Augusta. Ancora migranti in arrivo. Tra i soccorsi, un cadavere un intossicato

E’ attesa per la giornata di venerdì ad Augusta nave San Giusto. Il mezzo anfibio della Marina Militare è impegnato anche in queste ore in nuovi interventi di ricerca e soccorso di migranti in difficoltà che fanno lievitare il numero di stranieri a bordo. Diverse centinaia, tra cinque o seicento secondo una prima stima. Dopo le prime procedure di identificazione a bordo, saranno condotti ad Augusta per le operazioni di sbarco e accompagnamento presso i centri di accoglienza indicati dal Ministero.
Tra i circa 400 migranti soccorsi durante la notte scorsa da San Giusto, anche un cadavere ed una persona con grave insufficienza respiratoria.  I due sarebbero stati stipati in sala macchine e avrebbero inalato i tossici vapori di idrocarburi nel barcone in cui viaggiavano. Il corpo del migrante e il ferito sono stati entrambi evacuati con l’elicottero a Catania.
In attesa della San Giusto, dovrebbe raggiungere in nottata il porto di Augusta la Dattilo M, uno dei tre mercantili “coinvolti” nelle operazioni di soccorso ai migranti in questa nuova ondata. A bordo 240 persone che si aggiungo alle 596 sbarcate nel molo megarese questa mattina dalla  fregata Grecale e dalla corvetta Sfinge.




Floridia. Aggressione al sindaco: odio razziale tra le motivazioni?

Ventiquattro ore dopo l’aggressione e gli arresti, il sindaco di Floridia Orazio Scalorino incassa qualche nota di solidarietà (il sindaco di Canicattini, Amenta e la segreteria provinciale del Pd) e prova a mettersi alle spalle quell’esperienza ma soprattutto le minacce indirizzate alla famiglia del primo cittadino. “Per la prima volta mi sono sentito in pericolo”, racconta a SiracusaOggi.it.
Le parole pesanti, una vetrinetta del suo ufficio in frantumi, i calci alle porte, una sedia brandita a mò di arma. Tutto è successo in pochi minuti, meno di venti, nel suo ufficio, dentro il palazzo comunale. Aveva ricevuto una coppia di coniugi. Un incontro per cercare di risolvere il loro problema abitativo.
Momenti su cui si è fatta pienamente luce. Ecco cosa è successo. I due, disoccupati, erano stati “sfrattati” dall’abitazione di un parente e al primo cittadino chiedevano un tetto, qualcosa di meglio della loro auto dove avevano trascorso le ultime notti. “Gli stavo proponendo di dormire nella ex Casa Albergo per Anziani, struttura comunale non in eccelse condizioni ma era l’unica soluzione possibile nell’immediato”, racconta Scalorino. Ai coniugi la soluzione proposta non è andata a genio. E allora hanno iniziato a inveire contro il sindaco e, a sorpresa, gli extracomunitari. “Aiutate i neri e lasciate noi floridiani in mezzo alla strada”, urlano. Una sorta di odio razziale alla base della violenta quanto improvvisa reazione. Marito e moglie prendono a calci la porta dell’ufficio, si sfogano contro una vetrinetta e altri mobili della stanza del sindaco. Intervengono i dipendenti comunali, si frappongono tra il primo cittadino e i due coniugi. Alla donna strappano via di una mano una sedia pronta a raggiungere Orazio Scalorino. Fino all’arrivo delle forze dell’ordine che arrestano i due, posti ieri  ai domiciliari.
“Tutta colpa di una certa politica”, si sfoga oggi  il sindaco. E non è difficile leggere nelle sue parole un riferimento alle polemiche che hanno acceso gli animi a Floridia, specie dopo la decisione di creare un centro Sprar per richiedenti asilo e rifugiati, per un investimento di circa un milione di euro in tre anni in arrivo da Roma. In Consiglio Comunale, come fuori, sono volate accuse. “Ironia della sorte, nei giorni scorsi avevo chiamato il Prefetto di Siracusa perchè qui siamo ormai sull’orlo dell’istigazione all’odio razziale”, ricorda amareggiato Scalorino, preoccupato dai primi segnali di una possibile, nuova guerra tra poveri e disperati “divisi” solo dal colore.
(foto: il sindaco Scalorino con fascia tricolore, accanto al premier Renzi)




Siracusa. Nuovo ospedale, "una lettera per rispondere agli scettici"

L’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, ha inviato una lettera al Ministero. E conferma l’impegno assunto pochi giorni fa durante una riunione palermitana con il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, e il commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia parlando di nuovo ospedale a Siracusa: la sua costruzione ha priorità uno. “Siamo passati dal 74.o posto in fascia 3 alla priorità assoluta”, rimarca il primo cittadino. “Continueremo a monitorare il percorso del finanziamento a Roma, cercando di portare a compimento l’iter amministrativo che ci porterà alla costruzione del nuovo ospedale. Ancora una volta qualcuno ha mentito sapendo di mentire e provveduto a fare disinformazione. Perché questi attacchi non sono stati fatti nel 2012 quando la nostra città era stata collocata al 74.o posto? Perché nessuno della deputazione si è interessato allora per ottenere i finanziamenti in tempi più rapidi? Perchè solo ora gli attacchi, quando si ha la certezza che il finanziamento arriverà? Io le risposte me le sono già date e credo anche la città”, chiosa Garozzo con chiari riferimenti a dichiarazioni di deputati regionali siracusani. Nel documento unico degli investimenti sanitari in Sicilia viene chiesta la rimodulazione della proposta originaria, prevedendo l’inserimento del nuovo ospedale di Siracusa tra gli interventi finanziati.

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La lettera dell’assessore Borsellino




Siracusa. Operazione Efesto, le immagini delle intercettazioni e le parole del procuratore Giordano

Il procuratore capo di Siracusa, Francesco Giordano, parla dell’operazione Efesto e dei quattro fermi operati. L’omicidio di Nicola La Porta si intreccia con altre indagini ma l’avere bloccato i quattro sospettati di aver messo in piedi una pericolosa e violenta organizzazione criminale riporta il sereno a Floridia.




Siracusa. Omicidio La Porta: i 4 sospettati erano pronti ad uccidere ancora

Avevano costituito un sodalizio criminale pronto a tutto per mantenere la leadership conquistata sul territorio. Compreso eliminare chi ostacolava il loro “lavoro”. Come Nicola La Porta, il 45enne ucciso ad inizio marzo. A pianificare e realizzare quel delitto sarebbero stati proprio loro. Due giorni fa il fermo dei quattro sospettati: Osvaldo Lopes (Siracusa, 38), Salvatore Mollica (41), Giuseppe Genesio (Avola, 25) e Leonardo Maggiore (Siracusa, 19). Concorso in omicidio l’accusa a loro carico. La Porta ha pagato con la vita un azzardo: lui che di quel gruppo criminale era organico, stava cercando un nuovo canale per l’approvvigionamento di sostanze stupefacenti da spacciare. Ma con quella  intraprendente azione avrebbe creato un danno economico all’organizzazione. Uno sgarro da punire in modo esemplare. Da qui l’idea di concordare ed eseguire l’omicidio. La vittima è stata raggiunta da sei colpi di pistola calibro 38 al torace ed alla testa. Subito dopo il delitto, il corpo è stato abbandonato in aperta campagna, poco fuori Floridia, dove è stato ritrovato molte ore dopo.
Ma i dettagli emersi dall’operazione Efesto, come il dio greco, parlano di un gruppo di fuoco pronto a tornare a far parlare le armi.Gli investigatori sono certi che Lopes e compagni erano pronti a tornare a uccidere. Almeno due i bersagli: un pregiudicato vicino a Nicola La Porta e un piccolo criminale “moroso” nelle forniture di stupefacente. Il primo delitto non è stato portato a compimento per circostanze fortuite. Ma il materiale raccolto ha indotto i Carabinieri del Nucleo Radiomobile a fare in fretta per bloccare i quattro criminali ritenuti pericolosi.
I  sospettati avrebbero, in sostanza, creato un vero e proprio sodalizio con un suo vertice ed una rigida distribuzione di ruoli e mansioni che operava soprattutto nel traffico degli stupefacenti. Un gruppo in cui spiccherebbe la personalità decisa e violenta di Osvaldo Lopes, ritenuto il capo capace di esercitare – secondo gli inquirenti – un dominio indiscusso nei confronti dei suoi sodali e terrorizzare i concorrenti. “Qualità” che gli avevano permesso di assumere il controllo dello spaccio a Floridia e nell’hinterland. Un controllo che nessuno doveva intralciare, pena la morte.




Priolo. Violenza da "Arancia Meccanica": prendono a bastonate un 33enne. Ricoverato, è in prognosi riservata

Due fratelli in manette a Priolo: Paolo e Angelo Tiralongo, di 26 e 20 anni. avrebbero aggredito un 33enne. Un pestaggio violento, non solo calci e pugni. I due si sarebbero serviti anche di un bastone in legno. Futili i motivi che avrebbe innescato la furiosa rabbia dei due fratelli forse legati a vecchi dissapori.
Nonostante i colpi subiti, la vittima è riuscita a liberarsi dalla morsa dei suoi aggressori e chiamare con le ultime forze  i Carabinieri. In poco tempo i militari hanno rintracciato i fratelli Tiralongo e sequestrato il bastone ancora sporco di sangue. I due sono finiti ai domiciliari con l’accusa di lesioni gravi.
Il 33enne è ricoverato al Muscatello di Augusta. Riservata la prognosi ma non sarebbe in pericolo di vita. Ha però subito traumi al cranio, al torace ed all’addome, la rottura della milza ed una lacerazione alla regione epatica.
(foto: dal web)




Siracusa. In prefettura incontro per i nuovi cantieri della Siracusa-Gela. "Accelerare, lavoro priorità"

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil (Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò) sono stati ricevuti questa mattina dal prefetto di Siracusa. “I lavoratori hanno il diritto di sapere e di conoscere tempi e stato di un appalto  importante per il futuro del loro settore. Attendiamo che vengano accelerati i passi per giungere all’assegnazione definitiva dell’appalto e, quindi, all’inizio dei lavori per il completamento del tratto autostradale Rosolini-Modica”. I famosi lotti 6,7 e 8. Il prossimo 21 marzo, così come disposto dal responsabile unico del procedimento, si terrà la seduta pubblica per l’aggiudicazione provvisoria alla presenza delle sette ditte partecipanti. La Commissione ministeriale, valutate le conclusioni della subcommissione che ha verificato la congruità dell’offerta anomala, procederà all’aggiudicazione alla “Cosedil” e “Società italiana per condotte d’acqua”.
“Siamo certi che entro la prossima settimana avremo l’aggiudicazione definitiva e, quindi, un calendario certo per l’inizio dei lavori”, annunciano i sindacati. “Vogliamo garanzie sui tempi di assegnazione per passare, subito dopo, alla stipula di un protocollo sulla legalità ed il lavoro. Certezze sugli appalti e, anche, garanzie occupazionali per la manodopera locale, siracusana e ragusana”. Nel corso dell’incontro il prefetto Gradone, raccogliendo le istanze dei sindacati, ha preannunciato un incontro con il Commissario dell’Autorità portuale di Augusta per fare il punto sui lavori di adeguamento dello scalo già finanziati.




Augusta. Sbarcati i primi 596 migranti soccorsi dalla Marina: altri mille in arrivo

Oltre duemila migranti sono stati soccorsi nelle ultime ore da navi della Marina Militare e mercantili. I primi 596 sono arrivati questa mattina in porto ad Augusta. Erano a bordo della  fregata Grecale e dalla corvetta Sfinge. Altri arrivi dovrebbero susseguirsi nelle prossime ore e nella giornata di domani con la nave anfibia San Giusto, la fregata Euro e il pattugliatore Cigala Fulgosi della Marina Militare. Alcuni mezzi navali sono stati “dirottati” verso Pozzallo ma Augusta rimane lo snodo centrale per la fase di sbarco seguente al soccorso in mare ed al trasbordo.




Siracusa, Barbara D'Urso, gli albergatori e una nuova lettera in tv: "ti mandiamo auto e autista, ma tu vieni"

E adesso è amore tra Siracusa e Barbara D’Urso. Per chi se lo fosse perso, raccontiamo cosa è successo ieri sera. Nella parte finale della sua trasmissione su Canale 5, la conduttrice è tornata sulla recente polemica dopo una sua frase. Da consolidata tradizione, sventola davanti le telecamere una lettera arrivatale proprio da Siracusa. Un invito a trascorrere qualche giorno di relax proprio nella città di Archimede, alla scoperta delle bellezze locali per chiudere così definitivamente il caso. Autori dell’invito, quaranta operatori dell’accoglienza turistica siracusani raccolti nella sigla di categoria “Noi Albergatori”. La D’Urso si spende e spande in paroloni (“amo i siracusani”, “Siracusa la Grande”) e legge vari passaggi della cordiale missiva inviatale. “Visto che non ama viaggiare in aereo, siamo pronti anche a inviarle un’auto con chaffeur per raggiungere Siracusa”,  le scrivono gli albergatori aretusei.
Pare che la D’Urso ci stia seriamente pensando. In attesa di una sua risposta ufficiale, riesplodono le polemiche. Perchè a tanti quell’invito dopo cotanta onta in diretta tv non è andato a genio. Addirittura una macchina per prenderla e accompagnarla. Un pò troppo. Cassa di risonanza del malumore, ancora una volta, facebook. “Ma così facendo abbiamo evitato di lasciarle una comoda via di fuga per rifiutare gentilmente l’invito visto che non si muove in aereo”, spiega cordiale Peppe Rosano, il presidente di Noi Albergatori, che quella lettera ha studiato e inviato insieme ai suoi associati. “D’accordo, ha detto senza malizia una frase che non suonava come un complimento. Questo non vuol dire che non si debba sfruttare l’occasione in maniera positiva, più e meglio di quanto è stato fatto fino ad ora. La D’Urso potrebbe diventare una testimonial di Siracusa e del suo territorio”. Se accettasse l’invito, ad esempio, non è escluso che potrebbe nascere anche un servizio per raccontare la “pacificazione” da trasmettere sempre su Canale 5. E al posto delle parole, questa volta ci sarebbero le immagini di una terra bellissima. Insomma, ancora una volta – visto da Noi Albergatori – tanto rumore per nulla.




Siracusa. "Verso Argo" la tourneè che apre la stagione del Centenario Inda

Inizia venerdì 21 la tourneè della Fondazione Inda. Per dieci giorni, fino al 31 marzo, Mita Medici, Lucia Sardo, Evelyn Famà, Debora Lentini, Luchino Giordano e Massimo Cimaglia  e il coro di 23 attori dell’Accademia del Dramma Antico portano in scena “Verso Argo”. E’ lo spettacolo firmato da Eva Cantarella, per la regia di Manuel Giliberti, che apre la stagione del Centenario della prestigiosa istituzione siracusana. La storia della caduta di Troia, la deportazione delle donne in terra straniera, l’eterna sconfitta della guerra sono al centro del lavoro drammaturgico in cui si rielaborano  in maniera originale e contemporanea i testi classici attraverso attraverso il profilo femminile di interpreti importanti.
Anteprima al Liceo D’Alessandro di Bagheria venerdì 21 e sabato 22 marzo. La tourneè proseguirà  al Teatro Comunale di Caserta e Casal di Principe, al Teatro Albaradians di Albano Laziale, al teatro Sala Esse di Firenze, al Comunale di Monfalcone, a Lovere (Teatro Crystall) e, infine, al Liceo De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi.
Il 27 marzo l’Accademia d’Arte del Dramma Antico sarà presente dinanzi al Presidente del Senato Pietro Grasso, per la Festa del Teatro. Protagonisti i giovani allievi per una lettura a cui parteciperanno anche altre scuole d’Italia. Un evento a cui saranno presenti anche Alessio Boni, Alessandro Benvenuti, Gigi Proietti e Pamela Villoresi.
Dal 27 al 29 marzo , inoltre, al Complesso dei Dioscuri del Quirinale, a Roma, si terrà il primo Convegno internazionale degli studi sul dramma antico, “Agamennone cento anni dopo”. Un’occasione che raccoglierà i massimi studiosi della tragedia classica.