Siracusa. Nuovo allestimento per il Teatro Greco in vista della stagione degli spettacoli

Una nuova “protezione” per il teatro greco di Siracusa durante la lunga stragione degli spettacoli. Come già anticipato da SiracusaOggi.it niente più armatura in legno sugli scaloni del Temenite. La Fondazione Inda, la Sovrintendenza ai Beni culturali ed Ambientali di Siracusa e il Polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici-Museo archeologico regionale Paolo Orsi presentano il nuovo, moderno e innovativo allestimento del Teatro greco di Siracusa.
Il rinnovato look è stato pensato per migliorare la tutela e la fruizione del monumento nel periodo del rappresentazioni classiche che quest’anno prenderanno il via sabato 6 maggio e si chiuderanno domenica 9 luglio.
Ad illustrare le tante novità di quest’anno saranno, venerdì 28 aprile, alle 9, al Teatro greco di Siracusa, il commissario straordinario della Fondazione Inda Pier Francesco Pinelli, il sovrintendente ai Beni culturali di Siracusa Rosalba Panvini, la direttrice del Polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici-Museo archeologico regionale Paolo Orsi, Maria Musumeci e Gianmarco De Felice, docente di Tecnica delle costruzioni all’Università degli Studi Roma Tre e progettista del nuovo allestimento.
Sagome a misura dei gradoni, con anima in resistente schiuma ed effetto pietra stampato all’esterno per un effetto camuflage praticamente perfetto.




Siracusa. Festa della Liberazione, cerimonia al Pantheon con il prefetto

Cerimonia per il 72° Anniversario della Liberazione al Pantheon. Nel piazzale antistante la Chiesa di San Tommaso deposta la corona d’alloro alla presenza del prefetto Giuseppe Castaldo e del comandante Marittimo Sicilia, Nicola De Felice.
Sin dalle 8.30 schieramento del picchetto interforze e delle Rappresentanze. Poi alle 10 l’avvio della cerimonia.




Noto. "Aiuto, mia zia non respira", uno scherzo al 118 che vale una denuncia

Un 18enne di Noto è stato denunciato per procurato allarme. Alle 21:35 del primo di marzo, come accertato dagli agenti, richiedeva al 118 l’intervento di un’autoambulanza per soccorrere una zia che non riusciva a respirare.
Il personale sanitario, giunto sul posto, non trovava nessuno ed il richiedente, successivamente contattato, non forniva spiegazioni. Da qui la denuncia.




Siracusa. Dissapori condominiali e scoppia la rissa in via Algeri, denunciati in tre

Denunciati in tre per il reato di rissa. È accaduto in un condominio di via Algeri dove è scoppiato un acceso litigio presto diventato altro. Dalle parole ai fatti il passo è stato breve. Sono dovuti intervenire gli agenti delle Volanti per sedare la rissa e riportare la calma. Ad accendere gli animi, dissidi di carattere condominiale




Floridia. Evaso cerca di nascondersi sotto una macchina, i carabinieri lo arrestano

A poco è servito cercare di nascondersi sotto un’auto. L’uomo è stato comunque arrestato. Succede a Floridia dove i carabinieri hano sorpreso Mario Merlino, classe 1981, pregiudicato, evaso dal 20 aprile dalla sua abitazione dove era sottoposto agli arresti domiciliari per spaccio. facendo perdere le proprie tracce.
Il 36enne è stato notato in una via della cittadina e alla vista della pattuglia ha tentato per ben due volte di scappare, fino a nascondersi sotto una macchina sperando di non essere visto, ma così non è stato. L’arrestato è stato accompagnato in caserma e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.




Siracusa. La morte di Renzo Formosa, cordoglio del sindaco: "infinita tristezza". Mercoledì i funerali

Il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha espresso cordoglio a nome della città e dell’amministrazione ai genitori e ai familiari di Renzo Formosa, il sedicenne morto per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto in via Bartolomeo Cannizzo.
“Una giovane vita spezzata – afferma – lascia in tutti noi un’infinita tristezza e nei familiari un vuoto incolmabile. Gli appelli alla prudenza a chi si mette alla guida di un mezzo non sono mai sufficienti, ma bisogna insistere. Così come bisogna continuare nella preziosa opera di sensibilizzazione svolta dalle istituzioni perché l’educazione stradale va impartita a cominciare dai più giovani”.
I funerali dello sfortunato ragazzo si terranno mercoledì alle 15.30 nella chiesa di Sant’Antonio.




Siracusa tra i rifiuti. I netturbini di Igm riprendono il servizio, ma serviranno ore per tornare alla normalità

Non un bel segnale a pochi giorni (si spera) dall’avvio del nuovo servizio di igiene urbana. Nel frattempo, tra un Tar e un ricorso, Siracusa affonda di nuovo sotto i rifiuti. La stagione turistica parte con l’immondizia in strada, tra un ponte e una festività, per via dello “sciopero non sciopero” dei lavoratori dell’Igm. Che solo nel pomeriggio hanno ripreso il normale servizio, dopo serrate trattative e un pizzico di buon senso. Ci vorrà del tempo per normalizzare la situazione ma intanto si limitano i disagi.
L’assessore all’Ambiente, Pierpaolo Coppa, è comunque una furia. “Solo alle 12 di oggi abbiamo ricevuto la comunicazione dell’astensione dal lavoro dei dipendenti. Avremmo dovuto avere un preavviso di dieci giorni e ciò non è avvenuto. Questo modo di operare senza neanche avvisare, e di fatto creando un disagio e un danno alla città, è da stigmatizzare. Peraltro accade il giorno dopo la domenica e prima di una festività infrasettimanale. Possiamo affrontare i problemi se veniamo avvisati, ma certamente non con queste modalità”.
I lavoratori dell’Igm lamentano il pagamento in ritardo dell’ultimo mese di stipendio. L’azienda gira la responsabilità al Comune per il mancato pagamento del canone. “Ma ricordo che il termine per il nostro pagamento scade alla fine del mese successivo. Pertanto nessuno può addebitare alcunché al Comune per il mese di marzo. Dobbiamo solo saldare una somma residua del mese di febbraio 2017, circostanza che non giustifica quanto accaduto”, ripeta Coppa.




Siracusa sotto i rifiuti. Gli albergatori: "ecco come fare scappare i turisti nei ponti festivi…"

“Che vergogna…”, si lascia sfuggire tra una frase e l’altra. Il presidente di Noi Albergatori, Peppe Rosano, quasi diventa rosso dalla vergogna all’ennesima domanda di un turista sul perchè di tutta questa immondizia in strada. “Così si vanificano tutte quelle azioni che abbiamo faticosamente portato avanti insieme alle guide turistiche, ai tassisti, ai ristoratori del Consorzio Demetra. Lavoriamo per invogliare i turisti a restare qualche notte in più e poi, per tutta risposta, li invitiamo a scappare sotto festività per via della spazzatura”. L’analisi è frustrante.
“Ci manca solo che si debba replicare per tutta la città l’operazione di pulizia volontaria portata avanti all’anfiteatro romano…”, l’amara provocazione. Per una buona azione, subito pronto il gesto che vanifica tutto o quasi. “Mi preoccupa, e non poco, il fatto che domani essendo un giorno festivo e come tutti i giorni festivi il servizio raccolta rifiuti, sempreché riprenderà, sarà ridotto con la conseguenza che Siracusa continuerà a evidenziare in maniera vergognosa una immagine intollerabile, verso i turisti e verso gli stessi siracusani”, la chiosa di Rosano.




Siracusa. La Neapolis vale 4 milioni l'anno ma ci sono voluti i volontari per ripulire l'Anfiteatro. Intervista a Mariarita Sgarlata

Chi li ha contati dice che erano 178. Compresi i militari americani venuti da Sigonella. Tutti insieme per ripulire l’anfiteatro romano, secondo monumento della Neapolis, affondato sotto una vegetazione rigogliosa e aggressiva. Si potrebbe dire che l’hanno riportato alla luce.
Lasciando le battute e concentrandosi sulle cose serie, viene da chiedersi perchè ci siano voluti i volontari (bravi) per ripulire l’area? Come usa Palermo i soldi che incassa dai biglietti dei visitatori del parco archeologico siracusano (circa 4 milioni l’anno, ndr)?
“In effetti la questione resta centrale: mancanza di fondi per la pulizia delle aree archeologiche. Eppure esiste una convenzione fra l’assessorato ai Beni Culturali e quello delle Risorse Agricole (datata luglio 2013, ndr) che permetterebbe l’intervento dei forestali per la pulizia delle aree archeologiche. Ma non è mai stata applicata”.
A parlare è Mariarita Sgarlata, ex assessore regionale ai Beni Culturali e autrice de “L’eradicazione degli artropodi”, il libro che mette in fila tutti i paradossi della politica siciliana in materia di tutela e conservazione del patrimonio archeologico.
E dire che l’idea era nata proprio lì, alla Neapolis. “Da un progetto pilota presentato il 13 aprile 2013 al Teatro Greco di Siracusa si è passati all’accordo complessivo grazie al
quale i lavoratori forestali si sarebbero dovuti occupare della pulizia dei siti archeologici della Sicilia, tra cui Morgantina, Selinunte, Segesta, Tindari, Eloro, Himera, Monte Iato, Gela, Taormina; non prima, ovviamente, dell’adozione di un apposito provvedimento al fine di rendere esecutiva detta disposizione normativa, di cui evidentemente alla Regione Siciliana si sono perse le tracce, come è già successo, dato che l’idea di affidare la cura delle aree archeologiche ai forestali risale a vent’anni fa”, spiega la Sgarlata.
Insomma, non puntate il dito contro Soprintendenze o i nuovi Poli Museali: “la riforma Vermiglio ha smantellato tutto quello che di buono era stato creato per le aree archeologiche. Oggi nessuno sa chi deve esattamente fare cosa”.
La Sgarlata spiega meglio il suo pensiero. “Nella riforma del 2013 si introduceva la nuova unità operativa della valorizzazione ma la si manteneva all’interno del tradizionale sistema organizzativo delle soprintendenze siciliane. Adesso si è proceduto ad una riorganizzazione dell’assetto interno del Dipartimento, distinguendo in maniera netta le competenze di tutela, da ascriversi alle soprintendenze, da quelle di valorizzazione, da attribuire a musei e parchi archeologici. Nella riforma Pennino-Purpura-Vermiglio viene tagliato il Servizio Progettazione, strategico per la programmazione europea, e relegato a 2 unità operative dentro il Centro per il Restauro; le unità operative dei Beni Demoetnoantropologici confluiscono nelle omologhe paesaggistiche, il che ci fa chiedere per quale motivo abbiamo approvato una Legge sugli Ecomusei in Sicilia”.
“E’ evidente che questa riforma abbia acceso una conflittualità in molte città tra Soprintendenza e Polo. Chi fa che cosa? Inutile cercare singoli colpevoli, è il sistema malato!”, l’amara conclusione. E il caso dell’anfiteatro romano che non si può far decespugliare pur a fronte di oltre 4 milioni di euro di incasso è l’esempio lampante.
Qualcuno potrebbe obiettare che della pulizia dell’anfiteatro avrebbe potuto occuparsi il Comune di Siracusa, utilizzando una somma della famigerata quota parte (30%) dei proventi dello sbigliettamento. Ma quei soldi sono bloccati a Palermo da luglio 2014. “Ma rimane il problema della destinazione e dell’uso dei fondi del 30% ai Comuni. Secondo le prescrizioni normative andrebbero destinati non ad eventi realizzati fuori dal sito archeologico, come è stato fatto a Siracusa, organizzando con i fondi iniziative soprattutto in Ortigia, ma ad interventi di manutenzione all’interno del sito, quindi comprenderebbero anche la pulitura per quello che attiene alla tutela. Poi anche eventi, spettacoli e mostre ma solo all’interno del Parco della Neapolis”, si legge ancora ne “L’Eradicazione degli artropodi”.
Il parco archeologico siracusano cerca autonomia, gestionale ed economica. Da un decennio l’iter è bloccato a Palermo. Facile capire il perchè. La Regione non vuole rinunciare a quei soldi “facili” che arrivano dalle frotte di turisti che visitano l’importante area siracusana. “E risulta demotivante per un dirigente il pensiero di muoversi per incrementare le entrate, sapendo che esse andranno nel calderone del bilancio regionale e che verranno riassegnate senza alcun criterio premiante. Anche il budget che resta ai Comuni difficilmente viene indirizzato a garantire un stato di salute ottimale ai siti archeologici e monumentali della città; anzi, il più delle volte, piuttosto che
su restauro, manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree archeologiche, le amministrazioni comunali preferiscono orientare le spese su intrattenimento e spettacoli estivi possibilmente nei centri storici, bypassando la normativa che prevede spese
di questo tipo solo all’interno dei siti archeologici”.




Siracusa. La morte di Renzo, indagato per omicidio stradale il 23enne che lo ha travolto

Lo sgomento, il dolore, l’ennesima profonda ferita alla città. La morte di Renzo Formosa, il ragazzino di 16 anni deceduto a seguito di un terribile incidente stradale in via Cannizzo lascia una grande amarezza. La lascia in chi non lo conosceva affatto per per ore ha pregato per lui e si trasforma di disperazione nel caso delle persone che gli volevano bene, che lo conoscevano, che avrebbero voluto vederlo crescere, scoprire che uomo sarebbe diventato Renzo. Ieri, anche il mondo dello sport ha voluto ricordarlo. Lo hanno fatto i tifosi del Siracusa. In ricordo di Renzo, uno striscione posto proprio in via Cannizzo, proprio nel luogo in cui la sua giovane vita è stata irrimediabilmente spezzata. Quel “rip” che su Facebook si legge centinaia, migliaia di volte in queste ore e che a Siracusa, purtroppo, si legge fin troppo spesso. Per la famiglia di Renzo sarebbe anche stata avviata una raccolta fondi. Un altro modo per consentire alla città di esprimere la propria vicinanza ad una famiglia per sempre segnata dalla peggiore delle tragedie. Intanto l’automobilista che ha investito Renzo, un giovane di 23 anni, è stato iscritto nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato contestata è omicidio stradale, secondo le nuove normative. Provvedimento firmato dal pm Antonio Nicastro. Il 23enne avrebbe conseguito la patente un anno fa.