Noto. Torna nel Collegio dei Gesuiti il busto di Sant'Ignazio di Loyola

Sarà ricollocato sulla finestra del primo ordine della facciata del Collegio dei Gesuiti di Noto, il busto mutilo in pietra raffigurante il fondatore dell’Ordine, Sant’Ignazio di Loyola. A curare i lavori l’architetto Aldo Spadaro, dirigente dell’Unità Operativa VI Beni architettonici della Soprintendenza di Siracusa. Il busto – privo della testa –  era originariamente collocato sul timpano della finestra sinistra del primo ordine della facciata di piazza XVI Maggio. A seguito dai danni provocati dal sisma del ’90 alle strutture dell’ex Collegio dei Gesuiti, è stato preso in consegnata dalla Sezione operativa di Noto della Soprintendenza, che ha curato i lavori di restauro dei prospetti del pregevole monumento.




Siracusa. Nella manovrina regionale torna il contributo Inda. Vinciullo: "Giustizia è fatta"

Non è una guerra santa, ma poco ci manca. Enzo Vinciullo, vice presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale, è chiaro. “Blocco la manovrina del governo se alla Fondazione Inda non verrà dato quello che le spetta”, ripete da stanotte. Da quando, cioè, si è chiuso in ufficio di presidenza con i tecnici e l’assessore. E il risultato sarebbe stato ottenuto, perchè oggi verranno inseriti 358 mila euro per la Fondazione siracusana, cifra destinata al pagamento degli stipendi.  “E’ questione di giustizia ed equità. Non ho chiesto niente più e niente meno di quello che è dovuto all’Inda”, spiega Vinciullo.
Inizialmente, nella mini manovra approntata dalla giunta Crocetta erano stati inseriti fondi solo per i lavoratori del Bellini, del Biondo e del Vittorio Emanuele (teatri siciliani di Catania, Palermo e Messina). “Il governo era convinto che i lavoratori Inda fossero carne da macello, per cui a loro si poteva anche non garantire il pagamento degli stipendi”. I 358 mila euro previsti per l’Inda rappresentano la metà esatta di quanto finanziato lo scorso anno da Palermo. “Il criterio seguito è che per tutti c’è stato un taglio del 50%. Per il Biondo, per il Bellini, per il Vittorio Emanuele e per l’Inda. Così, con un criterio unico per tutti, si può anche fare. Fermo restando che per me la Fondazione Inda è una eccellenza siciliana, unica in tutta Europa capace di produrre risultati, in termini di pubblico, nettamente superiori agli altri enti teatrali”.




Siracusa. Nella manovrina regionale torna il contributo Inda. Vinciullo: "Giustizia è fatta"

Non è una guerra santa, ma poco ci manca. Enzo Vinciullo, vice presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale, è chiaro. “Blocco la manovrina del governo se alla Fondazione Inda non verrà dato quello che le spetta”, ripete da stanotte. Da quando, cioè, si è chiuso in ufficio di presidenza con i tecnici e l’assessore. E il risultato sarebbe stato ottenuto, perchè oggi verranno inseriti 358 mila euro per la Fondazione siracusana, cifra destinata al pagamento degli stipendi.  “E’ questione di giustizia ed equità. Non ho chiesto niente più e niente meno di quello che è dovuto all’Inda”, spiega Vinciullo.
Inizialmente, nella mini manovra approntata dalla giunta Crocetta erano stati inseriti fondi solo per i lavoratori del Bellini, del Biondo e del Vittorio Emanuele (teatri siciliani di Catania, Palermo e Messina). “Il governo era convinto che i lavoratori Inda fossero carne da macello, per cui a loro si poteva anche non garantire il pagamento degli stipendi”. I 358 mila euro previsti per l’Inda rappresentano la metà esatta di quanto finanziato lo scorso anno da Palermo. “Il criterio seguito è che per tutti c’è stato un taglio del 50%. Per il Biondo, per il Bellini, per il Vittorio Emanuele e per l’Inda. Così, con un criterio unico per tutti, si può anche fare. Fermo restando che per me la Fondazione Inda è una eccellenza siciliana, unica in tutta Europa capace di produrre risultati, in termini di pubblico, nettamente superiori agli altri enti teatrali”.




Siracusa. La nuova catena di comando in caso di allarme inquinamento e il ruolo dell'Asp

In caso di emergenza inquinamento, l’Azienda Sanitaria di Siracusa fornirà tempestivamente alla Prefettura tutte le informazioni necessarie per tutelare la salute dei cittadini. Questo non appena ricevuti dall’Arpa i dati sulla qualità dell’aria. E’ questa una delle principali novità emerse nel corso del tavolo tecnico voluto dal prefetto di Siracusa sulla problematica ambientale. “In presenza di una simile emergenza – spiega il direttore sanitario, Anselmo Madeddu – l’Arpa comunicherà tempestivamente i dati alla Unità di Crisi appositamente istituita dalla Azienda Sanitaria, che, a seconda del livello di rischio (basso, medio, alto ndr) si occuperà di fornire tutte le indicazioni e le raccomandazioni utili alla Prefettura che a sua volta coinvolgerà i Comuni interessati e la Protezione Civile”. uesta la nuova catena di comando.
“Tuttavia non tutte le sostanze chimiche emesse sono contemplate nella normativa vigente che si occupa solo di alcuni inquinanti come il benzene, gli idrocarburi, i policlorobifenili, i metalli pesanti. Le centraline dell’Arpa sono attrezzate per rilevare questi inquinanti ma non tutte le altre sostanze richiamate per esempio dalla normativa europea”, dice poi Madeddu. “Rimare primario affrontare l’aspetto della vacatio di cui oggi soffre la legislazione nazionale e regionale in tema di qualità dell’aria”. Il prefetto di Siracusa, Armando Gradone, ha formalmente sollevato la questione presso le sedi istituzionali competenti.




Siracusa. Scommesse, irregolari il 50% delle sale controllate dalla Finanza

Controlli a tappeto delle fiamme gialle di Siracusa in materia di giochi e scommesse. Alla fine della vasta operazione, emerge un dato eloquente: violazioni nell’applicazione delle norme sono state riscontrate nel 50% della sale controllate. Nel capoluogo come nei Comuni della provincia,  sono stati eseguiti 26 controlli. Sono state 13  le irregolarità riscontrate, soprattutto di esercizio abusivo delle scommesse. Sedici le persone denunciate. A Canicattini Bagni, militari della guardia di finanza hanno trovato a giocare d’azzardo, all’interno di un immobile adibito a bisca clandestina sei persone, che sono state denunciate. Gli investigatori hanno inoltre sequestrato l’immobile, 7.000 euro in contanti, carte e fiches.




Siracusa. Elezioni suppletive in provincia, il 18 giugno c'è il commissario ad acta. "Crocetta acceleri i tempi"

Tra l’ex deputato regionale Pippo Gennuso e il presidente Crocetta è ormai un continuo botta e risposta a suon di comunicati stampa. Gennuso non arretra di un millimetro, anzi rilancia. “Il parere dell’Avvocatura dello Stato e del Cga è solo un pretesto del presidente per ritardare le elezioni Regionali del 2012 in nove sezioni della provincia di Siracusa”. L’ex deputato dell’Mpa – Pds, Pippo Gennuso, vincitore del ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo attende la data del 18 giugno, quando verrà nominato dal Cga un commissario ad acta che dovrà indire le elezioni. “Su questa vicenda Crocetta è solo prigioniero della sua maggioranza. Stretto nella morsa dei partiti che lo hanno ricattato affinchè non firmasse il decreto per indire la mini tornata elettorale. Tuttavia resto danneggiato materialmente e moralmente e non fermerò l’azione risarcitoria di un milione di euro avviata nei suoi confronti.Se vuole, ha la possibilità di anticipare i tempi dei giudici amministrativi, tentando così di riparare al danno che i cittadini – elettori hanno subito nel 2012, consentendo a chi non aveva le carte in regola di sedere abusivamente all’Assemblea regionale Siciliana”.




Siracusa. Elezioni suppletive in provincia, il 18 giugno c'è il commissario ad acta. "Crocetta acceleri i tempi"

Tra l’ex deputato regionale Pippo Gennuso e il presidente Crocetta è ormai un continuo botta e risposta a suon di comunicati stampa. Gennuso non arretra di un millimetro, anzi rilancia. “Il parere dell’Avvocatura dello Stato e del Cga è solo un pretesto del presidente per ritardare le elezioni Regionali del 2012 in nove sezioni della provincia di Siracusa”. L’ex deputato dell’Mpa – Pds, Pippo Gennuso, vincitore del ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo attende la data del 18 giugno, quando verrà nominato dal Cga un commissario ad acta che dovrà indire le elezioni. “Su questa vicenda Crocetta è solo prigioniero della sua maggioranza. Stretto nella morsa dei partiti che lo hanno ricattato affinchè non firmasse il decreto per indire la mini tornata elettorale. Tuttavia resto danneggiato materialmente e moralmente e non fermerò l’azione risarcitoria di un milione di euro avviata nei suoi confronti.Se vuole, ha la possibilità di anticipare i tempi dei giudici amministrativi, tentando così di riparare al danno che i cittadini – elettori hanno subito nel 2012, consentendo a chi non aveva le carte in regola di sedere abusivamente all’Assemblea regionale Siciliana”.




Siracusa-Gela, consegna dei lavori dei nuovi lotti, il Cas: "avverrà quanto prima"

A chi manifesta perplessità per i ritardi nella consegna dei lavori dei lotti 6, 7 e 8 della Siracusa-Gela, il presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, Rosario Faraci, risponde placido. “A seguito dell’aggiudicazione definitiva si procederà quanto prima, e comunque nei termini di legge, ad ogni adempimento dovuto”, assicura riferendosi alla stipula del contratto ed alla conseguente consegna dei lavori. “Vista la rilevanza dell’opera il Cas – si legge in una nota – darà tempestiva comunicazione alle autorità istituzionali rappresentative del territorio interessato oltre che, evidentemente, ai media”.




Siracusa-Gela, consegna dei lavori dei nuovi lotti, il Cas: "avverrà quanto prima"

A chi manifesta perplessità per i ritardi nella consegna dei lavori dei lotti 6, 7 e 8 della Siracusa-Gela, il presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, Rosario Faraci, risponde placido. “A seguito dell’aggiudicazione definitiva si procederà quanto prima, e comunque nei termini di legge, ad ogni adempimento dovuto”, assicura riferendosi alla stipula del contratto ed alla conseguente consegna dei lavori. “Vista la rilevanza dell’opera il Cas – si legge in una nota – darà tempestiva comunicazione alle autorità istituzionali rappresentative del territorio interessato oltre che, evidentemente, ai media”.




Gestione del servizio idrico. Verso l'ipotesi mista: in campo i privati ma col controllo pubblico

Chi gestirà dal 26 maggio il servizio idrico nei 10 Comuni siracusani che hanno consegnato gli impianti a Sai 8? Tre le ipotesi: la prima coinvolge i privati di Aqualia, che hanno già fornito garanzie per i livelli occupazionali; la seconda vede una gestione privata ma sotto il controllo pubblico; e la terza – più remota – una gestione diretta dei Comuni. C’è tempo fino a lunedì, quando si metterà nero su bianco la soluzione definitiva.
Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, da ancor più corpo alla soluzione numero due. “Stiamo dedicando le ore che ci separano del prossimo incontro con la curatela fallimentare di Sai8 a trovare la soluzione migliore per garantire la gestione pubblica del servizio idrico e la difesa dei posti di lavoro”. Due garanzie possibili solo con un accordo pubblico-privati.
“La decisione dei piccoli Comuni di passare alla gestione diretta, della quale prendiamo atto – prosegue  Garozzo – conferma come la legge approvata martedì scorso all’Ars affronti in maniera molto parziale la questione. Ci consente di tornare in possesso degli impianti ma nulla offre per favorire l’avvio della nuova gestione e per garantire i lavoratori, lasciando quindi sul terreno gli ostacoli più grossi. Viste le novità di ieri e l’esperienza di Sai8, per senso si responsabilità siamo concentrati a trovare la soluzione migliore per i siracusani, che non può prescindere, come sosteniamo sin dalla campagna elettorale, dalla gestione pubblica del servizio”. I confronti di queste ore servono a superare l’ostacolo della start-up e a salvare il posto dei dipendenti, “specialmente degli ex Sogeas”, precisa ancora il primo cittadino.