Rosolini. "Dammi i soldi o pubblico le nostre foto a letto". Denunciato un 39enne

Avrebbe ricattato due donne con cui aveva avuto rapporti sessuali. Le avrebbe minacciate di rendere pubbliche le foto compromettenti se non lo avessero pagato. Le due, intimidite, si sono rivolte ai Carabinieri con cui hanno organizzato la trappola. I militari hanno invitato le donne a fissare un incontro. Scelta caduta su Rosolini,  nella zona della stazione ferroviaria. L’uomo, 39 anni,  era pronto a incassare la cifra pattuita, almeno 300 euro. Ma ha dovuto invece fare i conti con i militari che lo hanno subito bloccato e denunciato per estorsione.  Si tratta di Alessandro Sessa, di Siracusa, già noto per reati contro la persona e il patrimonio. Le donne, invece, erano di altre province siciliane e avrebbero intrattenuto con l’uomo due distinte relazioni in tempi diversi.




Rosolini. "Dammi i soldi o pubblico le nostre foto a letto". Denunciato un 39enne

Avrebbe ricattato due donne con cui aveva avuto rapporti sessuali. Le avrebbe minacciate di rendere pubbliche le foto compromettenti se non lo avessero pagato. Le due, intimidite, si sono rivolte ai Carabinieri con cui hanno organizzato la trappola. I militari hanno invitato le donne a fissare un incontro. Scelta caduta su Rosolini,  nella zona della stazione ferroviaria. L’uomo, 39 anni,  era pronto a incassare la cifra pattuita, almeno 300 euro. Ma ha dovuto invece fare i conti con i militari che lo hanno subito bloccato e denunciato per estorsione.  Si tratta di Alessandro Sessa, di Siracusa, già noto per reati contro la persona e il patrimonio. Le donne, invece, erano di altre province siciliane e avrebbero intrattenuto con l’uomo due distinte relazioni in tempi diversi.




Siracusa. Stock di auto acquistate da una onlus di assistenza: erano rubate e manomesse

Una onlus che opera nel settore dell’assistenza coinvolta in un giro di ricettazione. C’è anche una persona denunciata. Tutto la vicenda è partita dalla segnalazione di un antifurto satellitare che ha segnalato la presenza a Siracusa, zona Pizzuta, di una vettura rubata a Catania ad inizio aprile. Le pattuglie delle Volanti si sono messe alla caccia dell’auto, poi trovata in via Assoro con una targa, però, diversa da quella segnalata. Anche il numero di telaio, presente sulla scocca, si presentava alterato. I successivi controlli hanno permesso di verificare che l’auto era stata recentemente acquistata da una onlus siracusana con uno stock di tre altre vetture di uguale modello e concessa in uso ad altra associazione che opera nel settore assistenziale.  Le auto, delle Fiat Punto, tutte con analoghe manomissioni, sono state sequestrate in attesa di ulteriori accertamenti tecnici.




Siracusa. Corsa contro il tempo per l'acqua pubblica, martedì inizia la discussione all'Ars

Ieri aveva alzato la voce, oggi è stato “accontentato”. Da martedì comincia la discussione sul Disegno di Legge n.693, quello che prevede l’affidamento ai Comuni del servizio idrico integrato. L’argomento è stato fissato tra i punti all’ordine del giorno dell’Ars, per la soddisfazione di Enzo Vinciullo (Ncd) che a gran voce aveva lamentato il forte ritardo sul tema. “Contiamo di approvare il Disegno di Legge  entro aprile, per evitare così che la Curatela Fallimentare debba consegnare gli impianti del servizio idrico integrato ai privati. Confido nella collaborazione di tutti i colleghi della provincia di Siracusa e di tutti partiti presenti in Aula per procedere speditamente e garantire che in provincia di Siracusa il servizio rimanga pubblico”.




Elezioni Europee. Esclusa la lista di Green Italia. Il capolista Granata: "Faremo ricorso"

C’è anche la lista Green Italia-Verdi Europei tra le tre non ammesse alle Europee di maggio nella circoscrizione Sicilia-Sardegna. Le altre sono il Partito Comunista e il Movimento Bunga Bunga-Usei. Capolista di Green Italia è il siracusano Fabio Granata. Che mostra di non aver per nulla digerito la decisione e annuncia ricorso.  L’esclusione è stata motivata dalla mancanza di almeno 30 mila firme di elettori. “Noi abbiamo costruito un progetto importante, in stretto collegamento con i Verdi Europei”, spiega Granata. “Abbiamo interpretato la legge come il Presidente della Repubblica, ovvero noi dovremmo essere esentati dalla raccolta delle firme perchè forza rappresentata in parlamento. Chiaramente, trattandosi di elezioni europee, il parlamento di riferimento deve essere quello europeo dove i Verdi siamo la terza forza. Invece, il ministero dell’Interno ha interpretato la norma in maniera diversa, sostenendo che il parlamento di riferimento è quello italiano. Noi avevamo presentato le liste in modo sereno”.  Poi Fabio Granata si fa estremamente serio. “Faremo ricorso. Non vorrei che qualcuno volesse subito mettere a tacere la nostra voce fortemente critica verso i guai ambientali”.




Elezioni Europee. Esclusa la lista di Green Italia. Il capolista Granata: "Faremo ricorso"

C’è anche la lista Green Italia-Verdi Europei tra le tre non ammesse alle Europee di maggio nella circoscrizione Sicilia-Sardegna. Le altre sono il Partito Comunista e il Movimento Bunga Bunga-Usei. Capolista di Green Italia è il siracusano Fabio Granata. Che mostra di non aver per nulla digerito la decisione e annuncia ricorso.  L’esclusione è stata motivata dalla mancanza di almeno 30 mila firme di elettori. “Noi abbiamo costruito un progetto importante, in stretto collegamento con i Verdi Europei”, spiega Granata. “Abbiamo interpretato la legge come il Presidente della Repubblica, ovvero noi dovremmo essere esentati dalla raccolta delle firme perchè forza rappresentata in parlamento. Chiaramente, trattandosi di elezioni europee, il parlamento di riferimento deve essere quello europeo dove i Verdi siamo la terza forza. Invece, il ministero dell’Interno ha interpretato la norma in maniera diversa, sostenendo che il parlamento di riferimento è quello italiano. Noi avevamo presentato le liste in modo sereno”.  Poi Fabio Granata si fa estremamente serio. “Faremo ricorso. Non vorrei che qualcuno volesse subito mettere a tacere la nostra voce fortemente critica verso i guai ambientali”.




Siracusa. Il successo di "Verso Argo", benaugurante viatico per il debutto del Centenario

Teatro greco pieno in ogni di posto per “Verso Argo”, ideale prequel di Agamennone (debutto il 9 maggio) che ha aperto la stagione del Centenario Inda. Sulla scena, oltre ai 23 allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, Lucia Sardo nel ruolo di Ecuba, regina troiana che nella riscrittura di Eva Cantarella rivive il dramma della perdita totale della propria esistenza, come madre, regina e moglie. E poi Mita Medici nel ruolo di Elena, donna bella e grande seduttrice che affronta Menelao (Massimo Cimaglia). Su questi due personaggi l’autrice, la grecista Eva Cantarella, ha ritagliato due ruoli moderni e, al tempo stesso, classici. Belle e appassionanti anche le altre due interpreti, Cassandra (Evelyn Famà) e Andromaca (Deborah Lentini). La prima, struggente in una follia che la porterà alla schiavitù di Agamennone e la seconda straziante nell’accettare la morte del figlio Astianatte. Sulla scena anche Luchino Giordana nel ruolo di Taltibio, Simonetta Cartia e Francesca Pulvirenti (prima e seconda corifea), il giovane Gianmarco Silotti in quello di Astianatte.
“Ho scelto delle attrici – commenta il regista Giliberti – paradigma del personaggio che interpretano, volevo che coincidessero le loro visioni con quelle dei personaggi. Due figure, Ecuba e Elena, opposte. Elena, Mita Medici, è un potentissimo vento la cui stessa esistenza causa effetti reali , Ecuba, Lucia Sardo, è come una “madre terra”. Il loro scontro è fortissimo ma mai gridato sulla scena. In modo diverso, Cassandra e Andromaca, invece, rappresentano la percezione del dolore e il diritto alla sofferenza”.




Siracusa. Il successo di "Verso Argo", benaugurante viatico per il debutto del Centenario

Teatro greco pieno in ogni di posto per “Verso Argo”, ideale prequel di Agamennone (debutto il 9 maggio) che ha aperto la stagione del Centenario Inda. Sulla scena, oltre ai 23 allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, Lucia Sardo nel ruolo di Ecuba, regina troiana che nella riscrittura di Eva Cantarella rivive il dramma della perdita totale della propria esistenza, come madre, regina e moglie. E poi Mita Medici nel ruolo di Elena, donna bella e grande seduttrice che affronta Menelao (Massimo Cimaglia). Su questi due personaggi l’autrice, la grecista Eva Cantarella, ha ritagliato due ruoli moderni e, al tempo stesso, classici. Belle e appassionanti anche le altre due interpreti, Cassandra (Evelyn Famà) e Andromaca (Deborah Lentini). La prima, struggente in una follia che la porterà alla schiavitù di Agamennone e la seconda straziante nell’accettare la morte del figlio Astianatte. Sulla scena anche Luchino Giordana nel ruolo di Taltibio, Simonetta Cartia e Francesca Pulvirenti (prima e seconda corifea), il giovane Gianmarco Silotti in quello di Astianatte.
“Ho scelto delle attrici – commenta il regista Giliberti – paradigma del personaggio che interpretano, volevo che coincidessero le loro visioni con quelle dei personaggi. Due figure, Ecuba e Elena, opposte. Elena, Mita Medici, è un potentissimo vento la cui stessa esistenza causa effetti reali , Ecuba, Lucia Sardo, è come una “madre terra”. Il loro scontro è fortissimo ma mai gridato sulla scena. In modo diverso, Cassandra e Andromaca, invece, rappresentano la percezione del dolore e il diritto alla sofferenza”.




"Nessun caso di ebola in Sicilia". Il Ministero della Salute tranquillizza

E’ la psicosi del momento, specchio di vecchie paure che riemergono sotto il peso dell’emergenza migranti. Prima la tubercolosi, ora il virus Ebola. E’ dovuto intervenire persino il Ministero della Salute con tanto di nota ufficiale per smentire con forza le voci circolate in questi giorni. “Non ci sono casi di ebola in Sicilia”, si legge nella nota. Anche i responsabili sanitari siciliani escludono “categoricamente che al momento siano stati riscontrati casi di Ebola”. Già nei giorni scorsi il ministero della Salute tranquillizzava sulla situazione in Italia, dove sono state “rafforzate in via cautelativa le misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali. In merito a quanto diffuso da organi di informazione sull’epidemia di malattia da virus Ebola, che dopo i primi focolai in Guinea sta interessando alcuni Paesi limitrofi dell’Africa occidentale (Liberia, Sierra Leone, Mali), si precisa che il ministero della Salute italiano fornisce costantemente aggiornamenti sull’evoluzione della situazione attraverso comunicati inviati alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate alle problematiche sanitarie relative a viaggi e soggiorni internazionali. Questi comunicati sono consultabili nella sezione del portale del ministero della Salute ‘Eventi epidemici all’estero'”.




"Nessun caso di ebola in Sicilia". Il Ministero della Salute tranquillizza

E’ la psicosi del momento, specchio di vecchie paure che riemergono sotto il peso dell’emergenza migranti. Prima la tubercolosi, ora il virus Ebola. E’ dovuto intervenire persino il Ministero della Salute con tanto di nota ufficiale per smentire con forza le voci circolate in questi giorni. “Non ci sono casi di ebola in Sicilia”, si legge nella nota. Anche i responsabili sanitari siciliani escludono “categoricamente che al momento siano stati riscontrati casi di Ebola”. Già nei giorni scorsi il ministero della Salute tranquillizzava sulla situazione in Italia, dove sono state “rafforzate in via cautelativa le misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali. In merito a quanto diffuso da organi di informazione sull’epidemia di malattia da virus Ebola, che dopo i primi focolai in Guinea sta interessando alcuni Paesi limitrofi dell’Africa occidentale (Liberia, Sierra Leone, Mali), si precisa che il ministero della Salute italiano fornisce costantemente aggiornamenti sull’evoluzione della situazione attraverso comunicati inviati alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate alle problematiche sanitarie relative a viaggi e soggiorni internazionali. Questi comunicati sono consultabili nella sezione del portale del ministero della Salute ‘Eventi epidemici all’estero'”.