Priolo. Omicidio colposo in seguito ad un incidente stradale, 16 mesi ai domiciliari per un 52enne

Un anno e quattro mesi per omicidio colposo. Deve scontarli Emanuele Di Raimondo, priolese di 52 anni. Gli agenti del commissariato di Priolo Gargallo hanno eseguito un ordine di carcerazione per espiazione di una pena detentiva in regime domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica di Catania. Di Raimondo avrebbe causato la morte di un’altra persona in seguito ad un incidente stradale.




Siracusa. Un 38enne con il vizio dell'evasione ri-risottoposto ai domiciliari

Era già stato arrestato l’ultima volta il 17 giugno quando – pur essendo sottoposto alla misura cautelare – aveva comunque deciso di andare a seguire le riprese di Romanzo Siciliano in Ortigia. Sorpreso dai Carabinieri è stato nuovamente posto ai domiciliari e denunciato per evasione. Cosa che si è ripetuta: il 38enne Gianpaolo Mazzeo questa volta stava rientrando a casa dopo aver gettato la spazzatura nella vicina via Abela. Così almeno si è giustificato con i militari che lo aspettavano. E’ stato arrestato per evasione e ri-risottoposto ai domiciliari.




Progetto "Siracusa Summer: da qui riparte la fraternità" presentato alla Martoglio

E’stato presentato questa mattina al VI° istituto Comprensivo Martoglio, il progetto “Siracusa Summer 2014: Da qui riparte la fraternità”.
Il Progetto è promosso dall’Ufficio del Difensore dei Diritti dei Bambini del Comune di Siracusa ed è realizzato dai “Giovani per un Mondo Unito” (espressione giovanile del Movimento dei Focolari), in collaborazione con l’Osservatorio Povertà e Risorse della Caritas di Siracusa, l’Associazione Azione per Famiglie Nuove – Sicilia, la Cooperativa “L’Arcolaio”, e con il patrocinio gratuito dell’Assessorato alle Politiche Scolastiche ed Universitarie e dell’ Assessorato Politiche Sociali e della Famiglia del Comune di Siracusa.
Il progetto si configura come un Campus che si svolgerà all’interno del VI Istituto Comprensivo Nino Martoglio (via Caracciolo, Siracusa), dal 26 luglio al 9 agosto 2014, ed è rivolto prioritariamente ai ragazzi (6-13 anni) di due quartieri periferici del territorio siracusano, Acradina e Tiche, con particolare riguardo alla zona compresa tra via Italia 103 e viale dei Comuni: quartieri caratterizzati da alta complessità e nodi critici, con la presenza anche di immigrati.
Il progetto prevede la presenza di 120 giovani animatori (18-30 anni) provenienti da diverse regioni italiane, che si alterneranno in due turni settimanali e che saranno ospitati presso la stessa Scuola. Al mattino (dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì delle due settimane) i giovani cureranno azioni laboratoriali e d’animazione che coinvolgano i minori presenti all’interno del quartiere.
Le attività laboratoriali saranno effettuate all’interno dello stesso Istituto Martoglio, e saranno incentrate soprattutto su: sport e tornei, ecologia/riciclo, teatro, danza, musica, pittura, tinteggiatura locali.
Nel pomeriggio degli stessi giorni (ed anche nelle giornate di sabato e domenica) i giovani animatori saranno impegnati in momenti di formazione, aperti anche a tutti i giovani della città di Siracusa, che prevedono l’approfondimento di alcune tematiche:
Accoglienza e immigrazione: attiviamo la fraternit�
Le periferie d’Italia: confronto tra le diverse periferie delle proprie città;
Il programma prevede l’incontro, la condivisione della cena e momenti di musica e animazione con i minori non accompagnati presenti nella comunità di prima accoglienza di Priolo e lo scambio di esperienze con le famiglie “tutori” dei minori stessi ad Augusta.
La sera di martedi 29 luglio, il Campus si trasferirà in Ortigia per una “festa etnica” in occasione della fine del Ramadan.
La sera di venerdi 1 agosto e di venerdi 8 agosto, si svolgeranno, nella sala teatro della Scuola, due momenti di festa aperti al quartiere, durante i quali i ragazzi destinatari/protagonisti del Campus presenteranno alle proprie famiglie i risultati dei laboratori cui hanno partecipato.
A conclusione del Campus, i giovani elaboreranno un report dell’attività svolta con le riflessioni maturate. Il lavoro verrà poi presentato al Sindaco Giancarlo Garozzo, e anche ai sindaci della rete delle “Città per la Fraternità”, nel Meeting nazionale “LoppianoLab” del 3-5 ottobre 2014.
Alla presentazione sono intervenuti  l’assessore alle Politiche Scolastiche, Valeria Troia, il Difensore dei Diritti dei bambini del Comune di Siracusa, Franco Sciuto, la dirigente scolastica dell’Istituto Martoglio, Giusy Aprile, Antonello Ferrara dell’Osservatorio Povertà e Risorse della Caritas di Siracusa ed alcuni rappresentanti del Movimento “Giovani per un Mondo Unito”.




Siracusa. Segnalazione di un lettore: ufficio turistico di via Roma chiuso di pomeriggio. "Razionalizziamo le spese ad agosto? Non era meglio a gennaio?"

Siracusa, città turistica. “Ma solo per mezza giornata”, lamenta un operatore del settore turistico che ha scritto alla redazione di SiracusaOggi.it per segnalare il curioso caso. Succede che l’ufficio turistico della ex Provincia Regionale, quello di via Roma, al piano terra del palazzo dell’ente prossimo a trasformarsi in Libero Consorzio, di pomeriggio sia chiuso. “Mi hanno spiegato che la chiusura pomeridiana rientrerebbe nel piano di razionalizzazione delle spese  dell’ex Provincia. Intanto rimediamo però brutte figure con i turisti che vanno lì per informazioni e trovano chiuso. Si potevano razionalizzare le spese tra gennaio e maggio e non proprio sotto agosto, in stagione piena”, scrive il nostro lettore che firma la sua segnalazione.




Siracusa. Riforma del decentramento solo sulla carta: incontro del coordinamento dei presidenti di quartiere

Riunione del coordinamento dei presidenti di circoscrizione. Sfruttando la presenza degli assessori Scrofani (bilancio) e Grasso (decentramento) sono state evidenziate le principali criticità dei quartieri siracusani. Chiesta l’applicazione del Regolamento sul decentramento e delle norme regionali in materia, sin qui non pienamente rispettate.  Scrofani e Grasso si sono impegnati a far rispettare le regole per un miglior funzionamento della macchina amministrativa. “Ci aspettiamo i fatti”, il commento del Coordinatore dei presidenti di Circoscrizione, Paolo Romano. “Dopo un anno il decentramento amministrativo cosi come voluto nella riforma resta solo un’utopia. Ci affidiamo alla spinta dei nuovi assessori, con la speranza di passare dalle parole ai fatti nell’interesse dell’amministrazione e dei cittadini”




Siracusa. Lutto nella politica: è morto Nino Consiglio

Ha condotto con grande dignità la sua ultima battaglia contro un male incurabile. E’ morto oggi a 69 anni Nino Consiglio, il “Professore”, protagonista della scena politica siracusana degli ultimi vent’anni. Insegnante di storia, ha coltivato sin da giovane la passione per la politica sempre con lo sguardo a sinistra. E’ stato dirigente regionale del Pci, del Pds, dei Ds e del Pd. È stato segretario della Cgil di Siracusa,  per poi diventare segretario cittadino del Pci. Nel 1991 è stato eletto la prima volta all’Ars nella lista del Pci, nel 1996 la sua seconda legislatura questa volta eletto nella lista Pds, partito del quale è stato capogruppo. I funerali si terranno venerdì 25, alle 10,00, nella chiesa di Santa Rita.
“Sono vicina al dolore della moglie e dei figli che gli sono stati accanto nella sua malattia. Uomini come Nino Consiglio, che hanno dominato la scena politica, quando vanno via lasciano un vuoto profondo. A noi rimarrà la memoria della sua intelligenza e della sua forza”, il messaggio della parlamentare Pd, Sofia Amoddio.
Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ricorda “la grande intelligenza politica di un uomo con cui, nonostante le diverse posizioni di partenza, era sempre interessante confrontarsi e discutere”.
“Ciao Nino, indimenticabile compagno” è il messaggio lasciato sulla sua bacheca Fb dal segretario Pd, Carmen Castelluccio. “Mancherà di certo la sua capacità di rendere visibili e comprensibili i profili delle vicende, delle storie, della storia, solitamente impercettibili ai più”, ha scritto invece il vicesegretario del Pd di Siracusa, Alessio Lo Giudice.




Pagamenti alle imprese: la provincia di Siracusa è la quinta in Sicilia per puntualità. Peggiorano i ritardi gravi

Le imprese della Provincia di Siracusa si posizionano al quinto posto in Sicilia nella puntualità nei pagamenti commerciali. Nel primo trimestre 2014, il 22,6% delle imprese della provincia ha pagato alla scadenza le fatture ai propri fornitori, mentre il 46,8% ha saldato con un ritardo fino a 30 giorni oltre il termine e il 30,6% con un ritardo superiore. Una performance migliore della media regionale (22,1% di imprese puntuali) ma nettamente inferiore a quella nazionale (38% di imprese virtuose). Da segnalare, però, il peggioramento dei ritardi cosiddetti  “gravi”, triplicati in 4 anni:  dal 10,4% del 2010 al 30,6% attuale.
Sono i numeri dello  Studio Pagamenti 2014 realizzato da Cribis D%B, la società del Gruppo Crif specializzata in business information.
Nella classifica delle imprese più puntuali della Sicilia, primo posto per Ragusa  con il 23,9% di pagamenti virtuosi. Seguono Catania 23,7%, Trapani 23,6%, Enna 23,4%, Siracusa 22,6% e poi Palermo 21,1%, Caltanisetta 20,8%, Agrigento 20,7%, chiude Messina con il 20,5% di pagamenti alla scadenza.
A livello regionale le imprese siciliane sono le meno virtuose d’Italia. Nel primo trimestre dell’anno in corso infatti solo il 22,1% delle imprese della Regione ha saldato puntualmente le fatture ai fornitori, mentre il 48,1% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati e il 29,8% oltre i 30 giorni.
Dall’analisi del trend si osserva un peggioramento del 21,9% dei pagamenti puntuali rispetto al 2010. Ma il dato allarmante riguarda i ritardi superiori ai 30 giorni, aumentati del 183,8% in quattro anni. Inoltre nel primo trimestre del 2014 la Sicilia esibisce performance di pagamento inferiori sia alla media nazionale (38,8% di imprese puntuali, 16,1% di ritardi oltre i 30 giorni) sia alla macroarea di appartenenza, dove i pagamenti regolari sono pari al 25,1%.




Siracusa-Gela, cantiere ancora aperto. Si preannuncia una nuova domenica di code. Vinciullo: "Farò passare al Cas un'estate di passione"

Se questa domenica avete intenzione di andare al mare, magari in qualche bella località della zona sud della provincia di Siracusa e magari sfruttando la comodità dell’autostrada fino a Rosolini, siate preparati a mettervi in fila. Oppure in coda, differenza solo terminologica il succo non cambia: anche nel prossimo week-end il rischio è quello di impiegare ore a percorrere pochi chilometri. Non come si fosse in autostrada, come pure il tratto in esercizio della Siracusa-Gela è, ma in una delle tante statali di casa nostra.
La colpa è ancora di quel cantiere per la realizzazione del nuovo manto di asfalto che per circa 1,5 chilometri costringe ad un salto di carreggiata limitando ad una corsia per senso di marcia il flusso veicolare. Che a luglio, come nel prossimo mese di agosto, è infernale tra vacanzieri di casa nostra e turisti. In più, completa l’opera la barriera di Cassibile che comporta ulteriori rallentamenti.
Tutti in coda. Ma non allegramente. Perchè la decisione di aprire un cantiere di quel tipo in piena stagione estiva – e con mesi di ritardo sul previsto – è quanto meno una scelta cervellotica. Difficile prevedere la fine di questa odissea del fine settimana. Perchè i lavori dovevano concludersi l’8 luglio, poi il 15 poi non si sa. Abbiamo chiesto nuovamente al Consorzio Autostrade Siciliane. Ancora nessuna risposta.
“Ancora una volta il Cas non ha mantenuto gli impegni con la provincia di Siracusa”, tuona il deputato regionale Enzo Vinciullo. “Continuo a chiederne in Assemblea Regionale lo scioglimento. E’ un organo dannoso per Siracusa. Ci costringeranno per l’ennesima domenica a stare in coda per ore per un pugno di chilometri. Hanno deciso di regalarci un’estate di passione. E io la farò passare a loro. Sappiano, infatti, che non appena si insedierà la Commissione d’indagine sulle società partecipate dalla Regione che io presiederò, dovranno rendermi conto di ogni centesimo speso e dei loro comportamenti nelle varie province per capire se Siracusa è stata da loro bistrattata o meno”.




Truffe nel mondo dell'ippica, citato anche l'ippodromo del Mediterraneo. Che smentisce: "Noi estranei"

Una brevissima nota inviata alle redazioni per smentire che l’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa sia coinvolto nelle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Firenze. La struttura sportiva siracusana si professa “totalmente estranea a qualsiasi fatto inerente le indagini condotte”.
L’ippodromo di Siracusa si è ritrovato citato in diverse agenzia stampa insieme a quelli di Firenze, Roma e Napoli. Le fiamme gialle toscane hanno operato sequestri per 57 milioni di euro in una ‘operazione contro presunte truffe da parte di tre tra imprenditori e gestori di vari ippodromi. L’ipotesi è quella che i contributi pubblici siano stati utilizzati per fini privati.
Secondo quanto scoperto dai finanzieri – racconta La Nazione – il sistema fraudolento ruotava attorno alla creazione di una serie di società, dislocate su tutto il territorio nazionale, utilizzate come “schermo” per non fare apparire, nella procedura di assegnazione dei fondi pubblici, quei soggetti giuridici che nel tempo avevano accumulato cospicui debiti nei confronti dell’erario. Con l’ausilio di questo meccanismo le società, riconducibili alle stesse persone denunciate, hanno gestito gli ippodromi piu’ importanti del Paese per quasi un quinquennio nonostante la situazione di grave dissesto finanziario. Le somme indebitamente percepite sono state solo in minima parte utilizzate per la gestione degli ippodromi e lo sviluppo dell’attivita’ ippica.
Per ottenere finanziamenti pubblici pur non avendone diritto perchè gravati da debiti verso lo Stato, gli imprenditori avrebbero mascherato i conti in negativo della propria società, la “Ippodromi e città spa”, spacchettandola in quattro aziende “schermo”, create ad hoc e incaricate della gestione degli ippodromi di Tor della Valle a Roma, di Agnano a Napoli, dell’ippodromo di Siracusa e di quelli Le Mulina e del Visarno a Firenze.




Siracusa. "Non pagati i premi ai vincitori del Vittorini ormai cancellato e le case editrici ridono di Siracusa". La denuncia di Arnaldo Lombardi

Vi ricordate del Premio Letterario Vittorini? La serata finale, con la premiazione degli scrittori e ospiti musicali di grido, si svolgeva al teatro greco con Fabrizio Frizzi a fare da mattatore. Ma l’edizione 2013 non è andata in scena. Ufficialmente rinviata a data da destinarsi, come spiegò ad ottobre dello scorso anno l’allora commissario della Provincia Regionale, Alessandro Giacchetti. “Una scelta dolorosa”, commentò, dovuta alle difficili condizioni finanziare dell’ente. “Attenderemo momenti migliori per procedere alla cerimonia di consegna dei premi”, si disse nell’immediato. Ad oggi, però, del Premio Vittorini non c’è traccia. Vittima anche lui della riforma delle Province. Il problema però è che Siracusa si è giocata la faccia sul rinvio/cancellazione della premiazione. E si è guadagnata le ironie delle principali case editrici italiane riunite al Salone del libro di Torino. “Ci siamo trovati in serio imbarazzo per l’interruzione da parte della Provincia dell’iter del  Vittorini e principalmente per il mancato pagamento ai vincitori 2013 del premio loro conferito e annunciato sui principali media dai vari uffici stampa delle case editrici”, racconta oggi un amareggiato Arnaldo Lombardi, editore da sempre vicino a Siracusa e affezionato del Premio Vittorini. “Al di là dell’inadempienza economica, si è parlato anche di danni arrecati alle case editrici ed agli stessi scrittori vincitori che non hanno partecipato ad altri concorsi letterari prestigiosi perchè sulla carta già premiati a Siracusa”. Arnaldo Lombardi non è tenero con i vertici dell’ex Provincia. “Mi dicono che l’ente continui a pagare per sagre locali mentre dimentica il Vittorini che è stato un fiore all’occhiello”, appunta perplesso. Rapporto sempre “complicato” quello di Siracusa con uno dei suoi figli più illustri: Vittorini. Come testimoniano anche alcuni passaggi del libro del figlio Demetrio dal titolo “Mio padre Elio” dove alcuni brani non sono certamente lusinghieri su Siracusa e sui siracusani.