Melilli. Diretta su Rai Uno per la messa di San Sebastiano del 29 gennaio

Domenica 29 gennaio alle 10.55 Rai Uno trasmetterà in diretta dalla basilica di San Sebastiano a Melilli. L’appuntamento di gennaio con il patrono della cittadina iblea quest’anno viene impreziosito dalla messa in diretta, presieduta dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo e concelebrata dal parroco don Giuseppe Blandino e dai sacerdoti di Melilli. I canti saranno eseguiti dalla Schola Cantorum San Sebastiano.
Per l’occasione, la tradizionale Cunsarbata dell’ottava è stata rinviata alla sera del 29 gennaio e non il 27, come da tradizione.
Rimane invece invariato il tradizionale programma del 20 gennaio: la svelata mattutina con il canto dell’Ufficio delle letture e del Te Deum alle 5.30 e il solenne pontificale alle 18.30.




Siracusa. "Riapriremo dopo la bomba, la legalità deve vincere". Parla Terracciano dopo l'attentato

Riaprirà i battenti la gastronomia-panineria colpita l’altra notte da un attentato dinamitardo. Dieci giorni e le porte saranno riaperte. Dopo lo scoramento iniziale, Luigi Terracciano, il titolare, ha deciso che l’avventura commerciale continuerà. “Grazie ai siracusani per la solidarietà. Non ci avete lasciato soli. Ripartiremo perché la legalità deve vincere”. Sul fronte delle indagini, al vaglio anche la pista della possibile vendetta personale.




Siracusa. La commissione d'inchiesta sul caso Scieri rivela: "indagini superficiali nel 99"

A quasi diciotto anni dal tragico omicidio di Emanuele Scieri, l’avvocato siracusano in servizio di leva nei parà e ritrovato cadavere all’interno della Caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999, emergono dei risvolti “incomprensibili nello svolgimento delle indagini dei carabinieri”.
Lo sostiene la presidente della commissione parlamentare d’inchiesta, Sofia Amoddio. “Nel corso della audizione pubblica di ieri abbiamo ascoltato l’appuntato scelto dei carabinieri Alessandro Pirina ed il luogotenente Pierluigi Arilli, entrambi inviati sul luogo del delitto dalla stazione dei Carabinieri di Pisa e dal Nucleo Radiomobile non appena fu rinvenuto il cadavere. Dalle loro dichiarazioni si evince che entrambi hanno svolto indagini senza attuare le necessarie precauzioni e senza indossare idonea attrezzatura, al fine di preservare il luogo del delitto”. Non solo, “scopriamo solo adesso che sul luogo del delitto erano presenti circa una ventina di persone tra Nucleo radiomobile dei Carabinieri, stazione centrale dei Carabinieri di Pisa, stazione dei Carabinieri interna alla caserma dei pará e polizia militare; nessuno dei presenti ha mai indossato guanti o calzari; il Pirina, che si occupava dei rilievi fotografici, salì indisturbato e senza guanti sulla scala dalla quale si ipotizza fu fatto cadere Scieri, cancellando probabili tracce di impronte digitali; inoltre, dai rilievi fotografici di allora, si evince che un carabiniere calpestava con gli scarponi d’ordinanza il tavolo su cui era appoggiato il piede destro di Scieri”. E Sofia Amoddio, parlamentare ma anche avvocato, sa bene che “l’indagine di un delitto non può essere compiuta con tale superficialità, dato che le prime ore dalla scoperta del cadavere sono quelle più importanti per la ricostruzione dei fatti”.
I superiori ordinarono di proseguire le indagini senza corretta attrezzatura, in quanto non si riteneva necessario prestare le idonee cautele, essendo la morte di Scieri stata segnalata come un caso di suicidio. Nessuno pensò di chiamare il magistrato né tantomeno il nucleo dei Ris che avrebbe provveduto a mettere in sicurezza il luogo del delitto ed avrebbe permesso di accertare una verità che qualcuno nasconde ancora oggi.
Ma la commissione evidenzia anche quelli che sembrano altri elementi enigmatici e difficili da comprendere. Pirina ha riferito, come risulta da alcuni atti di indagine dell’epoca, che il suo dna corrispondeva con quello rilevato da una macchia ematica individuata sulla protezione metallica della scala su cui si ritiene che Scieri sia salito poco prima della morte. Pirina però, ricorda di non essersi mai ferito durante lo svolgimento degli accertamenti sulla scala metallica e che quella macchia era già esistente quando arrivò ai piedi della torretta e fu proprio lui a fotografarla. Per le sue caratteristiche quel sangue non poteva che risalire a diverse ore prima del suo arrivo. Arilli, che nell’informativa dei carabinieri del 18 dicembre 2000 risulta aver aperto il marsupio di Scieri, preso il telefonino e chiamato il proprio cellulare per constatare quale fosse il numero di Scieri, oggi confuta questa ricostruzione e sostiene che ad estrarre dal marsupio il cellulare fu il maresciallo Cataldo. “Da questi comportamenti – prosegue Amoddio – si evince come questa indagine sia stata pesantemente inquinata dalle modalità d’investigazione, in quanto non venne attuata nessuna precauzione per evitare l’inquinamento dei luoghi e la dispersione di elementi di prova utili ad individuare il possibile colpevole. Non venne mai disposto, ad esempio, l’accertamento delle impronte digitali sulla scala che ci avrebbe detto con certezza se Scieri fu costretto a salirvi. Per quale motivo si decise di operare in questo modo? Perchè non esistono verbali in cui si dice che il carabiniere Arilli o il carabiniere Cataldo presero il cellulare di Scieri o che il carabiniere Pirina si ferì sulla scala nel corso delle indagini? A chi apparteneva allora la traccia di sangue rinvenuta?”. Ancora interrogativi su interrogativi in uno dei misteri italiani.
“Il lavoro della commissione – conclude Amoddio – prosegue senza sosta, il nostro obiettivo non è solo quello di trovare conferma a ciò che già gli atti processuali dicono, ovvero che si è trattato un omicidio, ma anche la speranza che proprio dopo tanti anni qualcuno si svuoti di un peso, che qualcuno mostri ancora dignità e dica cosa è avvenuto quella sera, perché qualcuno ha visto”.




Siracusa. Nuovo statuto Inda, Pinelli: "noto a chi di dovere, migliorerà la gestione"

Il commissario straordinario dell’Inda, Pier Francesco Pinelli, interviene con una nota sulle polemiche relative al nuovo statuto della Fondazione Inda.
“Ritengo utile, in questa fase, fare alcune precisazioni rispetto allo stato dell’arte del mandato assegnatomi dal ministro dei Beni culturali di occuparmi della Fondazione Inda ed in particolare di predisporre il nuovo Statuto. Mi rivolgo in particolare a tutti coloro che amano l’Inda e la sostengono venendo a teatro, partecipando alle altre iniziative culturali, portando le loro idee e proposte costruttive e mettendo a disposizione i fondi necessari alla vita di questa Fondazione”, premette Pinelli.
“Il nuovo Statuto è stato predisposto seguendo le procedure previste dalla legge; il compito è stato completato il 17 novembre. Lo Statuto è stato poi inviato al Mibact per l’approvazione con circa 75 giorni di anticipo rispetto alle scadenze previste, in modo da favorire un più rapido superamento della gestione commissariale e ricondurre la Fondazione alle modalità di gestione ordinarie”, spiega inoltre il commissario.
“Per rispettare le Istituzioni che sono membri della Fondazione e raccogliere eventuali indicazioni, ho ritenuto di informarLe preventivamente dei contenuti dello Statuto. Sono stati quindi contattati il ministero dei Beni culturali, il Comune di Siracusa e la Regione Siciliana, che rappresentano le comunità cui la Fondazione fa riferimento. Mi sono altresì confrontato con il presidente del Collegio sindacale e con il rappresentante dell’Associazione Amici dell’INDA. Non sono mancate le occasioni pubbliche, come lo scorso 26 novembre quando nel corso degli Stati Generali del Turismo convocati dalla Regione Siciliana ho annunciato pubblicamente di aver completato il percorso di predisposizione del nuovo Statuto”, appunta Pinelli rispondendo così alle accuse di “carboneria”.
Per quanto non ancora note nel dettaglio, le modifiche “riducono il rischio che si verifichino paralisi dell’attività degli organi decisionali, quali quelle che hanno provocato l’attuale commissariamento e messo a repentaglio la stagione 2016. Per questo sono stati ridisegnati compiti e ruoli in particolare del Sovrintendente e del Consigliere delegato, fermo restando il potere decisionale sovrano del consiglio di amministrazione”, illustra il commissario della Fondazione. “Le modifiche promuovono inoltre una gestione sempre più trasparente delle risorse, la semplificazione delle norme per la partecipazione di membri privati alla Fondazione e la riduzione dei costi di gestione. Confido che il nuovo Statuto, una volta approvato, costituisca uno strumento che permetterà a chi in futuro guiderà la Fondazione di conseguire obiettivi e risultati ancora migliori rispetto ai massimi storici registrati nel 2016”, la chiosa di Pinelli.




Siracusa. Tre mercati da rilanciare: via De Benedictis, ortofrutticolo e ittico. "Interventi ora"

Siracusa prova a valorizzare i suoi mercati: quello tradizionale di via De Benedictis con accanto lo storico edificio dell’Antico Mercato; quello ortofrutticolo di via Elorina e quello ittico, chiuso da anni e tra i desiderata della marineria siracusana.
L’assessore alle attività produttive, Gianluca Scrofani, promette nuove attenzioni di rilancio e riapertura. I primi passi concreti sono un bando pubblico per individuare esperti di marketing per una serie di attività 2.0 per la promozione e localizzazione del mercato di via De Benedictis e delle sue qualità: sapori, volti, tradizioni. Stanziati poi 48.000 per il mercato di via Elorina che sarà allacciato alla rete fognaria e vedrà presto anche un rifacimento delle guaine volate via dal soffitto. C’è poi la volontà di riaprire il mercato ittico, un progetto da finanziare con fondi europei per interventi complessi di oltre 1 milione di euro.




Siracusa. Pesca di frodo di ricci di mare, salvati 300 esemplari. Multa da 4.000 euro

Quattromila euro di multa ad un sub sorpreso dalla Guardia Costiera a “caccia” di ricci. Aveva pescato 300 esemplari nell’area di penisola Magnisi. I ricci sono stati rigettati in mare, al sub sequestrata l’attrezzatura.
La Capitaneria ricorda che, fuori dal periodo di fermo biologico, è possibile pescare solo 50 ricci per pescatore.




Floridia. Rapina in pieno giorno in un bar: indagano i carabinieri

Questa mattina, durante l’orario di apertura, un uomo con volto coperto da una sciarpa ed armato, si è introdotto all’interno di un bar di Floridia ed ha intimato alla barista di consegnargli tutti i soldi.
La donna ha obbedito. Bottino di alcune centinaia di euro. L’uomo si è allontanato velocemente.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Tenenza di Floridia che stanno indagando per risalire all’identità del rapinatore.




Siracusa. Festa della Polizia Municipale, pronte le benemerenze per i vigili

Venerdì 20 gennaio festa della Polizia Municipale in piazza Duomo. Come da tradizione, in coincidenza con la giornata del compatrono di Siracusa, San Sebastiano, schieramento dei reparti passati poi in rassegna dal sindaco Garozzo e dal comandante Salvatore Correnti e messa nella chiesa di Santa Lucia alla Badia officiata dall’arcivescovo Pappalardo. Al termine, la consegna delle benemerenze al personale che si è distinto per particolari azioni.
Sabato 21, il Gruppo Teatrale della Polizia Municipale, composto esclusivamente da appartenenti al Corpo, che festeggia nell’occasione il decimo anno dalla fondazione, si esibirà nella sala di via delle Vergini mettendo in scena “Le farse di Peppe Nappa” opera comica di Alfredo Danese.
Per la processione di domenica 22, come ormai da tradizione, sono stati invitati i rappresentanti dei Corpi di polizia Municipale dei Comuni della provincia, che sfileranno con i rispettivi gonfaloni.
Nel tratto compreso fra la cappella di San Sebastianello (Porta Marina) e largo XXV luglio, il simulacro sarà portato in spalla dai vigili urbani appartenenti a tutti i comandi della provincia.




Siracusa. Bando impianti sportivi, tuonano le opposizioni: "ritirarlo in autotutela"

Perplessità sul bando di gara sulla Cittadella dello Sport. Ad avanzarle è l’ex assessore alle politiche sportive, giunta Visentin, Alessandro Spadaro (Fratelli d’Italia-An). “Così com’è stato impostato dall’amministrazione comunale è sbagliato ed è, a nostro modesto parere, illegittimo. L’avviso pubblicato per l’affidamento della redazione di un progetto di rigenerazione, riqualificazione e ammodernamento con relativa esecuzione e successiva gestione dell’impianto sportivo comunale Cittadella dello Sport e della palestra Akradina scadrà venerdì 20 ed è aperto alle sole società sportive. Noi riteniamo che bandi per impianti di queste dimensioni e importanza debbano anche prevedere l’inclusione di imprenditori con dimostrabile capacità di risorse economiche e un recinto definito di azione per mantenere reale il controllo dell’amministrazione ed un regolamento d’uso atto a garantire l’utilizzo pubblico degli impianti. La Cittadella dello Sport, il Pala Lo Bello, e la Palestra Akradina non devono diventare un circolo privato. Il perimetro d’azione dei privati deve essere regolato dal Comune. Troppe concessioni e deleghe in bianco porteranno lo sport siracusano ad essere appannaggio dei ceti più abbienti”, punge Spadaro. “Dal punto di vista formale riteniamo che la legge a cui fa riferimento l’avviso/bando non prevede assolutamente l’iter proposto dall’amministrazione e che l’utilizzo di questa legge, che consideriamo quantomeno borderline, sia una forzatura e rappresenti una scorciatoia per raggiungere un risultato che si dimostrerà effimero. Innanzitutto il titolo dell’art. 15 della legge n. 9 del 22/01/2016 recita: Misure urgenti per favorire la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane. Per capirci, questo articolo serve per costituire un piano pluriennale di interventi economici di 100 milioni di euro per riqualificare, rigenerare o ammodernare gli impianti in aree svantaggiate e zone periferiche urbane, costituito per i giochi Olimpici (saltati, ndr) da affidare al Coni. Tralasciando il fatto che si tratta di una legge predisposta ad hoc per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane e che in realtà questa legge non dovrebbe avere nulla a che vedere con il bando – prosegue Spadaro – ci sono altri punti molto dubbi su cui non si può soprassedere”. Tra le principali criticità, Spadaro evidenzia l’assenza di una indicazione sull’importo della gara (“seppur un importo deve esserci perché si parla di progetto di stima dell’ufficio ma non è allegato all’avviso”) e informazioni sulla soglia minima per l’evidenza con pubblicazione su gazzetta europea. “Invitiamo l’amministrazione a ritirare in autotutela questo avviso prima che si renda pubblica l’eventuale adesione di società sportive e per una volta ad abdicare non alla politica, come già fatto, ma alla superbia con cui gestisce la città”.
Anche Progetto Comune attacca sull’affidamento degli impianti sportivi e condivide la necessità di ritirare il bando, ribadendo le perplessità di Spadaro sull’interpretazione della legge. “Come si evince da un parere pro veritate sulla legittimità dell’avviso pubblico adottato dal Comune di Siracusa, vengono rilevati punti pochi chiari. Tra questi – evidenzia Progetto Comune – il fatto che tale avviso risulta strutturalmente inidoneo a sorreggere una procedura a evidenzia pubblica qual è quella che il Comune intende avviare nei confronti dell’indifferenziata platea dei suoi destinatari per la fondamentale e tranciante ragione che non risultano indicati i criteri di valutazione che guideranno la discrezionalità dell’ente nella scelta del soggetto vincitore”.




Carlentini. Occupa una casa popolare mentre la proprietaria è ricoverata. Denunciata

I Carabinieri di Carlentini hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria quale indagata, per invasione di edifici, M.C. di 24 anni. La donna, unitamente al suo nucleo familiare, nel pomeriggio del 16 gennaio aveva occupato abusivamente una abitazione popolare mentre la proprietaria, una anziana donna, era stata ricoverata temporaneamente presso l’Ospedale di Augusta.
L’immobile, a seguito dell’intervento dei carabinieri, è stato restituito all’avente diritto.