Augusta. Matteo Salvini visita il porto e polemizza: "potrebbe essere una ricchezza invece è business immigrazione"

Matteo Salvini al porto di Augusta. E’ arrivato nel primo mattino di ieri, primo maggio. E dopo un annuncio sui social, ha lanciato in diretta facebook i suoi strali dal primo porto in Europa per arrivo migranti con tanto di hashtag “stop invasione”.
Dalle banchine del molo megarese, Salvini ha ricordato i 10.000 arrivi dall’inizio del 2017. “Sono ad Augusta – ha affermato – per denunciare un business da miliardi di euro. Il procuratore di Catania Zuccaro ha tutto il mio sostegno per andare fino in fondo”, riferimento all’attività delle Ong che il procuratore catanese ha evidenziato con diverse dichiarazioni.
Matteo Salvini ha ricordato anche come il mare di Augusta (“splendido”) potrebbe essere “una ricchezza per la Sicilia e invece è business per chi specula sull’immigrazione senza controllo. Il porto di Augusta – ha continuato – dà lavoro a migliaia di persone: l’anno scorso ha movimentato 27 milioni di tonnellate di merci. E invece è stato dimenticato anche dalla Regione Siciliana e da Crocetta, che spero i siciliani mandino presto a casa”. E qui l’esponente leghista dimostra di conoscere anche le vicende regionali con il famigerato scippo della sede dell’Autorità Portuale di Sistema finita a Catania invece che ad Augusta, sede naturale.
Lasciato il porto di Augusta, Salvini ha raggiunto il Cara di Mineo dove il leader della Lega ha dormito. Lo ha chiamato “Il più grande albergo d’Europa”.
Qui per il video integrale di Salvini in diretta la porto di Augusta.




Siracusa. Cosa affonda la Ztl in Ortigia? I tre problemi: parcheggi, navette e cultura dell'imbottigliamento

Il ritorno della Ztl “estesa” in Ortigia sortisce lo stesso effetto dello scorso anno: caos, code, invettive. Ancora prematuro esprimere valutazioni sul ritorno ad un’Ortigia chiusa al traffico nelle ore serali di tutta la settimana, ma alcuni cronici nodi riemergono al pettine sin dal critico debutto di giorno 1 maggio. E sono riassumibili in una parola: servizi.
Nonostante la buona volontà e qualche passo avanti compiuto negli ultimi anni, il sistema dei parcheggi (Von Platen, Talete e Molo Sant’Antonio) o viene snobbato dagli automobilisti o da solo, con i posti disponibili, non basta ad assorbire il volume di traffico dei giorni “rossi”.
Poi ci sono le navette di collegamento, tornate in strada nel 2013 (bene) ma in numero insufficiente per garantire partenza e spola tra i parcheggi e l’isolotto ogni 5-7 minuti, tempo che studi di settore classificano come quello di attesa media. Siracusa è ancora ben lontana, ma l’imminente messa su strada di ulteriori 3 bus elettrici per rinforzare l’attuale flotta permetterà di migliorare questo aspetto.
C’è un terzo fattore, ed è culturale. Non è, difatti, diventata abitudine dei siracusani quella di utilizzare i parcheggi (a pagamento) per lasciare l’auto prima di imbottigliarsi in via Malta. Piuttosto tutti in fila, pur sapendo della chiusura al ponte Santa Lucia coltivando la speranza – vana – di trovare il posto più vicino possibile. E questo, in parte, anche per la consapevolezza di non poter contare su collegamenti alternativi precisi e puntuali.
Posto che il principio della tutela del centro storico con la Ztl non si tocca e indietro non si torna, si possono sviluppare un paio di considerazioni che prendono fondamentalmente le mosse da due domande. La prima: perchè nelle ore diurne Ortigia è vittima delle migliaia di auto che si possono liberamente spostare tra viuzze e vicoli? Il sospetto è che le auto e i furgoni siano forse più numerosi (e dannosi) al mattino, tra uffici e altre attività, che alla sera. Su questo, i numeri dell’ufficio Mobilità e Trasporti potrebbero aiutare a capire meglio, se resi pubblici.
Seconda: è il caso di pensare ad una chiusura al traffico già in via Malta, garantendo solo incroci in uscita da via Bengasi? Potrebbe essere l’ultimo step per riuscire una volta e per tutte ad evitare che si formino code da “abitudine”, soprattutto il sabato e la domenica.
Ma come reagirebbe il traffico cittadino ad una chiusura verso Ortigia già, ad esempio, a Pozzo Ingegnere, consentendo solo il passaggio verso l’ingresso del parcheggio del Molo Sant’Antonio?
C’è il problema Talete, poi. Nel sistema Ztl, si rivela avulso e più dannoso che altro: per farla breve, se zona a traffico limitato deve essere, non si può utilizzare un parcheggio che rientra proprio nell’area che si vorrebbe senza auto.
E allora si ritorna al tema servizi: dove posteggiare? Molo Sant’Antonio e la lontana area di via Elorina non bastano. Il Talete è un problema per la stessa Ztl. Il Von Platen non lo usa nessuno. All’assessore Piccione l’arduo compito di trovare una risposta d’equilibrio.




Siracusa. L'invasione commerciale con gli occhi a mandorla: sono 156 le imprese cinesi. Cna: "Il problema c'è"

E’ una invasione (commerciale) lenta ed inarrestabile. Partita con le bancarelle alla fonte Aretusa e arrivata oggi a veri e propri centri commerciali. Nella provincia di Siracusa sono 156 le imprese “cinesi”: la settima “pattuglia” con gli occhi a mandorla nella regione. Le attività commerciali cinesi sono concentrate maggiormente a Catania (686), Palermo (534) e Messina (213). Poi seguono Agrigento (187), Trapani (175), Ragusa (167) e quindi Siracusa. I dati sono forniti da InfoCamere-Unioncamere e Movimprese.
La Sicilia è la seconda regione del Sud Italia per numero di imprese con titolare cinese, dietro la Campania. Gli imprenditori orientali aprono – prevalentemente – piccoli, grandi negozi o ristoranti.
“E’ una quantità comunque elevata, leggendo i numeri complessivi delle imprese iscritte in Camera di commercio”, commenta per Cna Siracusa il vicepresidente Gianpaolo Miceli. “Il vero tema è come operano sul mercato queste aziende? Per diverse che si muovono nel totale rispetto della legalità, ve ne sono almeno altrettante che operano in maniera dubbia”, puntualizza subito Miceli. “Mi riferisco al rispetto delle regole sul lavoro che vigono nel nostro Paese: rispetto dei contratti, rispetto degli orari, rispetto della salubrità e dell’igiene dei locali e dei prodotti in vendita. Ad onor del vero ci sono state recenti azioni di controllo e sequestro di prodotti non conformi. Le nostre attività sono soggette a controlli continui, sarebbe utile estendere queste stesse verifiche anche alle attività cinesi. Ma sia chiaro, non è una battaglia contro di loro. Il punto fermo deve rimanere il rispetto di regole e standard, da parte di tutti, comprese le attività di casa nostra”, spiega pacato Gianpaolo Miceli.
“Comunque il problema c’è ed è evidente: in una situazione di grande difficoltà delle famiglie, proliferano questi centri cinesi che offrono condizioni di accesso al mercato distorte rispetto alle ordinarie. E le persone finiscono per andare e comprare pur sapendo che in parecchi casi potrebbero ritrovarsi prodotti non con tutti requisiti e le caratteristiche che invece richiedono”, l’analisi di Cna Siracusa.




Augusta. Tentata evasione cinematografica, la Polizia Penitenziaria sventa il piano di fuga

Il piano era ben studiato, quasi cinematografico. Con tanto di fuga sui tetti ed “ascensore” artigianale realizzato con una gancio in ferro e corda. A tentare l’evasione è stato un detenuto sottoposto a sorveglianza speciale. Dal cortile si è arrampicato sui tetti del carcere di Brucoli per poi nascondersi nella zona delle lavorazioni.
La pronta reazione degli agenti di polizia penitenziaria ha però sventato il piano. In pochi minuti sono riusciti ad individuarlo ed immobilizzarlo. Adesso è caccia ad eventuali complici all’interno dell’istituto di pena. Il grosso gancio in ferro rinvenuto insieme ad una corda doveva probabilmente servire per scavalcare la recinzione.
Salvatore Gagliani, vice segretario provinciale del sindacato Sappe, esprime apprezzamento a verso gli agenti di Polizia Penitenziaria per la brillante azione portata a compimento. “La Polizia Penitenziaria di Augusta si rivela il fiore all’occhiello della Sicilia Orientale, nello specifico, del siracusano”.




Siracusa. La stagione dei solarium: tornano i quattro pubblici, polemiche alla villetta Aretusa

Riparte la stagione dei solarium. Gli ormai tradizionali quattro punti di accesso al mare al Forte Vigliena, allo Sbarcadero Santa Lucia, nei pressi di via Sicilia e nei pressi di via Cassia. L’operazione, a guida comunale, costerà 140.788 euro. In poche settimane al via i lavori.
Ma sui solarium ripartono intanto pure le polemiche. Attenzioni puntate su due punti: Calarossa e sulla spiaggetta della villetta Aretusa. Su quest’ultima, dopo le schermaglie dello scorso anno, posa le sue attenzioni l’avvocato Corrado Giuliano, autentico totem degli ambientalisti siracusani.
Recentemente ha inviato una istanza alla Soprintendenza, al sindaco, alla Capitaneria di Porto di Siracusa, all’Ufficio Demanio Marittimo e all’Assessorato Regionale Territorio Ambiente oltre che, per conoscenza, alla Procura della Repubblica di Siracusa ed alla Corte dei Conti.
Nell’istanza si richiede alla Sovrintendenza, tenuto conto che il nulla osta per la realizzazione del solarium appare rilasciato soltanto ai fini architettonici, “se sia stata fornita autorizzazione paesaggistica e se essa sia compatibile con il vincolo paesaggistico che interessa l’intera isola di Ortigia, con le vigenti norme del piano paesistico e con le norme di gestione del Piano Unesco”. L’assenza di autorizzazione paesaggistica, argomenta Giuliano nella sua istanza, potrebbe aver inficiato anche il parere favorevole rilasciato dalla Capitaneria di Porto e dall’Assessorato Territorio e Ambiente, in quanto non è stato considerato prioritario l’interesse pubblico definito dai vincoli precedentemente illustrati, rispetto a quello privato.
Al Comune, intanto, anche Sos Siracusa chiede “a quanto ammontino gli oneri di urbanizzazione corrisposti dalla ditta privata e quanto sia compatibile l’autorizzazione rilasciata per la realizzazione di uno stabilimento elioterapico, rispetto all’utilizzo come locale notturno che ne è stato fatto del solarium la scorsa stagione estiva”.




Siracusa. Luce in pista ciclabile, 74.000 euro per sostituire i lampioni danneggiati da vandali e vento

Attenzioni per la pista ciclabile di Siracusa. In particolare per l’impianto di illuminazione, finito presto tra le “prede” preferite di vandali e ladruncoli vari. E quando non ci hanno pensato quelle figure, a far danni ai corpi illuminanti ci ha pensato la natura, con il forte vento.
Stanziati da Palazzo Vermexio circa 74.000 euro per la manutenzione dell’illuminazione della pista ciclabile. Non c’è un numro esatto di lampioni danneggiati, si parla genericamente di “danneggiamento di diversi corpi illuminanti lungo tutta la pista”. Visto che – si legge nelle delibera – con “la bella stagione il sito sarà maggiormente frequentato è necessario ed urgente procedere alla sostituzione dei corpi illuminanti danneggiati irreparabilmente”.
A quantificare la spesa è stato l’ufficio tecnico comunale. Lavori affidati alla ditta Ebf Costruzioni.




Siracusa. Nuovo presidente per il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria: Giuseppe Giardina Papa

Rinnovate le cariche del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Siracusa. L’assemblea degli iscritti ha eletto all’unanimità come presidente Giuseppe Giardina Papa, 35 anni, amministratore della Glef srl (casa di cura Santa Lucia). Vicepresidenti sono stati eletti Raffaele Liberto, Santi Lo Tauro e Francesco Tringali. Componenti del Consiglio Direttivo sono Luca Di Gaetano, Marianna Fazio, Franco Giardina Papa, Giuseppe Liberto, Silvia Saraceno e Salvatore Vitrano. Componente di diritto l’ultimo past president del Gruppo, Gianni Balistreri. Giardina Papa sarà vice-presidente di diritto di Confindustria Siracusa.
“Si apre una nuova pagina del Gruppo Giovani – ha detto – lavoreremo con serenità e con spirito costruttivo guardando ai giovani e alla sfide che dobbiamo raccogliere: l’economia del 4.0, il digitale, le start up innovative. Dialogheremo costantemente col mondo della scuola e dell’università per dare il nostro contributo affinchè si assicuri un percorso formativo allineato alle esigenze del mondo produttivo sempre più globalizzato”.
Soddisfatto il neo presidente di Confindustria. Diego Bivona. “Si completa con l’ultimo tassello la squadra che mi affiancherà per il prossimo biennio nel processo di rilancio dell’azione di Confindustria Siracusa. Confido nell’apporto costruttivo dei Giovani Imprenditori che ben sanno interpretare il mondo in costante evoluzione”.




Rischio incendi, le zone del Tellaro e dell'Asinaro preoccupano. Gennuso: "subito bonifica, col fuoco non si scherza"

Il deputato regionale Pippo Gennuso torna a battere sulla bonifica di Asinaro e Tellaro, i due corsi d’acqua che già in passato hanno mostrato come – in condizioni eccezionali- possano causare gravi danni. Adesso il parlamentare punta il dito contro la mancata manutenzione del verde ed il conseguente rischio incendi. “La settimana scorsa si è verificato un incendio che si è propagato in pochi minuti. I corsi dei due fiumi sono strapieni di canne, erbacce secche e di tronchi d’alberi. Ci vuole poco con l’arrivo del caldo per far si che partano incendi che possono minacciare le città di Noto e Rosolini. Oltretutto non si conosce l’entità dei danni di un ponte lambito dal fuoco”, dice Gennuso.
I lavori di bonifica – che spettano al Genio civile di Siracusa, su disposizione dell’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente – non possono essere più procrastinati. “Ho già prodotto una relazione tecnica sullo stato dei fiumi Asinaro e Tellaro ed alla Regione conoscono perfettamente qual è la situazione. Qualcuno deve assumersi le responsabilità nel caso si verificassero disastri. Non va dimenticato che il 21 e 22 gennaio di quest’anno per l’ostruzione dei fiumi si sono verificati danni enormi che hanno messo in ginocchio produttori e aziende agricole. Adesso c’è dure la minaccia delle fiamme. E con il fuoco non si scherza”.




Francofonte. Omicida ai domiciliari esce di casa: arrestato per evasione. Di nuovo ai domiciliari

Arrestato in flagranza del reato di evasione a Francofonte il 42enne Massimiliano Pepi. Da aprile 2017 è sottoposto ai domiciliari per aver commesso, nel 2011, un efferato omicidio: ha ucciso un anziano del posto.
E’ stato rintracciato all’esterno della sua abitazione e non ha saputo fornire alcuna valida spiegazione in merito alla palese violazione delle prescrizioni impostegli. E’ stato sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Pepi è stato condannato a luglio dello scorso anno a 26 anni e 11 mesi di reclusione per l’omicidio di Sebastiano Bellofiore, commesso a Francofonte il 28 gennaio 2011. Il corpo del pensionato venne ritrovato all’interno della propria abitazione con un profondo taglio al collo e con le mani e piedi staccati dal corpo.
Subito fermato come sospettato proprio il 42enne. Avrebbe agito per motivi passionali: Bellofiore avrebbe mosso avances alla badante, convivente di Pepi. Prima dei domiciliari, stava scontando la pena nel carcere di Brucoli.




Marzamemi affascina Carlo Cracco, lo chef pluristellato in visita al borgo marinaro

Ancora un altro nome vip da aggiungere alla lunga lista di Marzamemi. Il noto chef Carlo Cracco ha visitato il borgo marinaro, subendone l’inevitabile fascino. Da Masterchef a Marzamemi, sempre sorridente e disponibile a dispetto dell’immagine da duro costruita in tv, con la sua apparizione Cracco ha sorpreso tutti. Foto, autografi e pacche di rito per una breve visita a cavallo del ponte del primo maggio, con immancabile tour in cucina.