Pallanuoto, Serie A1. Ortigia batte Quinto (8-7), incasso ad Emergency

Alla Paolo Caldarella doppia vittoria. In vasca il sette biancoverde regola il Genova Quinto 8-7 e, sugli spalti, il pubblico risponde allappello del Circolo Canottieri Ortigia per Emergency.
Alla Cittadella dello Sport per la prima volta biglietto di ingresso. Tutto il ricavato, 1.410 euro, consegnato ai volontari siracusani che hanno distribuito materiale informativo insieme ai gadget. Le due squadre sono entrate in campo accompagnati dai giovani migranti che, da dieci giorni, stanno partecipando al progetto Open Water.
Lappello e il saluto di Cecilia Strada ha colto nel segno. Dalla biglietteria sono passati anche i giocatori che, acquistando il ticket, hanno partecipato alla raccolta per sostenere lattività del loro charity partner.
Alla fine consegna dell’intero incasso a Donatella Crucitti, responsabile provinciale dei volontari di Emergency.




Calcio, Lega Pro. Siracusa-Catanzaro 1-0, decide Valente

Il Siracusa sfrutta a dovere il secondo impegno casalingo consecutivo e dopo aver superato 1-0 il Cosenza arriva la vittoria con lo stesso punteggio sul Catanzaro.
Decide una rete di Nicola Valente, sempre più incisivo, al 35′ del primo tempo. Una punizione perfetta per il vantaggio che la squadra di Sottil conserva meritatamente sino a l triplice fischio finale.




La confessione: "ho ucciso io Panarello". Contrasti nello spaccio il movente. Trovata l'arma

Ha già ammesso le sue responsabilità Jonathan Parcella, sospettato di essere l’autore dell’omicidio di Aldo Panarello. Dopo il fermo e l’interrogatorio, è stato dichiarato in arresto e tradotto in carcere a piazza Lanza, a Catania.
Rinvenuta anche l’arma utilizzata per l’omicidio, una pistola Beretta calibro 7,65 che, unitamente a due caricatori contenenti ancora sette cartucce, è stata trovata occultata all’interno dell’autovettura di un famigliare dell’omicida.
Non è stato sufficiente allontanarsi da Lentini e tentare di far perdere le proprie tracce subito dopo il delitto. Carabinieri e Polizia, in operazione congiunta, lo hanno bloccato nei pressi di Centro Sicilia, a Catania.
Il movente dell’omicidio è legato ad una serie di contrasti che nel tempo si erano acuiti tra i due, culminati nell’incendio dei beni di proprietà del padre del Parcella, avvenuto nella prima mattinata dell’altro ieri: sarebbe stato Panarello a dare alle fiamme un camper e un fabbricato nella campagne di Carlentini. Ma l’escalation dei loro contrasti traeva origine anche da divergenze nate a seguito di alcuni screzi nella gestione dello spaccio di stupefacenti sulla piazza locale.
Proprio per questo motivo, Jonathan Parcella avrebbe deciso di regolare i conti con la vittima affrontandola, armi in pugno, in piazza Aldo Moro, Lentini.




Siracusa. Archivio storico, si salva il salvabile. Acquaviva: "di chi le responsabilità?"

Quello che vedete in foto è uno degli scatoloni dove è stato raccolto ciò che è rimasto dell’archivio storico del Comune di Siracusa. La gran parte dei preziosi documenti, risalenti anche al periodo borbonico e post unitario, è andata distrutta.
Nel 2006, amministrazione Bufardeci, venne deciso di spostare l’Archivio negli scantinati del comprensivo Verga di via Madre Teresa di Calcutta. Come racconta il consigliere comunale Alessandro Acquaviva, “le cartelle poste nei ripiani più bassi della scaffalatura erano già state danneggiate dalla pioggia nel 2012 e sono state definitivamente distrutte a seguito dell’alluvione che ha colpito la città nel mese di settembre”. Il tanfo che rendeva l’aria irrespirabile nelle aule didattiche dei piani superiori avrebbe convinto gli uffici comunali, “forse con leggerezza”, a procedere all’eliminazione di tutto il materiale che si riteneva irrecuperabile.
“Ho chiesto al presidente della IV Commissione, competente in materia di patrimonio immobiliare, di convocare con urgenza un sopralluogo presso i locali dell’archivio, alla presenza del dirigente del settore Affari Generali, Loredana Caligiore, e del dirigente del settore patrimonio, Gaetano Brex. Voglio inoltre acquisire gli atti relativi al trasferimento dell’archivio e alla gestione della crisi post alluvione, perchè bisogna fare luce sulle eventuali responsabilità”.




Caso Siracusa in Antimafia nazionale, Simona Princiotta convocata a Roma

La commissione nazionale Antimafia ha convocato Simona Princiotta a Roma. Giovedì 15 dicembre la consigliera comunale siracusana che con le sue denunce ha dato la stura a molte delle indagini che si sono abbattute su palazzo Vermexio, siederà di fronte a Rosy Bindi ed agli altri componenti dell’Antimafia.
E’ la seconda “puntata” dedicata al caso Siracusa dopo che lo scorso 19 ottobre era stato ascoltato, sempre a Roma, il sindaco Giancarlo Garozzo. “Per quel che mi riguarda, credo di avere messo un ulteriore ed importante tassello per ripristinare verità e legalità a Siracusa”, fu il suo commento subito dopo gli oltre 90 minuti di audizione.
A differenza dell’Antimafia regionale, che può solo fornire un giudizio etico sulla politica, la commissione nazionale ha poteri di polizia giudiziaria. Pertanto è lecito immaginare che i contenuti dell’audizione romana saranno differenti rispetto al precedente di Palermo considerando che potranno essere trattati nel dettaglio anche temi attualmente oggetto di indagine della Procura di Siracusa.




Siracusa. Porto Piccolo e le mareggiate, Vinciullo: "più sicurezza, progetto del Genio Civile"

Sopralluogo al porto piccolo del deputato regionale Enzo Vinciullo. Il presidente della Commissione Bilancio Ars ha incontrato gli operatori dopo l’ok incassato da parte della Capitaneria di Porto che ha accolto la richiesta di uno studio di interventi per aumentarne la sicurezza. Promotori dell’iniziativa sono stati i consiglieri comunali Castagnino e Alota.
Come spiega Vinciullo, “è stato dato incarico al Genio Civile di verificare le attuali condizioni del porto Piccolo per poi redigere un progetto che preveda l’allungamento dei due bracci che attualmente lo proteggono dalle mareggiate. Purtroppo vari episodi recenti hanno dimostrato quanto serio sia il problema”.




Siracusa. Lettera al Papa, "fa tornare le spoglie di Lucia nella sua città"

Può una chiacchierata con Papa Francesco far sì che le spoglie di Santa Lucia possano tornare a Siracusa da Venezia? Improbabile. E lo sa anche Francesco Candelari, il vicepresidente del quartiere siracusano che prende nome proprio dalla Patrona. “Il Papa, con i suoi comportamenti compassionevoli, anticonformisti e talvolta piacevolmente inaspettati, ci ha da sempre abituati a eclatanti colpi di scena: ecco perché spero e prego affinché accolga la mia richiesta”, confida Candelari che ha scritto al Pontefice chiedendo udienza privata “con una ristretta delegazione”. Un momento da sfruttare per “potergli esprimere e spiegare l’amore di un intero popolo per Santa Lucia, un amore incondizionato ed eterno che alberga inalterato da quasi duemila anni nei cuori di tutti noi fedeli siracusani, per chiedergli che interceda sul ritorno delle spoglie mortali della nostra Santa Patrona a Siracusa”.
Sul perchè di una simile scelta, Candelari non si nasconde. “Intraprendo questo tentativo, che a molti sembrerà un’impresa disperata, spinto da un’intima necessità spirituale e dal dovere morale che il mio ruolo m’impone”.




Rosolini dice no alla mafia. Fiaccolata di solidarietà all'ex assessore Di Stefano

Poco meno di mille persone hanno sfilato ieri sera per le vie di Rosolini. Fiaccolata per la legalità a sostegno dell’ex assessore ai lavori pubblici, Carmelo Di Stefano. E’ la risposta della società civile all’intimidazione di presunto stampo mafioso subita dall’ex amministratore rosolinese nei giorni scorsi. Sul cofano della sua auto ignoti hanno lasciato una testa di agnello mozzata e un proiettile.
“La mafia uccide, il silenzio anche” recitava uno dei tanti cartelli mostrati duranti la fiaccolata. Rosolini chiede maggiore sicurezza, con una maggiore presenza di forze dell’ordine. Non è escluso che la prossima riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica possa essere dedicata proprio alla cittadina siracusana.




Lentini. Delitto Panarello, c'è un sospettato: posto in stato di fermo un ventottenne

Sarebbe il 28enne Jonathan Parcella l’autore dell’omicidio di Aldo Panarello, freddato in pieno centro a Lentini eri mattina. Il giovane sospettato si trova in stato di fermo ed in serata è stato interrogato dal sostituto procuratore Margherita Brianese.
E’ stato bloccato a Catania al termine di una veloce indagine che ha visto procedere insieme carabinieri e polizia. Sin dalle prime ore era trapelato un certo ottimismo da parte degli investigatori circa una rapida soluzione del caso grazie anche ad una serie di elementi raccolti, tra cui anche alcune indicazioni fornite dalla famiglia della vittima – la moglie era in auto con Panarello al momento dell’agguato – e immagini raccolte dalle telecamere di videosorveglianza.




Siracusa. Nuova toccata e fuga de Le Iene: obiettivo "firmopoli". Interviste e partenza

Nuova visita lampo de Le Iene a Siracusa. L’inviato Dino Giarrusso è tornato per occuparsi, questa volta, del neo-nato caso firmopoli.
L’inchiesta, a carico di ignoti, muove i suoi primi passi dopo l’esposto di Peppe Patti. Proprio l’architetto ambientalista è stato uno degli intervistati dalla troupe de Le Iene, a cui ha avuto modo di spiegare i suoi dubbi sulle firme a corredo della presentazione della lista Rinnoviamo Siracusa Adesso nel 2013. Da allora sino a pochi mesi addietro, Patti è stato alleato e consulente del sindaco. Poi una sorta di rottura per divergenza di vedute “ambientaliste”, pare. Intervistata anche la responsabile dell’ufficio elettorale del Comune di Siracusa e la consigliera comunale Spuria. Quest’ultima è subentrata nel civico consesso a gennaio 2015, insieme all’attuale presidente dell’assise, Armaro, ed a Tonino Trimarchi.
Al termine la troupe de Le Iene avrebbe lasciato Siracusa per accelerare i tempi di preparazione del servizio tv.