Siracusa. Premio Corrado Maranci, domenica 11 la consegna dei riconoscimenti

Ritorna il Premio Musicale Corrado Maranci. Dopo un anno sabbatico si riparte dalla XIV edizione. E’ un riconoscimento alla musica e ai musicisti e ad altre personalità che si sono distinte nei vari settori del cinema e del teatro, della cultura e della politica, della comunicazione e della socializzazione.
Fra i premiati di quest’anno ci sono: Alfio Pesce, virtuoso del friscaletto; il violinista Gabriele Bosco e i chitarristi Agatino Scuderi e Paolo Sorge; i cantanti Antonio Modica e Federica Foscari; il Gruppo Corale Euterpe; la folksinger Sara Cappello, il soprano Piera Bivona e il cantautore Ernesto Marciante. I premi speciali sono stati assegnati a Lucia Sardo, considerata unanimemente una delle più grandi e appassionate attrici del repertorio teatrale e cinematografico siciliano; al presidente della Deputazione di Santa Lucia, Giuseppe Piccione, e ad Armando Foti, per la sua attività socio-politica; infine le menzioni d’onore sono andate all’Orchestra di chitarre “Terra di Archimede”, diretta dal Maestro Fabio Barbagallo e alla Deputazione di Santa Lucia premiando Benedetto Ghiurmino, maestro di cappella, Paolo Puglisi, presidente dell’associazione Santa Lucia fra i falegnami e Cettina Oliveri, responsabile delle portatrici delle reliquie della santa siracusana.
Tonino Bonasera, presidente dell’associazione “Cori di Val d’Anapo” e organizzatore del premio, coadiuvato da Corrado Di Pietro, Vittorio Anastasi e Paolo Greco, sono certi che anche quest’anno sarà una rassegna di eccellenze. Appuntamento domenica 11 dicembre alle 19,30 presso l’Istituto di Scuola Superiore Insolera di via Modica, a Siracusa.




Avola. Auto in fiamme, incendio di natura dolosa

Pochi i dubbi sull’origine dolosa dell’incendio che alle 6.00 di questa mattina ha danneggiato una Fiat Punto parcheggiataa in via Montanara, ad Avola.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Noto, indagini in corso da parte della polizia.

Foto archivio




Cassibile. Controlli nei cantieri, sospese due ditte e multe per 30.000 euro

Ieri i Carabinieri della Stazione di Cassibile, a seguito di un primo controllo effettuato sul territorio di competenza, hanno rilevato che alcuni lavori edili di costruzione di una palazzina presentavano evidenti violazioni alla normativa sul lavoro. Immediatamente è stato richiesto l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro che effettuavano l’accesso al cantiere individuando 5 imprese che stavano svolgendo i lavori. A seguito degli accertamenti effettuati è emerso che tutte le ditte operavano in violazione delle normative sulla sicurezza dei lavoratori, dalla mancanza di adeguate protezioni e parapetti ad irregolarità sui ponteggi nonché la mancata disponibilità di servizi igienici nell’ambito del cantiere. Inoltre, dei numerosi lavoratori controllati che stavano prestando la loro opera al momento dell’ispezione, per ben quattro è stato accertato come fossero impiegati in nero. I conseguenti provvedimenti sono stati la sospensione dell’attività di due imprese, la contestazione di numerose sanzioni e ammende per un totale di quasi 30.000 euro e la denuncia di 5 responsabili, a vario titolo, delle rispettive ditte. I deferimenti potranno essere sanati dalle imprese nonché provvedendo al pagamento di tutte le sanzioni elevate in adempimento alle prescrizioni impartite dai Carabinieri che hanno imposto il ripristino di tutti i dispositivi necessari al rispetto delle norme di sicurezza sul luogo del lavoro.




Siracusa. Il giorno dell'ordinazione: Giovanni Accolla arcivescovo di Messina

Con l’imposizione delle mani il prelato siracusano Giovanni Accolla è stato ordinato arcivescovo Metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. L’emozionante cerimonia si è svolta questo pomeriggio nella basilica del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Vescovo consacrante è stato Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa.
Una autentica folla ha voluto salutare con affetto Accolla che si accinge adesso a guidare la diocesi di Messina. Tra un mese, il 7 gennaio, vi farà il suo ingresso.
Oggi già oggi lo hanno applaudito in Santuario decine di fedeli messinesi e oltre sessanta sacerdoti guidati dall’amministratore apostolico Luigi Benigno Papa. Sono 24 i vescovi che presenti, tra cui i cardinali Paolo Romeo e Francesco Montenegro.
Monsignor Accolla celebrerà la sua prima messa dopo l’ordinazione domani, giorno dell’Immacolata, sempre in Santuario a Siracusa.




Siracusa. Cavadonna: detenuto aggredisce agente di Polizia Penitenziaria

Ancora un’aggressione all’interno del carcere di Siracusa. Un detenuto si è scagliato contro uno degli agenti di polizia penitenziaria al termine del colloquio con uno dei familiari. A denunciare l’accaduto è il sindacato Sappe.
Lillo Navarra, segretario per la Sicilia del sindacato autonomo, racconta l’accaduto. “Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari, che hanno contenuto le violente intemperanze del detenuto pur rimanendo ferito uno di essi. Sono stati bravi i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Siracusa a intervenire tempestivamente, con professionalità, capacità e competenza”. Il poliziotto ferito è stato accompagnato in Ospedale, insieme al Funzionario di Polizia Comandante di Reparto che ha accusato un malore.
Pugni e schiaffi contro l’agente, spiega Corrado Della Luna, segretario provinciale della Uil Funzione Pubblica. “Anche oggi grazie all’intervento tempestivo dei poliziotti penitenziari si è evitato il peggio. Ricordiamo che la casa circondariale di Siracusa lavora sotto organico da parecchio tempo, situazione aggravatasi in questi giorni con l’apertura del nuovo padiglione che conterrà più di 200 detenuti. Assistiamo all’ennesima aggressione perpetrata ai danni della Polizia Penitenziaria di Siracusa che spesso sopperisce con il proprio impegno e il proprio sacrificio a falle e carenze di sistema. Bisogna avere più attenzione alle criticità che viviamo quotidianamente dentro l’istituto penitenziario di Siracusa”.
Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, rivolge “solidarietà e vicinanza al Personale di Polizia Penitenziaria di Siracusa” e giudica la condotta del detenuto che ha aggredito l’agente “irresponsabile e gravissima. Questa è l’ennesima aggressione che si registra in un carcere della Sicilia e questo dovrebbe seriamente riflettere sulla necessità di adottare opportuni provvedimenti per scongiurare ulteriori fatti violenti contro poliziotti penitenziari”.




Siracusa. Mafia ed estorsione, operazione Borgata: nove ordinanze di custodia cautelare

E’ stata ribattezza operazione “Borgata”. Nelle prime ore del mattino, agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno eseguito nove ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Catania.
I nove sarebbero, a vario titolo, ritenuti componenti dell’associazione mafiosa denominata “Borgata”. Il reato contestato è quello di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzato all’estorsione. Gli arrestati sono Danilo Greco, 30 anni, Vincenzo Scalzo, 31 anni, Massimo Schiavone, 42 anni, Massimiliano Fazio, 32 anni, Salvatore Tartaglia, 29 anni, Massimo Guarino, 31 anni e Sebastiano Barbiera, 50 anni, Attilio Scattamagna. Domiciliari per Rita Attardo, 50enne. L’attività investigativa ha disvelato l’evoluzione del gruppo della “Borgata”, che nel corso degli anni si era affrancato dal clan mafioso Bottaro-Attanasio, iniziando ad operare in autonomia nel quartiere. Finalità del sodalizio: l’imposizione del “pizzo” ai commercianti della zona e il reinvestimento dei proventi illeciti nel traffico degli stupefacenti o in attività lecite. A gestire le attività sarebbe stato prevalentemente Scalzo e, in un secondo momento, da Schiavone. Il ruolo di Rita Attardo sarebbe stato diverso. A lei sarebbe spettato recapitare agli affiliati in stato di libertà scritte e verbali dei propri figli detenuti. Barbera avrebbe prima preso parte e poi diretto e organizzato il clan Bottaro-Attanasio. Nel corso delle indagini sono emersi diversi episodi estorsivi, molti dei quali non denunciati dalle vittime, e contestati a Scalzo, Fazio, Greco e Tartaglia. Fondamentale il ruolo di Giuseppe Curcio, leader storico, in carcere, ma comunque in grado di decidere e di indicare Greco e Scalzo come reggenti. Gli investigatori hanno rinvenuto, nel corso dell’attività investigativa, anche dei “pizzini”, che dal carcere arrivavano ai reggenti. Per quanto riguarda le richieste di pizzo, si trattava di piccole somme mensili, che non superavano i 300 euro, secondo la logica del “pagare meno, pagare tutti”. Curcio, ad un certo punto del suo percorso è diventato collaboratore di giustizia, fornendo, dunque, riscontri a indagini già in corso (riscontri anche dai collaboratori di giustizia Carmela Sciuto e Luca Sipala). A quel punto la reggenza passa a Giuseppe Guarino, che segue, comunque, la stessa metodologia operativa, con direttive dal carcere e messaggi, tramite familiari. Ecco il ruolo chiave della madre, Rita Attardo. Gli inquirenti hanno anche rinvenuto delle armi. Indagini concentrate in particolar modo sul biennio 2009-2010. In un “pizzino”, anche l’indicazione dei negozi da taglieggiare.




Siracusa. Cassonetti "animati", pericolo su strada: niente freni e invadono la carreggiata

Non bastassero già buche e tombini lungo le strade del capoluogo, si ci mettono adesso anche i cassonetti per i rifiuti. Alcuni, in particolare nella zona di viale Scala Greca e viale Teracati, hanno abbandonato la loro postazione abituale, arrivando persino ad attraversare la carreggiata e rimanendo pericolosamente vicini alle auto in transito.
All’origine del problema forse il mancato o non perfetto inserimento dei freni. I cassonetti sono, infatti, dotati di ruote per facilitare le operazioni di svuotamento tramite autocompattatore. Una volta svuotati vengono rimessi al loro posto ed attivato il sistema frenante.
Che questa volta non ha funzionato a dovere. E così, spinti dal vento delle ultime ore e con una sorta di effetto pattinamento garantito dalla patina d’acqua sul manto stradale i cassonetti hanno iniziato la loro strana, imprevista e pericolosa marcia.




Siracusa. Servizio Idrico, in attesa del nuovo bando rischio mobilità per 85 dipendenti

Il 31 dicembre scade la proroga concessa al contratto di affidamento del servizio idrico integrato alla Siam. In attesa del bando di gara a cui stanno lavorando gli uffici comunali, sale la preoccupazione tra gli 85 dipendenti.
Nei giorni scorsi, le segreterie di Filctem Femca e Uiltec di Siracusa hanno incontrato la direzione aziendale di Siam per discutere proprio il da farsi alla scadenza.
Se dovesse arrivare la pubblicazione del bando di gara entro la fine dell’anno, sarebbe ipotizzabile una ulteriore proroga sino al nuovo affidamento.
Ma in un momento in cui non ci sono particolari certezze, l’azienda ha anticipato alle organizzazioni sindacali la volontà di avviare la procedura di apertura di mobilità per i lavoratori.
I sindacati hanno anche voluto incontrare il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, per chiedere e capire quale sarà lo scenario all’indomani del 31 dicembre. A loro ha assicurato che il servizio idrico e la sua gestione materiale non subiranno interruzioni in una continuità verso il nuovo affidamento che non metterebbe a rischio le soglie occupazionali.




Siracusa. Precari del Comune, solo 11 stabilizzazioni. Futuro incerto per 75

Affrontato in Consiglio comunale l’ordine del giorno sulle procedure di stabilizzazione dei precari di Palazzo Vermexio. Ad illustrarlo in aula Francesco Pappalardo, nella veste di primo firmatario; lo stesso consigliere aveva chiesto il prelievo del punto, previsto come ultimo, vista la presenza in aula di una nutrita rappresentanza di lavoratori interessati.
La discussione è iniziata proprio dall’intervento di una precaria, Lucilla Franzò, che ha rappresentato lo stato di incertezza che si protrae da anni e ha ricordato la scadenza dei loro contratti il prossimo 31 dicembre. Temi affrontati anche nella relazione di Pappalardo, che ha parlato di personale dotato di “esperienza e conoscenze indispensabili per il funzionamento dell’Ente in settori strategici” ma costretto a fare i conti con un futuro ricco di incognite perché in “attesa delle finanziarie nazionale e regionale”.
A fronte di questa situazione, si legge ancora nell’ordine del giorno, il piano del fabbisogno per il triennio 2016-18 prevede 11 assunzioni su 86 precari in attesa di stabilizzazione.
Alla relazione si sono aggiunti gli interventi di Stefania Salvo, Sorbello, Loredana Spuria e Sonia D’Amico che hanno chiesto di conoscere i criteri della selezione e perché la previsione di solo 11 assunzioni; di Enrico Lo Curzio che ha invitato l’Amministrazione a tenere conto delle esigenze dei più deboli; di Elio Di Lorenzo che ha manifestato il suo dissenso rispetto al documento parlando di responsabilità del Pd e di mancanza di chiarezza dell’Amministrazione sulle stabilizzazioni.
La replica è stata dell’assessore al Personale, Pierpaolo Coppa (affiancato dal dirigente del settore Risorse umane, Giuseppe Ortisi) che ha ricordato i vincoli dettati dalle norme regionali cui sono sottoposti i comuni e tra queste anche quella che impedisce di assumere più personale rispetto ai pensionamenti; la scelta viene fatta in base ai titoli di ciascun precario e secondo le modalità stabilite dalla legge. L’assessore ha confermato la scadenza del 31 dicembre e che ad oggi non ci sono notizie di proroghe, mentre si è in attesa che lo Stato e la Regione approvino le rispettive leggi di bilancio.
Intanto l’Amministrazione, ha aggiunto Coppa, ha fatto tutti i passaggi necessari, approvando il piano del fabbisogno e il piano delle eccedenze. Era stato fatto il tentativo, utilizzando le norme regionali, di prevedere per le stabilizzazioni maggiori risorse sfruttando i risparmi realizzati con i pensionamenti, ma sul punto i revisori dei conti hanno posto il problema della tenuta finanziaria e delle esigenze di bilancio dell’Ente. Infine, l’assessore ha chiarito che le 11 assunzioni contenute nel piano triennale saranno così distribuite: 9 nel 2016 e 2 nel 2017. Per il 2018 saranno assunti due dirigenti che oggi sono sottodimensionati: su un fabbisogno di 19, il Comune ne ha 11, solo 5 di ruolo e 6 incaricati.
Dopo l’assessore Coppa, il primo a prendere la parola è stato Alessandro Acquaviva che, preoccupato per il quadro descritto, ha proposto di chiedere al prefetto la convocazione di un tavolo urgente con i deputati nazionali e regionali.
Alfredo Foti ha detto di aspettarsi di più e che lo scopo dell’ordine del giorno non era di avere una descrizione dello stato delle cose ma di sapere quali iniziative il sindaco e l’Amministrazione avevano preso nelle sedi opportune per uscire dal questa situazione.
Per Carmen Castelluccio, l’assessore si è mosso bene ma il Consiglio deve prendere l’iniziativa di coinvolgere la deputazione regionale affinché si trovino soluzioni che vadano oltre quelle ordinarie a disposizione dell’Ente
Anche per Di Lorenzo, l’Amministrazione avrebbe dovuto fare di più per dare risposte alle attese dei precari. Poi si è detto contrario a iniziative che possono trasformarsi in “passerelle natalizie per i deputati”.
Secondo Gaetano Firenze, l’Amministrazione non ha mostrato alcuna sensibilità verso un problema prioritario per il Comune, in quanto si tratta di personale fondamentale al suo funzionamento. Stessa insensibilità, ha detto ancora, è stata mostrata anche dalla commissione comunale competente.
Franco Zappalà ha chiuso il dibattito lamentando l’assenza del sindaco che, a suo giudizio, è la persona deputata a risolvere il problema del precari. Secondo il consigliere, l’Amministrazione ha tutti gli strumenti per farlo prevedendo le somme necessarie nel bilancio, che poi viene sottoposto al consiglio comunale per i cambiamenti e l’approvazione.




Siracusa. L'Albero di Lana: nonne e nipoti, scuole e centri anziani per un nuovo simbolo natalizio

Inaugurato alla galleria Montevergini l’albero di Lana. Una grande coperta patchwork realizzata facendo sferruzzare a maglia, insieme, nonni e nipoti negli istituti comprensivi del capoluogo e coinvolgimendo centri anziani e comunità per migranti.
Il progetto “intergenerazionale” è stato avviato da Siracusa Città Educativa con l’assessorato alla politiche scolastiche.
I tanti quadrati di lana realizzati sono stati cuciti insieme per creare la maxicoperta che diventa adesso un nuovo simbolo del Natale, dando vita all’Albero di Lana. Un simbolo di inclusione, per anziani spesso lasciati ai margini della società, attraverso il quale aiutare il recupero del senso del rispetto nei più piccoli.
I nonni siracusani, adesso, si alterneranno sotto quell’albero nel raccontare favole, storie e leggende ad un pubblico di piccoli e curiosi ragazzini. La maxi coperta sarà poi tagliata in dimensioni “umane” e regalata – nei suoi pezzi – ai centri di accoglienza per migranti coinvolti nell’iniziativa.