Priolo. Il finto ordigno bomba non era diretto al Commissariato. Era stato piazzato sul cofano di un'auto

Nessun collegamento tra il finto ordigno rinvenuto ieri a Priolo e il commissariato di Polizia. Quel cilindro bianco con la miccia ad una estremità, ma fortunatamente non in grado di esplodere, non era infatti un “messaggio” diretto all’istituzione presidio di legalità.
Era stato, infatti, “lasciato” sul cofano dell’auto di un uomo, priolese, residente in un’altra area della città. Massimo riserbo sulla sua identità. Alla vista di quell’oggetto particolare si è chiaramente preoccupato ed ha così deciso di raggiungere il commissariato, portando con se quel tubo bianco che sembrava essere un ordigno esplosivo.
Gli agenti, raccolta la denuncia, hanno deciso per maggiore sicurezza di interdire al traffico quella porzione di di via Taranto dove l’insolito oggetto veniva adagiato, sempre nella mattina di ieri, sull’aiuola spartitraffico. Gli artificieri di Catania lo hanno poi preso in consegna confermando come si trattasse di un falso allarme, l’ordigno – per quanto ben confezionato – non poteva infatti esplodere.
Non si è trattato quindi di un messaggio intimidatorio rivolto al Commissariato quanto piuttosto di una vicenda personale ancora da inquadrare. Secondo i primi riscontri non ci sarebbe un collegamento con fenomeni malavitosi. Niente racket o fenomeni simili, insomma. Potrebbe, allora, trattarsi di una possibile “vendetta” privata ma non viene esclusa neanche la possibilità di una “goliardata” sfuggita di mano.




Priolo e Siracusa. Terremoto ma per finta. Esercitazione di protezione civile

Un terremoto, ma per finta. E’ lo scenario che verrà ipotizzato dai volontari della Protezione Civile sabato a Priolo e domenica a Siracusa. Circa 250 persone coinvolte, decine di mezzi tra cui ambulanze e autoscale dei vigli del fuoco.
Una nuova, grande esercitazione di Protezione Civile dedicata all’analisi ed alla gestione della disabilità nelle situazioni di crisi ed emergenza. Un esperimento pilota a livello nazionale.




Augusta. Immigrazione, in porto nave Dattilo con 234 stranieri soccorsi in nottata

Arriva ad Augusta nave Dattilo. A bordo dell’unità della Guardia Costiera 234 migranti soccorsi nella serata scorsa mentre navigavano su un peschereccio in precarie condizioni di galleggiabilità a circa 125 miglia al largo di Augusta.
Si tratta di 187 uomini, 38 donne e 9 bambini. Un velivolo Atlantic appartenente al 41° Stormo aveva segnalato ieri mattina la presenza dell’imbarcazione. Il Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera a Roma ha immediatamente dirottato due unità mercantili e ​inviato sul posto Nave Dattilo.




Siracusa. La curiosità: Seppellimento di Santa Lucia dal "vivo" con gli studenti del Gagini

A metà tra il flash mob e i tableaux vivants, i ragazzi del liceo Gagini di Siracusa hanno dato “vita” al famoso Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio, custodito nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. Coordinati dal professore Nino Sicari hanno realizzato i costumi e gli “oggetti” di scena, poi si sono ritrovati in serata in piazza Duomo e qui si sono “messi in posa” come i soggetti immortalati dal Caravaggio.
Un lavoro certosino, che ha richiesto alcune ore prima di arrivare al risultato finale. E che rappresenta solo una delle opere d’arte “realizzate” dai ragazzi della 5.a B nell’ambito del progetto “L’arte siamo noi”. Un’attività condotta anche nelle ore pomeridiane, nei laboratori del liceo siracusano dove hanno così preso vita La ragazza con l’orecchino di perla, Donna con Ermellino, La morte di Marat, La Gioconda, Il mangiafagioli e altri capolavori della pittura.




Avola. Protocollo Comune-Lilt, servizi e assistenza oncologica con la Lega Tumori

Siglato un protocollo d’intesa tra la Lilt, la Lega Italiana per la lotta contro i tumori, e il Comune di Avola. Presto un nuovo laboratorio aprirà i battenti nella cittadina a sud del capoluogo. L’amministrazione comunale dovrebbe, infatti, rendere a breve disponibili dei locali idonei per le attività di prevenzione e assistenza portate avanti dai volontari della Lilt.
Il protocollo è stato firmato dal primo cittadino di Avola, Luca Cannata, e il direttore generale della Lilt di Siracusa,  Mario Lazzaro. Si consolida così la presenza nella zona sud della Lega Tumori.




Pallanuoto, play-off: l'Ortigia vola in finale, sogno serie A1

Fanno festa alla sirena i ragazzi dell’Ortigia. E ne hanno ben donde. Al termine di una decisiva e tirata gara tre riescono ad avere la meglio sul Quinto e accedono così alla finalissima che mette in palio il ritorno in massima serie. L’avversario sarà Trieste.
L’Ortigia vince 11-9 e lo scarto ridotto da l’immagine di una partita sempre in equilibrio, con i liguri spesso avanti ma senza che nessuna delle due formazioni riesca a trovare il break decisivo. Tant’è che il quarto temoino si apre sull’8-8.
Sospinti dal caloroso pubblico della Caldarella, i bibiancoverdi piazzano l’allungo decisivo, un parziale di 3-1 che vale la finale e una bella festa a bordo vasca.




Priolo. Cessato l'allarme bomba: ordigno realizzato in maniera professionale ma senza polvere da sparo

E’ rientrato poco dopo le 10 l’allarme bomba scattato nelle prime ore del mattino. Sono stati gli artificieri arrivati da Catania ha prendere in consegna con tutte le cautele del caso il “candelotto” lasciato a pochi metri dall’ingresso del locale commissariato di Polizia, nei pressi dello spartitraffico.
I primi controlli hanno subito permesso di appurare che l’ordigno – ben confezionato – non era in grado di esplodere. All’interno, infatti, vi era della polvere bianca inerte. Ma inquieta il luogo scelto per lanciare un messaggio intimidatorio.
A segnalare la presenza di quel tubo bianco con una miccia ad una estremità era stato, verso le 5 del mattino, quando un cittadino che si è rivolto ai vigili urbani. Sul posto si sono subito precipitati gli uomini della Protezione Civile e della Municipale che hanno subito notato quello che sembrava essere un ordigno.
Deviato il traffico in ingresso proveniente da nord, con le auto dirottare verso Marina di Priolo. P




Siracusa. In missione per i migranti: l'impegno di tre suore scalabriane in prima linea

A Siracusa sono arrivate a febbraio. In tre hanno lanciato la loro missione a supporto della chiesa e dei migranti. Sono le suore scalabriniane Teresinha Santin, Gjeline Preçi e Ivanir Filipi.
Non è difficile vederle all’opera nei centri di accoglienza, nei luoghi di ritrovo dei migranti, in occasione degli sbarchi e dovunque ci sia bisogno della loro presenza. Le abbiamo incontrate e le loro parole ci portano al cuore della loro missione per i migranti.




Siracusa. Prelievo multiorgano all'Umberto I: "un grande messaggio"

Nuovo gesto di straordinaria generosità all’Umberto I di Siracusa. La famiglia di un 55enne deceduto ieri pomeriggio a causa dei danni cerebrali riportati a seguito di un prolungato arresto cardiaco ha dato l’assenso al prelievo multiorgano di polmoni, fegato, reni e cornee.
Il prelievo è stato effettuato dalle équipe provenienti da Bologna, dall’Ismett di Palermo, dal Policlinico di Catania e dell’Umberto I collaborati dal personale di sala operatoria dell’ospedale siracusano e dall’Ufficio Coordinamento Trapianti di cui è responsabile Franco Gioia Passione. Le operazioni di trasporto delle équipe e degli organi prelevati si sono svolte con la collaborazione della Croce Rossa Italiana e del Servizio 118 con elicotteri ed autoambulanze.
I polmoni sono stati trasferiti a Bologna, il fegato e un rene a Palermo, l’altro rene a Catania, le cornee alla Banca degli occhi di Palermo. “Un grande messaggio – sottolinea il coordinatore Franco Gioia Passione – che dà speranza di vita a tante altre persone. Desidero sottolineare la estrema sensibilità del figlio e della moglie dell’uomo che, nonostante il dolore, con grande senso di umanità e altruismo non hanno esitato a compiere questo grande gesto di solidarietà”.
“L’altruismo che ha manifestato questa famiglia alla quale va il nostro cordoglio – sottolinea il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta – merita di essere comunicato in tutti gli strati sociali poiché è di esempio nella diffusione della cultura che donare vuol dire salvare tante altre vite”.




Siracusa. Intitolare ad Ettore Di Giovanni la sala consiliare: dibattito in Consiglio

Il Consiglio Comunale si è spaccato sulla proposta di intitolare l’aula al quarto piano di Palazzo Vermexio – oggi aula Vittorini – a Ettore Di Giovanni. Acceso il dibattito sulla proposta, discussa nella seduta di ieri sera ma conclusa con un nulla di fatto, optando per il rinvio della decisione.
Ad illustrare la proposta e le sue motivazioni è stata il consigliere Carmen Castelluccio. Ricordato il percorso politico ed amministrativo di Ettore Di Giovanni, consigliere comunale per 38 anni, assessore ed anche vice sindaco, scomparso nel giugno del 2014. “Di Giovanni- ha detto Castelluccio- è stato un profondo conoscitore della città, delle materie urbanistiche, di tutti i regolamenti comunali, indomabile lottatore a tutela dell’ambiente e delle politiche sociali e dei meno abbienti”.
Nel dibattito successivo, che ha portato dopo una sospensione dei lavori, al rinvio del punto per giungere in aula con una soluzione condivisa e ad una proposta da votare all’unanimità, si sono registrati diversi interventi.
Il consigliere Massimo Milazzo, pur condividendo l’intitolazione, ha richiamato il rispetto delle normative in materia, che impongono un iter più stringente rispetto a quello seguito per la proposta in oggetto; il consigliere Roberto Di Mauro ha invece ricordato un precedente, con protagonista proprio Di Giovanni, che nel 2003 si oppose all’intitolazione dell’aula all’ex sindaco Di Raimondo, morto proprio il giorno dell’inaugurazione della stessa. “Di Giovanni- ha concludo Di Mauro- difese il mantenimeto dell’intitolazione ad Elio Vittorini. E così avrebbe voluto anche oggi”.
Un richiamo al rispetto della normativa in materia di intitolazioni è venuta dai consiglieri Cetty Vinci (che nel centerario della nascita di Giorgio Almirante ha chiesto l’intitolazione all’esponente politico di una strada della città); Gaetano Firenze ed Elio Di Lorenzo, che pur condividendo la scelta di onorare la memoria di Ettore Di Giovanni, hanno però suggerito un momento di ulteriore riflessione.
E se per il consigliere Alberto Palestro la figura di Ettore Di Giovanni merita una seduta dedicata del Consiglio ed un voto unanime dell’aula, ma al termine di un percorso considiviso, per il consgliere Salvatore Castagnino la scelta dell’intitolazione dell’aula è riduttiva rispetto alla statura dello scomparso: Castagnino ha suggerito una strada o una piazza, per portare il nome di Di Giovanni fuori da uno spazio che è solo politico.