Odissea in alto mare per un motopesca siracusano: 7 giorni in balia delle onde. Rimorchiato a Malta

E’ arrivato la notte scorsa a Malta il peschereccio siracusano “Mariella” dopo una odissea in mare durata diversi giorni. A bordo tutti salvi i 7 uomini di equipaggio: 4 italiani, 2 tunisini e 1 algerino. Il motopesca è rimasto alla deriva nelle acque prospicienti la Libia, a causa di un’avaria al motore.
La prima richiesta di aiuto è stata lanciata la sera del 27 gennaio. A coordinare i soccorsi il Centro nazionale di soccorso della Guardia costiera di Roma, che per 6 giorni è rimasto in costante contatto radio con il peschereccio. Ma le operazioni si sono rivelate subito piuttosto complicate a causa delle pessime condizioni meteomarine (mare forza 7) e dell’elevata distanza dalle coste italiane (oltre 400 miglia dalla Sicilia).
Nel salvataggio sono state inizialmente coinvolte due navi italiane in Libia per operazione commerciali, la Ievoli Star e l’Asso 25. Risolutivo l’intervento del rimorchiatore maltese Mirkut che nella notte di sabato ha “agganciato” il peschereccio siracusano, mettendo in salvo l’equipaggio. Ieri notte l’arrivo a Malta. Nei prossimi giorni, una volta riparato il guasto all’elica, l’equipaggio farà ritorno a Siracusa.




Rimborsi bollette Sai 8: "c'è ancora da attendere. Ma si diano comunicazioni ai cittadini"

Diversi utenti siracusani attendono il rimborso dalla curatela fallimentare Sai 8. Hanno ricevuto le bollette di chiusura dell’esercizio provvisorio a credito ed hanno presentato una istanza di ristoro dopo il 31 ottobre dello scorso anno. A gennaio – secondo l’ultima comunicazione – sarebbero state esitate le richieste e i diretti interessati, però, sarebbero rimasti senza informazioni in merito. “Chiederò una relazione al curatore per capire i tempi di erogazione previsti, cioè quando verranno pagate le somme dovute agli utenti”, annuncia il consigliere comunale di Ncd, Salvo Castagnino.
“I rimborsi arriveranno sicuramente. L’iter è complesso, trattandosi di amministrazione in fase di fallimento. Quando viene presenta l’istanza di rimborso, il curatore deve procedere con gli adempimenti previsti che chiamano in causa anche il giudice delegato al fallimento che deve autorizzare le operazioni”, spiega ancora Castagnino.




Ancora al buio le gallerie della Siracusa-Catania, slittano i tempi della gara per i lavori di Anas

Per riavere la “luce” nelle gallerie della Siracusa-Catania bisogna ancora attendere. Slittano ancora in avanti i tempi per la gara indetta da Anas. La scadenza per la presentazione delle offerte è stata infatti prorogata al 23 marzo. Importo dei lavori poco più di un milione di euro. Chi si aggiudicherà l’appalto, dovrà provvedere alla manutenzione straordinaria degli impianti tecnologici a servizio della sicurezza delle gallerie dell’autostrada, messi ko dai continui furti di cavi dei cavi in rame di alimentazione.
Una volta avviati i lavori, non prima del mese di maggio probabilmente, si metterà mano alla rete in fibra ottica, all’impianto di illuminazione, alle colonnine sos e rilevazione incendi.




Lo sgarbo delle Ferrovie: solo un traghetto per arrivare in treno da Siracusa a Roma

Italia una e indivisibile? Si secondo la definizione costituzionale, meno nella “visione” delle Ferrovie dello Stato che, con buona pace della continuità territoriale, hanno annunciato il loro piano operativo da giugno. Sottotitolo: bye bye Sicilia.
Rimarranno solo due treni a garantire una minima continuità territoriale, due notturni per Roma. Tagliato tutto il resto e quindi i collegamenti con Milano e di giorno stop a Messina o Villa San Giovanni per attraversare lo Stretto “a piedi” e con i bagagli in mano perchè i treni non traghettano più. La colpa, spiegano da Rfi, è dei tagli governativi che costringono a sopprimere tre treni e due navi. Da giugno ci sarà un solo traghetto che permetterà, ad esempio, di arrivare da Siracusa a Roma senza scendere dal treno.
La politica siciliana prova a reagire ed alza la voce, senza però riuscire ad incidere. Il governatore Rosario Crocetta ha inviato una nota al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi. Scrive di una “grave situazione che si sta creando nel campo dei trasporti ferroviari in Sicilia, a causa dell’eliminazione dei treni di collegamento con il nord”. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, bacchetta le Ferrovie che non avrebbero brillato per comunicazione con le istituzioni. Il deputato siracusano, Pippo Zappulla, chiede a Roma l’intervento del governo. Schermaglie verbali che non paiono poter condurre a risultati concreti, specie considerando che da Rfi fanno orecchie da mercante.
Il servizio offerto sui binari in Sicilia non è mai stato di livello europeo, se non rare eccezioni. I tempi di percorrenza, come documentato dal comitato pendolari, “sono da terzo mondo e le vetture desuete”. Rfi parla di investimenti impossibili in Sicilia perchè non nessuno usa i treni. Falso problema: non si usano i treni per via della qualità appena accettabile del servizio.
Ed anche gli annunciati interventi per il rafforzamento della rete ferroviaria interna (con Siracusa comunque esclusa perchè si guarda solo alla linea Palermo-Messina-Catania, ndr) non convincono i sindacati.




Siracusa. Via Filisto si rifà il look, appaltati i lavori per la sistemazione di strada e marciapiedi

(cs) Sono stati consegnati questa mattina i lavori per la realizzazione dei marciapiedi e l’ampliamento di via Filisto.
I lavori, che saranno completati entro un anno, costeranno 686.153,70 euro e saranno eseguiti dalla ditta Ipsale Srl di Leonforte, che si è aggiudicata l’appalto presentando un ribasso del 34,51%.
I lavori riguarderanno la sistemazione della sede stradale e la contestuale realizzazione dei marciapiedi, nel tratto che va da via Alcibiade a piazza dei Matila; a tal fine è previsto l’allargamento della sede stradale nel tratto compreso fra via Senatore Di Giovanni a via Pitia, oggetto già di procedura espropriativa.
Contestualmente verranno realizzati l’impianto di pubblica illuminazione ed alcuni sottoservizi, tra cui la rete fognante per convogliare le acque meteoriche, ed un tratto di rete idrica per la distribuzione dell’acqua potabile.




Siracusa. Contributi Start-up, operazione trasparenza: ecco i numeri

“Nessun ritardo nella vicenda dei contributi start-up stanziati dal Comune nel 2014”. Dopo l’intervento di ieri del sindaco Garozzo (leggi qui) oggi è l’assessore alle attività produttive, Teresa Gasbarro, a respingere le polemiche.
“Stiamo ossequiosamente rispettando le norme procedurali previste dal bando. Il resto sono parole che possono solo disorientare quanti hanno creduto nel progetto e quanti, sempre più numerosi, sappiamo essere pronti a partecipare alle start up 2015. E’ una grande opportunità per tanti giovani che possono accarezzare il sogno di avviare un’impresa”, conclude la Gasbarro.
Che elenca poi i numeri relativi alle 18 attività finanziate lo scorso anno con 10.000 euro ciascuna: 1 progetto concluso con l’erogazione dell’intero contributo; 8 progetti già ultimati, con contributo accreditato per stati d’avanzamento ed in attesa di essere saldati dopo i controlli previsti dal regolamento del bando (quello documentale da parte degli uffici, e quello operativo da parte della Polizia municipale, ndr); 5 progetti per i quali è stata fatta richiesta di proroga da parte dei beneficiari; 1 in fase di verifica; 1 non completato; 1, infine, non ancora ultimato ma per il quale non è stata ancora fatta richiesta di proroga; per il rimanente posto disponibile, gli uffici stanno procedendo a scorrimento.
Il nuovo bando è già disponibile sul sito web del Comune. “Altre 18 idee progettuali sono pronte per essere premiate – ricorda il sindaco, Garozzo – avevamo promesso di confermare i contributi e abbiamo mantenuto l’impegno. Per giovani e meno giovani si tratta di un’opportunità da cogliere e la possibilità di mettere a frutto idee vincenti e voglia di fare”.




Siracusa. La Consulta dei Giovani Imprenditori: "contributi start-up pressochè in regola, ora il saldo"

“Il ritardo è leggero, in ogni caso sotto controllo e in fase di recupero. Abbiamo verificato”. Il presidente della Consulta dei Giovani Imprenditori della Camera di Commercio di Siracusa, interviene così sulle polemiche in merito alle start-up finanziate dal Comune di Siracusa.
“I fondi dovrebbero essere attualmente pronti per essere liquidati”, aggiunge Miceli. “Esorto comunque l’Amministrazione a chiudere al più presto tutte le pendenze con le nuove imprese, ribadendo il valore positivo dell’iniziativa”. Dalla Consulta dei Giovani Imprenditori sollecitano poi l’apertura dello sportello di supporto come concordato con le associazioni di categoria.




Pachino. Revocata la licenza ad un noto autosalone

Revocata la licenza ad uno dei più noti autosaloni di Pachino. Potrà continuare a vendere le auto in giacenza ma dopo sarà costretto ad abbassare la saracinesca. Il locale commissariato ha ritirato l’atto amministrativo necessario per l’esercizio dell’attività perchè sarebbero venuti meno i requisiti richiesti.
Al titolare sarebbero state infatti contestate nel tempo diverse infrazioni amministrative e deferimenti all’autorità giudiziaria. La memoria difensiva presentata dall’uomo non è stata ritenuta sufficiente e per questo si è proceduto alla revoca della licenza.




Cassibile. Furto di cento chili di agrumi, domiciliari per un 37enne

I Carabinieri lo hanno sorpreso mentre stava portando via da un’azienda agricola nei pressi della fonte Ciane circa cneto chili di agrumi. Arrestato in flagranza un 37enne già noto alle forze dell’ordine. Gli agrumi erano stati caricati in tre sacchi di juta.
L’uomo è stato notato e bloccato dai militari in pattugliamento del territorio. La refurtiva è stata recuperata e restituita all’avente diritto. Per il 37enne scattati i domiciliari.




Il malumore tra Siracusa e Priolo. Litigano sul Lazzaretto ma il problema pare un altro

Cosa sta succedendo ai rapporti tra Siracusa e Priolo? I due Comuni si sono sempre comportati da buoni vicini, senza mai risultare invadenti uno nelle vicende  dell’altro. Poi, improvvisamente, scoppia la diatriba. Il motivo del contendere, come raccontato già ieri (leggi qui), la destinazione dell’ex Lazzaretto di Siracusa, in via del porto Grande. Edificio ristrutturato con fondi derivanti dall’accordo quadro sulle bonifiche, non totalmente di proprietà comunale, potrebbe diventare la sede dello Smart Lab che nascerà nei prossimi giorni. Ma Priolo si oppone. Visto da dove arrivano i soldi, meglio che quella sede ospiti l’Arpa, la sede provinciale dell’agenzia regionale per l’ambiente.
Ma quella di Priolo sembra una posizione isolata, visto che alcuni degli altri soggetti che possono dire la loro sulla vicenda (Comune di Melilli, Ministero dell’Ambiente,  Capitaneria e la stessa Regione) sembrano invece non avere nulla da eccepire in linea di principio sulla scelta della giunta Garozzo.
E allora perchè il primo cittadino di Priolo, Antonello Rizza, sembra puntare deciso al muro contro? Il sospetto è che la vicenda possa nascondere qualche altro mal di pancia, diverso per natura e portata. Qualcosa che nel Comune a nord del capoluogo non hanno forse accolto con entusiasmo. Ovvero la presenza con diritto di voto di Siracusa al tavolo per Autorizzazioni Integrate Ambientali presso il tavolo del Ministero dell’Ambiente.
Lì a Roma si sono sempre scritte le regole per la zona industriale. Regole che Siracusa, non rappresentata sino a questo 2015, ha solo dovuto accettare e “subire” pur essendo a un tiro di schioppo dal polo petrolchimico. Adesso, però, la situazione è cambiata. “E se qualcuno pensava di essere un interlocutore privilegiato, oggi non lo è più”, taglia corto il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Una frase che pare confermare la ricostruzione operata. “La presenza di Siracusa al tavolo delle Aia cambia lo scenario della zona industriale. Noi siamo lì e adesso non vogliamo fare sconti a nessuno”, aggiunge il primo cittadino a pochi giorni da una seconda riunione operativa a Roma, con Palazzo Vermexio rappresentato dall’assessore all’ambiente, Coppa, pronto a pesarsi con i “viciniori”.