Cassibile. Una via intitolata al bracciante morto nei moti di Avola del 1968

A Cassibile da lunedì mattina una via porterà il nome di Angelo Sigona. Era un bracciante ucciso a 25 anni nei cosiddetti moti di Avola del dicembre del 1968. Via Angelo Signa nasce nella zona di piazza Caduti del Conte Rosso non lontano dalla neo istituita via Carmelo Zaccarello. Cerimonia di intitolazione lunedì alle 10. A scoprire la lapide toponomastica sarà il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo.
(foto: Angelo Sidona)




Augusta. Nasce SulidArte, gruppo di lavoro degli artisti professionisti

Elena La Ferla e Anna Passanisi sono state elette  rappresentanti del gruppo di lavoro permanente degli artisti professionisti augustani che operano nel settore culturale. L’idea di una squadra che cooperi stabilmente in nome dell’arte è dell’attore Luigi Tabita. Si vuole  creare un contenitore di  progetti, percorsi e strategie aperto a tutta la comunità.
Nel corso dell’assemblea è stato anche deciso il nome del gruppo: SulidArte. “Il suono di questa parola ricorda sia il sale delle nostre antiche saline che  la forza del sole splendente della nostra terra”, spiega Anna Passanisi. Il primo obiettivo di SulidArte sarà stilare un documento sulle criticità presenti ad Augusta e sulle proposte per un calendario di eventi culturali da attuarsi a breve termine.




Siracusa. Reale assessore regionale, soddisfazione del responsabile provinciale di Articolo 4

Ezechia Paolo Reale nuovo assessore all’Agricoltura e Articolo 4 a Siracusa festeggia. Salvo Sorbello, responsabile provinciale del movimento, accoglie “con viva soddisfazione la nomina di Reale, uomo delle grandi qualità e capacità, che ha già dimostrato di possedere indiscusse doti e qualità morali e professionali”. Con lui, è certo Sorbello, ” la Sicilia e la provincia di Siracusa in particolare potranno avvalersi dell’esperienza e della competenza di una persona che saprà offrire un contributo serio e concreto per la soluzione dei tanti problemi della nostra terra”.




Sgarlata-Reale, due siracusani in giunta a Palermo: Territorio e Agricoltura, ecco le deleghe

La settimana del rimpasto si chiude con la conferma: due assessori per Siracusa a Palermo. I nomi si conoscevano già, sono quelli di Mariarita Sgarlata e di Ezechia Paolo Reale. Per la prima è una riconferma, il secondo è una new entry. Delega al Territorio e Ambiente per l’ex reggente dei Beni Culturali, Agricoltura per Reale. Accontentato, quindi, Articolo 4: il movimento di LEanza aveva chiesto per il suo rappresentante un assessorato “pesante”. Destini collegati quelli dei due assessori, la presenza dell’uno è infatti collegata a quella dell’altra nella giunta bis di Crocetta. Tutta una storia di equilibri politici con uno sguardo alla situazione di Siracusa.




Siracusa. Claudia Koll al Santuario per un incontro spirituale

Nella cripta del Santuario della Madonna delle Lacrime incontro questa sera con Claudia Koll. L’attrice sarà la protagonista di una conversazione spirituale su “Maria, la compassione dell’Eccomi”. Nota è la svolta religiosa della Koll, una conversione che ha avuto inizio durante una meditazione. Adesso si dedica con passione e solidarietà al volontariato e all’apostolato, testimoniando in numerosi incontri di preghiera il “giro di boa” che ha impresso alla sua esistenza. Lo ha fatto anche a Siracusa lo scorso anno. Non è infatti la prima volta che Claudia Koll incontra i fedeli siracusani.




Siracusa. Cavallo ferito sulla Orientale Sicula, traffico in tilt fino alle 18.00

E’ stato riaperto alla circolazione solo nei minuti scorsi il tratto tra Priolo e Melilli della statale 114 “Orientale Sicula”. La carreggiata in direzione Siracusa era stata chiusa per la curiosa presenza di un cavallo sulla strada, con uscita obbligatoria a Cava Sorciaro. Come l’animale sia arrivato fin lì è un mistero. La sua presenza era stata segnalata dagli automobili in transito. Prima dell’arrivo del personale Anas, il cavallo sarebbe stato investito e ferito si è adagiato sull’asfalto.
(foto: dal web)




Siracusa. Riflessioni sul futuro del servizio idrico e il silenzio attorno alla vicenda

Un osservatore esterno rimarrebbe forse sorpreso dall’assenza nel dibattito pubblico e politico di Siracusa di un tema: il futuro della gestione del servizio idrico. Eppure la situazione è quanto meno intricata e nel breve periodo può rimettere in discussione le attuali certezze dei lavoratori di Sai 8, degli utenti e della stessa qualità del servizio.
Una breve storia. Prima c’era Sogeas società mista pubblico-privata, poi sono arrivati i privati ed è nata Sai 8 che è però stata dichiarata fallita nella parte finale del 2013 con la conseguenza che la gestione provvisoria è stata affidata ad una curatela fallimentare. Nel frattempo si è parlato tanto a Palermo di legge per l’acqua pubblica, rimasta però ferma in commissione. Eppure non pare sia un testo complesso, tredici articoli per tornare al punto di partenza. Nell’attesa, il commissario straordinario dell’Ato Idrico, Buceti, provava a mettere ordine nel siracusano dopo aver atteso iniziative dei sindaci che non convincevano l’ex magistrato. L’idea, alla fine, è brillante: costituzione di una società uninominale da parte del Consorzio con la partecipazione dei Comuni. Neanche il tempo di far digerire il progetto che il terremoto politico investe Palermo: via l’assessore Marino, che voleva l’acqua pubblica, e dimissioni del fedelissimo Buceti. Tutto mentre il 26 maggio si fa sempre più vicino. Per quella data serve una società di gestione a cui affidare il servizio a Siracusa, alla scadenza del mandato della curatela. C’è l’interesse di un gruppo altoatesino, Caltacqua rimane alla finestra e il pubblico nicchia dopo il colpo delle dimissioni di Buceti.
Nella mancanza di notizie ufficiali, il timore è che possa accadere di tutto, compreso una consegna degli impianti alla Prefettura perchè il gestore non c’è. Come avvenuto a Palermo con Acque Potabili Siciliane, pur con qualche distinguo. Sarebbe comunque un anno zero dalle conseguenze non prevedibili per tutti gli utenti e per i lavoratori. Si badi bene, 26 maggio non dicembre o l’anno del Signore 2020.
Si, un osservatore esterno rimarrebbe incredulo. Come lo erano lunedì sera i curatori fallimentari pazientemente seduti in Consiglio Comunale a sorbirsi la discussione su via Lentini e il senso di marcia da cambiare. E quando è arrivato finalmente il momento di parlare del servizio idrico, sono usciti dall’aula alcuni consiglieri: niente più numero legale e tutti a casa. Eppure le prese di posizione pubbliche e sbandierate a colpi di comunicati stampa lasciavano intendere ben altro interesse.
L’uscita di scena di Buceti ha rappresentato certamente un colpo per tutta la programmazione della vicenda. Ma ha “spiazzato” anche la gestione provvisoria. Dalla curatela sarebbe partita una telefonata all’indirizzo dell’ex commissario straordinario dell’Ato per esprimere dispiacere per l’epilogo che ha messo fuorigioco un interlocutore valido ed una persona seria. Nonostante qualche screzio, Buceti ha saputo rispondere alle richieste partite dai curatori come il costo dell’energia elettrica e la disponibilità di alcune risorse.
Questa fase di vuoto legislativo ma che è anche vuoto politico ed istituzionale può diventare un buco nero capace di ingerire tutto. La pratica dei distacchi ai morosi non è simpatica ma rientra in uno sforzo complessivo per tenere ancora in piedi il servizio che sarebbe testimoniato anche da altre scelte dolorose, come il taglio di alcune indennità ai dipendenti. E pure questo nel silenzio generale.
Negli anni passati c’era il malvezzo di attendere fino a un passo appena dal caos prima di risolvere le grane, con tanto di peana di disperato soccorso raccolti dalla politica che “accorreva” salvifica dopo aver nicchiato. Ma non sono più quei giorni ed è anacronistico pensare di poter agire secondo quei logori schemi di un periodo che fu. La nuova sensibilità pubblica e l’attenzione ai temi principali richiedono risposte prima dei problemi o quanto meno nel mentre si profilano. Non dopo, quando – secondo alcune letture – il sospetto di eventuali interessi pare motore di improvvise accelerate.




Siracusa. Pagliai, Gassman, Scianna, Fassari: sfilano le prime stelle della nuova stagione Inda

Una parata di star per la presentazione ufficiale del Festival del Centenario. Cento candeline per la Fondazione Inda che ha allestito un lungo e ricco calendario di eventi collegati al cinquantesimo ciclo di spettacoli classici. In prima fila c’erano Ugo Pagliai e Paola Gassman, Antonello Fassari e Francesco Scianna a cui si aggiungeranno Piera Degli Esposti, Mariano Rigillo, Massimo Venturiello ed Elisabetta Pozzi solo alcuni dei protagonisti delle rappresentazioni che richiamano ogni anno centinaia di migliaia di spettatori provenienti da ogni parte d’Europa.
La stagione – dedicata al fondatore Mario Tommaso Gargallo, prenderà il via tra pochi giorni, il 16 aprile con la cerimonia di apertura delle Feste Classiche a Palazzo Greco, sede della Fondazione. Nel pomeriggio cerimonia del tedoforo al teatro greco e lo spettacolo “Verso Argo”, una  rilettura scenica di testi di Eschilo, Euripide, Gorgia da Lentini, Omero, Ovidio e Teocrito per la regia di Manuel Giliberti, dedicato a Giusto Monaco.
Il 9 maggio via al ciclo tradizionale con Agamennone di Eschilo alternato a Coefore/Eumenidi sempre di Eschilo. Per la commedia, quest’anno la scelta è caduta su Le Vespe di Aristofane.
Alla presentazione della stagione hanno partecipato anche i registi dei tre spettacoli: Luca De Fusco (Agamennone), Daniele Salvo (Coefore/Eumenidi) e Mauro Avogadro (Le Vespe).




Siracusa. I protagonisti della stagione Inda: le interviste

Sullo schermo scorrono le immagini di cento anni di storia. Dal suggestivo bianco e nero degli esordi al colore dei filmati che raccontano anche di maestranze e sartorie. Macchina complessa quell’Inda, capace da cento anni di stupire e affascinare con il teatro classico. Qualità e grandi nomi, soprattutto nella stagione del Centenario come quella ormai alle porte.
Con orgoglio, è il commissario straordinario dell’Inda, Alessandro Giacchetti, a lanciare il conto alla rovescia per le “prime” in una ideale staffetta con il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, che Giacchetti ricorda essere “presidente in pectore”.

Tra i protagonisti del nuovo ciclo di spettacoli classici spiccano Elsabetta Pozzi (Clitennestra), Massimo Venturiello (Agamennone), Mariano Rigillo (Araldo) in Agamennone. Ugo Pagliai (Apollo), Paola Gassman (Profetessa), e Piera degli Esposti (Atena) sono il quid in più per Coefore/Eumenidi dove atteso protagonista è Francesco Scianna (Oreste).

Le due tragedie divideranno la scena del teatro greco con la commedia “Le Vespe” di Aristofane. Sergio Mancinelli (Sosia), Antonello Fassari (Vivacleone) e le musiche dal vivo della Banda Osiris. La regia è di Mauro Avogadro.




Priolo. Bufera giudiziaria, Zappulla-Marziano: "Si dimetta il sindaco"

“Accuse pesanti e gravissime, impongono una valutazione di ordine politico”. E’ secco il commento del parlamentare nazionale del Pd, Pippo Zappulla, e del collega regionale, Bruno Marziano, in ordine alla bufera giudiziaria che si è abbattuta sul Comune di Priolo. “Siamo per il rispetto dei principi costituzionali e per la piena applicazione dello stato diritto e quindi attendiamo con fiducia le decisioni che saranno assunte dagli organi preposti della Magistratura. Icapi di imputazione e le precise accuse che vengono rivolte in primo luogo al Sindaco  sono gravi.  Una amministrazione e un Sindaco con quelle accuse non potrà, a nostro avviso, restare ancora a lungo a dirigere un Comune così importante per le drammatiche necessità e urgenze sul tappeto”.
I due parlamentari chiedono insomma le dimissioni di Rizza. “Occorre un sindaco nel pieno della sua legittimità, dell’autorevolezza e credibilità per guidare un consiglio e una amministrazione che deve sapersi misurare con le emergenze del lavoro, della tutela ambientale, della sicurezza e bonifica del territorio, delle politiche sociali, etc”.  Poi spazio alla diatriba tutta interna al Partito Democratico siracusano. “Cogliamo  l’occasione – scrivono Zappulla e Marziano – per esprimere il pieno compiacimento e il ringraziamento al segretario del circolo e all’intero gruppo dirigente del Pd di Priolo Gargallo per avere resistito, nella conclusa fase congressuale, ai tentativi di indebita appropriazione del Pd locale con evidenti rischi di inquinamento e di grave esposizione giudiziaria e politica. Quando parlavamo e denunziavamo i tentativi di appropriazione, indebitamente attivati, del Partito democratico nel territorio non eravamo, quindi, visionari. E temiamo che quello di Priolo non è e non sarà un caso isolato”.

(foto: Priolo Notizie)