Siracusa. Annullamento della Variante della Bellezza, Legambiente sostiene il ricorso del Comune

Il Comitato regionale siciliano di Legambiente interviene nel ricorso presentato dal Comune di Siracusa al Tar di Catania. Palazzo Vermexio si è opposto al decreto del dirigente generale dell’Assessorato regionale territorio e ambiente della Regione Sicilia che, il 15 ottobre scorso, ha annullato, per l’assenza della Valutazione Ambientale Stategica (VAS), la delibera del Consiglio Comunale di Siracusa che adottava la cosiddetta “variante della bellezza”, vale a dire variante urbanistica al piano regolatore generale per la tutela delle coste.
Il collegio difensivo di Legambiente – composto dagli avvocati Corrado Giuliano, Nicola Giudice e Paolo Tuttoilmondo, con la consulenza della dottoressa Stefania Magnano – si affianca alla linea del Comune. Nel motivare la richiesta di annullamento, gli avvocati di Legambiente dichiarano di non comprendere come “una delibera comunale, che impedisce ogni tipo di costruzione in una determinata area precludendo, quindi, qualsiasi attività edilizia, possa avere come presupposto un parere, la VAS appunto, finalizzato a verificare alcune delle condizioni necessarie all’edificazione in un certo territorio. La VAS non è effettivamente necessaria per quei piani che elevano lo standard di tutela ambientale. Nella delibera n. 200/2009, la stessa Giunta regionale siciliana conferma questa tesi affermando che sono escluse dalla procedura di VAS le varianti degli strumenti urbanistici generali relative alle norme tecniche di attuazione ed ai regolamenti edilizi comunali che non comportano un aumento di carico urbanistico”, si legge nell’intervento ad adiuvandum.
Il decreto di cui si chiede l’annullamento, secondo Legambiente, sarebbe in netto contrasto sia con il Piano paesaggistico provinciale, adottato nel febbraio 2012, che prevede il massimo livello di tutela per l’area in questione, sia con l’inserimento della riserva naturale orientata “Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena”, ricadente nello stesso sito, nel Piano Regionale dei parchi e delle riserve naturali (D.A. n. 970/91).
“È stato dunque lo stesso Assessorato Regionale Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ad inserire l’area oggetto della delibera del Consiglio comunale nella riserva, proprio per tutelare l’interesse pubblico alla valorizzazione e fruizione dei beni con rilievo paesaggistico e ambientale”, concludono i legali di Legambiente secondo cui il dirigente generale è giunto “alla decisione di annullare l’atto del Consiglio comunale senza il necessario confronto con l’organo a cui è demandata la tutela paesaggistica, la Soprintendenza di Siracusa, assente al Consiglio regionale per l’urbanistica del settembre 2015”.




Siracusa. La Marina Militare "recluta" cadetti nelle scuole

I futuri diplomati hanno tempo fino al prossimo lunedì per inviare la loro domanda di iscrizione all’Accademia navale di Livorno, fiore all’occhiello della Marina Militare.
Le occasioni e le possibilità, anche di lavoro e carriera, vengono illustrate in questi giorni dagli ufficiali e dai sottufficiali di MariSicilia che hanno incontrato gli studenti di varie scuole superiori.




Floridia. Sorpresi e arrestati in tre: rubavano arance da un'azienda agricola

Intensificati i controlli nelle zone rurali per arginare i furti a danno delle aziende agricole, emergenza trattata anche in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
I Carabinieri di Floridia, hanno tratto in arresto tre persone. Micheal Berardi, Salvatore Fortuna e Daniel Bruno, tra i 21 e i 27 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati colti nella flagranza di un furto aggravato commesso in concorso tra loro. Stavano asportando dall’interno di un’azienda agricola di contrada Cavadonna, circa settecento chilogrammi di arance che avevano già caricato su una Opel Corsa di proprietà della madre di uno dei tre soggetti.
Sono stati posti ai domiciliari. L’impegno dei Carabinieri nell’azione di contrasto al fenomeno dei furti rurali, negli ultimi mesi ha consentito di trarre in arresto ben 27 soggetti sorpresi, soprattutto in orario notturno, a compiere furti all’interno di aziende agricole del territorio.




Siracusa. Una copertura per la piscina della Cittadella dello Sport, primi passi per il progetto

Si torna a parlare di un progetto per la realizzazione della copertura della piscina olimpionica di Siracusa. La Paolo Caldarella, fiore all’occhiello della Cittadella dello Sport, è uno dei pochi impianti italiani che ospita gare di serie A1 o eventi anche internazionali di pallanuoto – come la World League – all’aperto.
Il Comune di Siracusa ci riprova inseguendo nuovi fondi messi a disposizione per progetti sportivi. Nominato il responsabile del procedimento per la redazione del progetto. Si tratta dell’ingegnere capo di Palazzo Vermexio, Natale Borgione. Sarà lui dare l’avvio agli atti tecnici e amministrativi “necessari per la riqualificazione della Cittadella dello Sport grazie al completamento della piscina olimpionica”. La copertura studiata per la Caldarella è in legno lamellare.




Calcio, Serie D. Il Siracusa si impone a Palmi, 2-1 firmato Catania e Savanarola

Con le reti di Catania e Savanarola il Siracusa ha espugnato il campo della Palmese. Nel finale, i padroni di casa hanno accorciato le distanze ma i tre punti vanno agli azzurri che continuano nella loro rincorsa alla vetta della classifica.




Pachino.Sequestro di persona e maltrattamenti, arrestati due tunisini

Nella notte i Carabinieri di Pachino, insieme al personale dell’Aliquota Radiomobile di Noto, hanno tratto in arresto in flagranza dei reati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona Ben El Mechri Ezzeddine e Gdida Hassine, entrambi cittadini tunisini classe 1985, da alcuni anni stabilmente residenti nel comune di Pachino ove lavorano come braccianti agricoli.
Vittima delle loro angherie sarebbe stata la moglie di Ben El Mechri che con la sua denuncia ha permesso ai carabinieri di porre fine al suo incubo.
Nozze lampo le loro, dopo uma frequentazione iniziata a settembre dello scorso anno. Ma da subito sono iniziate le incomprensioni, a cui l’uomo era solito porre fine prima con minacce e poi con aggressioni fisiche. Aggressioni che, ormai, erano divenute all’ordine del giorno, scatenate dalle più banali motivazioni.
La donna, però, sperando nel ravvedimento del marito o, forse, temendo ulteriori e peggiori conseguenze per se stessa e per il figlio di 15 anni avuto da una precedente relazione, non ha mai fatto ricorso a cure mediche né ha mai denunciato quanto accadeva in casa.
L’escalation di violenza ha raggiunto l’apice nel corso della serata di ieri quando, al culmine dell’ennesima discussione, la donna ha comunicato al marito la propria intenzione di andare via di casa e di denunciare tutto ai Carabinieri. Da qui le minacce di morte e l’ennesima aggressione fisica, cui è riuscita a sottrarsi dandosi alla fuga, approfittando anche dello stato di ebbrezza alcoolica in cui il marito versava.
Si è immediatamente recata in caserma denunciando tutto ai Carabinieri riferendo, in particolare, che l’uomo aveva con sé il figlio e che, con l’aiuto di un suo parete, lo aveva rinchiuso in una non meglio specificata abitazione al fine di convincerla a non denunciare ed a ritornare a casa.
Immediatamente i Carabinieri hanno avviato le attività info-investigative del caso, ponendosi alla ricerca di Ben El Mechri Ezzeddine, cercandolo, in particolare, tra le persone che era solito frequentare, iniziando altresì a contattarlo continuamente sulle utenze telefoniche in suo possesso. Sentitosi ormai braccato, l’uomo ha fatto uscire di casa il figlio della moglie venendo subito dopo rintracciato e bloccato dai Carabinieri. Poco dopo i militari rintracciavano e conducevano in caserma anche Gdida Hassine, proprietario dell’abitazione in cui il giovane era stato rinchiuso per tutta la serata: l’uomo dovrà rispondere in concorso del reato di sequestro di persona.
Condotti in caserma, i due uomini sono stati dichiarati in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, tradotti presso le rispettive abitazioni al regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.




Augusta. Crocetta non vede bene la sede di Autorità Portuale. Zappulla: "lui un irresponsabile"

Altri pezzi del Pd “scaricano” il governatore Crocetta. Lo fa, ad esempio, il deputato nazionale Pippo Zappulla che accusa il presidente della Regione di comportamenti “impropri e irresponsabili”.
Motivo della rottura, la scelta di Augusta come sede per la nuova Autorità Portuale di Sistema che Crocetta vorrebbe mettere in discussione. “Così tende ad alimentare divisioni assolutamente inopportune e, per fortuna, in larghissima parte superate”, spiega Zappulla. Che chiede ai deputati regionali della provincia di Siracusa, e in generale a quelli della Sicilia orientale, “di intervenire nei suoi confronti per evitare ulteriori e spiacevoli polemiche”.
Zappulla invita piuttosto a “lavorare unitariamente per fare decollare l’Autorità Portuale di Sistema di Augusta, in una logica di integrazione tra i diversi porti a cominciare proprio da Augusta e Catania”.




Augusta e l'Autorità Portuale. Anche i sindacati unitari "sfiduciano" il governatore Crocetta

“La Sicilia ha nove province. Agli equilibri politici, il governatore anteponga gli interessi di tutte le realtà siciliane. Grave che Crocetta metta in discussione la sede dell’autorità portuale”. Questo il commento dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Siracusa (Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò), alle dichiarazioni del presidente della Regione Sicilia sugli accorpamenti dei porti siciliani.
“Crocetta mostra tutta la sua pochezza programmatica e i limiti politici che lo contraddistinguono”, aggiungono i tre. “Mettere in discussione un provvedimento dell’Unione Europea e del Governo nazionale, adottato sulla base di rigidi criteri, è un atto grave nei confronti di una larga fetta del territorio isolano”.
Il porto di Augusta, classificato tra i porti Core italiani ed europei, quindi di grande valenza tra gli scali internazionali, è strategico per l’economia di tutta la Sicilia sud orientale e, quindi, per quella della provincia di Siracusa.
“Avremmo preferito che il governatore si occupasse di altre difese. Quella del polo industriale, ad esempio. Fino ad oggi ha brillato per la sua assenza e, cosa ancor più grave, per il suo silenzio su quanto sta avvenendo per ENI Versalis. Oppure quella per le infrastrutture che ancora mancano. Evidentemente la visione politica metropolitana del governatore Crocetta – dicono ancora Zappulla, Sanzaro e Munafò – tende ad escludere una parte cospicua dei cittadini e dei lavoratori siciliani. Ai tavoli romani porti piuttosto le richieste di questo territorio, non contribuisca a scippare ulteriore sviluppo”.




Siracusa. Viale Teocrito, cominciati i lavori per la messa in sicurezza. Si lavora sotto la strada

Sono cominciati questa mattina i lavori straordinari in viale Teocrito. Interventi necessari per la messa in sicurezza della camera sottostradale di deflusso delle acque meteoriche, in prossimità dell’incrocio con via San Sebastiano e via del Santuario, che renderanno possibile a breve la riapertura del tratto vietato al traffico.
Gli operai della Global Service Italia hanno dato via alle prime operazioni. L’assessore ai lavori pubblici, ALfredo Foti, assicura tempi rapidi per la conclusione dei lavori.




Siracusa. Soluzione per via Lentini: sorgono tre spartitraffico all'incrocio con viale dei Comuni

Niente senso unico, niente rotatorie. Ma in via Lentini si cambia comunque. Dopo le proteste dei residenti per l’elevato numero di incidenti stradali – anche per via di comportamenti impropri alla guida – arriva la risposta del settore Mobilità del Comune di Siracusa. Per mettere in sicurezza l’area ed in particolare l’incrocio con viale dei Comuni saranno installati degli spartitraffico. Uno per “guidare” in ingresso e uscita da viale dei Comuni e gli altri due per svolgere lo stesso compito su via Lentini, in direzione sud e in direzione nord.
Non verranno installate delle rotatorie sperimentali: non ci sono le misure minime. “Inevitabilmente mi aspetto delle critiche”, spiega l’assessore Antonio Grasso. “Quando si cambia qualcosa in strada c’è l’abitudine di contestare prima ancora di vedere se la soluzione adottata è utile e funzionale. E’ successo in passato, salvo poi ricredersi alla prova dei fatti”.
foto: uno degli incidenti avvenuti in via Lentini