Siracusa. Fenomeno evasione: dai passi carrabili, alle insegne, alla Tares. L'esercito dei furbetti supera il 30%

I siracusani e le tasse. C’è un dato che balza subito all’occhio ed è quello relativo alla percentuale di evasione. Dal passo carrabile alla Tares, all’insegna pubblicitaria: in media il 30% dei contribuenti non paga. C’è chi proprio non può, perchè pur volendo non arriva a rispettare le scadenze per un momento di difficile congiuntura economica personale. Ed è la cosiddetta evasione “fisiologica”. Ma la percentuale è troppo elevata e diffusa per essere solo “congiunturale”. In mezzo ci sono i furbetti, quelli che magari non dichiarano a monte certe cose e finiscono per gravare sulle spalle dei contribuenti onesti.
L’assessore al Bilancio, Santi Pane, sa quanto pesi questa evasione diffusa. Non a caso parlavamo prima di passi carrabili, insegne pubblicitarie e non solo Tari, Tasi e Imu. “Il più delle volte si tratta di una evasione già accertata. Ci sono le cartelle, si sa chi è insolvente. La cosa complicata è però avviare il recupero delle somme”. Servirebbe una struttura ad hoc, all’ufficio tributi. Ma una “task force” potrebbe spaventare i contribuenti e potrebbe essere letta come un ulteriore, atteggiamento vessatorio. “Avevo allora proposto di lavorare con l’assistenza di una società di recupero crediti. Il costo per le casse municipali sarebbe esiguo, perchè queste aziende lavorano su una provvigione minima su quanto incassano. Ne stiamo parlando anche con gli uffici comunali”, dice ancora Santi Pane.
Considerate che questa evasione diffusa peserebbe sul bilancio comunale per qualcosa come 9 milioni. “Non voglio puntare il dito contro nessuno. Sono in qualche misura disposto a comprendere chi evade perchè non può pagare al momento, perchè ha perso il lavoro. A loro cerchiamo di fornire quanti più strumenti di agevolazione possibile. Ma il mio giudizio morale è diverso verso chi, pur potendo, non paga. E in questo non comprendo l’atteggiamento di professionisti e imprenditori, ad esempio, che sfuggono all’accertamento”. Parole quelle dell’assessore Pane che non mancheranno di fare discutere.




Siracusa. Miasmi, ritorna la puzza. Effettuati i campionamenti, rimane il dubbio di sempre: chi immette cosa nell'aria?

Risveglio con sorpresa per molti siracusani. Dopo settimane “tranquille”, sono tornati i miasmi. Quella puzza avvertibile a naso e che denota una possibile presenza nell’aria di particolari sostanze – magari non per forza tossiche o pericolose – ma in concentrazione comunque tale da creare preoccupazione nella popolazione. Da Ortigia alla zona alta di Siracusa decine le segnalazioni giunte anche alle redazioni di SiracusaOggi.it e FM Italia.
Chiamate anche al centralino della Polizia Ambientale che, come prassi, si è attivata con il canister: lo strumento che “preleva” campioni d’aria da analizzare. Anche le reti di monitoraggio Arpa e Cipa potrebbero fornire ulteriori dati, quanto meno per individuare il tipo di sostanza presente nell’aria in concentrazione tale da dare origine al fastidioso odore.
Rimarrebbe però sul tavolo il problema di sempre. Eventualmente capito cosa è e cosa si respira, appare sempre di difficile comprensione la provenienza. Insomma, se industria – come probabile – da quale impianto viene immessa nell’aria?




Villasmundo. Acqua torbida dai rubinetti: "niente contaminazione, solo un disservizio"

Problemi nell’erogazione di acqua a Villasmundo nei giorni scorsi. Dai rubinetti delle abitazioni usciva acqua torbida. E nella frazione melillese è subito scattato l’allarme: inquinamento? A rassicurare la popolazione è l’assessore Salvo Midolo. “Nessun tipo di inquinamento o contaminazione, solo un disservizio”, spiega con tranquillità.  Origine del problema sarebbe  l’elevato consumo d’acqua che ha mandato in blocco la pompa di contrada Corvo. “Questo blocco  ha determinato un abbassamento del livello dell’acqua presente nel serbatoio con conseguente immissione in rete di residui, che hanno reso torbida l’acqua. Ma tutto è tornato alla normalità”.
Successivamente al blocco della pompa sommersa, per permettere una ricostituzione del livello dell’acqua del serbatoio, è stato necessario interrompere la fornitura idrica. “Le operazioni necessarie all’ordinario funzionamento e vigilanza dell’acquedotto di Contrada Corvo vengono eseguiti giornalmente ed i controlli, sia dal punto di vista chimico che microbiologico, vengono effettuati dagli organi preposti alla vigilanza”, assicura ancora l’assessore del Comune di Melilli. “Nel periodo estivo, visto il notevole consumo idrico che comporta un funzionamento continuo delle pompe sommerse, si corre un maggior rischio di guasti sia meccanici che elettrici, per i quali si è sempre intervenuti in tempi rapidi strettamente necessari all’estrazione ed alla ricollocazione della pompa sommersa nonché agli eventuali interventi connessi”. Avviate manutenzioni finalizzate al controllo elettronico del livello dell’acqua nei serbatoi ed inoltre, per verificare eventuali consumi anomali lungo la rete idrica, attraverso strumenti di misurazione di portata.
(foto: dal web)




Emergenza incendi, decine di interventi in tutta la provincia. A Siracusa, 3 roghi nel primo pomeriggio

Decine di interventi, in tutta la provincia, da questa mattina e per tutta la giornata. Ore di super lavoro per i vigili del fuoco di tutti i distaccamenti del territorio, alle prese con numerosi incendi di sterpaglie, nel capoluogo e in quasi tutti i comuni . Soltanto nel primo pomeriggio, due squadre di volontari sono state impegnate nello spegnimento di piccoli incendi in viale Santa Panagia, via Bulgaria e via Andrea Palma. Tutte le squadre dei vigili del fuoco erano, contemporaneamente, impegnate in operazioni analoghe, da Lentini, a Noto; da Canicattini a Rosolini e Portopalo. Con la stagione calda è quindi partita anche l’emergenza incendi, nella maggior parte dei casi dolosi.




Augusta. Fermato un presunto scafista egiziano: in pochi mesi è la sua quarta volta in Italia. "Tragedia sfiorata"

Nuova ondata migratoria nel Canale di Sicilia, dove tutte le navi di “Mare Nostrum” sono impegnate in soccorso. Diciassette sin qui gli interventi portati a termine, con oltre 2.500 migranti trasbordati sulle unità della Marina Militare. In attesa delle comunicazioni ufficiali sui porti di destinazione, è verosimile che di fronte una simile ondata Augusta sia chiamata a fare la parte del leone gestendo gli arrivi più consistenti. Con lo sbarco di ieri sono arrivati sulle nostre coste 443 migranti, di nazionalità siriana ed egiziana. Tra loro molte famiglie e 64 minori.
E’ stato posto in stato di fermo, intanto, un egiziano di 28 anni, Haraba Moaiaad, sospettato di essere lo scafista della traversata tentata dalle coste libiche a bordo di un barcone poi intercettato da nave Bergamini. Un’imbarcazione da pesca, priva di bandiera, che al momento dell’intercetto da parte della Nave San Giorgio si presentava agganciata ad un’altra imbarcazione di nazionalità sconosciuta, poco dopo sparita nel nulla. L’uomo è considerato organico all’organizzazione che gestisce il traffico di esseri umani lungo il Mediterraneo. Gli uomini del gruppo interforze hanno infatti accertato le modalità con cui era stato pianificato lo sbarco: due barconi partiti dalla Libia poi i migranti costretti a salire tutti stipati su di una imbarcazione mentre i trafficanti di uomini tornavano con la seconda imbarcazione verso la loro base, lasciando alla guida dell’imbarcazione con i migranti l’egiziano fermato ieri ad Augusta.
E si tratta di un soggetto “pratico”, come lo definiscono gli investigatori. In Italia era già stato segnalato a settembre e ottobre dello scorso anno (tra Augusta e Siracusa) e poi lo scorso 9 aprile a Siderno. In Calabria è stato anche arrestato, prima del rimpatrio. Ora il nuovo fermo e il trasferimento a Cavadonna. Nell’annotazione redatta dagli uomini della Marina Militare e della Guardia di Finanza e trasmessa alla Procura della Repubblica si sottolinea “l’assoluta mancanza del rispetto delle condizioni minime di sicurezza e la totale imperizia e imprudenza tenuta nella conduzione del peschereccio, ostinatamente condotto verso una zona di mare su cui imperversavano condizioni marine proibitive anche per navi di maggiori capacità rispetto al peschereccio stracarico(mare forza 6/7)” Condizioni da cui si dedurrebbe che “la condotta posta in essere dal presunto scafista avrebbe potuto determinare il ribaltamento o l’affondamento del peschereccio, senza l’intervento tempestivo di Nave Bergamini”.
scafista




Avola. Sigilli ad una costruzione totalmente abusiva a pochi metri dalla spiaggia

Controlli a tappeto ad Avola contro l’abusivismo edilizio, in particolare nella zona vicina al mare. Gli agenti del commissariato, insieme alla polizia municipale, hanno verificato il rispetto delle norme in materia con particolare attenzione alla nuove costruzioni. Quattro le persone denunciate penalmente. Emblematico è il caso di una costruzione in cemento armato, di circa 50 metri quadrati, ormai quasi del tutto completa, realizzata nella cosiddetta fascia di rispetto della battigia, quindi a meno di venti metri dal mare. La casa era priva di ogni autorizzazione e quindi sarebbe stata realizzata in totale abusivismo.
(foto: generico dal web)




Siracusa. Un'auto posteggiata in piazza Duomo senza autorizzazione. "Per avere diritti si deve cambiare cognome?"

Carta e penna per dare sfogo allo sdegno. Un’architetto siracusana, residente in Ortigia, ha inviato una lettera al comandante dei vigili urbani, Enzo Miccoli. “Ogni giorno continuo ad avere sempre più difficoltà nell’insegnare ai miei figli che bisogna vivere nel rispetto degli altri e delle cose comuni. Sono rammaricata dell’ingiustizia che invece vedo giornalmente in questa città!”, scrive. “Siracusa, ancora una volta, non perde occasione di sottolineare come esista una differenza tra cittadini di serie A e di serie B”, si sfoga ancora nella missiva.
Tutto prende origine dalla presenza ieri sera in piazza Duomo di un’auto, posteggiata “accanto ad un noto locale. Non autorizzata o meglio non so a quale titolo, è rimasta in sosta per più di quattro ore sotto gli occhi di tutti, passanti, turisti e forze dell’ordine, mentre a noi residenti spesso viene proibita persino la sosta temporanea in zone meno importanti. Siracusa è patrimonio dell’Unesco e la piazza è un bene da salvaguardare e valorizzare… sbaglio o è ancora isola ambientale?”, scrive l’architetto che firma la sua lettera con nome e cognome. “E’ deplorevole questa disuguaglianza di trattamento e di applicazione delle norme. Mi domando se per avere diritti bisogna solo cambiare cognome!”, l’amara chiosa. Una segnalazione che meriterebbe una risposta.




Siracusa. La morte di Francesco Avola. Il papà: "aiutatemi con foto e filmati". Il video

Si poteva fare qualcosa in più per salvare  Francesco Avola, il sedicenne che ha perso la vita travolto dalle acque del Plemmirio lo scorso 25 maggio? E’ l’interrogativo che arrovella il papà, Giacinto. Nei giorni scorsi è stato ascoltato dal magistrato che sta seguendo l’inchiesta e senza puntare l’indice contro i soccorritori ha chiesto di passare al vaglio tutte le drammatiche fasi di quella maledetta domenica, per capire se in quei lungi novantacinque minuti  sarebbe mai stato possibile fare qualcosa per evitare la tragedia. E chiede aiuto a quanti possano fornire elementi utili, con foto e video di quei convulsi momenti.




Siracusa. Orazio Micali torna in Soprintendenza?

Terremoto in vista alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa. Il ricorso presentato dall’ex soprintendente Orazio Micali,  rimosso dall’incarico nell’ottobre del 2013 nonostante gli mancassero ancora alcuni mesi per completare il mandato, sembrerebbe essere stato accolto dal Tribunale di Siracusa. I giudici avrebbero infatti evidenziato l’irritualità della nomina da parte dell’assessore, Maria Rita Sgarlata, di altro sovrintendente prima della scadenza naturale del contratto che era marzo 2014.




Siracusa. Tassazione ridotta sulle retribuzioni, c'è l'accordo Confindustria-Sindacati

Confindustria Siracusa e i sindacati hanno sottoscritto l’accordo quadro territoriale grazie al quale potrà essere applicata una tassazione ridotta al 10% su alcune voci retributive corrisposte ai lavoratori, in relazione ad incrementi di produttività. Si estende così anche sul territorio l’intesa sancita a livello nazionale  delle misure sulla detassazione, introdotte nel nostro ordinamento nel 2008, e da ultimo previste nella legge di stabilità 2013 (L. 228/2012), con l’obiettivo di aumentare la competitività e la produttività delle imprese e di abbattere la pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente.
Una parte della retribuzione, quella legata alla produttività, anziché essere soggetta a tassazione ordinaria e alle addizionali regionali e comunali, gode di un’imposta sostitutiva del 10%. All’agevolazione potranno accedere i lavoratori che nel 2013 non abbiano superato un reddito da lavoro dipendente di 40 mila euro, per un tetto massimo agevolabile pari a 3 mila euro. Lo stanziamento complessivo previsto è di 600 milioni di euro.
“Si tratta di una misura concreta – ha affermato il presidente di Confindustria Siracusa, Francesco Siracusano – che restituisce potere d’acquisto ai lavoratori, senza alcun onere per le imprese. Si va nella direzione da sempre auspicata, cioè la riduzione del cuneo fiscale. Mai come in questo momento, è importante intervenire sul cuneo fiscale per rimettere liquidità nel circuito e quindi far ripartire consumi e investimenti”.
Soddisfazione è stata espressa anche dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uili Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò.
 
Alla sottoscrizione dell’intesa nella sede dell’Associazione Industriali era presente anche il responsabile dell’area relazioni industriali di Confindustria Siracusa Giuseppe Bianca.