Siracusa. "Il Comune non patrocini l'Onda Pride ed Arcigay chieda scusa per le parole su Buonanno"

La morte dell’eurodeputato leghista Buonanno e il commento del presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini (leggi qui), continuano ad alimentare reazioni. Giuseppe Giganti, coordinatore di Italiani in Movimento, parla di “disgustose dichiarazioni” e della necessità “che vengano fatte le scuse pubblicamente alla famiglia nel rispetto del dolore per la perdita di un familiare”.
Il portavoce del movimento di centrodestra chiede poi ai sindaci di Siracusa e Floridia di togliere il patrocinio concesso “per la manifestazione Onda Gay Pride che si terrà il 14 luglio a Siracusa”. Una richiesta che Giganti spiega così: “pubblicizzare e patrocinare un evento organizzato da chi istiga all’odio e gode sulla morte altrui non è opera meritoria”.
E proprio per il 14 luglio Italiani in Movimento sta organizzando un corteo in memoria di Luca Buonanno con il coinvolgimento di altri movimenti di destra.




Siracusa. Lungomare di Levante, marciapiede in condizioni disastrose: "intervenire subito"

Immediati interventi di manutenzione lungo il marciapiede del lungomare di Levante in Ortigia: è la richiesta del consigliere di circoscrizione Ortigia, Raffaele Grienti. “In alcuni tratti versa in condizioni disastrose”, denuncia. “Mette anche in serio pericolo l’incolumità dei passanti e di coloro che si recano nelle numerose fermate bus-navetta che lo stesso percorso ospita”.
Grienti, dopo diverse segnalazioni, ha deciso di rivolgersi direttamente all’assessore ai lavori pubblici, Alfredo Foti. “Chiedo un ulteriore e significativo sforzo, affinchè si possa risolvere questa spiacevole situazione. Il lungomare di Levante sia presto un vero e proprio percorso di passeggio turistico, riqualificato e ben tenuto”.




Siracusa. Una task force per contrastare il lavoro nero in edilizia. "La Prefettura sia il coordinamento"

Un Osservatorio permanente tra organizzazioni sindacali, forze dell’ordine e rappresentanti istituzionali per contrastare il lavoro nero nel settore edile. Prende sempre più corpo l’idea di una task force così come prospettata durante la tavola rotonda “Sconfiggere il lavoro nero, battaglia di civiltà”, questa mattina alla Cassa Edile di viale Ermocrate.
I dati registrati non lascerebbero spazio a dubbi di sorta: 11 milioni di euro evasi in dieci anni in provincia, più del 50% in meno di iscritti nei registri delle aziende edili rispetto al 2008 e un numero sempre meno crescente di imprese regolari.
“E’ da tempo che puntiamo ad un Osservatorio permanente per cooperare con tutti i soggetti interessati, perché il problema sembra che interessi solo le organizzazioni sindacali e non quelle istituzionali – hanno sottolineato Corallo, Gallo e Carnevale per i sindacati di categoria – i lavoratori hanno una prima necessità che è quella di continuare a lavorare per portare qualcosa a casa e spesso c’è paura di denunciare perché si può perdere anche quel poco che si guadagna. Ecco perché noi chiediamo alle istituzioni di utilizzarci come strumento per sapere quali risposte dare ai lavoratori. In provincia rischiamo di avere il primato degli infortuni mortali e tutti nell’edilizia. Quindi il fenomeno è ancora vivo e il ricorso al voucher è una forma fastidiosa che non risolve il problema. Occorre una task force intelligente che parta dai Comuni”.
Dall’ufficio del Lavoro, il direttore Antonio Mazzaglia ha ricordato come “in aggiunta al nucleo ispettivo dei Carabinieri contrastiamo il lavoro nero, che esiste in tutti i settori. Il fenomeno può essere contrastato ma non eliminato”.
Sono comunque circa 80% le aziende in regola in provincia e questo dato è stato sottolineato anche dal Luogotenente Antonio Magrì (Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro). “Abbiamo fatto 100 ispezioni in tutta la provincia nell’ultimo anno, un numero basso dovuto alla carenza del nostro organico e un terzo dei lavoratori in nero riguardava il settore edile. Oggi è molto difficile operare perché in organico siamo rimasti in tre, quindi ben venga la cooperazione”.
Il tenente colonnello Eugenio Bua, comandante del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Siracusa ha avuto modo di sottolineare come “rispetto a qualche anno fa c’è una maggiore propensione a denunciare condizioni di lavoro non legali, attraverso il nostro servizio del 117”. Quanto all’accertamento delle responsabilità, “passa da procedimenti dispendiosi e lunghi”, ha detto il sostituto procuratore della Repubblica, Andrea Palmieri. “Ci sono poche norme che si occupano del lavoro nero, una di queste risale al 1981 ed è rimasta sempre la stessa, quindi rendetevi conto di quanto sia vecchia. E queste norme ti mettono quasi in condizione di evadere perché anche quando beccano un imprenditore gli fanno pagare sempre meno di quanto avrebbe pagato regolarmente. Lo Stato ha scelto di lasciare la sanzione dal punto di vista amministrativo probabilmente trascurando l’aspetto della politica criminale”.
Non solo edilizia, comunque. I carabinieri, ad esempio, sono impegnati anche nel contrasto del lavoro nero domestico e in agricoltura. “Ma non sottovalutiamo il settore commerciale perché è noto che spesso nel turismo, trattandosi di lavori stagionali, si fa uso di lavoro nero e in questi casi i voucher sono molto utilizzati. Fanno parte di una politica che vuole tutelare la dinamicità del mondo del lavoro ma non tutelano di fatto il lavoratore nonostante offrano una posizione contributiva. Oggi è difficile monitorare un’azienda agricola, perché quelle edili hanno dei confini delimitati dai cantieri e c’è una preparazione specifica rispetto a chi va a raccogliere pomodorino nei campi. Ecco perché registriamo caporalato e sfruttamento di immigrati”, l’intervento del maggiore Giovanni Palatini, del comando provinciale dei Carabinieri.
Tutti concordi, al termine. Ben venga l’Osservatorio. “La Prefettura penso sia il luogo deputato per mettere insieme tutte queste forze e creare un organismo di controllo diretto”, il suggerimento di Massimo Riili di Ance, l’associazione degli edili.




Siracusa e altri 13 Comuni verso la Banda Ultra Larga: "rivoluzione copernicana"

Con la realizzazione della rete a fibra ottica verranno abbattute le distanze tra nord e sud e la Sicilia non sarà spettatrice. La promette la Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana che ha seguito l’iter amministrativo per evitare la perdita di un finanziamento strategico per l’unificazione digitale del Paese.
“Merito anche di Telecom che investito risorse proprie in questo settore nevralgico”, dice il presidente della commissione, il siracusano Enzo Vinciullo.
“Oltre 14o Comuni della Regione stanno partecipando attivamente alla realizzazione della
Banda Ultra Larga, cercando di eliminare e di risolvere tutti i problemi burocratici che, in un territorio così complesso come quello siciliano, si frappongono al raggiungimento di questo obiettivo che è già al 40%”.
In provincia di Siracusa, oltre al capoluogo, interessati dai lavori anche Augusta, Avola, Carlentini, Floridia,Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Priolo Gargallo, Rosolini e Sortino.
“La leale collaborazione fra i Comuni, gli Uffici periferici della Regione e le altre Pubbliche Amministrazioni faranno sì che, di qui a qualche mese, migliaia di famiglie, centinaia di studenti, docenti, rappresentanti di Uffici Statali, Regionali e Comunali, medici, paramedici, Carabinieri, Poliziotti, Finanzieri e appartenenti alle Forze Armate potranno utilizzare la fibra ottica che consentirà la trasmissione di dati e notizie in tempi rapidissimi”, l’annuncio.




Siracusa. Furto nella notte: "mi hanno narcotizzato", la leggenda metropolitana diventa psicosi

Rischia di diventare una psicosi quella di una banda di ladri che entra in casa e narcotizza nel sonno chi vive in quell’abitazione per portare via quanti più oggetti possibili.
Le forze dell’ordine invitano alla prudenza e spiegano come ad oggi non ci sia nessun riscontro che permetta di avvalorare l’uso di sostanze narcotizzanti.
Di sicuro c’è un nuovo episodio di furto nella notte, in un’abitazione al piano rialzato di via Vanvitelli.
La Scientifica sta portando avanti una serie di rilievi per meglio appurare cosa sia realmente avvenuto. Nel condominio, però, si è sparsa la paura di fantomatici ladri narcotizzatori. E’ il secondo episodio nel giro di un mese. Al punto che nessuno si sente più sicuro a dormire con una finestra aperta. E chiedono all’amministratore del condominio telecamere a circuito chiuso per maggiore sicurezza.
Non è la prima volta che si diffonde la voce di furti compiuti con simili modalità. Ma, precisano le forze dell’ordine, spesso è una sorta di leggenda metropolitana dietro cui si nasconde la frustrazione di chi ha subito un furto mentre era in casa, senza accorgersi di nulla. “Devono avermi narcotizzato”, come unica spiegazione. Quando, invece, i malviventi non hanno fatto altro che introdursi in casa e trafugare preziosi evitando di fare rumore.




Sortino. Distrugge gli arredi del cortile della Guardia Medica, arrestato 23enne

Nella tarda serata di ieri è stato arrestato per violenza privata, danneggiamento e interruzione di un servizio pubblico Andrea Zappulla, 23enne di Sortino.
Mentre si trovava in contrada California, è entrato con spavalderia all’interno del cortile della guardia medica e, per futili motivi, avrebbe danneggiato diversi arredi che si trovavano all’esterno, impedendo pure al personale sanitario si svolgere le proprie mansioni.
Una pattuglia dei Carabinieri che transitava nella zona, allertata da alcuni cittadini, è intervenuta bloccando Zappulla mentre era ancora intento a spaccare con violenza e rabbia tavoli, sedie e altro materiale. Sono in corso indagini per identificare i compagni dell’uomo, scappati all’arrivo dei militari.
L’arrestato è stato tradotto ai domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. La Municipale sequestra un autobus dell'Ast: faceva servizio da Ncc. La replica: tutto in regola

La polizia Municipale di Siracusa ha sequestrato un pullman dell’Ast. Si tratta del mezzo solitamente utilizzato per il servizio di trasporto pubblico per la cosiddetta linea Epipoli.
Il sequestro è scattato nei pressi della stazione perchè l’autobus stava in realtà svolgendo servizio non pubblico ma da Ncc, ovvero noleggio con conducente. Cosa che è stata puntualmente contestata con tanto di verbale, poco sotto i mille euro.
Sull’autobus i ragazzi di una scuola siracusana, costretti a scendere dopo il sequestro. La palla passa adesso alla motorizzazione che dovrà dirimere la questione che segna, inevitabilmente, un nuovo momento di scontro tra l’azienda siciliana trasporti e il Comune di Siracusa.
Ma dall’Ast replicano: tutto in regola. Si sarebbe trattato di un servizio intensificativo del trasporto urbano con regolare emissione di biglietto, come da corsa.




Siracusa. Affare Immigrazione: caviale e champagne tra gli acquisti delle "finte" onlus

Anche caviale e champagne tra gli acquisti delle onlus smascherate dalla Guardia di Finanza di Siracusa nell’ambito dell’indagine che ha portato alla luce un vero e proprio affare immigrazione. Acquisti fittizi, in molti casi, giustificati solo dall’esigenza di coprire i profitti che una no-profit per legge non può produrre.
E certo caviale e champagne cozzano con l’idea ed il lavoro di un centro di accoglienza. Ma trattandosi di merce di valore consentiva di coprire una bella somma poi distratta ed evasa al fisco. E’ questa la ricostruzione degli investigatori, convinti di avere appena scoperchiato una pentola che potrebbe riservare altre sorprese.
Ma il sistema di controlli integrati ha mostrato di funzionare. Dalla Prefettura, al gruppo Interforze di contrasto all’immigrazione clandestina, la Procura e ovviamente le operazioni di polizia tributaria e non solo delle fiamme gialle siracusane, guidate dal comandante Antonino Spampinato. La nostra intervista nel video qui sotto.




Solarino dice no al racket: fiaccolata contro ogni forma di intimidazione

A Solarino la società civile retagisce e dice no ad ogni forma di intimidazione. Dopo la recente escalation di atti intimidatori ai danni di imprenditori locali, l’amministrazione e tutto il Consiglio comunale di Solarino hanno deciso di chiamare tutti in piazza per manifestare la volontà di rialzare la testa e non lasciare che simili atti finiscano per irretire una comunità laboriosa. A fianco della giunta anche il Fai (Federazione Antiracket, coordinamento provinciale di Siracusa).
L’appuntamento con la fiaccolata della legalità è per domenica 12 giugno, alle 20.30, in Largo Gandhi, all’entrata di Solarino venendo da Floridia, con arrivo in piazza Plebiscito.




Siracusa. Resort alla Pillirina, tira e molla tra Comune e Regione. Partita aperta

Il resort che Elemata voleva realizzare alla Pillirina torna questione di attualità. Nelle settimane scorse, dagli uffici regionali dell’Urbanistica hanno inviato al Comune di Siracusa una comunicazione con cui – in sintesi – si adombrava la possibilità di nominare un commissario ad acta se da palazzo Vermexio non fosse stata rimessa in moto la procedura amministrativa sul piano di lottizzazione presentato dalla società del marchese svizzero De Gresy. Un altro colpo dopo la bocciatura regionale della cosiddetta variante della bellezza, l’atto votato dal Consiglio Comunale nel 2011 che “bloccava” l’area e il relativo progetto di megaresort.
Dopo una iniziale sorpresa per la nuova presa di posizione degli uffici regionali, il Comune di Siracusa è pronto alla replica. Un articolato faldone corredato da pareri e riferimenti normativi che sta per essere inviato a Palermo. Il principio è semplice: variante della bellezza o meno, non si può portare in Consiglio un piano di lottizzazione su di un’area su cui insiste il vincolo del piano paesaggistico e che è stata inserita dalla stessa Regione tra le riserve terrestri.
In effetti sulla vicenda Palermo pare muoversi senza un coordinamento tra uffici. Da una parte, Beni Culturali e Ambiente hanno seguito negli anni la linea dell’inedificabilità mentre l’Urbanistica sembra andare verso un’altra direzione.
Sarà, intanto, il Tar a decidere sul ricorso presentato da palazzo Vermexio contro la bocciatura della variante della bellezza. “Ma Siracusa non ha chiesto la sospensiva e la riserva non è stata ancora formalmente istituita, manca la perimetrazione”, obiettano proprio dagli uffici regionali dell’Urbanistica.

(nella foto alcuni dei terreni su cui il resort dovrebbe sorgere)