Video. Siracusa violenta, gruppi malavitosi in lotta per il controllo dello spaccio: "c'è tensione"

Due sparatorie nelle ultime due settimane, una in via Giarre l’altra in via Specchi. E poi diverse armi sequestrate, molto spesso insieme a stupefacenti. Prematuro forse parlare di “guerra” ma che qualcosa si muova tra i gruppi criminali interessati a gestire lo spaccio a Siracusa è più di una semplice ipotesi. Gli investigatori sono prudenti e si limitano a parlare di fatti “inquietanti” e che “portano a delle riflessioni”. Però non negano una “certa tensione” negli ambienti legati alla droga.
Il fatto che i principali referenti dei clan Santa Panagia e Urso Bottaro siano in carcere può aver stimolato le “voglie” di chi aspira a far carriera in fretta, approfittando di un vuoto di potere malavitoso. Ne parla il capo della Mobile, Tito Cicero commentando l’ultima operazione che ha portato al sequestro di armi e droga (leggi qui).




Siracusa. Ponte dei Calafatari: trovati i soldi per abbatterlo. Lavori al via in tre mesi

Novità per il ponte dei Calafatari. Chiuso al traffico nelle settimane scorse, ha il destino segnato: sarà abbattuto. Ma quel verbo al futuro non deve far pensare a tempi biblici. Nelle pieghe del bilancio comunale sono state infatti trovate le somme necessarie per l’intervento, grazie ad una attenta attività di ricerca che ha messo in evidenza la disponibilità di diverse economie risalenti ad anni passati.
Secondo una prima stima, l’abbattimento del ponte dei Calafatari potrebbe costare tra 5 e 600 mila euro ma il Comune conta di poter ottenere un sostanzioso sconto. Con l’impegno di spesa bisogna poi capire come muoversi per l’aggiudicazione dei lavori. Un’asta pubblica potrebbe condurre in poco più di tre mesi all’apertura del cantiere. Ma non è detto che non si possa optare per una procedura differente che, sempre nel rispetto delle norme vigenti, consente di imprimere una ulteriore accelerata ai lavori.




Modica nuovo allenatore dell'Asd Siracusa in Movimento

Fabio Modica è il nuovo allenatore dell’Asd Siracusa in Movimento. Trovata l’intesa con il direttore sportivo Luciano Fiumara e il presidente Christian Romano. Trentotto anni, Modica è anche un difensore del Belvedere.




La Guardia di Finanza sequestra merce venduta da un commerciante cinese

Le fiamme gialle della Tenenza di Priolo-Melilli hanno sequestrato  numerosi accessori per telefonia e per l’elettronica in genere, privi dei requisiti minimi imposti dalle norme del codice del consumo. Si tratta di oggetti potenzialmente pericolosi venduti da un cinese. La merce illecita è stata sottoposta a sequestro amministrativo ed il commerciante segnalato alla Camera di Commercio di Siracusa per l’applicazione delle conseguenti sanzioni amministrative.
L’operazione rientra in un piano più ampio, finalizzato alla tutela del consumatore e degli operatori commerciali in genere che, di fatto, subiscono una pratica illegale di concorrenza.




Augusta. Spaccio di droga, arrestato un 41enne

Ad Augusta arrestato il 41enne Gianluca Spinali. Gli investigatori, a seguito di perquisizione domiciliare, lo hanno sorpreso in possesso di 150 grammi di marijuana. L’arrestato, già noto alle forze di polizia, è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.




Siracusa. Scuola di via Algeri, i volontari tinteggiano le pareti e sistemano gli ultimi guasti dei vandali

L’anno scolastico comincerà regolarmente nella scuola di via Algeri, plesso distaccato dell’Istituto Chindemi. Nel giro di dieci giorni, le aule e i corridoi della scuola offesa da ripetuti raid vandalici sono stati messi in ordine. Dopo la prima, massiccia pulizia i volontari sono tornati nella scuola per dipingere le pareti, dove ignoti avevano scagliato colori e macchie varie.
In sessanta questa mattina hanno partecipato spontaneamente al penultimo atto di quella che si pone come una risposta civile all’ignoranza dei vandali. Volontari di varie associazioni, rappresentanti istituzionali, residenti e non. Le classi sono state pitturate, mentre i bagni (che erano in condizioni fatiscenti) sono stati puliti e disinfettati. La scala esterna – a cui mancavano passamano, parti di muretto, intonaco, ecc. – è stata sistemata da un gruppo di muratori volontari, mentre il giardino della scuola, un’aula, il corridoio e i vetri sono stati riparati da un’azienda su commissione dell’amministrazione comunale.
Il materiale che i volontari hanno usato è stato in parte donato da alcuni privati della zona, dalle vernici ai detersivi, mentre il resto (pennelli, rulli, cemento, colle, ecc) sono stati acquistati grazie alle donazioni. Il valore dei prodotti e degli strumenti usati ammonta a circa 1.300euro.
Sabato i volontari completeranno i lavori pulendo vetri, banchi, lavagne e armadi. Coinvolte e attive le associazioni Astrea, Pro via Algeri, Articolo1, Movimento cinque stelle, Cuore di Mamma G.R.E.S.S, Rifiuti Zero, Consulta Civica, Agire Solidale, Gruppo mamme, Giovani per Siracusa Tempo Nuovo, Auser, Cento Passi Siracusa, Salesiane di Don Bosco, Papa Francesco Priolo, Natura Sicula, Agesci12, Nuova Acropoli, centro Pio La Torre, Rete degli studenti e Libera.
 
 




Tiro a volo. La Tav Pachino a caccia del titolo italiano a squadra

C’è anche la Tav Pachino tra le cinquanta squadre in finale per il titolo italiano di tiro a volo. Joe Sebastiano, Carmelo Figura, Raffaele Morana, Gaetano Licciardello e Orazio Di Stefano hanno staccato il pass per la finale dopo aver vinto il bonus regionale. La gara si disputerà su 100 piattelli per ciascun tiratore, per sommare poi il punteggio dei componenti di ciascuna squadra su 600 piattelli.
“Per noi è un riconoscimento importante esserci qualificati tra le squadre più forti d’Italia; questo dimostra la nostra passione per questo sport e la costanza che dedichiamo alle gare e agli allenamenti durante l’anno. Speriamo di ottenere un buon piazzamento che ci incoraggi per le gare successive durante la stagione”.
 




Siracusa. Gestione asili nido e servizio idrico: presentato l'esposto del Comune. Ma le critiche non si arrestano

Lo aveva annunciato domenica scorsa dalla sua pagina Facebook. E dalle parole si è passati ai fatti. L’esposto denuncia per turbativa delle gare d’appalto (servizio idrico e asili nido, ndr) è stato depositato martedì in Procura. A firmarlo, il sindaco Giancarlo Garozzo. In un post non passato inosservato aveva parlato di “polverone mediatico” che sarebbe stato sollevato ad arte, anche secondo i legali di palazzo Vermexio,  per provare ad  “allontanare”  – è il sospetto alla base dell’esposto – eventuali società interessate alla partecipazione,
preoccupate dal clima. “E’ una iniziativa a tutela del Comune”, spiega il primo cittadino.
Ma le polemiche sui due bandi – gestione asili nido e servizio idrico – non si placano. Dopo le prese di posizione dei giorni scorsi, con diversi esponenti del Pd particolarmente critici verso le scelte dell’amministrazione, oggi è il consigliere di minoranza Salvo Castagnino a chiedere di rivedere gli atti recentemente approvati in Consiglio Comunale inerenti il servizio idrico. “Esisterebbero elementi tali da configurare un conflitto di interessi tra alcuni soggetti in aula che potrebbe viziare gli effetti della delibera”, spiega Castagnino. Che critica anche la scelta di pubblicare in Gazzetta Ufficiale Europea del bando servizio di gestione degli asili nido e micro nidi comunali “in assenza della documentazione presso l’ufficio Gare e contratti del Comune”. Secondo l’esponente di opposizione, “gli operatori del settore non possono accedere facilmente e senza costo ai documenti dal sito del Comune, come invece previsto in questa gara. Inoltre non si è rispettato quanto previsto dal codice degli appalti che prevede la pubblicazione del bando su almeno due dei maggiori giornali locali e due nazionali”.
 




Crocetta vuol denunciare la Sgarlata: "chi sbaglia deve pagare". Lei si difende, "calunnie"

Finisce in prima pagina su La Repubblica Palermo il “caso” della piscina dell’assessore regionale Maria Rita Sgarlata. Una vicenda che era finita nei giorni scorsi al centro delle cronache locali per via di alcune indiscrezioni che la collegavano alla rimozione di Beatrice Basile dall’incarico di Soprintendente ai Beni Culturali di Siracusa. “La piscina abusiva dell’assessore, nuovo caos in giunta” è il titolo dell’articolo di Emanuele Lauria che racconta anche della decisione del presidente Rosario Crocetta di denunciare la Sgarlata, siracusana considerata in realtà una “fedelissima” del governatore. “Chi sbaglia deve pagare”, sottolinea Crocetta e sono parole che suonano come una bocciatura politica. Neanche di fronte al caso del flop del Piano Giovani l’ex sindaco di Gela era stato così diretto contro un esponente della sua giunta, in quel caso l’assessore Nelli Scilabra.
La redazione siciliana de La Repubblica racconta l’excursus del caso Sgarlata. Partito da una relazione arrivata in regione a fine agosto. “Cinque pagine in cui gli ispettori del dipartimento Beni culturali sollevano pesanti sospetti sui lavori che l’assessore Mariarita Sgarlata (che proprio quel ramo d’amministrazione ha diretto fino ad aprile e che ora siede al Territorio) ha realizzato nella sua villa di contrada Isola, a Siracusa. Su tutti, una piscina prefabbricata fuoriterra realizzata, assieme a un pavimento in teak e a un solarium, entro il limite dei 150 metri dalla costa”.
Dal dossier sarebbe partita una ispezione, conclusa il 13 agosto. E da lì, sono le conclusioni de La Repubblica, sarebbe partito “un procedimento di sospensione nei confronti della soprintendente Beatrice Basile. Privata delle sue funzioni e sostituita da Calogero Rizzuto, proprio per le presunte irregolarità in casa Sgarlata su cui hanno fatto luce gli inviati da Palermo”.
Maria Rita Sgarlata – che parla di “Metodo Boffo” ai suoi danni – si difende con un comunicato stampa. “Da più di una settimana sento riecheggiare sui giornali i termini abusiva, sospetta e altro in riferimento alla piscina fuori terra prefabbricata che ho poggiato sul mio giardino quest’estate. Pur potendolo solo comunicare agli organi preposti, come prevede la normativa, ne ho chiesto l’autorizzazione perché ho pensato che se come cittadina potevo allinearmi ai comportamenti comuni, come assessore non potevo permettermi alcuna leggerezza. Ma essere assessore non può e non deve privarmi dei miei diritti di cittadina. Le notizie calunniose quindi non rispondono in alcun modo a verità e per contrastarle, a difesa del mio buon nome e del mio operato, ho già dato mandato ai miei legali di procedere. Nessun abuso è stato commesso: siamo davanti ad un castello maldestramente costruito su una piscina fuori terra prefabbricata, per la quale è stato richiesto regolare permesso per quanto, in qualunque sito on line, manufatti di questo tipo vengano proposti in vendita proprio perché esenti da richiesta di autorizzazione e realizzabili con una semplice comunicazione. Mi sembra evidente che si voglia strumentalizzare l’argomento con fini che non sfuggirebbero neanche al più ingenuo dei Siciliani. Convinta della correttezza delle mie azioni, ho chiesto io al presidente Crocetta di trasmettere il rapporto ispettivo dell’attuale direttore dell’Assessorato ai Beni Culturali, Rino Giglione, alla Procura della Repubblica al fine di dissipare ogni dubbio sul mio operato. C’è un altro enigma, meritevole di approfondimento in sede giudiziaria, che riguarda la facilità con cui tutti hanno avuto accesso ai documenti (lo ha ammesso a chiare lettere giorni fa un noto imprenditore edile siracusano in una conversazione pubblica su Facebook) ad eccezione della sottoscritta che ha dovuto chiedere l’accesso agli atti, come è giusto faccia ogni cittadino onesto. Rimettendomi serenamente al giudizio degli organi inquirenti, qualora contrariamente ad ogni logica e presupposto che a me oggi sfugge, dovessero risultare responsabilità dirette e personali, non tarderò un minuto in più a rassegnare le mie dimissioni nelle mani del Presidente”.
 




Siracusa. Progetto Prometeo al Ciapi, indaga la Procura. "Tra i formatori autocertificazioni false"

La procura di Siracusa indaga sul progetto Prometeo, che prevede l’impiego di 1.415 lavoratori della formazione per attività concorsuali rivolte ad cinque mila allievi al Ciapi di Priolo. Due formatrici palermitane hanno notato che oltre duecento idonei non avrebbero avuto i titoli per potere presentare la domanda di assunzione. Rischiano di essere indagati per truffa. Il presidente del Ciapi di Priolo, Egidio Ortisi, mostra grande serenità. “Al Ciapi teniamo le graduatorie sulla base di autocertificazioni che vengono presentate con le domande. All’atto della firma del contratto ci vengono prodotti i documenti originali e solo in quel momento si può verificare la giustezza di quanto presentato con la domanda. Cosa che ancora non è avvenuta perchè non abbiamo cominciato con i contratti. Chi ha dichiarato il falso rischia sul piano penale, come spiega bene anche il bando Prometeo. Ben vengano comunque i controlli della magistratura, rappresentano per noi un valido aiuto nel segno della trasparenza”.