Siracusa. Rischio speculazione a Murro di Porco? Ricorso per il faro che dovrebbe diventare hotel

Pare una nuova versione dello scontro tradizionale tra “ambientalisti” e “cementificatori” ma con alcune novità sostanziali. Al centro, il faro di Capo Murro di Porco. Con il Progetto Valore dell’Agenzia del Demanio è stato concesso, insieme ad altre dieci strutture simili, per cinquant’anni a privati. A Siracusa ha vinto il progetto firmato da Sebastian Cortese un giovane imprenditore under 30. Ha proposto un modello di business articolato su vari fronti: ristorazione, marketing, congressi, eventi e 14 posti letto tra suite e boutique apartment.
Ma adesso irrompe sulla scena l’annunciato ricorso al Tar del Lazio da parte dell’imprenditore terzo classificato, Fabio Portella, ex avvocato con tre lauree ma diver e ambientalista per passione.
Il progetto di Cortese non potrebbe essere realizzato, secondo Portella, perchè non terrebbe conto dei vincoli esistenti sulla zona ed un parametro in particolare (l’aumento di valore al termine dei cinquant’anni di concessione) ne risulterebbe falsato. Motivo per cui entro fine novembre verrà chiesta la sospensiva dell’aggiudicazione prima che i giudici amministrativi si pronuncino sull’aggiudicazione.




Siracusa. Allagamenti ad Epipoli, una idea pratica e poco costosa per risolvere il problema

Lunedì scorso il Consiglio comunale di Siracusa ha provato a fornire qualche risposta per l’annoso problema degli allagamenti ad Epipoli. Idee e buoni propositi che, però, devono trovare adesso un percorso per diventare realtà altrimenti si rimane sempre a livello di pubbliche chiacchierate.
Alcuni residenti di Epipoli hanno seguito i lavori d’aula. “E siamo rimasti allibiti dalla somma faraonica che dovrebbe servire, secondo alcuni consiglieri, per risolvere il problema”, spiega il professor Giuseppe Sampognaro in una lettera inviata alla redazione di SiracusaOggi.it
“Premesso che per costruire il nuovissimo e costosissimo canale di gronda si dovrebbero innanzitutto superare vincoli paesaggistici ed archeologici e quindi un sicuro veto della Sovrintendenza, si deve mettere in conto la sua lunghezza e l’attraversamento di zone abitate e strade molto strette”, scrive. “Molti cittadini sono dell’opinione che esiste una soluzione alternativa molto meno costosa e con minore quantità di lavoro, minor disturbo per la popolazione e che può risolvere contemporaneamente i casi degli allagamenti nel villaggio Miano come nella traversa La Pizzuta, in via Piazza Armerina, in viale Scala Greca, in Via Augusta, fino a via Lentini”.
Ed ecco il piano studiato da Sampognaro. “Partendo dall’incrocio tra viale Scala Greca, via Piazza Armerina e via Augusta si dovrebbe riaprire il canale di gronda dove passava la fognatura dell’ex Ospedale Psichiatrico, il cui percorso arriva sino al mare di contrada Targia, e l’inizio del piccolo canale di gronda di via Piazza Armerina. Qui si dovrebbero mettere delle grate (lavori già approvati e finanziati dal Comune di Siracusa, con deliberazione del 2014, ndr) in modo da risolvere il caso del fiume in piena di via Augusta durante le piogge intense. Quindi ampliare l’esistente piccolo canale di gronda di via Piazza Armerina per tutta la sua lunghezza mantenendo la pendenza e la profondità sino all’incrocio dove è presente il rifornimento della Esso. In tale punto si dovrebbe convogliare l’acqua piovana del villaggio Miano e del viale Epipoli (lato ovest rispetto il rifornimento). Invece l’acqua piovana della parte Est dovrebbe essere convogliata verso la traversa la Pizzuta, dove si deve sistemare il relativo canale di gronda e portare l’acqua piovana dentro l’ex Ospedale Psichiatrico sino l’inizio del canale di gronda che, come dicevo in precedenza, giunge in Contrada Targia. Infine negli incroci di via Avola, via Noto e via Lentini con Viale Scala Greca si dovrebbero mettere delle grate. In questo modo si potrebbero risolvere tutti i problemi degli allagamenti con modiche spese e non con la spaventosa somma della prima alternativa”.

Ovviamente questa seconda alternativa non è di gradimento per i “Politici” che, per questo motivo, non possono più avere la fiducia di quasi tutti i Cittadini che comprendono, al contrario degli “Onorevoli”, quanto valgono sei milioni di euro che vorrebbero sottrarre dalle tasche degli Abitanti di Siracusa.

Lo scrivente è certo, come per gli altri documenti da lui già inviati a Codesta Redazione, che il presente articolo non sarà pubblicato perchè non volete calpestare gli interessi di qualcuno. Distinti saluti.




Zona industriale, dura vertenza Comes: incontro in Confindustria, i blocchi restano

Continuano notte e giorno i blocchi alle portinerie della zona industriale da parte dei lavoratori ex Comes. I 156, licenziati per cessazione dell’attività nonostante contratti e commesse, da quattro notti e cinque giorni si danno il cambio nell’arco delle 24 ore per tenere fuori dagli impianti le autobotti che dovrebbero garantire rifornimenti e approvvigionamenti. Una protesta dura per una vertenza ancora senza soluzione.
C’è stato un primo incontro nella sede di Confindustria ma le posizioni restano ancora distanti. I lavoratori chiedono di essere riassorbiti direttamente dalle aziende del polo petrolchimico. In questo senso, Isab si è esposta per un massimo di 70 posti chiedendo però l’immediata rimozione dei presidi che stanno danneggiando l’azienda del gruppo Lukoil. Nessuna indicazione precisa da parte delle altre società dell’area. Di fatto l’incontro si è chiuso con un nulla di fatto, sindacati e aziende rimangono sulle loro posizioni.
L’unico elemento di novità sarebbe rappresentato dalla indiscrezione secondo cui ci sarebbe una ditta privata pronta a subentrare a Comes, riassorbendone i lavoratori e le commesse. Ma gli ex dipendenti della chiusa società si mostrano perplessi ed avanzano timidi sospetti. Intanto i blocchi proseguono ad oltranza.




Siracusa. Aveva 25 kg di hashish in valigia, arrestato alla stazione 26enne di Torino

Nella sua valigia aveva nascosto circa 25 chili di hashish. Ma il presunto corriere della droga è stato prontamente bloccato alla stazione di Siracusa, subito dopo il suo arrivo in treno. A fermarlo sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Catania.
E’ stato arresto un 26enne di Torino che alla vista dei militari ha mostrato un atteggiamento sospetto. L’ispezione del suo trolley ha permesso di rinvenire circa 50 panetti imballati con cellophane e nastro isolante per complessivi 25 chilogrammi di
sostanza stupefacente del tipo hashish.
E’ stato accompagnato presso il carcere di Siracusa Cavadonna. La sostanza stupefacente sequestrata, verosimilmente destinata al mercato della Sicilia orientale, avrebbe fruttato, al dettaglio circa 250.000 euro.




Siracusa. La foto: Piazza delle Poste raddoppia e si specchia sull'acqua. Nuovo scatto virale di Marcello Bianca

Piazza delle Poste che si specchia nelle chete acque di Riva Forte Gallo, mentre un solitario gozzo conquista il primo piano. Una nuova e suggestiva “soggettiva” della fotografia di Marcello Bianca. Un ‘aurea quasi di magia aleggia sullo scorcio notturno, squarciato dalla luminosità della piazza che quasi se ne bea nel riflesso a specchio sul pelo dell’acqua.




Accorpamento Camere di Commercio, Confesercenti: "si attenda l'esito dei controlli"

Niente sembra smuovere il governo regionale dalla volontà di procedere con l’accorpamento delle Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa. “Sarebbe una grave omissione della dovuta verifica dei fatti denunciati e oggetto di indagini della Procura di Catania”, tuona Confesercenti Siracusa, con il presidente Arturo Linguanti che ricorda le dichiarazioni di disconoscimento della adesione sottoscritta da numerosissime imprese che si sono trovate inserite in elenchi di organizzazioni alle quali in realtà non avevano mai aderito.
“La questione è ancor più grave alla luce del fatto che l’assessorato, a conferma della consapevolezza delle gravi anomalie che si sono manifestate, aveva formalmente istituito, appena due mesi fa, un Collegio di Garanzia. Adesso invece – prosegue Linguanti – laddove fosse confermata la notizia informalmente appresa, si procederebbe a consolidare l’esito fin qui prodotto dalla procedura, ivi incluse tutte le eventuali irregolarità e le anomalie, senza procedere ad alcuna verifica di merito da parte di un organismo terzo rispetto al responsabile della procedura”.
Per Confesercenti, che ha inviato una diffida anche al presidente della Regione ed agli uffici interessati, si deve proseguire con i controlli effettuati da una parte terza e neutrale, “dando seguito alla costituzione del collegio di garanzia, senza procedere ad ulteriori atti amministrativi prima dell’esito dei controlli”. Altrimenti anche Confesercenti chiederà l’intervento del tribunale “a tutela dell’interesse delle associazioni da noi rappresentate”.




Siracusano in condizioni critiche a Malta, aperta un'indagine sull'incidente: un volo di due piani

La magistratura maltese ha aperto un’inchiesta sull’incidente sul lavoro che ha visto come sfortunato protagonista un operaio siracusano di 29 anni. Ad indagare è Caroline Farruggia Frendo, come racconta Times of Malta. Le condizioni di Martino Orvieto, questo il suo nome, vengono definite “serie”. E’ stato sottoposto ad un intervento chirurgico e viene tenuto in coma farmacologico in attesa di valutare l’evoluzione del quadro clinico nelle prossime 24 ore.
E’ caduto da un’impalcatura durante i lavori di ristrutturazione di un popolare negozio di articoli sportivi in Psaila Street a Birkirkara. Un volo di circa due piani. L’incidente lo scorso 17 ottobre, poco dopo le 12.30.




Pachino. Da domani un nuovo mercato settimanale del contadino di Coldirett: è il sesto in provincia

Con l’inaugurazione del Mercato Campagna Amica di Pachino che avverrà domani, giovedì 20 ottobre, alle 10 in piazza Vittorio Emanuele, Siracusa guadagna il primo posto sul podio delle province siciliane con più mercati di vendita diretta.
“Una posizione leader raggiunta grazie alla consapevolezza dei consumatori che vogliono sempre più mangiare prodotti sani e della propria terra”, commenta il direttore della Coldiretti, Pietro Greco. “Ma soprattutto – aggiunge – è anche merito di amministratori locali che comprendono l’importanza del settore agricolo come viatico per lo sviluppo economico”.
A Pachino gli stand saranno aperti tutti i giovedì dalle 8.00 alle 13.00. Si potranno acquistare formaggi, ortofrutta, pane, vino e tutti altri prodotti per la dieta mediterranea che rappresenta un vero elisir per la salute.




Depuratore consortile Ias: rimane ancora un mistero il futuro. "Per ora efficiente, ma ci sono carenze"

Il depuratore consortile Ias è considerato il “fegato” della zona industriale: depura e purifica fanghi ed altri materiali che rischierebbero, altrimenti, di compromettere il corretto funzionamento degli impianti industriali e il mare di marina di Priolo.
Da trent’anni svolge egregiamente il suo compito ma la crisi di governance che si è venuta recentemente a creare, con uno stop anche alla manutenzione, rischia di mettere in difficoltà la sua funzione primaria.
In mezzo, il futuro anche dei dipendenti. Finita la proroga, la società è tecnicamente in liquidazione dal primo gennaio. Esisterebbe un progetto alternativo, una nuova società, che però rimane ancora un mistero a livello pubblico. Difficile così capire cosa ne sarà della struttura e dei dipendenti.




Siracusa, Priolo e Melilli insieme: "più attenzione per il fenomeno dei miasmi"

Per la prima volta insieme, i sindaci di Siracusa, Priolo e Melilli hanno chiesto più attenzione per il fenomeno dei miasmi. Un fenomeno su cui sino ad ora si è assistito ad un certo scaricabarile tra Roma e Palermo. Adesso, dopo gli esposti presentati singolarmente dai tre primi cittadini l’annuncio di un’azione comune. Non un attacco alla zona industriale, hanno chiarito Garozzo, Rizza e Cannata quanto invece la richiesta di un nuovo equilibrio che possa contemplare anche la salute dei cittadini, con maggiore attenzione rispetto a quanto fatto finora.
Da qui la volontà di inoltrare precise richieste da inserire nelle prossime autorizzazioni ambientali, in discussione al ministero dell’Ambiente. I tre si presenteranno con un documento unico, chiedendo l’inserimento di nuove prescrizioni.
Tirata d’orecchie ai deputati regionali che non essere riusciti ad aggiornare il piano qualità dell’aria e per le pochissime risorse concesse ad Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente, oggi in difficoltà.