Siracusa. "Caro sindaco, li ho visti. Ecco le prove", la Municipale sulle tracce di chi ha imbrattato il Monumento

Per gli imbrattatori del Monumento ai Caduti appena ripulito  è in arrivo una bella multa. Forse pensavano di averla fatta franca, ma non avevano fatto i conti con la coscienza dei siracusani per bene, che ci sono e sono tanti. Uno di loro questa mattina è andato a Palazzo Vermexio, è salito al secondo piano ed ha chiesto di incontrare il sindaco. Una volta entrato nell’ufficio di Giancarlo Garozzo, dopo i saluti, la spiegazione di quella sua visita. “Signor sindaco, io ho visto chi ha sporcato il Monumento. Li ho anche rimproverati e sono stato insultato per questo”, spiega il distinto signore seduto davanti al primo cittadino. E subito dopo consegna un elemento di prova che consentirà ai Vigili Urbani di risalire in poco tempo ai due responsabili del gesto. “Orgoglioso di questo mio concittadino”, dice Garozzo che su Facebook, dove la notizia e le foto dell’imbrattata sono state tra le più lette degli ultimi giorni, annuncia: “questa volta li prendiamo”. E fioccano i commenti. Tutti concordi su di un punto: “appena li trovate, fategli pulire le scritte con gli spazzolini”.




Siracusa. "Caro sindaco, li ho visti. Ecco le prove", la Municipale sulle tracce di chi ha imbrattato il Monumento

Per gli imbrattatori del Monumento ai Caduti appena ripulito  è in arrivo una bella multa. Forse pensavano di averla fatta franca, ma non avevano fatto i conti con la coscienza dei siracusani per bene, che ci sono e sono tanti. Uno di loro questa mattina è andato a Palazzo Vermexio, è salito al secondo piano ed ha chiesto di incontrare il sindaco. Una volta entrato nell’ufficio di Giancarlo Garozzo, dopo i saluti, la spiegazione di quella sua visita. “Signor sindaco, io ho visto chi ha sporcato il Monumento. Li ho anche rimproverati e sono stato insultato per questo”, spiega il distinto signore seduto davanti al primo cittadino. E subito dopo consegna un elemento di prova che consentirà ai Vigili Urbani di risalire in poco tempo ai due responsabili del gesto. “Orgoglioso di questo mio concittadino”, dice Garozzo che su Facebook, dove la notizia e le foto dell’imbrattata sono state tra le più lette degli ultimi giorni, annuncia: “questa volta li prendiamo”. E fioccano i commenti. Tutti concordi su di un punto: “appena li trovate, fategli pulire le scritte con gli spazzolini”.




Siracusa. "Verità per mio figlio" e s'incatena a pochi metri dal Tribunale. Guarda il video

Il 16 aprile saranno due anni senza il suo Francesco. Aveva ventisei anni quando perse la vita in un incidente stradale con la moto, nei pressi dell’ area commerciale di contrada Fusco. Da quella sera, Sebastiano Garofalo, il padre, si interroga su quanto accaduto e si è convinto che vi siano responsabilità di terzi nella morte di quel suo figlio. Stanco di attendere, questa mattina si è incatenato in viale Santa Panagia, a pochi metri dal Tribunale. Chiede verità e giustizia per Francesco in chiusura di un’inchiesta che – lamenta – procederebbe con lentezza.




Siracusa. "Verità per mio figlio" e s'incatena a pochi metri dal Tribunale. Guarda il video

Il 16 aprile saranno due anni senza il suo Francesco. Aveva ventisei anni quando perse la vita in un incidente stradale con la moto, nei pressi dell’ area commerciale di contrada Fusco. Da quella sera, Sebastiano Garofalo, il padre, si interroga su quanto accaduto e si è convinto che vi siano responsabilità di terzi nella morte di quel suo figlio. Stanco di attendere, questa mattina si è incatenato in viale Santa Panagia, a pochi metri dal Tribunale. Chiede verità e giustizia per Francesco in chiusura di un’inchiesta che – lamenta – procederebbe con lentezza.




Siracusa. Telesoccorso e Asili nido, i dubbi della Princiotta che avvia una sua "indagine" a tutto campo

Telesoccorso e asili nido: sui due servizi dati in gestione dal Comune, la consigliera Simona Princiotta vuole vederci chiaro. Deve avere più di un sospetto se ha scritto e firmato di suo pugno una richiesta di accesso ad ogni atto collegato ai due provvedimenti, uno a firma di un dirigente, l’altro di Giunta.
Si rivolge direttamente al segretario generale del Comune, Daniela Costa, che è anche la responsabile alla trasparenza. “Le chiedo un parere di regolarità sulla determina dirigenziale numero 135 (telesoccorso, ndr) e sulla delibera di Giunta numero 33 del 17 marzo 2014 (asili nido, ndr)”. Sulla scorta dei poteri di indagine sull’attività amministrativa propri dei consiglieri comunali, la Princiotta vuole copia di tutti gli atti propedeutici a tali provvedimenti. “Per la determina dirigenziale – scrive – ritengo indispensabile sapere se sono somme dovute, se la società ha avuto regolare autorizzazione a proseguire il servizio di telesoccorso, per quanti assistiti, se è avvenuta una riduzione degli utenti, per quanti utenti vi era copertura regionale, con quali criteri sono state effettuate le riduzioni degli utenti, se esistono come da Regolamento le relazioni degli assistenti sociali per ogni singolo utente”. Richieste capillari, al punto da nascondere a fatica come la consigliera Princiotta nutra qualche perplessità e più di un dubbio. Non è forse un caso, allora, che voglia anche “conoscere il parere dell’ufficio legale” sui due provvedimenti che spostano nuove somme per i servizi in affido.
Già, due provvedimenti. L’altro è la delibera sugli asili nido. La consigliera di area Pd aveva già anticipato di voler dare battaglia. Anche in questo caso, la sua richiesta -ferma – è quella di esser messa in condizione di visionare tutti gli atti: “la documentazione fornita dai gestori a supporto dell’avvenuto adeguamento degli stipendi dei dipendenti, copia dell’incarico dato al consulente esterno (nel testo originale con tanto di virgolette, forse ironiche, ndr), copia della convenzione e delle proroghe”.
Sulla questione, Simona Princiotta ha presentato un atto di indirizzo (“votato in aula quasi alla unanimità”, ndr) che mira alla interruzione del regime di proroghe che vige ormai da 13 anni. “Dobbiamo andare in gara”, ripete. E sulla delibera in questione aggiunge: “Ho appreso con infinito stupore della sua esistenza. La giunta da mandato al dirigente per procedere ad una transazione e soddisfare la richiesta dei gestori degli asili nido comunali di adeguamento agli standard nazionali dal 2008 ad oggi. Chiedendo, addirittura, il conferimento ad un consulente contabile esterno per il calcolo delle somme. Sono certa che se questa delibera indigna me avrà un effetto ancora più amplificato su Giancarlo Garozzo che questa battaglia verso la legalità l’ha intrapresa prima di me. Da consigliere fece un atto di indirizzo analogo al mio”. Le varie proroghe sarebbero state dettate da ragioni economiche, di risparmio per l’amministrazione. “Ma oggi si decide di fare un accordo che  ammonterebbe  quasi a 2 milioni di euro con una transazione, senza acquisire un parere legale e con una procedura anomala quale quella di un atto di indirizzo politico a supporto del dovuto atto dirigenziale”.




Siracusa. Telesoccorso e Asili nido, i dubbi della Princiotta che avvia una sua "indagine" a tutto campo

Telesoccorso e asili nido: sui due servizi dati in gestione dal Comune, la consigliera Simona Princiotta vuole vederci chiaro. Deve avere più di un sospetto se ha scritto e firmato di suo pugno una richiesta di accesso ad ogni atto collegato ai due provvedimenti, uno a firma di un dirigente, l’altro di Giunta.
Si rivolge direttamente al segretario generale del Comune, Daniela Costa, che è anche la responsabile alla trasparenza. “Le chiedo un parere di regolarità sulla determina dirigenziale numero 135 (telesoccorso, ndr) e sulla delibera di Giunta numero 33 del 17 marzo 2014 (asili nido, ndr)”. Sulla scorta dei poteri di indagine sull’attività amministrativa propri dei consiglieri comunali, la Princiotta vuole copia di tutti gli atti propedeutici a tali provvedimenti. “Per la determina dirigenziale – scrive – ritengo indispensabile sapere se sono somme dovute, se la società ha avuto regolare autorizzazione a proseguire il servizio di telesoccorso, per quanti assistiti, se è avvenuta una riduzione degli utenti, per quanti utenti vi era copertura regionale, con quali criteri sono state effettuate le riduzioni degli utenti, se esistono come da Regolamento le relazioni degli assistenti sociali per ogni singolo utente”. Richieste capillari, al punto da nascondere a fatica come la consigliera Princiotta nutra qualche perplessità e più di un dubbio. Non è forse un caso, allora, che voglia anche “conoscere il parere dell’ufficio legale” sui due provvedimenti che spostano nuove somme per i servizi in affido.
Già, due provvedimenti. L’altro è la delibera sugli asili nido. La consigliera di area Pd aveva già anticipato di voler dare battaglia. Anche in questo caso, la sua richiesta -ferma – è quella di esser messa in condizione di visionare tutti gli atti: “la documentazione fornita dai gestori a supporto dell’avvenuto adeguamento degli stipendi dei dipendenti, copia dell’incarico dato al consulente esterno (nel testo originale con tanto di virgolette, forse ironiche, ndr), copia della convenzione e delle proroghe”.
Sulla questione, Simona Princiotta ha presentato un atto di indirizzo (“votato in aula quasi alla unanimità”, ndr) che mira alla interruzione del regime di proroghe che vige ormai da 13 anni. “Dobbiamo andare in gara”, ripete. E sulla delibera in questione aggiunge: “Ho appreso con infinito stupore della sua esistenza. La giunta da mandato al dirigente per procedere ad una transazione e soddisfare la richiesta dei gestori degli asili nido comunali di adeguamento agli standard nazionali dal 2008 ad oggi. Chiedendo, addirittura, il conferimento ad un consulente contabile esterno per il calcolo delle somme. Sono certa che se questa delibera indigna me avrà un effetto ancora più amplificato su Giancarlo Garozzo che questa battaglia verso la legalità l’ha intrapresa prima di me. Da consigliere fece un atto di indirizzo analogo al mio”. Le varie proroghe sarebbero state dettate da ragioni economiche, di risparmio per l’amministrazione. “Ma oggi si decide di fare un accordo che  ammonterebbe  quasi a 2 milioni di euro con una transazione, senza acquisire un parere legale e con una procedura anomala quale quella di un atto di indirizzo politico a supporto del dovuto atto dirigenziale”.




Portopalo. Il colloquio di lavoro finisce con un arresto

Cercava un posto di lavoro ma alla fine ha trovato solo…i carabinieri. E’ il finale della storia che ha per protagonista un disoccupato di 48 anni di Portopalo. Salvatore Pentito, questo il suo nome, si era presentato in un albergo  per sostenere un colloquio di lavoro con il proprietario. La stagione estiva è alle porte e serve del personale a tempo determinato. Al termine della chiacchierata ha lasciato il curriculum e avrebbe preso in cambio  un portafogli che era sulla scrivania, con dentro mille euro in contanti. L’albergatore si è accorto del furto ed ha chiamato i carabinieri che hanno bloccato in poco tempo  il disoccupato per strada. E’ stato arrestato per furto.
 




Siracusa. Brugaletta a capo dell'Azienda Sanitaria, Zappia a Catania

Fuori Mario Zappia, dentro Salvatore Brugaletta. La Regione nomina i nuovi manager della Sanità e le scelte di Crocetta toccano anche Siracusa. Ai vertici dell’Asp è stato infatti nominato Brugaletta, mentre Marizo Zappia – commissarios traordinario – si sposta di qualche chilometro e va alla guida dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania.
Una scelta che non dovrebbe compromettere l’appena rilanciato cammino verso il nuovo ospedale. Zappia negli ultimi mesi si era mosso di concerto con il sindaco Garozzo con una serie di incontri ed impegni con l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino.
Brugaletta, 57 anni a giugno, arriva da Ragusa. E’ uno dei nomi nuovi voluti da Crocetta, non ha altre esperienze da “manager”. Dirigente di seconda fascia nel distretto sanitario di Ragusa è chiamato ora a guida l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa in un anno da cui il territorio si attende la certezza della costruzione di un nuovo ospedale. Prima sfida: completare il percorso per radioterapia avviato da Zappia.




Siracusa. Il miglior pesce d'aprile? Eccolo…

Hanno sorriso in tanti. Anzi, hanno proprio riso. Di gusto. Inevitabile davanti ad una scena così. Siamo nei pressi di piazza Corrado Maranci, lungo via Andrea Palma. Una delle vetture posteggiate in sosta, probabilmente sotto casa della “vittima” dello scherzo, è stata foderata integralmente con della pellicola in cellophane. Impegno notevole da parte dei buontemponi che hanno così piazzato il loro evidentemente pianificato pesce d’aprile. Pare che sul posto sia intervenuta anche la polizia, forse allertata dal proprietario della vettura. Neanche i poliziotti sarebbero riusciti a trattenere un sorriso mentre davano una mano per riportare l’auto allo stato “originario”. E c’era anche chi gioca a indovinare quanti metri di pellicola siano stati necessari per l’insolita operazione: “almeno quattro da venti metri”, abbozza qualcuno.
A quanto pare, però, non è stato un caso isolato. Anche in Ortigia una smart for four è stata ricoperta con pellicola. Con tanto di fiocco sul tettuccio.




Avola. Comune a rischio default, l'on. Bandiera: "La politica collabori, pronto se il sindaco chiama"

Il Comune di Avola a rischio dissesto dopo la bocciatura del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti. “Un motivo di seria preoccupazione”, commenta il deputato regionale Edy Bandiera (FI). “Le conseguenze per i cittadini sarebbero gravi e nefaste con l’aumento del livello di tassazione e con la diminuzione dei servizi a disposizione della comunità”, dice ancora Bandiera.
“Attualmente la fase delicatissima che l’Ente sta attraversando, come pure molti altri Comuni della nostra Provincia e Regione, impone un atto di responsabilità da parte della politica. Bisogna collaborare. Eventuali responsabilità presenti e passate, del resto, saranno accertate dall’organismo contabile deputato”. Poi Edy Bandiera rivolge un invito al sindaco di Avola, Luca Cannata. “Non esitare a coinvolgere tutta la Deputazione Regionale per quegli aspetti per cui possiamo agire, per individuare insieme percorsi e soluzioni volte a salvaguardare la cittadinanza avolese, a cui mi legano anni di presenza e attenzione alle istanze territoriali”.