Siracusa. Luci misteriose in cielo, le indagini del Centro Ufologico Siciliano: "era un ufo triangolare"

Per il Centro Ufologico Siciliano ci sono pochi dubbi. Quelle luci misteriose apparse sul cielo di Siracusa la sera del 16 marzo appartengono ad un unico oggetto triangolare. Per gli ufologi siciliani si tratterebbe quindi di un cosiddetto Ufo triangolare. “Numerose sono state le ondate di avvistamenti di velivoli triangolari in Belgio, Francia, Olanda e Germania. Questi oggetti non identificati sono anche al centro di un dibattito tra gli addetti ai lavori. Alcuni ufologi sostengono che si tratti di retro-ingegneria acquisita durante il recupero di alcuni Ufo che sono precipitati, altri sostengono che sono oggetti militari super segreti”, spiega Salvatore Giusa, presidente del Centro Ufologico Siciliano.
E allora cosa era quell’oggetto visto da diversi testimoni? “Il colore delle luci e il loro movimento sono compatibili con altre apparizioni simili, segnalate in tutto il mondo. La cosa che mi lascia perplesso è il perché un oggetto super segreto era fermo lì per qualche minuto con un temporale in corso a Siracusa?”, la domanda che si pone Giusa.




Siracusa. Sbloccati soldi per i Forestali, oltre 2,1 milioni di euro per il siracusano

Arrivano i soldi per i forestali, provincia per provincia. Dalla Regione liberati per Siracusa 2,1 milioni di euro. “Entro oggi, i provvedimenti saranno passati alla Tesoreria e di conseguenza gli uffici periferici potranno predisporre i singoli accreditamenti per tutti i lavoratori, alcuni dei quali da ottobre attendono ancora di essere pagati”, spiega il deputato regionale, Enzo Vinciullo che si dice sicuro che gli uffici provinciali abbiano “tutte le opportune indicazioni per predisporre gli atti consequenziali”.




Melilli. Centro per migranti a Città Giardino, lettera dei residenti. "No" anche dell'opposizione

Si moltiplicano i “no” per un nuovo centro per richiedenti asilo da realizzare a Città Giardino. I residenti della frazione di Melilli sono stati chiari anche nel corso dell’ultimo incontro avvenuto in delegazione, alla presenza di vari consiglieri tra cui Salvo Midolo (Pd).
La volontà della giunta melillese di procedere con il Cara preoccupa non poco chi vive a Città Giardino. “Abbiamo sul nostro territorio altri 2 centri, uno di prima accoglienza ed uno Sprar. Conviviamo con gli ospiti di queste strutture che in totale mediamente accolgono circa 700 extracomunitari”, raccontano in una nota siglata al termine dell’incontro.
“Nello spirito di accoglienza e di assistenza anche noi cittadini abbiamo offerto beni necessari per la loro permanenza. Ma la scelta del sindaco di fare insediare un altro centro che conterebbe un minimo di 550 ospiti allarma. Nessuna pattuglia delle Forze dell’ordine quotidianamente è presente sul territorio, tranne se chiamate in caso di necessità. Riteniamo profondamente sbagliata la scelta del sindaco Cannata, compiuta ignorando il sentimento della cittadinanza e alla luce del fatto che Città Giardino conta circa 2.000 abitanti”.
Niente sentimenti xenofobi ma “si rischia che alle già centinaia di ospiti immigrati che camminano senza meta per le vie di Città Giardino se ne aggiungano un altro migliaio”, scrivono i residenti. Che chiedono apertamente al sindaco Cannata di tenere conto “della volontà dei cittadini e della volontà che la politica ha espresso”, riferimento all’animato Consiglio comunale della scorsa settimana.
Un invito a tornare sui propri passi viene rivolto alla giunta anche da sei consiglieri comunali (Carta, Giompapa, La Rosa, Castro, Gigliuto e Scollo). Che segnalano la confusione che regna tra la maggioranza, composta da Pd e Udc. Attaccano la presa di posizione di Midolo, contrario al Cara in maniera che ritengono “strumentale a favorire lo status quo, in quanto è innegabile che per gli esistenti centri di accoglienza per migranti ubicati all’interno dell’abitato di Città Giardino, quando era facente funzione del Sindaco, non ha mostrato alcuna contrarietà mentre oggi è contro il Cara. Ma il Pd di Melilli esattamente da che parte sta?”.
Per i sei, “un altro centro a Città Giardino è inaccettabile ed inopportuno”. E sarebbe il caso, suggeriscono, di iniziare a pensare come “dislocare fuori dal centro abitato anche gli esistenti centri di accoglienza”.




E per Rai Uno Ortigia, il centro storico, è in provincia di Siracusa

Svista di mamma Rai. Durante la puntata di “Storie Vere” andata in onda questa mattina Ortigia, il centro storico di Siracusa, è diventato Comune autonomo.
Durante la trasmissione di Rai Uno si parlava di bullismo e, tra i casi trattati, grande spazio ha avuto quello della cosiddetta “bulla” di Ortigia. Ricorderete, la ragazzina che picchiò per gelosia una tredicenne davanti a decine di coetanei. Il filmato, realizzato con un telefonino, è poi finito in mano agli investigatori che hanno identificato e denunciato diversi protagonisti della poco edificante scena.
Mentre in studio si discute, la grafica in sovraimpressione regala lo svarione: “Ad Ortigia, in provincia di Siracusa, una sedicenne aggredisce una bambina di 13 anni mentre i coetanei fanno da spettatori”. Ti aspetti una pronta correzione e invece la striscia passa in onda più volte nel corso della trasmissione.
Su Rai Uno le storie saranno pure vere, ma per la geografia meglio ripassare..




Pachino. Macchinette da gioco illegali in un circolo e riffa clandestina: oltre 6.000 euro di multa

Seimila euro di sanzioni amministrative per un circolo culturale di Pachino. Nella sede di via Cavour la Polizia ha trovato macchinette da gioco illegali perché prive di qualsivoglia autorizzazione.
Le somme di denaro all’interno degli apparecchi, circa 600 euro, sono state poste sotto sequestro. Elevata una sanzione amministrativa pari a 4.000 euro.
E’ stata anche verificata l’offerta di premi al pubblico con riferimento alle estrazione del lotto pubblico, meglio nota come “riffa”. Si procedeva pertanto alla contestazione amministrativa prevista pari ad 2.066 euro.




Siracusa. Ruba 60 euro dal distributore automatico al posto di polizia dell'Umberto I, denunciato

Sessanta euro di bottino per un colpo maldestro. Un 28enne siracusano è stato denunciato in stato di libertà per il reato di furto aggravato.
Ha rubato da un distributore automatico di bevande ed alimenti la somma di denaro. Il distributore è ubicato nelle adiacenze del posto di polizia dell’Ospedale Umberto I.




Siracusa. L'autopsia: Iraci morto per una emorragia cerebrale traumatica

Anche l’autopsia conferma: ad uccidere Franco Iraci è stato un forte colpo al volto. Un pugno o una manata. Comunque violenta abbastanza da procurare allo sfortunato commerciante d’auto una grossa emorragia cerebrale traumatica. Difficile che sia sopraggiunta per effetto della caduta al suolo. Nessuna frattura o microfrattura al cranio e cuoio capelluto senza lesioni lasciano chiaramente intendere che bisogna puntare verso quanto accaduto un attimo prima della caduta al suolo.
Tutte indicazioni emerse al termine dell’esame autoptico affidato dalla Procura al medico legale Francesco Coco.
Franco Iraci ha perso la vita nelle primissime ore di sabato mattina, in seguito ad una lite con Seby Musso. Quest’ultimo è stato arrestato poco dopo. I due avevano avuto un alterco a causa di una battuta su una donna.




Siracusa. Refezione scolastica, erano graminacee i corpi estranei nei piatti

I corpi estranei trovati in alcuni piatti di riso con lenticchie distribuiti nelle mense scolastiche poco più di un mese fa erano graminacee; la loro presenza è legata alla coltivazione del legume con metodi biologici, cioè senza l’uso di diserbanti. La presenza di graminacee, in particolare di avena, può dipendere dal metodo di raccolta delle lenticchie. Questo l’esito dei controlli effettuati dell’Istituto zooprofilattico di Palermo sui campioni prelevati a Siracusa, reso noto dell’assessore alle Politiche scolastiche, Valeria Troia.
I controlli, inoltre, hanno consentito di escludere rischi per i bambini celiaci. Quel giorno, infatti, solo due di loro avevano mangiato il riso con le lenticchie ma nessuno nelle scuole interessate dal ritrovamento delle graminacee. In ogni caso, nel rispetto delle normative, gli alimenti per celiaci vengono cucinati a parte e con attrezzature diverse da quelle utilizzate nel normale ciclo di preparazione dei pasti.
“Il referto dell’Istituto zooprofilattico – afferma l’assessore Troia – conferma il quadro che si era delineato subito dopo l’accaduto, circostanza che ci rassicura sul sistema dei controlli che regolarmente vengono effettuati grazie alla preziosa collaborazione con il Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asp, diretto dalla dottoressa Maria Lia Contrino”.
Prosegue l’assessore Troia: “Le verifiche sono costanti, anzi sono sempre più assidue. Le stesse commissioni mensa sono intervenute ancora nei giorni scorsi nelle scuole e nel centro cottura e i risultati saranno diffusi prossimamente attraverso il portale dedicato. Come fu chiesto da alcuni genitori e come sanno le scuole, che abbiamo provveduto a informare, ci siamo rivolti anche ai Nas dei carabinieri le cui tecniche sono assimilabili a quelle del Sian; ci hanno risposto di avere effettuato degli accertamenti di recente e che non sono state riscontrate anomalie”.
Inoltre, dal 4 aprile saranno distribuiti i nuovi menù stilati dal Sian, in conformità con il capitolato d’appalto e tenendo conto delle indicazioni dei dietisti e dei nutrizionisti dell’Asp, oltre che di alcuni reclami. L’obiettivo è di diversificare i piatti e di migliorarne la qualità.
“Il pranzo nella scuole – conclude l’assessore Troia – come abbiamo sempre sostenuto, deve essere anche un momento educativo per fare in modo che i bambini conoscano gli alimenti e comprendano l’importanza di variare l’alimentazione. In questo senso, la collaborazione con il Sian e con le commissioni mensa si sta rivelando strategica per il miglioramento complessivo del servizio”.




Siracusa. Da presidio di legalità a monumento al degrado: il gabbiotto della Municipale al mercato di Ortigia

Non ha avuto un destino felice il gabbiotto originariamente destinato alla polizia Municipale e ubicato nei pressi del mercato storico di Ortigia. Il presidio non viene utilizzato da tempo, come lasciano facilmente intendere le scritte realizzate all’esterno con la vernice spray. Ma è al suo interno che la situazione è da allerta sanitaria.
E’ diventato, suo malgrado, una comoda discarica per disfarsi senza fatica di cartoni, cartacce e rifiuti varii. Oppure un luogo “sicuro” per orinare, come il forte olezzo testimonia.
E il presidio di legalità si è così in fretta trasformato in monumento al degrado.




Siracusa. Riserva delle Saline, eternit abbandonato. Oltraggio al territorio ed incuria

Eternit abbandonato impunemente all’interno della riserva delle Saline. Lastre integre o spezzate, pericolosi frammenti contenenti la fibra d’amianto, giacciono lungo i sentieri o a pochi passi dalle Saline, ovvero in zona integrale. Qui sarebbe reato persino buttare per terra una carta, figurarsi abbandonare dell’eternit.
Nuovo oltraggio al territorio siracusano e segnale di incuria. Che si aggiunge allo stallo per la riapertura alla navigazione del fiume Ciane, chiuso con una catena per la pericolosa inclinazione degli eucaliptos lungo gli argini, cresciti a dismisura senza manutenzione ed inclinati a tal punto da rappresentare un pericolo per gli stessi argini. Una situazione che va avanti da mesi ma su cui con difficoltà si registrano novità.