Pallanuoto, A2. Derby a Catania per l'Ortigia: "primo incontro chiave"

Trasferta a Catania per l’Ortigia. Il sette di Gino Leone rende visita domani alla Muri Antichi. Si gioca alle 15 alla piscina Zurria. “Dobbiamo giocare come sappiamo fare”, ripete il coach. “Ci conosciamo bene e loro sono cresciuti rispetto alla partita di andata.  Quella di domani, forse insieme al match che giocheremo contro Bologna, rientra tra gli incontri chiave del nostro cammino in questo torneo”.
Questa sera rifinitura alla Caldarella e domani trasferimento a Catania. Comitiva biancoverde al gran completo con Dario Puglisi che sta ritrovando la migliore forma.
Una precisazione, intanto, arriva dalla dirigenza del Circolo Canottieri Ortigia riguardo alla tribuna mobile istallata dopo la chiusura di quella centrale. “Per correttezza di informazione – ha voluto sottolineare il presidente Valerio Vancheri – è giusto dire che la soluzione adottata è il frutto dell’idea e del lavoro del presidente onorario Giuseppe Marotta e del socio Dario Bongiovanni che, in meno di 24 ore e a proprie spese, hanno istallato la tribunetta che garantisce la presenza del pubblico. Il nostro grazie va anche al Comune di Siracusa per la immediata disponibilità mostrata nelle autorizzazioni”.




Pallanuoto, A2. Derby a Catania per l'Ortigia: "primo incontro chiave"

Trasferta a Catania per l’Ortigia. Il sette di Gino Leone rende visita domani alla Muri Antichi. Si gioca alle 15 alla piscina Zurria. “Dobbiamo giocare come sappiamo fare”, ripete il coach. “Ci conosciamo bene e loro sono cresciuti rispetto alla partita di andata.  Quella di domani, forse insieme al match che giocheremo contro Bologna, rientra tra gli incontri chiave del nostro cammino in questo torneo”.
Questa sera rifinitura alla Caldarella e domani trasferimento a Catania. Comitiva biancoverde al gran completo con Dario Puglisi che sta ritrovando la migliore forma.
Una precisazione, intanto, arriva dalla dirigenza del Circolo Canottieri Ortigia riguardo alla tribuna mobile istallata dopo la chiusura di quella centrale. “Per correttezza di informazione – ha voluto sottolineare il presidente Valerio Vancheri – è giusto dire che la soluzione adottata è il frutto dell’idea e del lavoro del presidente onorario Giuseppe Marotta e del socio Dario Bongiovanni che, in meno di 24 ore e a proprie spese, hanno istallato la tribunetta che garantisce la presenza del pubblico. Il nostro grazie va anche al Comune di Siracusa per la immediata disponibilità mostrata nelle autorizzazioni”.




Siracusa. Delitto Leone. "Mai vista tanta violenza in una scena del crimine". Domani l'autopsia

Sarà eseguita domattina l’autopsia sul corpo di Elvira Leone, la pensiona barbaramente uccisa nella sua casa al sesto piano di un palazzo di piazza della Repubblica. Ad eseguirla sarà il medico legale Francesco Coco. In programma anche radiografie del cranio per scoprire eventuali lesioni e il punto o i punti di impatto di un possibile corpo contundente. Dall’esame autoptico gli investigatori si aspettano elementi utili mentre questa mattina i Ris di Messina stanno proseguendo nei loro rilievi all’interno dell’appartamento della ex insegnante. “Una scena del crimine che parla di una violenza inaudita e gratuita, mai visto niente di simile prima”, confidano a mezza bocca uomini abituati alle più crude facce del crimine.
Il possibile movente rimane un mistero. La pista privilegiata è quella di una rapina finita nel sangue. L’omicidio non sarebbe stato premeditato. I malviventi, infatti, pare non fossero armati, neanche un coltello. Come se la loro intenzione fosse “solo” quella di svuotare un’abitazione dove sapevano vi fossero soldi e preziosi. Forse la donna ha sorpreso in casa il ladro, o i ladri scatenando una reazione inumana. Per compiere il loro delitto si sarebbero serviti di materiale trovato in casa: un sacco in nylon, il cavo elettrico di un abat-jour e un oggetto recuperato in fretta in una stanza e utilizzato a mò di arma.  Segnali che suggeriscono l’idea che ad agire siano stati criminali piuttosto giovani, certamente “inesperti”. Perchè ucciderla? Perchè non tramortirla o chiuderla in altra stanza? Elvira Leone aveva riconosciuto una voce o un volto?
L’omicidio sarebbe avvenuto tre, quattro giorni fa. Un tempo sufficiente agli autori del delitto per sparire o attuare “depistaggi”. Una difficoltà in più per gli inquirenti, che non stanno lesinando sforzi per chiudere in fretta un caso che ha colpito l’opinione pubblica siracusana.




Siracusa. Delitto Leone. "Mai vista tanta violenza in una scena del crimine". Domani l'autopsia

Sarà eseguita domattina l’autopsia sul corpo di Elvira Leone, la pensiona barbaramente uccisa nella sua casa al sesto piano di un palazzo di piazza della Repubblica. Ad eseguirla sarà il medico legale Francesco Coco. In programma anche radiografie del cranio per scoprire eventuali lesioni e il punto o i punti di impatto di un possibile corpo contundente. Dall’esame autoptico gli investigatori si aspettano elementi utili mentre questa mattina i Ris di Messina stanno proseguendo nei loro rilievi all’interno dell’appartamento della ex insegnante. “Una scena del crimine che parla di una violenza inaudita e gratuita, mai visto niente di simile prima”, confidano a mezza bocca uomini abituati alle più crude facce del crimine.
Il possibile movente rimane un mistero. La pista privilegiata è quella di una rapina finita nel sangue. L’omicidio non sarebbe stato premeditato. I malviventi, infatti, pare non fossero armati, neanche un coltello. Come se la loro intenzione fosse “solo” quella di svuotare un’abitazione dove sapevano vi fossero soldi e preziosi. Forse la donna ha sorpreso in casa il ladro, o i ladri scatenando una reazione inumana. Per compiere il loro delitto si sarebbero serviti di materiale trovato in casa: un sacco in nylon, il cavo elettrico di un abat-jour e un oggetto recuperato in fretta in una stanza e utilizzato a mò di arma.  Segnali che suggeriscono l’idea che ad agire siano stati criminali piuttosto giovani, certamente “inesperti”. Perchè ucciderla? Perchè non tramortirla o chiuderla in altra stanza? Elvira Leone aveva riconosciuto una voce o un volto?
L’omicidio sarebbe avvenuto tre, quattro giorni fa. Un tempo sufficiente agli autori del delitto per sparire o attuare “depistaggi”. Una difficoltà in più per gli inquirenti, che non stanno lesinando sforzi per chiudere in fretta un caso che ha colpito l’opinione pubblica siracusana.




Priolo. Sequestrata un'area dell'impianto Ved. E' di proprietà dei Prestigiacomo

Sequestrata dalla polizia giudiziaria parte dello stabilimento Ved di Priolo. L’impianto è di proprietà della famiglia Prestigiacomo. Si tratta di un sequestro preventivo dopo una denuncia anonima che avrebbe segnalato la costituzione di una discarica abusiva attraverso lo smaltimento illecito di rifiuti speciali.  La Ved produce di manufatti in vetroresina e distribuisce su tutto il territorio nazionale. “Siamo sereni, dimostreremo la falsità delle accuse”, spiega al Corriere della Sera  Maria Pia Prestigiacomo, sorella di Stefania, ex ministro dell’Ambiente del governo Berlusconi.
Secondo alcune indiscrezioni riferite dal Corsera, “sarebbe stato notato, negli ultimi tempi, un repentino cambiamento morfologico dell’area dello stabilimento di Priolo con la nascita di una collinetta sospetta all’interno dello stesso”.




Priolo. Gioco d'azzardo, sigilli ad una sala scommesse dedita al poker

Era una sala scommesse autorizzata ma l’attività si era “allargata” sino al gioco d’azzardo. Così la polizia di Priolo, dopo una serie di indagini, ha deciso di intervenire con un blitz. Appena dentro l’agenzia, nella tarda serata di ieri, gli agenti si sono trovati di fronte un tavolo da gioco come quello dei casinò. Seduti, intenti a giocare con fiches acquistate con denaro reale, dieci persone. Ciascuno dei giocatori avrebbe “investito” nel gioco mille euro.
Ma addosso avevano altri 4, 500 euro in banconote pronte al cambio in fiches. Duecentocinquanta sono state sequestrate, insieme a due mazzi da poker texano. Sigilli anche al locale.
(foto: l’interno della sala scommesse)




Siracusa. Salvate la Cittadella dello Sport dall'incuria

Immaginate Concetto Lo Bello oggi a Siracusa. Cosa direbbe della “sua” Cittadella dello Sport? Quell’impianto concepito d’avanguardia è oggi in uno stato di crisi profonda. Al punto che si potrebbe persino ipotizzare una sua chiusura. Lucchetti all’ingresso. Provocazione? Si, ma solo in parte. Chi frequenta la struttura – che sia un atleta, che sia un genitore – conosce tutte le pecche di un impianto dove la manutenzione è stata voce trascurata negli anni. Impianti elettrici segnalati come non a norma, vie di fughe ostruite o direttamente serrate, estintori non presenti, nessuna cassetta di pronto soccorso, mattonelle scheggiate in piscina. Le segnalazioni alla nostra redazione sono quotidiane. Decine e decine. E tutte con il comune denominatore: “perchè non chiudono se non ci sono le condizioni?”.
Senza puntare l’indice verso i soggetti che negli anni si sono succeduti e che avrebbero avuto modo di intervenire, la situazione oggi è drammatica. La tribuna è chiusa e difficilmente sarà riaperta nel breve periodo. Gli spogliatoi sono improvvisati in due container che ospitano le docce senza strutture di supporto per cambiarsi se non all’aperto. Adesso questo misterioso tubo che pompa acqua dentro la vasca grande. Servirebbe, pare, a ributtare in piscina i litri d’acqua recuperati da perdite dell’impianto. Un tubo su cui avrebbero già inciampato diversi bambini che nel pomeriggio affollano l’area della vasca per le lezioni di nuoto e pallanuoto. Un nuovo elemento di pericolosità che contribuisce ad abbassare gli standard di sicurezza che, ad un esame sommario, appaiono al di sotto dei minimi di legge.
L’assessore allo sport, Maria Grazia Cavarra, nei giorni scorsi anticipava a SiracusaOggi.it l’idea di un progetto di finanza per trovare i due milioni di euro necessari per ridare dignità e decoro alla Cittadella dello Sport. Fare in fretta è un dovere morale perchè la struttura perde letteralmente i pezzi.




Marzamemi. Incendio nella notte, distrutta una rivendita ittica

Un violento incendio ha distrutto la rivendita ittica “Adelfio” di Marzamemi. In fumo gran parte della struttura dedicata alla vendita al pubblico, il soffitto è crollato, nessuno degli arredi interni risparmiato. Le fiamme hanno appena lambito il vicino stabilimento di produzione e alcune abitazioni. I danni sono ingenti, almeno 700 mila euro. Dubbi sull’agibilità dell’edificio. Ancora questa mattina dall’edificio si leva del fumo nero.
Vigili del fuoco ancora sul posto in un intervento che li sta impegnando da quasi 8 ore, con squadre di supporto arrivate da Noto e Palazzolo già nel cuore della notte, quando le vie del borgo marinaro sono state invase da una densa coltre di fumo.
L’esercizio commerciale si trova nei pressi della balata, solitamente meta di centinaia di giovani. Ma a quell’ora (circa le due, ndr) era fortunatamente deserta.
(foto: pachino cam news)




Siracusa. "Sindaco, vai col rimpasto": l'appello di otto consiglieri di maggioranza. La Castelluccio (Pd): "Non mi scandalizzo"

Dal Consiglio Comunale di Siracusa parte un invito al rimpasto. Gli otto consiglieri delle liste “Siracusa Amarla per cambiarla” e “Per Garozzo Sindaco” sparano a zero contro “La vecchia nomenclatura del Partito Democratico”. Per Salvo Cavarra, Antonio Grasso, Elio Di Lorenzo, Gaetano Favara, Cristina Garozzo, Gaetano Malignaggi, Cristina Merlino e Pippo Rabbito “qualcuno vorrebbe bloccare l’attività di una amministrazione che vuole andare veloce, portando tutti i giorni i problemi del PD all’interno dell’amministrazione comunale, per interessi personali legati al mantenimento o conquista di poltrone, legate anche alla macchina amministrativa”. E’ quanto scrivono in una secca nota inviata alle redazioni. “Noi vicini al Sindaco Garozzo gli chiediamo, qualora questi atteggiamenti continuassero, ad accelerare il rimpasto assessoriale”.
Nel pomeriggio, intanto, è cominciata la direzione del Pd. Assenti i renziani, come ormai d’abitudine. Nessun commento ufficiale. Ma di certo la mancanza di interlocuzione tra pezzi del partito e della maggioranza invita a qualche riflessione. La svilupperà il segretario Carmen Castelluccio. Esclusi provvedimenti clamorosi o veementi reazioni. “Però questi sono metodi da vecchia politica. Alcuni decidono, altri non vengono neanche coinvolti. Però non mi scandalizzo. Preferirei comunque che il  partito democratico venisse consultato, anche perchè a questo punto dobbiamo capire quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere”, dice sibillina la Castelluccio.




Siracusa. "Sindaco, vai col rimpasto": l'appello di otto consiglieri di maggioranza. La Castelluccio (Pd): "Non mi scandalizzo"

Dal Consiglio Comunale di Siracusa parte un invito al rimpasto. Gli otto consiglieri delle liste “Siracusa Amarla per cambiarla” e “Per Garozzo Sindaco” sparano a zero contro “La vecchia nomenclatura del Partito Democratico”. Per Salvo Cavarra, Antonio Grasso, Elio Di Lorenzo, Gaetano Favara, Cristina Garozzo, Gaetano Malignaggi, Cristina Merlino e Pippo Rabbito “qualcuno vorrebbe bloccare l’attività di una amministrazione che vuole andare veloce, portando tutti i giorni i problemi del PD all’interno dell’amministrazione comunale, per interessi personali legati al mantenimento o conquista di poltrone, legate anche alla macchina amministrativa”. E’ quanto scrivono in una secca nota inviata alle redazioni. “Noi vicini al Sindaco Garozzo gli chiediamo, qualora questi atteggiamenti continuassero, ad accelerare il rimpasto assessoriale”.
Nel pomeriggio, intanto, è cominciata la direzione del Pd. Assenti i renziani, come ormai d’abitudine. Nessun commento ufficiale. Ma di certo la mancanza di interlocuzione tra pezzi del partito e della maggioranza invita a qualche riflessione. La svilupperà il segretario Carmen Castelluccio. Esclusi provvedimenti clamorosi o veementi reazioni. “Però questi sono metodi da vecchia politica. Alcuni decidono, altri non vengono neanche coinvolti. Però non mi scandalizzo. Preferirei comunque che il  partito democratico venisse consultato, anche perchè a questo punto dobbiamo capire quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere”, dice sibillina la Castelluccio.