Avola. Esplosione di vico Gioberti, ricoverata a Palermo la turista 66enne ustionata

Sono definite “serie” dai sanitari le condizioni della 66enne abruzzese rimasta ustionata in seguito allo scoppio avvenuto all’intenro dell’abitazione di Avola dove era in vacanza con il marito ed un’altra coppia di coniugi abruzzesi.
L’esplosione in vico Giuberti, nei pressi della centrale piazza Umberto I. Era da poco passate le 21 dello scorso venerdì. La donna è stata trasferita al centro ustioni dell’ospedale civico di Palermo.
I vigili del fuoco avrebbero individuato in una valvola malfunzionante nella bombola di gas in cucina la causa dell’evento.




Siracusa. Pullman impaziente, forzata la sbarra del Molo Sant'Antonio: il video

Ancora immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza attive nei parcheggi comunali. Dopo la sbarra forzata al Talete, tocca al Molo Sant’Antonio. Un autista di pullman impaziente decide che non può attendere l’apertura automatica della sbarra per lasciare l’area di sosta. E così, dopo qualche secondo appena di attesa, piede sull’acceleratore e sbarra divelta. Ancora una volta paga la collettività per i lavori di sostituzione. Qunado, invece, sarebbe bastato qualche istante di pazienza in più, come tutti. Le immagini, anche in questo caso, sono al vaglio degli investigatori.




Siracusa e Lentini, notte di fuoco: incendiate due auto in lungomare Vittorini e via Santa Lucia

Agenti delle Volanti sono intervenuti nel Lungomare Vittorini, a Siracusa, per l’incendio di un’alfa 146. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno dichiarato che le cause dell’incendio sono da accertare, non escludendo il dolo. Auto in fiamme anche a Lentini. Presa di mira una Smart parcheggiata in via Santa Lucia. Il rogo ha parzialmente danneggiato anche un’altra vettura parcheggiata accanto. Cause da accertare. Indagini in corso.




Siracusa. Cimitero dei mille problemi, lettera in redazione: "rifiuti vari abbandonati nei pressi dell'ingresso"

Sono sempre più numerose le segnalazioni in redazioni sulle condizioni in cui versa il cimitero di Siracusa. Ma non è solo all’interno che la struttura mostra carenze e poca cura. Secondo quanto racconta una nostra lettrice, abbondono e degrado sono visibili sin dall’esterno. “In questi giorni la mia famiglia ed io siamo stati più volte al cimitero di Siracusa per la tumulazione di una nostra parente. Da siracusana,orgogliosa di esserlo e da insegnante che crede nel proprio ruolo, devo assolutamente evidenziare lo stato di grande abbandono e di degrado indegno in cui versa la zona dell’ingresso principale del cimitero”, scrive nella sua lettera in redazione. “Con noi c’erano dei parenti che da anni vivono al nord e ci siamo profondamente vergognati nel notare insieme a loro quello che staziona accanto alle casette che vendono fiori e ai laboratori che lavorano il marmo: spazzatura di vario tipo, frigoriferi, materiale di scarto vario, calcinacci, vetri, porte abbandonate…E’ normale?”, si domanda retoricamente. “Poichè insisto tanto con i miei e con i miei allievi sull’importanza della differenziata, è giusto trovarsi in un luogo che è evidentemente fuori dal controllo, dalle sanzioni per chi sporca o degrada un luogo pubblico?”.




Siracusa. Open Land: la Cassazione boccia il Comune, ricorso inammissibile ma costa 12.000 euro

Le sezioni unite civili della Corte di Cassazione hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Comune di Siracusa nel lungo e complesso procedimento con Open Land. Palazzo Vermexio e Legambiente Sicilia (ricorrente incidentale) sono stati inoltre condannati al pagamento di 12.200 euro ciascuno proprio alla società privata, oltre spese accessorie.
Il Comune di Siracusa si era rivolto alla Cassazione contro la decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana emessa a seguito del giudizio di ottemperanza. Oggetto del ricorso anche l’impugnazione per eccesso di potere giurisdizionale. Tesi che la Cassazione ha ritenuto inammissibili.
La dichiarazione di nullità della determina dirigenziale di diniego al risarcimento e la mancata formulazione di una proposta in relazione alle richieste presentate in giudizio dal danneggiato “costituiscono scelte ermeneutiche del giudice amministrativo” su cui la Cassazione non può sindacare anche se “affette da errori in iudicando o in procedendo”, si legge ancora nel provvedimento.




Siracusa. Anziano aggredito e bruciato, l'atroce gioco di una gang. Si cercano 4 giovani

Indignazione crescente e la richiesta di pene esemplari. Sono le principali reazioni alla notizia lanciata da SiracusaOggi.it di un anziano picchiato e bruciato a Siracusa. La polizia da la caccia ai componenti del feroce branco. Secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe di giovanissimi, forse quattro. Già in passato avevano terrorizzato quell’indifeso 80enne con problemi fisici e mentali, secondo il racconto di alcuni vicini.
Lo hanno picchiato e poi, dopo averlo cosparso di liquido infiammabile, hanno appiccato le fiamme. L’uomo è ricoverato al Cannizzaro di Catania, centro grandi ustionati. La prognosi sulla vita è riservata.
La Mobile sta chiudendo il cerchio, anche grazie all’ausilio di immagini di videosorveglianza privata. In particolare, pare che in una stazione di carburante di Grottasanta sarebbero stati filmati gli autori dell’aggressione intenti a riempire una tanica di benzina.
Nessun movente plausibile alla base del barbaro episodio, un’agghiacciante e atroce “gioco” di una pericolosa baby gang ancora a piede libero.




Siracusa. Anziano aggredito, il sindaco Garozzo: "fare presto luce, punire i responsabili senza attenuanti"

“Auspico che gli investigatori facciano presto piena luce sull’aggressione all’anziano di via dei Servi di Maria e manifesto la mia vicinanza alla vittima e alla sua famiglia”. Lo dice il sindaco, Giancarlo Garozzo, commentando il fatto accaduto nel quartiere Grottasanta.
“Un gesto ingiustificabile e di puro bullismo – afferma ancora il sindaco Garozzo –, un atto violento che va punito senza attenuanti. Aggredire in tanti un soggetto debole e incapace di difendersi, dopo averlo deriso e umiliato nella sua dignità, è un’azione che dimostra la pochezza umana di chi la compie. I bulli sono solo dei vigliacchi che non vanno presi ad esempio ma isolati e denunciati affinché possano iniziare un percorso di recupero alla convivenza civile”.




Melilli, Città Giardino e Villasmundo: il Consiglio comunale dice no a nuovi centri di accoglienza migranti

Alla fine il Consiglio comunale di Melilli ha deciso. Passa la linea del “no” ai centri di accoglienza per migranti in tutto il territorio. Quindi non solo nella frazione di Città Giardino ma anche Villasmundo e la stessa Melilli. Anche se l’opposizione ha abbandonato l’aula in segno di protesta, la maggioranza ha dato il via libera alla mozione che verrà adesso trasmessa alla Prefettura di Siracusa ed al Ministero degli Interni.
L’atto chiede, anche alla luce della volontà popolare, di non disporre ulteriori autorizzazioni per centri di accoglienza migranti nel territorio comunale melillese. Già una delibera della giunta dello scorso 30 settembre aveva espresso una simile posizione ma per la sola Città Giardino. Il Consiglio comunale ha voluto estendere la portata dell’atto.




Siracusa. Baratto amministrativo, tasse pagate con il lavoro. Il Regolamento in Consiglio

Approderà la prossima settimana in Consiglio comunale, per l’esame da parte delle commissioni competenti, il regolamento sul baratto amministrativo. E’ la possibilità per i cittadini delle fasce di reddito più basse e che non riescono a far fronte al carico fiscale, di mettersi in regola con la tassa sui rifiuti offrendo la loro opera per piccola manutenzione o di riqualificazione di decoro urbano al Comune di Siracusa.
Potranno accedere al baratto amministrativo i cittadini residenti a Siracusa, maggiorenni, che non abbiano condanne penali passate in giudicato, idonei al tipo di lavoro che intendono svolgere e che non abbiano un reddito familiare Isee superiore ai 7.385 euro. Sono ammesse anche le associazioni i cui componenti singolarmente rispettino lo stesso limite di reddito.
La quota di Tari da recuperare con il baratto, secondo la proposta dell’Amministrazione, viene fissata ogni anno dal Settore finanziario; per il 2017 l’ammontare è di 300 mila euro. Il Comune stabilisce annualmente gli interventi da effettuare e li comunica entro il 30 aprile. Chi vorrà avvalersi del baratto amministrativo dovrà presentare entro un mese una richiesta corredata da un progetto, che sarà valutato dall’Ufficio tecnico, indicando i tempi di realizzazione (nel caso di associazioni, anche del numero degli addetti). Il valore di ogni ora lavorata è di 0tto euro per un massimo di 4 ore al giorno. Gli interventi, che non posso riguardare lavori dati in appalto, devono essere conclusi entro l’anno e non possono esserci crediti per rimborsi o compensazioni.
“Il regolamento – afferma l’assessore Scrofani – tiene conto delle più recenti indicazioni della Corte dei conti, che è intervenuta su applicazioni sbagliate delle legge da parte di altri comuni. Il nostro obiettivo è di tendere una mano alle fasce più deboli per evitare disparità sociali nette, ma soprattutto perché chi vive in condizioni di assoluta precaria e povertà non si senta appesantito da un eccessivo carico fiscale. Una parte dell’evasione tributaria oggi è legata, al di là della volontà dei singoli, agli effetti della crisi economica che colpiscono le famiglie. Ci rivolgiamo soprattutto a questa fascia di cittadini, ai quali chiediamo di collaborare per migliorare il decoro e la pulizia della città e, nel caso di associazioni che possono effettuare lavori più corposi, per riqualificare piccole aree urbane, comprese strade e piazze. Siamo certi – conclude l’assessore Scrofani – che in questa maniera stimoleremo anche il rispetto di fasce crescenti di popolazione per i beni comuni”.
Il baratto amministrativo è previsto dalla cosiddetta “Sblocca Italia”, cioè la legge 164 del 2014, che all’articolo 24 prevede agevolazione alle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio.




Siracusa. Ecco come i vandali distruggono le sbarre al Talete per non pagare il parcheggio

Ecco come vengono periodicamente danneggiate le sbarre automatiche del parcheggio Talete. Le telecamere di videosorveglianza hanno filmato uno degli ultimi episodi. E mentre già si lavora per l’identificazione dei responsabili, lascia un certo senso di inquietudine vedere come l’atto vandalico venga portato a termine senza che nessuno intervenga o segnali.
Nelle immagini si vedono due giovanissimi. Uno, in pantaloncini, decide di sollevare la sbarra in modo da garantirsi un’uscita comoda senza passare dalla cassa. Per essere sicuro di avere lo spazio necessario a disposizione, arriva persino a piegare del tutto la sbarra. Contento del suo lavoro, torna all’auto dove l’attende l’amico e vanno via come se niente fosse. Alcune giovani assistono all’episodio. Nessuno sente il dovere di avvisare le forze dell’ordine o prendere nota del numero di targa. Ci penseranno queste immagini ad assicurare giustizia. Intanto la collettività siracusana paga per la sostituzione delle sbarre.