Siracusa. Asili nido comunali, affidamento nella bufera: nuove accuse in Consiglio Comunale

Nella tempesta l’affidamento del servizio degli asili nido. La Procura e la Guardia di Finanza hanno puntato le loro attenzioni su quanto avvenuto negli ultimi anni mentre intanto arriva una nuova denuncia. All’attacco, ancora una volta, la consigliera comunale Simona Princiotta che già in passato aveva avanzato sospetti e dubbi.
“Due delle società che si sono aggiudicate l’appalto di gestione degli asili nido comunali non hanno prodotto un Durc positivo ma beneficiano anche oggi di un affidamento provvisorio”, spiega. Una novità emersa durante una delle ultime riunioni della seconda commissione consiliare a cui hanno partecipato il dirigente dell’Ufficio Appalti e Contratti, Loredana Caligiore, e il responsabile unico del bando di gara sulla gestione degli asili nido, Rosario Pisana.
“Durante quella seduta di commissione è stato messo a verbale come si sia proceduto all’affidamento del servizio senza aver prima verificato il Durc e di aver inviato alle sopracitate società una lettera contenente un invito ad una regolarizzazione postuma della loro posizione contributiva entro 7 giorni”.
Decisioni che sarebbero in contrasto con le indicazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che invece ha puntualizzato come “…la regolarità contributiva costituisce condizione di ammissione alla gara, e il suo difetto alla data di scadenza del termine di presentazione dell’offerta, comporta l’esclusione del concorrente non adempiente, non potendo valere la regolarizzazione postuma…”.
Il principio dell’urgenza di procedere all’affidamento non sarebbe applicabile al caso concreto, aggiunge ancora Simona Princiotta, perchè “per un verso i vecchi gestori erano in proroga da 12 anni mentre per un altro verso, nel bando di gara venivano riconosciuti 5 punti per le società che dichiaravano di assumere il personale già in forza, e tutte le società concorrenti avevano dichiarato di accettare. La suddetta dichiarazione faceva così venir meno qualunque rischio di incidenza di fermo anche temporaneo del rapporto educatore/bambino”.
Sulla scorta di questi elementi, la consigliera comunale ha presentato una interrogazione con la quale chiede all’amministrazione comunale “quali sono stati i motivi urgenti per cui si è proceduto ad un affidamento provvisorio; per quale motivo non sono state eseguite tutte le verifiche sulla regolarità contributiva e perchè non si è proceduto all’immediata revoca e/o sospensione dell’affidamento provvisorio”.
Simona Princiotta oggi ripeterà in aula le sue accuse, durante la seduta di Consiglio Comunale. Accuse peraltro già inviate anche alla Procura.




Siracusa. La Regione annulla la "variante della bellezza": firmato il decreto, rischio risarcimento

Nuova grana per Palazzo Vermexio. Nella vicenda collegata alla richiesta di risarcimento milionario presentata da Elemata Maddalena dopo il “no” alla realizzazione del resort della Pillirina, arriva da Palermo un documento che potrebbe cambiare le carte in tavola.
Siglato dal dirigente dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, Salvatore Giugliuto, il decreto che annulla la cosiddetta variante della bellezza. Un atto approvato dal Consiglio Comunale di Siracusa nell’agosto del 2011 con il quale venivano apportate modifiche al Piano Regolatore Generale vigente. Annullata perchè “viziata da profili d’illegittimità, non essendo stati superati i rilievi di carattere urbanistico nonché le contestazioni procedurali, che il Comune di Siracusa avrebbe ben potuto sanare riconducendo l’iter procedurale al rispetto delle norme vigenti, peraltro precedentemente abbondantemente richiamate, e che hanno condotto a ritenere l’atto di adozione della variante urbanistica in argomento profondamente viziato da profili di illegittimità, per l’assenza dei prescritti pareri propedeutici ed obbligatori”, si legge nel decreto. “Così come, seppur non espressamente oggetto del presente parere, ma parimenti profondamente viziata da assoluta assenza di adeguate motivazioni di carattere urbanistico a supporto della stessa Delibera in oggetto, ad esclusione di quelle generiche di tipo paesaggistico ambientale, comunque efficaci a sostenere la tutela richiesta anche prescindendo da quella che una destinazione urbanistica dell’area interessata può costituire”.
Il decreto riprende anche il parere del Consiglio Regionale dell’Urbanistica che a settembre scorso aveva espresso le sue perplessità sull’atto approvato dal consiglio comunale siracusano.
Il Comune ha adesso sessanta giorni di tempo per presentare ricorso al Tar. Una mossa comunque che sarebbe già stata messa in conto e programmata dall’ufficio legale di Palazzo Vermexio.




Siracusa. Sindaci contro: Garozzo e Visentin sulla bocciatura regionale della "variante"

Le reazioni della politica dopo la bocciatura della variante della bellezza non si fanno attendere. La reazione di Palazzo Vermexio si traduce in un ricorso al Tar. Lo annuncia il sindaco, Giancarlo Garozzo, all’epoca dell’approvazione di quell’atto capogruppo del Pd che in Consiglio Comunale lottò per la variante. “Dal nostro punto di vista, il decreto del direttore generale dell’assessorato regionale al Territorio non modifica i termini della questione. Essendo all’epoca capogruppo del Pd – afferma i – ricordo a tutti che, una decina di giorni prima del voto in Consiglio, la Regione aveva già deciso e avviato l’iter per la realizzazione della riserva in quell’area. La nostra decisione, dunque, si muoveva lungo quella linea e la rafforzava. Se la Regione ha cambiato indirizzo rispetto al passato, non è un nostro problema e per questo motivo, dopo un confronto con il nostro dirigente dell’Ufficio legale, ho deciso di impugnare un decreto che, invece, ha tutta l’aria di volere scaricare sui consiglieri comunali le conseguenze dei contenziosi dei privati”.
Rompe il silenzio l’ex sindaco Roberto Visentin, in carica quando il Consiglio Comunale approvò quell’atto. “Venni definito un cementificatore, invece stavo dando il giusto spazio al diritto maturato da un privato”, la sintesi del suo pensiero espresso in una lunga lettera.
“L’annullamento non mi provoca certo soddisfazione, anzi sono triste perchè così il rischio è che a pagare siano i siracusani. Bastava un bravo studente in giurisprudenza per capire che la richiesta del Consiglio Comunale dell’epoca non poteva essere evasa in termini positivi. Nonostante tutto però – ricorda ancora Visentin – l’opposizione sotto la guida dell’attuale sindaco e del compianto Di Giovanni volle andare avanti lo stesso e visto che la mia Amministrazione non avrebbe mai formulato una proposta in tale senso, ha scritto di sua iniziativa la delibera che oggi viene annullata dalla Regione e sulla quale ancora una volta in aula gli uffici comunali hanno espresso parere negativo”.




Melilli. Unioni Civili, c'è la proposta per l'istituzione del registro e del regolamento

Anche il Comune di Melilli potrebbe a breve dotarsi di un registro delle Unioni Civili. Sarà il Consiglio Comunale a decidere sulla proposta di regolamento depositata dal consigliere Pd, Salvo Midolo, e dalla segretaria del circolo Pd di Villasmundo, Flora Incontro.
“Vogliamo riconoscere il legame d’affetto che c’è tra due persone non sposate ed equipararle al concetto di famiglia anagrafica per permettere di avere gli stessi diritti per l’accesso ai servizi comunali”, dice Salvo Midolo.
Flora Incontro puntualizza come “per unioni civili si devono intendere tutte quelle di persone maggiorenni che coabitano nella stessa casa e che non sono legate da vincoli di matrimonio, parentela, adozione, tutela o da altri vincoli giuridici con residenza nel Comune di Melilli. E’ giusto che vengano riconosciuti loro i diritti che spettano alle coppie sposate”.
A Melilli il numero delle coppie di fatto sarebbe in costante aumento. “Ecco perchè anche il Comune di Melilli, nei limiti della propria competenza, deve garantire il diritto a ricevere un trattamento non diverso da quello assicurato alle coppie coniugate”, dice ancora Salvo Midolo.




Priolo Gargallo. Terzetto catanese arrestato mentre accatastava cavi in rame: oltre 250kg di oro rosso

Arrestati nella flagranza di reato di furto aggravato Agatino Di Bella, Natale Zuccaro e Giovanni Orazio Cavallaro tutti catanesi e pregiudicati. In concorso tra loro, dopo aver scavalcato il muro di cinta perimetrale con una scala, si sono introdotti all’interno di una ditta dismessa di Marina di Priolo, in contrada Biggemi, ed hanno proceduto a sfilacciare i cavi dall’impianto elettrico riuscendo ad asportare circa duecentocinquanta chili di cavi in rame, già accatastati in matasse per essere caricati su una vettura in uso ai malviventi.
L’azione delittuosa è stata interrotta dai Carabinieri che da tempo, anche con la preziosa collaborazione con gli istituti di Vigilanza, effettuano numerosi servizi di controllo, anche con appostamenti, al fine di reprimere un fenomeno che affligge fortemente la zona industriale/artigianale. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita all’avente diritto. Al termine delle formalità di rito gli arrestati sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




Melilli. Prevenzione oncologica al femminile, sabato convegno con la Lilt

La sala consiliare del Comune di Melilli ospiterà sabato pomeriggio un convegno su “Prevenzione oncologica al femminile. Dedicato alle donne”. Una iniziativa promossa dalla Lilt di Siracusa nell’ambito delle iniziative del mese dedicato alla prevenzione, ottobre, con la campagna Nastro Rosa.
Alle 18, dopo il saluto delle autorità, sarà Mario Lazzaro ad aprire i lavori parlando del modello organizzativo Lilt. Quindi Fabio La Ferla illustrerà le novità che riguarderanno a breve Melilli, con i volontari della Lega Italiana Lotta Tumori. Il presidente regionale della Lilt, il siracusano Claudio Castobello, si soffermerà invece sull’importanza della prevenzione. A seguire, Antonio Marinello e Gianfranco Conti si occuperanno proprio di prevenzione primaria e secondaria.




Siracusa. Via Cairoli torna pedonale, chiusura al traffico permanente. La Salvo: "e i residenti?"

Dopo la sperimentazione estiva, che comunque si era attirata alcune critiche, la pedonalizzazione di via Cairoli diventa permanente. Lo ha deciso la giunta comunale al termine di una nuova riunione. La traversa di via Malta verrà adesso nuovamente chiusa al traffico veicolare. Solo zona pedonale, allora, per muoversi con semplicità tra i dehors delle diverse attività di ristorazione. Il provvedimento diventerà esecutivo a breve con delibera dei settori interessati.
“Continuo a non comprenderne oggi le ragioni, trattandosi di un esperimento isolato nella zona ed in una strada di pochi metri che per la maggior parte delle ore diurne e pomeridiane nel periodo sperimentale è stata assolutamente deserta con tutte le attività commerciali ivi presenti chiuse, certamente dissonante con l’intendimento dell’amministrazione di promuovere una nuova concezione della fruizione della città”, sbotta il consigliere comunale Stefania Salvo.
” I soggetti titolari delle attività commerciali ivi presenti dovranno ora dimostrare l’utilizzo ottimale della concessione ottenuta. Questo provvedimento caratterizzato da improvvisazione si inserisce peraltro in un più complesso scenario di disattenzione che l’amministrazione dimostra nei confronti dei residenti della zona umbertina, disarticolato da una seria programmazione degli spazi fruibili pedonalmente in tutto il territorio cittadino. Da un lato la crescita esponenziale delle attività commerciali e delle autorizzazione a realizzare dehors, dall’altra l’assoluta assenza di tutela dei residenti della zona che hanno difficoltà a posteggiare. Strisce blu, parcheggio molo Sant’ Antonio a pagamento, occupazioni di suolo pubblico, posti auto riservati ai bus navetta e niente per i residenti”, appunta la Salvo che ha depositato un atto di indirizzo, con il consigliere Minimo, con il quale “chiediamo che l’amministrazione riservi ai residenti della zona degli stalli, anche all’interno del Molo e che tenti di ristabilire un equilibrio che oggi è fortemente compromesso”.




Siracusa. Guardie giurate del Tribunale, Cetty Vinci: "il caso anomalo in Consiglio comunale"

Dodici persone non ricevono lo stipendio da otto mesi oramai e il Comune di Siracusa ha affidato il servizio di sorveglianza armata presso il Tribunale ad una società “che aveva presentato un’offerta che già allora era sembrata a molti anomala”. Il consigliere Cetty Vinci torna a chiedere l’attenzione del Consiglio Comunale sulla situazione che si è venuta a creare e segnalata dalle proteste dei lavoratori, incatenatisi anche all’estenro del palazzo di Giustizia. “Serve una seduta urgente e aperta del Consiglio comunale per affrontare questo argomento e individuare una soluzione, dopo che anche il tavolo della Prefettura sembra che abbia generato solo aspettative disilluse. A tal fine un numero sufficiente di firme di colleghi per porre l’ordine del giorno alla prima seduta utile è stato raccolto da parte mia, fino ad arrivare ad undici firmatari”.




Pachino. I Carabinieri a scuola con i cani antidroga: studenti e locali "puliti"

I Carabinieri di Pachino a scuola. Insieme al Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Noto hanno dato vita ad un servizio preventivo per contrastare il fenomeno del consumo di stupefacenti tra gli studenti.
Controllati i vari locali di un istituto superiore con risultati confortanti: i cani antidroga non hanno fiutato nemmeno la più piccola dose di stupefacente.
Nei pressi di altri istituti scolastici, i Carabinieri hanno dato vita a posti di controllo per assicurare il regolare svolgimento delle attività didattiche e prevenire la commissione di reati, con particolare riguardo ai furti in danno dei veicoli degli studenti in sosta.




Solarino. Denunciata una 24enne: avrebbe rubato due anelli in oro

Una 24enne denunciata a Solarino. La donna, incensurata, è accusata del furto di due anelli in oro, del valore di circa 300 euro. La donna è stata individuata al termine di un’attività di indagine avviata sul furto commesso all’interno di un appartamento di Solarino, ove la stessa saltuariamente ha svolto le pulizie domestiche.
I Carabinieri hanno anche recuperato la refurtiva, rinvenuta in un locale “Compro Oro” presso cui la donna si era recata rivendendo i gioielli come se fossero di sua proprietà, fornendo il proprio documento d’identità.