Siracusa. I canoni dimenticati dell'associazione Città Unesco, vicenda da 10.800 euro

Nonostante Siracusa faccia parte dal 2009 dell’associazione “Città Italiane Patrimonio dell’Unesco”, non ha versato le quote annuali arrivando a maturare un debito di 10.600 euro.
L’associazione si prefigura di dare vita ad una costante collaborazione progettuale per sostenere interventi di promozione e valorizzazione delle città insignite del prestigioso riconoscimento Unesco. Proposito altisonante di cui non sono però meglio noti i risultati concreti.
Nel luglio del 2009 il Comune di Siracusa – patrimonio Unesco dal 2005 – decise di aderire all’associazione con sede a Ferrara, al costo di 1.600 euro l’anno. Ma sono stati saldati solo i canoni relativi al 2009 ed al 2011. Dopo cinque note di sollecito e una lettera dell’avvocato, arriva adesso il saldo di quanto dovuto, “onde evitare ulteriori aggravi di spesa”. Su consiglio dell’avvocatura comunale, palazzo Vermexio potrebbe adesso studiare anche una possibile rescissione dell’adesione all’associazione.




Siracusa. Teatro Massimo Comunale, su il sipario delle polemiche: "speso tanto, non sempre bene"

La pax delle feste è ufficialmente finita. E si alza il sipario sulle polemiche dentro e attorno il teatro comunale di Siracusa. La sua riapertura diventa una contesa, tra giuste ricostruzioni storiche di lavori e finanziamenti e meriti rivendicati a destra come a sinistra. Più che una occasione per unire e lavorare nell’interesse della collettivtà siracusana diventa un nuovo elemento di divisione e frizione.
A tutti risponde proprio Francesco Italia, l’assessore alle politiche culturali che prima prova a pacificare poi solleva dubbi: “si è speso tanto ma non sempre si è speso bene. Prima o poi mi piacerebbe sapere il perchè di costose applique all’ultimo livello del teatro installate a lavori ancora in corso, quando ancora persino il foyer era al buio”.




Siracusa. Teatro, costi degli spettacoli: Spadaro (FdI) fa i conti, "spesi oltre 96.000 euro"

Dai lavori per arrivare all’apertura del teatro comunale alla sua prima gestione. A spostare l’oggetto delle polemiche è Alessandro Spadaro, di Fratelli d’Italia. Bolla la gestione degli eventi come “ridicola” e parla di “miracolo di Natale”, relativamente alla “fortunata apertura del teatro”, che però – secondo l’esponente di destra – “non può comunque sotterrare l’incapacità di una amministrazione e in particolare dell’assessore Italia nel non aver comunque programmato nulla per le festività natalizie”.
Spadaro mira dritto alla programmazione degli spettacoli. “E’ stata affidata con delibera di giunta del 14 dicembre scorso al dirigente del settore per valorizzare il Teatro Comunale, finalmente fruibile anche se a tempo determinato. Atteso che il teatro è stata una piacevole novità natalizia, o una speranza che fortunatamente si è verificata, mi chiedo perché la programmazione degli eventi in altri contenitori culturali non sia stata organizzata per tempo? Se il teatro non avesse ottenuto il via libera, ottenuto solo il 23 dicembre, solo l’Antico mercato e l’ex convento del Ritiro avrebbero rappresentato, quantomeno, un’alternativa valida per allietare le vacanze natalizie dei siracusani e turisti. E invece all’antico mercato il 27 dicembre, con soli 4 giorni di preparazione, sono stati ospitati Peppe e Ciccio per uno spettacolo di cabaret gratuito per le pochissime persone presenti ma costato 4.000 euro. Anche una compagnia siracusana ha ottenuto un buon cachet per 2 spettacoli di cui uno all’ex convento del ritiro e l’altro nella prossima programmazione del teatro”, ricorda il rappresentante di Fratelli d’Italia.
“L’assessore Italia è bravissimo nelle inaugurazioni e nei tagli di nastro, ma di programmazione in tre anni il nulla. Gli altri spettacoli, tutti al teatro, non sono stati adeguatamente pubblicizzati, eppure sono costati. E non poco. Dalle determine che siamo riusciti a trovare in albo pretorio abbiamo contato una spesa complessiva di più di 96 mila euro per 14 spettacoli, con biglietti a pagamento per una cifra tra i 20 e i 40 euro a persona. Chiediamo di conoscere, essendo il Teatro un immobile comunale e non privato, quanto ha incassato o incasserà il Comune dallo sbigliettamento, chi ha sostenuto i costi accessori per l’apertura del teatro. E quindi chi si è occupato di apertura e chiusura, sorveglianza e custodia, biglietteria online, assistenza al pubblico, guardaroba, distribuzione e stampa del materiale promozionale, pulizia dei locali e manutenzione straordinaria. Non è possibile pensare di gestire in maniera così amatoriale un evento tanto importante”, insiste Alessandro Spadaro. “Una stagione teatrale buttata nella mischia in fretta e furia che tanto sembra campagna elettorale del vicesindaco, a cui certo non va dato alcun merito tranne quello di aver un atteggiamento così approssimativo da rischiare il fallimento di quello che doveva essere una gioia per tutti”, la dura chiosa di Spadaro.




Zona industriale. Esubero Sics, c'è l'accordo: Isab/Lukoil ricollocherà i 18 licenziati

Trova l’intesa tra sindacati ed Isab/Lukoil nella vertenza sull’esubero del personale Sics all’interno dello stabilimento industriale. Grazie all’accordo trovato con la disponibilità delle parti, salvi i 18 posti di lavoro.
Isab/Lukoil ha manifestato la sua volontà di ricollocare tutti gli operai licenziati nelle varie attività che partiranno nel 2017, tra lavori specifici e generici.
I sindacati auspicano adesso che le aziende dell’indotto “assumano in via prioritaria il personale in esubero, tra l’altro ricco di professionalità e conoscitore delle lavorazioni industriali,aspetto determinante nell’ambito della sicurezza”.




Augusta. Primo sbarco del 2017: al porto 360 migranti mentre si parla dei nuovi Centri di espulsione

Primo sbarco del 2017 sulle coste della provincia. Ad Augusta sono arrivati 360 migranti, salvati al largo del Canale di Sicilia dalla nave Aquarius del Ngo italofrancotedesca SoS Mediterranee. I migranti erano a bordo di due gommoni, in uno erano presenti anche dei bambini. Complesse le operazioni di soccorso. All’arrivo dei soccorsi, alcuni si sono lanciati in acqua, altri si sono aggrappati alle cime della nave. Entrambe le lance di salvataggio sono state impiegate allo scopo di fronteggiare la difficile situazione. Caos e panico tra i migranti. Il salvataggio è andato, comunque, a buon fine senza incidenti. I bambini sono stati affidati ai volontari di Medici senza frontiere. Augusta rimane uno dei porti maggiormente utilizzati nella gestione dell’accoglienza. Nel corso del 2016 sono stati oltre 25 mila gli arrivi, a fronte dei 181 mila e 200 circa che rappresentano il dato nazionale. Segue il porto di Pozzallo. Numeri che vengono evidenziati nell’ambito del dibattito partito dopo l’annuncio, da parte del Governo, con il ministro Marco Minniti, della volontà di aprire un piccolo Cie, da un centinaio di posti, in ogni comune, così da “spalmare” le presenze nel territorio nazionale e gestire meglio il fenomeno, soprattutto in tema di espulsioni, visto che le strutture dovrebbero essere destinate ai soli soggetti ritenuti pericolosi e non semplicemente “irregolari”. Continuano a non mancare le polemiche, sia da parte di quanti rifiutano la creazione di centri di espulsione nel proprio territorio, sia da parte di quanti, come il Movimento 5 Stelle, ritengono che si possa tradurre in un incentivo per l’illegalità e per gli affari delle mafie.




Siracusa. Il calendario 2017 della Madonna delle Lacrime, distribuito in Santuario

Sarà distribuito domani ai fedeli che si recheranno in Santuario, il Calendario 2017 della Madonna delle Lacrime. Impostato con un formato pieghevole di quattro pagine, il calendario presenta in primo piano un particolare della Madonna delle Lacrime. All’interno un planning con gli eventi più significativi della Lacrimazione di Maria a Siracusa: dalle nozze dei coniugi Iannuso alla Veglia di preghiera nella Basilica di San Pietro presieduta da Papa Francesco, alla presenza del Reliquiario contenente le Lacrime della Madonna; dai giorni della lacrimazione del 1953, rievocate dalle immagine in sottofondo alla dedicazione del Santuario del 6 novembre 1994 presieduta da San Giovanni Paolo II, il quale durante l’omelia disse: “Le Lacrime della Madonna testimoniano la presenza della Madre nella Chiesa e nel mondo”.
Il tema del calendario 2017, incentrato sulla Memoria dei fatti storici della lacrimazione, si fonda sulla certezza della presenza viva della Madonna delle Lacrime a Siracusa e nel Mondo.
Il formato pieghevole, moderno e funzionale, permette quindi un excursus storico delle tappe fondamentali che hanno segnato la storia della Madonna delle Lacrime. L’iniziativa è del nuovo rettore, don Aurelio Russo.




Augusta. Incidente mortale nella zona industriale: 38enne precipita dal tetto di un capannone

Il nuovo anno si apre con un drammatico incidente mortale nella zona industriale di Augusta, costato la vita ad un 38enne di Cassibile. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, intervenuti sul posto, l’uomo stava lavorando sul tetto di un capannone per lavori di manutenzione della copertura. Ha probabilmente messo un piede in fallo e il plexiglass di un lucernario non ha retto, facendolo precipitare da un’altezza di circa 10 metri. Un volo che non gli ha lasciato scampo.




Augusta. Incidente sul lavoro, la nota della Cisl: "sgomenti, accertare responsabilità"

La nota della Cisl sull’incidente mortale di questa mattina, affidata al segretario generale Paolo Sanzaro ed al segretario Fim-Cisl, Roberto Getulio. “Un tragico e doloroso inizio di anno per il mondo del lavoro siracusano. L’incidente costato la vita ad un operaio di 39 anni, Antonio Galvano, dipendente di un’azienda metalmeccanica, ci lascia sgomenti e ripropone, purtroppo, le solite domande sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Alle autorità inquirenti affidiamo, con fiducia, la ricostruzione di quanto avvenuto e l’accertamento delle eventuali responsabilità. Alla famiglia dello sfortunato lavoratore la vicinanza e il cordoglio dell’intera organizzazione sindacale.”




Siracusa. La riapertura del teatro comunale, Visentin punge Garozzo: "che ha fatto?"

Rompe il silenzio Roberto Visentin. L’ex sindaco, dopo una attenta meditazione, ha deciso di fare sentire la sua voce in merito alla recente riapertura del teatro comunale. “Mi preme precisare alcuni passaggi”, il suo incipit. “Il Teatro è stato oggetto di diversi interventi significativi a partire dagli anni 80”. Per completare i lavori venne poi redatto un progetto complessivo di circa 25 miliardi di lire. “L’amministrazione Bufardeci ritenne tale costo eccessivo e incaricò il professore Ugo Meli, allora direttore dell’Istituto Regionale del Restauro, della progettazione e direzione dei lavori”, ricorda Visentin.
“Fra il 2005 e il 2007 vennero eseguiti i lavori finanziati con la legge post sisma del 90, per un importo di circa 2,7 milioni di euro. Al termine purtroppo il teatro non era completo perchè – specifica Visentin – si dovevano ancora realizzare interventi strutturali, le opere di rifinitura, di restauro e buona parte degli impianti e gli interventi sulla parte dell’ex ufficio tecnico. Insomma, un intervento molto parziale che non consentiva la fruizione del teatro”.
I lavori di completamento vennero allora affidati all’ufficio tecnico speciale di Ortigia. “Il progetto comportava una spesa di circa 5,3 milioni di euro, coperti in parte con fondi della 433/91 e per la restante parte con un mutuo di 4 milioni”, acceso nel 2009 e approvato in Consiglio comunale “con i soli voti contrari del Pd con capogruppo l’attuale sindaco”, sottolinea Roberto Visentin.
Al 31 dicembre 2012, “nonostante alcuni ritardi per ricorsi al Tar”, i lavori erano completati inclusi gli arredi. Mancava all’appello la posa in opera del sipario. “Nell’arco di poche settimane la struttura poteva però essere fruibile”, garantisce l’ex primo cittadino. Che per fare bene i conti mette in ordine le spese per il teatro comunale: “interventi per circa 1,8 milioni di euro sono stati eseguiti prima dell’anno 2000. Sotto la sindacatura Bufardeci ne sono stati investiti altri 2,7 e ben 5,3 milioni di euro sono stati stanziati con me sindaco”.
Visentin plaude comunque all’apertura ma non manca di definire “strumentale” la scelta dell’attuale amministrazione di addebbitare il ritardo nella riapertura a “non ben definiti interventi di completamento e ad un contenzioso con la ditta esecutrice dell’intervento
diretto dal professore Meli per la perdita di alcuni giunti di tubazioni antincendio, riparazione per la quale occorreva una cifra esigua”.
Roberto Visentin allora chiede di conoscere quali interventi e quali costi ha sostenuto l’attuale amministrazione, paragonandoli con quanto fatto e speso in passato”. Insomma, per Visentin sarebbero altri motivi del ritardo visto che nell’ottobre del 2013 il teatro ospitava comunque una festa privata con gli stilisti Dolce&Gabbana.

foto: marcello bianca




Siracusa. Nuovo ospedale e nuovo assessore, Vinciullo: "incompatibilità"

“L’Amministrazione Comunale pensa di risolvere il problema della costruzione dell’ Ospedale di Siracusa, nominando un nuovo Assessore e sottraendo la delega a quello che fino ad oggi l’ha avuta assegnata, come se le responsabilità della perdita del finanziamento potessero ricadere su un unico soggetto e non su una maggioranza ed una amministrazione che insieme hanno totalmente fallito un obiettivo che era stato raggiunto già nel 2010”.
Il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, presidente della Commissione Bilancio Ars boccia la mossa della giunta siracusana. “Quello che lascia stupefatti, in questa nomina, a prescindere dalle competenze e delle capacità che non si mettono in discussione, è il fatto che sia stato scelto un consigliere comunale che si trova in evidente stato di incompatibilità con il ruolo che adesso è chiamato ad assolvere. Infatti, come potrà da dipendente dell’Asp conciliare la posizione dell’Asp stessa con quella del Comune che sono diametralmente opposte nella scelta del luogo dove costruire il nuovo Ospedale?”, si domanda Vinciullo con riferimento al neo assessore Antonio Moscuzza.
“Abbiamo visto che il Sindaco ha trattenuto per se numerose deleghe, assuma su di sè anche la delega alla sanità, all’edilizia sanitaria, qualora la prima delega gli sembri eccessivamente gravosa, ma non si nasconda dietro il paravento di un assessore”.