FOTO e VIDEO. Nella notte, la tradizione dell’Atturna ed il rito antico della Svelata


Rinnovata nella notte la tradizione dell’Atturna e l’antico rito della “svelata” dell’Immacolata. Poco dopo le 3, in Ortigia, devozione e incanto insieme per la caratteristica processione che non ha un itinerario preciso, se non il punto di partenza: la chiesa di San Filippo Apostolo, alla Giudecca. Numerosi i partecipanti, nonostante il freddo particolarmente intenso.
Da lì, il silenzio della notte nel centro storico è stato rotto dalle note della banda comunale di Siracusa che ha guidato il “viaggio” tra vicoli e piazze. Note fiere e dolcissime insieme che – come un richiamo – attirano i fedeli per un pellegrinaggio spontaneo e popolare. Al termine, attorno alle cinque del mattino, nel buio che avvolge la chiesa, il momento più atteso quando il “monstra te esse Matrem” (“mostra di essere madre”) accompagna la vera e propria “svelata” del simulacro dell’Immacolata.




La Siracusa degli ‘invisibili’ che vivono in strada, ora il freddo è il nemico

Gli invisibili, i clochard che hanno scelto la strada come casa. Sono poco più di una ventina a Siracusa, secondo le stime delle associazioni in prima linea nell’assistenza. Italiani e stranieri, dormono in rifugi di fortuna: baracche improvvisate, costruzioni in abbandono, all’interno del Talete. Hanno storie difficili alle spalle e con grande ritrosia le raccontano. Gli operatori della Ronda della Solidarietà, che per tre volte a settimana dividono pasti caldi agli invisibili che vivono a Siracusa, hanno conquistato la loro fiducia ed hanno imparato a conoscerli. C’è chi è finito in strada schiacciato dai debiti e dopo avere perso tutto, chi è stato sconfitto da pesanti dipendenze come alcol e droga; e poi le storie di quanti hanno perso la via dopo la morte dei genitori, niente lavoro e nessuna certezza.
Il freddo, adesso, è il grande nemico. Le temperature sono bruscamente calate e la notte si battono i denti. La stagione invernale non è entrata nel vivo, ma già la macchina dell’assistenza, con i suoi volontari e le strutture disponibili, si è messa in moto. Il piano straordinario prevede l’attivazione di una tensostruttura riscaldata della Protezione Civile. Ma per far fronte alle emergenze quotidiane, c’è la rete creata dalla Stazione di Posta di viale Ermocrate. Oggi conta su sei posti letto, pasti caldi e docce per tutti quelli che ne fanno richiesta. E poi una serie di servizi, dalla lavanderia all’orientamento al lavoro. In due mesi di attività, hanno già aiutato 70 persone. “Per gli operatori non è sempre facile intervenire. Bisogna vincere la diffidenza di queste persone. Spesso, per paura, sono restii a dare confidenza o mostrare i documenti. Temono provvedimenti, ritorsioni. Non possiamo certo prenderli e portali a forza alla Stazione di Posta. Ci sono delle resistenze iniziali ma è bello vedere che dopo un primo, vero contatto con la rete di assistenza iniziano non solo a fidarsi ma a parlare bene delle attività a disposizione con altre persone in difficoltà e che vivono la strada”. Lo racconta Stefano Elia, dell’associazione Kolbe ed in prima linea nella gestione della Stazione di Posta di viale Ermocrate.
Davvero la città non li vede? “C’è chi si lamenta e vorrebbe che spostassimo queste persone. Ma non si può intervenire con la forza. Conta sempre la volontà della persona. Solo in caso di evidenze sanitarie o cliniche, interveniamo in collaborazione con i sanitari del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp. Per il resto, tanti siracusani mostrano di avere cura e attenzione. Ci segnalano dove vivono le persone in difficoltà e sempre di più sono quelli che si dicono pronti a mettersi a disposizione per aiutare. Ed è bello così”.




L’ex magazzino del Molo diventerà la stazione marittima di Siracusa, pronti 29mln

Un ex magazzino del molo Sant’Antonio, abbandonato da circa vent’anni, diventerà la stazione marittima del porto Grande di Siracusa. Un terminal moderno e funzionale, in un’area che sarà oggetto di un’ampia riqualificazione all’insegna di consumo di suolo zero. E’ il risultato di un progetto “corale”, voluto dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale (Adsp) che ha coinvolto il Comune di Siracusa, la Facoltà di Architettura dell’Università di Catania, la Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Siracusa, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Siracusa, l’Ordine degli Architetti di Siracusa e, naturalmente, la Capitaneria di Porto. Questa mattina, nel Salone Borsellino di Palazzo Vermexio, la presentazione del progetto che promette di dotare Siracusa del necessario terminal crocieristico in meno di due anni, con circa 29 milioni di euro di risorse della AdSP presieduta da Francesco Di Sarcina.

La gara per appaltare i lavori è ormai pronta e riguarda un’area di 6,5 ettari. Il vecchio magazzino sarà ristrutturato e riqualificato, all’interno e all’esterno. Nella prima fase si procederà alla ristrutturazione interna del vecchio stabile, per il quale è in fase di chiusura una progettazione esecutiva, già in gara nelle prossime settimane.
Nella seconda, ci si concentra sulla parte esterna (fabbricato e aree circostanti), che dovrà avere una conformazione architettonica in grado di dialogare con il contesto paesaggistico e urbanistico d’inserimento, e sarà realizzata attraverso la promozione di un concorso di progettazione internazionale in due momenti: la selezione di cinque idee progettuali e poi l’approfondimento con affidamento della progettazione esecutiva finalizzata all’avvio della procedura di gara per la realizzazione delle opere previste negli elaborati progettuali vincitori del concorso di progettazione. In questo modo, è stato illustrato, si ha la certezza di esecuzione reale dell’opera, che non resta solo un’idea, e che invoglia alla partecipazione i grandi studi internazionali di architettura. All’incontro hanno partecipato il soprintendente di Siracusa Antonio Lutri, il comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa Antonio Cacciatore, l’ordinario di tecnologia dell’architettura UniCT Luigi Alini, il presidente dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Siracusa Guido Monteforte e l’ingegnere dell’Adsp Franco D’Alpa, responsabile del progetto.




Incidente sul lavoro, trattore si ribalta. Ferito 53enne, in elisoccorso a Catania

Incidente sul lavoro questa mattina, in un’azienda agricola di contrada San Cusumano, ad Augusta. Un 53enne é rimasto ferito. Per le sue condizioni, é stato trasferito in elisoccorso al Cannizzaro di Catania. Secondo una prima ricostruzione, era alla guida di un trattore. Per cause da accertare, il mezzo si é ribaltato.
I primi soccorsi sono stati operati dai Vigili del Fuoco del distaccamento di Augusta. Sul posto anche i Carabinieri per tutte le attività di indagine.




ITS Archimede, inaugurato anno accademico: “Tecnologia e inclusione per turismo 4.0”

L’ITS Academy Fondazione Archimede ha inaugurato ufficialmente il nuovo anno accademico. Un evento affollato, moderato dal giornalista Giovanni Polito, che ha visto alternarsi sul palco le voci di chi il turismo lo governa, lo studia e, soprattutto, di chi si prepara a gestirlo nei prossimi anni.
A fare gli onori di casa sono stati il Presidente della Fondazione, Andrea Corso, e il Direttore Generale, Giovanni Dimauro. I vertici dell’ITS hanno sottolineato come la mission dell’istituto non sia più solo quella di trasferire competenze tecniche, ma di forgiare una nuova mentalità operativa. “Guardiamo al futuro con la consapevolezza che il turismo non è più un settore statico,” è emerso dagli interventi, “ma un ecosistema che richiede sostenibilità ambientale, inclusione sociale e una forte spinta verso l’innovazione digitale”. Un concetto ribadito anche da Carmelo Cannizzaro, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’ITS, che ha evidenziato l’alta qualità della progettazione didattica.
La mattinata ha registrato un segnale inequivocabile di coesione tra la scuola secondaria e l’alta formazione tecnica. Oltre alla presenza di Luisa Giliberto, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) di Siracusa, che ha suggellato la continuità istituzionale, in sala era forte la rappresentanza degli istituti superiori, indice del crescente interesse verso i percorsi ITS. Significativa la partecipazione di Valentina Grande, Dirigente dell’Istituto Corbino di Siracusa, e delle professoresse Cifalinò e Addamo dell’Istituto De Felice Olivetti di Catania. A rafforzare il tema dell’inclusività è intervenuta la professoressa Bernadette Lo Bianco dell’Istituto Federico II di Svevia, presente anche nella veste di presidente dell’associazione Sicilia Turismo per tutti, ribadendo l’importanza di formare operatori sensibili all’accessibilità.
Il Sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Di Mauro, hanno confermato il supporto della città a un’istituzione divenuta hub formativo d’eccellenza, capace di attrarre giovani e creare reale occupazione nel territorio.
Il cuore del dibattito si è acceso sul tema dell’occupabilità. Leonardo La Piana, nuovo segretario generale della Cisl Sicilia, e Giuseppe Minniti Traina, Responsabile Formazione di Uras Federalberghi Sicilia, hanno portato il punto di vista del mercato del lavoro. Voce importante dal mondo imprenditoriale partner della Fondazione è stata quella di Alessandra Pluchino di Modica Hotel, gruppo guidato da Felice Di Donato, che ha illustrato come le aziende oggi cerchino figure flessibili e preparate, pronte a inserirsi immediatamente nei processi produttivi.
Di altissimo profilo il contributo accademico con Carmelo Porto, direttore del Dipartimento di Scienze Cognitive (Cospecs) dell’Università di Messina, e Vincenzo Asero, docente di Economia applicata all’Università di Catania, che hanno offerto una lettura scientifica dei trend del settore. Ad arricchire il parterre, la testimonianza internazionale di Anna Raudino, archeologa e ricercatrice alla La Trobe University di Melbourne, esempio di imprenditoria culturale di successo.
Il momento più emozionante è stato quello dedicato alle testimonianze degli studenti, che hanno raccontato l’ITS come una palestra di vita professionale a contatto diretto con le aziende. L’inaugurazione si è chiusa con la consapevolezza che la “stagione” del turismo in Sicilia richiede competenze d’eccellenza che oggi, a Siracusa e in tutta la Sicilia, hanno trovato casa.




Morte di Calogero Giuliana, discussa opposizione all’archiviazione. Il Gip si riserva la decisione

Udienza camerale dedicata alla discussione della richiesta di opposizione all’archiviazione dell’unico indagato per la morte della guardia giurata Calogero Giuliana. Era il 4 marzo del 2017 quando l’uomo venne freddato con un colpo d’arma da fuoco, durante un turno di servizio nella zona industriale di Augusta.
Il procuratore generale della Corte d’Appello, Tony Nicastro, ha rinnovato la richiesta di archiviazione in quanto l’indagato non avrebbe partecipato attivamente all’omicidio – oramai acclarato ed accertato – ma sarebbe stato soltanto responsabile dei reati di favoreggiamento personale (in favore di un terzo, rimasto però non identificato) e di omissione di soccorso nei confronti del Giuliana, quando questi era ancora vivo ed agonizzante, dopo lo sparo subìto – per mano diversa dalla sua – ad opera della sua stessa pistola, poi ripulita di ogni impronta digitale.
Anche i due avvocati che difendono l’unico indagato ha esposto le ragioni di parte per procedere con l’archiviazione.
Di tono opposto il corposo intervento di Alessandro Cotzia, il legale che rappresenta la moglie e la figlia di Calogero Giuliana. Con dovizia di dettagli ed elementi, raccolti in oltre 60 pagine, ha esposto i motivi alla base della richiesta di opposizione. La tesi poggia sul convincimento, basato su quanto illustrato dall’avvocato Cotzia, che l’indagato avrebbe avuto un ruolo primario e diretto, non solo nel compimento dell’azione omicidiaria posta in essere, ma anche in ordine a tutte le altre condotte volte ad agevolare ed accelerare la morte della guardia giurata, a simularne l’auto-sparo, a depistare le indagini ed a manipolare la scena del delitto. Si attende ora la decisione del Gip Andrea Migneco che si è riservato la decisione, al termine dell’udienza.
“Tutto ciò deve finire. Tutta questa attesa, questa sofferenza, questo vuoto che sembra nessuno voler colmare”, ha scritto sui social la figlia di Calogero Giulinana. “Non è possibile uscire da casa per andare a lavoro e non tornare più perchè qualcuno ha deciso di porre fine alla sua vita (del padre, ndr). L’egoismo, la cattiveria e l’arroganza di certi esseri umani non ha limiti. Non avete pudore, non avete ritegno, non avete empatia!”, il suo sfogo.




Vitellino precipita in un pozzo artesiano, salvato dai Vigili del Fuoco

Intervento delicato ecomplesso ma positivamente a termine dai Vigili del Fuoco di Siracusa. Una squadra del comando provinciale è stata chiamata ad operare nei pressi dell’ippodromo, dove un vitellino era precipitato all’interno di un pozzo artesiano profondo circa dieci metri. Una situazione critica che ha richiesto l’immediato impiego delle tecniche SAF, il reparto specializzato nelle operazioni di derivazione speleo-alpino-fluviale.
I Vigili del Fuoco si sono calati nel pozzo in condizioni operative difficili, raggiungendo l’animale spaventato ma vivo. Grazie all’esperienza ed alla precisione del personale specializzato, il vitellino è stato imbracato e riportato in superficie in totale sicurezza. Una volta tratto in salvo, l’animale è stato riconsegnato all’allevatore.
L’episodio si inserisce nel quadro delle numerose e diversificate attività di soccorso che, quotidianamente, vedono impegnati i Vigili del Fuoco siracusani: dagli incendi alle emergenze idrogeologiche, dagli incidenti stradali agli interventi in contesti rurali, come quello di questa sera. Un impegno costante, spesso lontano dai riflettori, ma fondamentale per garantire sicurezza e assistenza in ogni angolo del territorio.




Detrazioni, compensazioni e Iva in edilizia. Esperti a confronto a Siracusa

Seminario tecnico in Confindustria Siracusa su “Aggiornamenti Normativi su Detrazioni, Compensazioni e Conto Termico 3.0 — Focus su IVA in edilizia”. Appuntamento promosso da Ance Siracusa, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Siracusa e la casa editrice Lefebvre Giuffrè.
Il focus ha permesso di fare chiarezza sul quadro normativo in continua evoluzione e sulle novità introdotte a livello fiscale ed energetico. Sono stati così illustrati gli aggiornamenti relativi alle detrazioni edilizie, alle regole sulle compensazioni e alle nuove opportunità collegate al Conto Termico 3.0.

Una sessione specifica è stata dedicata agli aspetti Iva in edilizia, tema di grande attualità per la complessità interpretativa e la frequenza dei recenti interventi legislativi. Argomenti su cui importante è stata la competenza di Renato Portale, presidente della Commissione Iva e Imposte Indirette del Consiglio Nazionale dei Commercialisti e degli Esperti Contabili.




Tassa di solidarietà sui cani di proprietà, è polemica: “Misura iniqua, favorirà il randagismo”

Il Partito Animalista Italiano esprime forte preoccupazione sul contributo di solidarietà sui cani di proprietà, introdotto con Decreto Assessoriale del 22 ottobre 2025. Segue una legge regionale del 2022, con cui vengono applicati “costi aggiuntivi ai cittadini per l’iscrizione all’anagrafe canina, i passaggi di proprietà e perfino per le cucciolate, colpendo esclusivamente i proprietari che rispettano la legge”.
La misura nasce per creare un fondo destinato ai comuni per contrastare il randagismo ma, in realtà, secondo il Partito Animalista, “anziché migliorare la situazione questa tassa, inevitabilmente, aumenterà il fenomeno del randagismo in Sicilia”.
Questo perchè i cittadini in regola – cioè quanti registrano gli animali di affezione – potrebbe sentirsi penalizzati con ulteriori balzelli mentre chi non registra i propri cani continuerà a farlo indisturbato. Una delle criticità più evidenti riguarda inoltre i veterinari, sui quali ricade l’obbligo di versare un contributo per ogni registrazione effettuata. Un onere economico che rischia di tradursi in un aumento delle tariffe veterinarie, riducendo l’accesso alle cure e rendendo ancora più complessa la gestione responsabile degli animali da compagnia.
“È assurdo che in Sicilia si pensi di fare cassa sui cani e sulle cucciolate”, ha affermato Patrick Battipaglia, coordinatore regionale del Partito Animalista Italiano. “Questa misura graverà ulteriormente sul fenomeno del randagismo, incentivando il sommerso e scoraggiando le registrazioni. Colpire chi rispetta la legge non è la soluzione: è il problema”.
Il contributo è stato istituito dalla Legge Regionale 15/2022, che ha previsto all’articolo 10 un onere a carico dei proprietari e detentori di cani al momento di operazioni di registrazione o passaggio di proprietà presso l’anagrafe canina.
Le tariffe stabilite sono le seguenti: 20 € per iscrizione di un soggetto singolo; 80 € per l’iscrizione di cucciolate di più di tre soggetti; 10 € per ogni variazione di proprietà di un animale già registrato.
Oltre ai proprietari/detentori, anche i medici veterinari liberi professionisti autorizzati dalle Asp — quando effettuano operazioni di identificazione/registrazione — devono versare un contributo (che la normativa prevede, per ogni operazione) per il medesimo scopo.
Il pagamento va effettuato attraverso il sistema PagoPA, sul portale di pagamenti della Regione Siciliana.
Mira a sostenere le attività correlate alla gestione e al controllo della popolazione canina, tramite l’anagrafe regionale. Quindi, in teoria, dovrebbe aiutare nella lotta al randagismo e garantire tracciabilità degli animali.
Ma secondo le associazioni animaliste, finisce invece per favorire chi opera in clandestinità e lo stesso fenomeno del randagismo.
L’operatività del contributo è immediata, e le Aziende Sanitarie Provinciali interessate hanno informato i cittadini sulle nuove tariffe e modalità di versamento tramite PagoPA.
Il Partito Animalista Italiano chiede ai deputati regionali sensibili al tema della tutela animale di attivarsi immediatamente per bloccare questa tassa ingiusta e controproducente. “La lotta al randagismo passa dal sostegno ai proprietari responsabili, non dalla loro penalizzazione”.




Stanziate risorse aggiuntive per la cura delle aree verdi, scontro su costi e risultati

L’emendamento approvato dal Consiglio comunale di Siracusa, con cui si stanziano 63mila euro aggiuntivi per “assicurare un adeguato livello di cura e manutenzione delle aree verdi pubbliche” accende un vivace dibattito politico. A sollevare i dubbi principali è Salvo La Delfa, coportavoce provinciale di Europa Verde–AVS, che mette in fila una serie di interrogativi sulla coerenza del provvedimento e sulla gestione complessiva del verde pubblico cittadino, con particolare riferimento all’emergenza punteruolo rosso.
Secondo La Delfa, il nuovo stanziamento – destinato alla potatura degli alberi, compresi quelli di via Columba, e alla rimozione delle palme ormai compromesse dal punteruolo rosso – appare difficilmente comprensibile alla luce del Capitolato Speciale d’Appalto. Era già prevista la potatura di alberi e palme, nonché l’abbattimento degli esemplari non più vegeti, lungo tutto l’arco dell’anno e in tutte le aree cittadine oggetto dell’appalto. Via Columba, così come altre strade colpite dal fitofago, rientra pienamente tra le zone assegnate all’azienda aggiudicataria.
A questo si aggiunge un precedente: a dicembre 2024 era già stata approvata una variante da 17 mila euro per incrementare il numero delle potature delle alberature di grandi dimensioni. Perché, si chiede La Delfa, servono altri 60 mila euro per interventi che dovrebbero essere già coperti dal contratto in vigore?
Il rappresentante di Europa Verde ricorda inoltre che l’appalto sul verde pubblico – aggiudicato con un ribasso del 43,87% e oggetto di un ricorso al Tar che ha chiesto una nuova verifica dell’anomalia dell’offerta – presenta diverse criticità. Tra queste, l’assenza di interventi mirati sulle palme colpite dal punteruolo rosso, nonostante l’endoterapia fosse inserita come proposta migliorativa dall’impresa in fase di gara.
La Delfa chiede chiarimenti sulle operazioni condotte dall’azienda appaltatrice sulle palme di via Columba dal 10 luglio 2024, data di consegna dei lavori, e sul motivo per cui gli esemplari versino oggi in condizioni così degradate da rappresentare un potenziale rischio per la sicurezza, come ammesso dallo stesso assessore al verde pubblico in aula.
Ulteriore motivo di perplessità riguarda la copertura finanziaria del nuovo stanziamento: i 63 mila euro arrivano infatti da una voce di minori spese su “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente” e dal programma “Tutela e valorizzazione delle risorse idriche”. “Stupisce – osserva La Delfa – che si registrino risparmi proprio in un settore, quello delle risorse idriche, che necessiterebbe invece di maggiori investimenti”.
Anche il presidente di L&C, Carlo Gradenigo, punta il dito contro la gestione dell’emergenza fitosanitaria negli ultimi mesi. Gradenigo ricorda che già a marzo era stata segnalata la presenza del punteruolo rosso e che, nei nove mesi successivi, tutte le palme cittadine sono state lasciate soccombere all’infestazione.
La critica è dura. “Abbiamo affidato la gestione del verde pubblico per due anni più uno, spendendo complessivamente 3 milioni e 400 mila euro, eppure nel bando del 2023 si sono dimenticati perfino di inserire le potature tra le mansioni”. Un dato che contrasta con quanto scritto dagli uffici lo scorso agosto, quando – rispondendo a un’interrogazione del PD – veniva assicurato che fondi per endoterapia, potature e abbattimenti erano già coperti dalle somme contrattuali destinate al verde pubblico.
Il risultato, denuncia Gradenigo, è che oggi il Comune di Siracusa deve stanziare ulteriori 63.400 euro fuori capitolato per rimuovere palme morte che si sarebbero potute salvare “con poche decine di euro di antiparassitario e un minimo di attenzione, quella vera”.
Il tema, che intreccia gestione degli appalti, qualità degli interventi, trasparenza amministrativa e tutela del patrimonio verde, sembra destinato a occupare ancora il dibattito politico siracusano. Da più parti si chiede infatti all’amministrazione un quadro dettagliato degli interventi eseguiti finora, delle omissioni e delle ragioni che hanno portato all’ulteriore esborso.
Nel frattempo, Siracusa fa i conti con decine di palme ormai compromesse, simbolo di un’emergenza affrontata – secondo le opposizioni e le associazioni – con ritardi, contraddizioni e costi aggiuntivi.