza da 330 mila euro il prezzo della corruzione di un componente la commissione di gara. A Malta sarebbe stata condotta parte dei proventi illeciti.
Le persone coinvolte, oltre a Miceli, sono altre tre: il commissario di cui si ipotizza la corruzione e due soci dello studio Tecnass Srl. Ma gli indagati, in diversi filoni, sarebbero 15. La Procura ha parlato anche di possibili complicità a livello amminsitrativo dell’Autorità Portuale. Pochi, secondo il procuratore capo, i controlli nel settore pubblico, tanto che altri appalti sarebbero sotto la lente d’ingrandimento della magistratura. Nell’ambito dell’operazione odierna, sequestrato un immobile a Siracusa, mentre il commissario ritenuto corrotto avrebbe parzialmente ammesso alcune responsabilità e contribuito al prosieguo delle indagini. Già in passato il porto commerciale e gli appalti ad esso collegati erano finiti al centro di inchieste, a partire da quella denominata “Petrolio”, con al centro la figura di Gianluca Gemelli,compagno dell’ex ministro Federica Guidi e il lavoro della Procura di Potenza sul cosiddetto “quartierino romano”. Per Gemelli è poi stata chiesta l’archiviazione, così come per l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ex capo di Stato maggiore della Marina Militare italiana e per Nicola Colicchi, ex consulente della Camera di Commercio di Roma. Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di Gemelli, il ministro Guidi lasciò il suo incarico in seno al Governo.




Siracusa. Servizio idrico, chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco Garozzo e il dirigente Borgione

Richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, e per il dirigente Natale Borgione. La Procura si muove sulle ipotesi di reato di turbativa d’asta in concorso nell’affidamento del servizio idrico integrato. Secondo l’accusa, avrebbero procurato un ingiusto vantaggio alla società poi aggiudicataria.
Lo scrive La Sicilia, che aggiunge inoltre come la richiesta di rinvio a giudizio sia stata firmata dai pubblici ministeri Longo e Di Mauro. Indagini affidate alla Guardia di Finanza