Siracusa. Processo sull'acquisizione del Credito Aretuseo, l'Aduc parte civile

L’Aduc Funzione Sociale si costituirà parte civile nel processo sull’acquisizione della Credito Aretuseo da parte della Bcc di Pachino. Il 23 gennaio la prima udienza. L’ipotesi di reato è “truffa aggravata in concorso e false comunicazioni sociali” in merito all’acquisizione al costo di un euro.
Il 13 agosto 2014 la denuncia di alcuni soci del Credito Aretuseo mette in moto la Procura della Repubblica di Siracusa che apre le indagini per verificare se, al momento dell’acquisizione, la banca avesse il valore di compravendita pari ad 1 euro. Vengono coinvolti circa 1.200 risparmiatori dell’istituto siracusano “che si sono visti azzerare le loro quote sociali per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro”, speiga l’Aduc Funzione Sociale.
Dopo le indagini econometriche affidate a 3 consulenti della Procura è emerso che, al momento della acquisizione da parte della Bcc Pachino, la banca non era sull’orlo della bancarotta ma anzi il valore ammontava a diversi milioni di euro. Da qui l’udienza con la richiesta di rinvio a giudizio. Sul banco degli imputati i vertici delle due banche coinvolte ed anche il segretario regionale delle BCC e il funzionario della Banca d’Italia che ha liquidato la Bcc Aretuseo. “L’Aduc Funzione Sociale seguirà tutte le vicende legate al processo e si costituirà in giudizio”, anticipa la presidente nazionale Lucia Magnano.




Calcio, Lega Pro. Si riparte, il Siracusa riceve il Taranto: "noi affamati di punti"

Dopo la lunga sosta, riparte finalmente il campionato di Lega Pro. Siracusa pronto a ricevere il Taranto al De Simone. Il benvenuto lo firma Andrea Sottil: “Se loro hanno fame di punti, beh noi ne abbiamo di più”. L’allenatore del Siracusa inserisce nella cartella scontri diretti la sfida con i pugliesi in programma domani pomeriggio al Nicola De Simone. Certo, il lungo stop non agevola questa ripartenza. “La sosta ferma il ritmo, la continuità. Per questo ho cercato di lavorare sull’aspetto fisico, considerato che andiamo ad affrontare la seconda parte del campionato, ma anche su quello nervoso giocando amichevoli anche se con formazioni di Eccellenza e Serie D”. In ogni caso, la sosta è una insidia anche per il Taranto. “Squadra squadra che ha buone individualità. Io lo considero uno scontro diretto quindi alla ripresa partiamo subito con una partita molto tosta, maschia. Sarà una partita di contrasti e intensa quindi quello che pretendo è una partenza forte, con tutti i nostri ingredienti. Ci vuole fame agonistica, cattiveria. Loro sono affamati ma noi di più. Tutto quello che abbiamo fatto nella prima parte della stagione ormai fa parte del passato”.
Sul mercato Sottil si è detto soddisfatto dell’arrivo di Azzi, ma non solo. “Paulo è un giocatore che abbiamo voluto per le sue caratteristiche che si sposano con il nostro sistema di gioco. Ha fatto bene è un ragazzo che ha forza, progressione, sa calciare e mettere palloni dentro. Deve lavorare tatticamente su qualche accorgimento, ma è predisposto al lavoro e può certamente migliorare”. Finalmente disponibile anche Sciannamé mentre recuperati appaiono Dezai e Longoni. “Lillo sta attraversando periodo altalenante. Deve ritrovare la condizione che avevo lo scorso anno, ma il ragazzo è voglioso. Non ha i 90 minuti ma ci può dare una mano. Lucas vive di accelerazioni, cambi direzione, uno contro uno. Per questo deve ritrovare il ritmo gara. Sta meglio ma ci sono ancora due settimane di lavoro per essere vicini alla condizione migliore”.




Siracusa. Impianti sportivi, una sola offerta per la Cittadella e l'Akradina. Garozzo: "massima attenzione"

In mezzo a mille polemiche che hanno finito curiosamente per accomunare opposizione e parte della maggioranza, il bando per l’affidamento della gestione degli impianti della Cittadella dello Sport e della palestra Akradina ha conosciuto oggi la sua fase seconda: apertura delle buste. O meglio, della busta perchè a palazzo Vermexio è stata recapitata solo una offerta, quella dell’Ortigia che fino all’inizio dell’estate scorsa gestiva gli impianti.
E’ comunque un passo avanti rispetto alla precedente chiamata, quando non era arrivata nessuna offerta agli uffici preposti. E anche allora, giù mille critiche su di un bando che rispecchia anche nella sua formulazione la difficoltà di gestire simili impianti.
Nei prossimi giorni si passerà all’analisi tecnica ed economica delle buste consegnate dall’Ortigia del presidente Vancheri.
L’importo del bando è di 5,5 milioni di euro per un affidamento del servizio per un periodo variabile tra 5 e 15 anni. A sostegno della gestione degli impianti sportivi, il Comune erogherà solo nei primi tre anni un contributo forfettario annuo. Non ammessa l’eventualità di un subappalto. Il piano economico-finanziario non sarà soggetto a valutazione.Servirà, tuttavia, “a saggiare la fattibilità e la congruità dell’offerta”. Previsti nuovi investimenti, per i quali è richiesta la redazione di un piano di interventi affidato ad un tecnico abilitato, che dovrà anche stilare un cronoprogramma. I miglioramenti obbligatori saranno quelli contenuti nel progetto elaborato dall’Ufficio Infrastrutture Sportive. Il progetto dovrà essere improntato a criteri di sostenibilità energetica ed ambientale. Il concessionario avrà la possibilità di utilizzare le strutture anche per manifestazioni slegate dallo sport.
Sull’impiantistica sportiva, l’intervento del sindaco: “massima attenzione”




Pallanuoto, Serie A1. L'Ortigia sabato chiede strada al Savona

Doppio impegno casalingo per le squadre del Circolo Canottieri Ortigia. La maschile, impegnata nel massimo campionato, alle 15 di domani ospita il Savona alla Caldarella. Anche oggi doppia seduta per Giacoppo e compagni, chiamati ad una reazione dopo la sconfitta di sabato scorso a Roma.
Tutti in vasca gli uomini della rosa, anche Patricelli e Camilleri che in settimana hanno causato leggeri fastidi muscolari.
Pronta al debutto, intanto, anche la formazione rosa di Valentina Ayale. Presentazione ufficiale domani alle 16.45, al termine del match della maschile, nella sala stampa della Cittadella dello Sport. Domenica in acqua con le biancoverdi che ospiteranno alle 13 la Roma Vis Nova. Le siracusane dovranno ancora fare a meno di Kendra Navarro, la maltese in attesa del transfer internazionale.




Il futuro di Ias, Vinciullo: "aumento delle quote della Regione fino all'80%"

Per salvare l’Ias, “l’unica soluzione immaginabile, possibile e percorribile è quella di aumentare la presenza della Regione all’interno della società”. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
Si salvaguarderebbe così l’azione di depurazione e bonifica e dall’altra parte tutti i posti di lavoro, “ricorrendo alle cosiddette clausole sociali per assicurare il mantenimento degli indici occupazionali del personale impiegato nella gestione del depuratore di Priolo”, assicura Vinciullo.
La partecipazione della Regione in Ias è pari al 64,5%, mentre la parte rimanente è divisa fra Priolo Servizi, Esso Italia, ISAB Energia, Comune di Melilli, Comune di Priolo, Sasol, Versalis e IAS.
“Premesso che sarebbe opportuno che questo 1% in possesso dell’IAS venisse venduto al Comune di Siracusa, che come è noto è uno degli utenti, il problema è che la presenza della Regione al di sotto della soglia dell’80% non consente alla Regione stessa di affidare all’IAS la gestione dei propri impianti che per legge deve essere messa a gara. Nello stesso tempo – prosegue Vinciullo – i debiti che l’IAS ha nei confronti della Regione ammontano a oltre 2.800.000 euro, somme che, pare di capire, non c’è la volontà di versare nelle casse regionali e che di fatto mettono l’IAS in una condizione di incompatibilità con la Regione stessa, in quanto l’ex Consorzio ASI di Siracusa ha dato mandato ad un legale di recuperare le somme ad oggi non versate. Per questo motivo, propongo, che il capitale della Regione superi l’80%, cioè, i soci, non essendo nelle condizioni di versare alla Regione quanto dovuto, possono, anzi devono, cedere le proprie azioni alla Regione stessa, la quale, avendo una partecipazione superiore all’80% può gestire direttamente l’impianto senza necessità di andare in gara”.
Secondo Vinciullo i sei mesi di proroga sarebbe sufficienti per le operazioni propedeutiche e necessarie all’innalzamento della presenza della Regione nelle quote azionarie. “Di conseguenza – ha concluso l’On. Vinciullo – invito il presidente della società e l’assemblea dei soci a velocizzare il percorso di ampliamento della partecipazione della Regione, oppure a pagare alla Regione quanto dovuto e di applicare la norma sulla riduzione dei componenti del consiglio di amministrazione, anche in questo caso nel rispetto della norma sulle società che, ancorché per azioni, sono controllate in modo maggioritario dalla Regione Siciliana, ricordando sempre che l’unica società che, ad oggi, non ha applicato la norma regionale è proprio l’IAS, che pure si permette il lusso di non pagare quanto dovuto alla Regione e quindi ai siciliani”.




Siracusa. Fontana di Diana, per il restauro c'è il laboratorio del museo Orsi

Primi, piccoli passi per arrivare a restaurare la fontana di Diana “acciaccata”. Il gruppo monumentale di piazza Archimede, in cemento armato, perde pezzi. Distacchi, crepe e armature in vista segnalate da tempo senza che, però, si sia riusciti ad intervenire concretamente negli ultimi due anni.
Adesso qualcosa sembra muoversi. Per il ripristino dell’integrità delle zampe anteriori del cavallo marino il Museo Paolo Orsi ha messo a disposizione personale e laboratorio di restauro propri per eseguire i lavori essenziali. Una soluzione la cui fattibilità è al vaglio dell’attuale direzione del polo museale. La Soprintendenza conferma e segue con interesse dopo la sollecitazione di Altenativa Libera Siracusa che, con il presidente Salvatore Russo, aveva chiesto lumi sulla vicenda.
Il Comune di Siracusa, proprietario del bene perchè “insistente su una piazza cittadina”, attende di conoscere quanto costerà il progetto redatto dalla Soprintendenza. Per legge, gli obblighi di conservazione e manutenzione dei beni sottoposti a tutela sono a carico del Comune. La Soprintendenza si è più volte sostituita agli Enti detentori dei monumenti, intervenendo direttamente con opere di restauro finanziate con fondi del proprio assessorato, ma i suoi compiti istituzionali sono fondamentalmente di sorveglianza sugli interventi, da portare avanti secondo criteri tecnico-scientifici adeguati e nel rispetto delle normative di settore. Pur con una serie di distinguo ancora da operare, finalmente la strada sembra tracciata. Personale e laboratori di restauro sono disponibili, serve ora un progetto e soprattutto i soldi necessari.




Siracusa. Torna la Petyx di Striscia, nuova visita per il sindaco ma nessun incontro

Stefania Petyx, l’inviata di Striscia la Notizia, è tornata a Siracusa. Impermeabile giallo e bassotto d’ordinanza ha attraversato piazza Duomo per poi infilarsi dritta dentro palazzo Vermexio. Diretta verso l’ufficio del sindaco, è stata stoppata prima che potesse raggiungere le scale dell’edificio adibito ad uffici dove, al secondo piano, lavora il primo cittadino.
Ha chiesto, allora, ai vigili urbani in servizio – reduci dalla celebrazione per il protettore San Sebastiano – di essere autorizzata a raggiungere Giancarlo Garozzo, come in altre occasioni. O, in alternativa, di venire raggiunta nell’androne di palazzo Vermexio. Un’attesa che è attualmente ancora in corso.
Nel marzo del 2015 il sindaco si arrabbiò parecchio per un servizio realizzato sempre dalla Petyx a Siracusa sui gettoni di presenza ai consiglieri comunali. Allora il primo cittadino ricevette l’inviata di Striscia in sala verde, a Palazzo Vermexio. Ma alla messa in onda del servizio sbottò parlando di un montaggio non fedele alle dichiarazioni rese durante l’intervista.




Siracusa. Dehors e licenze commerciali in Ortigia: nuova stretta in vista

Nuovo regolamento per i dehors e le licenze commerciali in Ortigia in rampa di lancio. Ci lavorano gli uffici dell’assessorato Commercio e Attività Produttive. Coinvolta anche la commissione consiliare competente. Ma le linee guida sono già chiare. E vanno verso una nuova stretta. Innanzitutto, lo spazio pubblico che ogni locale potrà “occupare” con un dehors non potrà superare il 35% della superficie commerciale reale (inteso lo spazio di vendita) escludendo quindi bagni, cucine e laboratori. Verrà, poi, rilasciato un tagliando che gli esercenti dovranno esporre sulla vetrina: riporta le indicazioni su scadenza della licenza per occupazione suolo pubblico e i metri quadrati autorizzati all’esterno. Questo faciliterà i controlli e renderà immediatamente visibile ci è in regola e chi no. Ecco, i controlli. La squadra annonaria sarà rafforzata con altri due uomini e gli orari di servizio toccheranno anche le ore notturne mentre oggi ci si ferma alle 20 circa.
Quanto alle licenze commerciali, non ne saranno rilasciate ulteriori – in Ortigia – per paninerie e kebabbari.
Spiega tutto l’assessore Gianluca Scrofani.




Siracusa. Risarcimenti milionari e affonda il piano strade: per le buche rimane Facebook

Dal 2015 è fermo ai box per mancanza di risorse. E anche il 2017 corre il rischio di scorrere senza novità per il cosiddetto “piano strade”. Lo aveva redatto nel 2015 l’allora assessore ai lavori pubblici, Rossitto. Il progetto prevedeva l’apertura di circa 30 cantieri in città per rimettere a nuovo altrettante strade. Ma la Cassa Depositi e Prestiti bocciò l’accensione del mutuo da 5,5 milioni di euro, necessari per finanziare il massiccio intervento. E proprio quando sembrava che il nuovo bilancio potesse garantire un margine di manovra di almeno 2 milioni di euro per gli interventi sulle strade, ecco la nuova richiesta di rimborso milionario. L’ha presentata Igm e verrà esattamente quantificata dalla consulenza tecnica d’ufficio. Ma la sola ipotesi di un nuovo, oneroso esborso per quelli che tecnicamente vengono definiti debiti fuori bilancio ha finito per zavorrare sul nascere l’idea di finanziare con fondi comunali il piano strade. Che rimane fermo ai box in attesa di miglior sorte.
Le strade del capoluogo, però, lasciano a desiderare. Buche, avvallamenti, tombini scivolati sotto il livello stradale: i problemi non mancano e, dopo decenni di scarsa attenzione, non c’è zona che sia immune. Al di là di qualche rattoppo al momento non si riesce ad andare. E l’insistente maltempo non agevola la situazione, con buche sempre nuove e sempre più larghe.
Su facebook è nata la pagina “Segnala la buca”, attraverso la quale “censire” le buche con foto e indirizzo. Un censimento a beneficio degli altri automobilisti ma soprattutto all’indirizzo del settore lavori pubblici, chiamato in causa per intervenire.
Un servizio che avrebbe dovuto svolgere anche l’app City Reporter, lanciata sul finire del 2015 dal Comune di Siracusa ed in sperimentazione fino a marzo dello scorso anno. Ufficialmente, l’applicativo funziona. Ma il sistema viene attualmente utilizzato solo “internamente” dall’ufficio lavori pubblici. Gli utenti, i siracusani, che potrebbero inviare una foto dal telefonino per segnalare guasti all’illuminazione pubblica, una buca o altro continuano allora ad affidarsi alle telefonate al centralino dei vigili urbani, che smista poi le segnalazioni al settore lavori pubblici. In attesa che prima o poi l’applicazione smart consenta quella “rivoluzione” nei rapporti cittadino-Comune che prometteva in fase di sviluppo.




Siracusa. Ex Gargallo da riaprire, ArcheoClub chiede aiuto a ingegneri e architetti

In attesa delle decisioni sulla magistratura su quello che qualcuno ha già definito lo scempio dell’ex sede storica del Gargallo, in Ortigia, l’edificio rimane chiuso e sotto sequestro. Una idea di solitudine e desolazione che cozza con il suo passato rumoroso di studenti ed incontri, assemblee e storia cittadina. Per il Fai è uno dei luoghi dell’anima e per l’ArcheoClub Siracusa un palazzo da riaprire subito.
Almeno nel suo piano terra, meno “devastato” dai lavori su cui anche i carabinieri hanno avanzato dubbi. Per riuscirci, Archeoclub chiama a raccolta ingegneri e architetti che magari si sono diplomati al Gargallo. Ed a loro chiede qualche ora del loro tempo per la redazione (gratuita) di un progetto di ripristino dei luoghi. Sarà poi Archeoclub a seguire negli uffici competenti le pratiche per i fondi, tra le rimanenze dell’appalto e quanto altro disponibile, dialogando con il Comune di Siracusa (proprietario del palazzo) e la Soprintendenza (custode giudiziario). E coinvolgendo nella iniziativa l’Istituto Regionale per il Restauro.
Sabato 21, alle 11, davanti al cancello chiuso dell’ex liceo classico appuntamento aperto a chi vorrà contribuire al recupero di un simbolo della formazione e della cultura cittadina, tristemente ridotto a vuoto contenitore di polvere.