Lentini. Nascondeva una bomba a mano da guerra, arrestato un allevatore

I Carabinieri vogliono adesso capire a cosa poteva servire quella bomba a mano. La custodiva, nascosta all’interno di una busta ermetica occultata in un pozzetto idrico del suo terreno, un allevatore 52enne di Carlentini, pregiudicato. Insieme alla “Mk2” di fabbricazione statunitense (un ordigno da guerra, ndr) c’erano 41 cartucce calibro 12 da caccia. Un munizionamento che ha sollevato più di un sospetto. A rinvenire e sequestrare l’arma e le cartucce sono stati i carabinieri di Augusta, dopo una mirata perquisizione domiciliare lungo il fondo agricolo di contrada Bulgarana, in territorio di Lentini.
La bomba a mano è stata fatta brillare dagli artificieri del comando di Siracusa. Sequestrate le munizioni. Arresti domiciliari per il 52enne accusato di detenzione illegale di munizionamento e di un’arma da guerra.




L'omaggio di Cairoli al motociclista deceduto dopo due giorni di agonia. Oggi e domani Noto piange le sue due vittime

“Oltre che mio conterraneo aveva la mia stessa passione per le moto. Se ne è andato facendo quello che più amava! Ciao Adriano. Ride in peace buddy! We gonna miss you :-(“. Sono le parole con cui il pluricampione iridato di motocross Tony Cairoli ha salutato Adriano Raeli. Un post con tanto di foto dello sfortunato centauro di Noto morto due giorni fa dopo un’agonia di 48 ore pubblicato sul profilo Instagram e Twitter di Cairoli. Si era incrociato poco più di due settimane fa con il giovane Adriano, quando il campione ha dato spettacolo a Noto.
Domenica scorsa il dramma.  Raeli, 26 anni, stava “provando” nel crossodromo netino in sella alla sua Honda Cbr 450, in preparazione di una nuova tappa di campionato regionale. Un salto fatto mille volte, la moto che però parte di traverso e la botta terribile in testa. Non ha più ripreso conoscenza. Domani pomeriggio alle 15, in Cattedrale, i funerali.
Oggi, invece, è in programma l’ultimo saluto a Giuseppe Guarino, centauro 32enne anche lui di Noto morto deceduto domenica pomeriggio dopo uno spaventoso impatto contro una Scenic lungo la Ss 155, nei pressi di contrada Portelli. Erano stati inizialmente fissati per martedì scorso, poi rinviati per consentire l’autopsia richiesta dell’autorità giudiziara.  Toccante lal storia di Guarino, che aveva deciso di vendere la sua moto – quella con cui ha avuto l’incidente era di un amico – perchè troppo rischioso per lui, diventato papà da poco. E la figlioletta di due anni, insieme alla giovane moglie, accompagneranno il feretro in quest’ultimo, difficile viaggio.




Siracusa. A settembre la "Bit" del turismo religioso

A settembre Siracusa ospiterà una sorta di borsa del turismo religioso. Operatori del settore a confronto “per promuovere e rilanciare il territorio ponendo l’attenzione del mondo sulla città, sulle tradizioni e sulla nostra cultura religiosa”. A dare l’annuncio è il deputato regionale Pippo Gianni. “Dopo più di una settimana di lavoro insieme all’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, siamo riusciti a far sì che a settembre si possa dar vita alla bit del turismo religioso, un grandissimo evento che prevede il coinvolgimento della città di Noto. Esaminata la mia proposta, l’assessore ha preso l’occasione al volo ed ha iniziato a muoversi in tal senso. Abbiamo già predisposto il programma – ha aggiunto il parlamentare regionale – e trovato i fondi necessari all’organizzazione. Sarà il giusto riconoscimento per la nostra città, che potrà così ospitare un appuntamento di grandissimo spessore”.




Siracusa. Si allontana da casa, pregiudicato arrestato per evasione

Un pregiudicato siracusano di 24 anni è stato arrestato con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari. Nonostante l’obbligo impostogli dall’autorità giudiziaria di non uscire dalla propria abitazione,  Alessio Inturri si era comunque allontanato da casa senza un giustificato motivo, facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri, notata la sua assenza, lo hanno trovato dopo una breve ricerca nei pressi della sua abitazione. E’ stato arrestato e posto ai domiciliari.




Cassibile. Due siracusani in manette: sorpresi a rubare materiale ferroso lungo la ferrovia

Due siracusani di 42 e 31 anni sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Cassibile. I militari li hanno bloccati in flagranza del reato di furto aggravato e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. I due sono stati sorpresi lungo la linea ferroviaria che collega Cassibile a Fontane Bianche mentre erano intenti ad asportare del materiale ferroso accantonato lungo i binari. Alcuni passanti hanno segnalato al 112 gli strani movimenti in corso e così i Carabinieri, giunti sul posto, hanno constatato che i due avevano reciso la recinzione metallica che delimita il passaggio della rete ferroviaria per poi asportare un rilevante quantitativo di caviglie in ferro, utilizzate per l’ancoraggio della piastra alla traversa in legno del binario. Ne avevano già accantonato per un peso complessivo di 100 kg. Sono stati posti ai domiciliari in attesa di giudizio.




Augusta. Morti per annegamento i due migranti giunti cadavere al porto

Rimangono senza un nome i due migranti arrivati cadavere ad Augusta. Erano su un barcone a sud est di Lampedusa soccorso da un cargo greco. Il mercantile ha trasbordato i circa cento disperati a bordo e segnalato la presenza di due corpi senza vita, accompagnati sulla banchina del molo megarese da una motovedetta della Capitaneria di Porto (foto). L’ispezione cadaveric, disposta dalla Procura, non ha fornito grandi elementi. I due sfortunati erano presumibilmente tunisini di età compresa tra i 23 e i 28 anni. Causa del decesso: annegamento.  Avviati contatti con la Tunisia per scoprire l’identità dei due migranti deceduti durante il tentativo di traversata. Il paese africano dovrebbe poi provvedere al rimpatrio delle salme.




Siracusa. Cambia il commissario della Provincia Regionale: via Giacchetti, arriva Santoro?

Firmato nella serata di ieri a Palermo il decreto di nomina dei commissari che resteranno in carica fino all’approvazione della riforma delle Province o, nel caso in cui non dovesse passare l’esame dell’aula, fino alle eventuali elezioni. Cambia il commissario a Siracusa, non è stato confermato Alessandro Giacchetti. Al suo posto arriva un altro ex prefetto: dovrebbe trattarsi del 67enne Vincenzo Santoro. Siciliano di Trapani, ha frequentato il primo corso dell’Accademia del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza. Con la qualifica di Ufficiale ha prestato servizio in vari reparti e questure. E’ anche stato dirigente dell’Ispettorato generale della polizia di Stato presso il Viminale e questore di Pistoia, Trieste e Catania. Nominato nel 2006 prefetto di Caltanissetta, poi di La Spezia e quindi Catania.




Siracusa. Caccia al ladro in via San Sebastiano

Ora di pranzo,  via San Sebastiano. Nella centrale zona che ospita anche uffici comunali sono arrivate a sirene spiegate quattro volanti. Al centralino del 113, pochi minuti prima, alcuni residenti avevano segnalato un tentativo di furto in atto. Ignoti stavano cercando di intrufolarsi all’interno di un appartamento ma sarebbero stati notati. L’arrivo degli agenti avrebbe sorpreso i malviventi, costretti a desistere dal loro intento. Ma nel palazzo e nelle vie vicine è scattata la caccia all’uomo. Gli uomini in divisa sono convinti che i ladruncoli siano ancora nella zona. Aggiornamenti nelle prossime ore.
(foto: esclusiva SiracusaOggi.it)




Augusta. Il Palajonio diventa la casa dei migranti minorenni. E l'emergenza blocca sport e servizi per anziani

Era il tempio del calcio a 5 siciliano ma con l’esplosione dell’emergenza migranti è diventato una struttura di emergenza per garantire prima accoglienza. Un tetto sulla testa, una brandina e servizi ridotti all’osso. Il palajonio è la casa dei minori non accompagnati che arrivano in Sicilia soccorsi dalle navi della Marina Militare. Gli ultimi 75 sono stati portati qui ieri. Adesso sono in tutto 121 a “vivere” lì, notte e giorno. Tra loro 5 ragazze. Dovevano andare a Noto, in un’altra struttura. Sono state rispedite indietro. I minori non accompagnati finiscono, infatti, a carico dei servizi sociali comunali e solo in parte le spese sono rimborsate dal ministero. Augusta, insomma, deve provvedere da sola.
Una situazione limite per il Palajonio,  una struttura che non è certo attrezzata per servizi di questo tipo. Si fa come si può. Lo spogliatoio è diventato una sorta di infermeria. Le brandine vengono piazzate sul tappeto di gioco, che inizia a riportare i primi danni. E la convivenza non è semplice. I gruppi, di differente etnie, si portano dietro le contrapposizioni dei loro territori. La sera poi fa freddo, e nonostante la generosità di Augusta (volontari donano vestiti) mancano coperte. Nei giorni scorsi i giovani migranti hanno anche dato vita ad un breve sciopero della fame per avere un servizio di connessione wi-fi e telefonia all’interno del Palajonio. E sono stati accontentati.
La protezione civile di Augusta si impegna come meglio non può. Ma una struttura sportiva come quella non può diventare centro di accoglienza per i minori per così tanto tempo. Anche perchè così sono stati bloccati i servizi sportivi per i più piccoli (scuole calcio) e alcune attività per anziani che al Palajonio venivano regolarmente svolte. Solo le partite di calcio a 5 vengono ancora disputate. Con i migranti che vanno in tribuna e magari tifano. E tirano due calci al pallone.
“Si ma io mi vergogno per questa situazione”, spiega Giovanni Santanello. Autore del miracolo Augusta calcio a 5 in serie A è oggi il gestore dell’impianto sportivo. “Siamo gente generosa e ci muoviamo per assisterli come meglio si può. Ma il Palajonio non può ospitare tutte queste persone e per così tanto tempo. Da qui sono passati già in 500 nell’indifferenza di tanti. In più questi giovani non fanno molto per aiutare a tenere tutto pulito e in ordine…”, lamenta Santanello.  Che poi racconta anche la commovente storia di due fratelli. Si erano persi mentre attraversavano in camion il deserto prima di tentare la traversata in mare. Dopo oltre un mese e mezzo si sono ritrovati al Palajonio. Un abbraccio che ha commosso tutti.




Siracusa. L'ultimo saluto per Ciccio Ficili, una sciarpata al De Simone

La Siracusa calcistica si è fermata questo pomeriggio per salutare Francesco Ficili. La sua improvvisa scomparsa a causa di un male incurabile ha scosso e commosso i tanti amici e conoscenti. Era conosciuto “Ciccio” e benvoluto. Anche al di fuori di quel mondo ultras di cui è stato anima e motore sin dai primi anni 90.
Chiesa di Santa Rita stracolma per i funerali, celebrati alle 15. Ci sono gli amici di sempre, tanti conoscenti e i rappresentati di tifoserie organizzate di diverse altre città. All’officio funebre ha partecipato anche l’SC Siracusa, con il capitano Gigi Calabrese che – insieme al tecnico Pippo Strano – ha consegnato una sciarpa azzurra e una maglia numero 12.  Subito dopo il feretro è stato salutato dalla Curva Anna, all’interno dello stadio Nicola De Simone, con una lunga sciarpata. Cori, striscioni e lunghi applausi per ricordare Ciccio Ficili con le lacrime agli occhi.
Per l’occasione, la società ha consegnato a un rappresentante della Curva Anna la tessera “Ciccio Ficili”  che consentirà l’ingresso omaggio per assistere alle restanti gare di campionato del Siracusa. Così un posto in Curva Anna rimarrà sempre idealmente riservato per chi quei colori li ha portati sempre nel cuore.
“Una giornata straziante”,  ha detto con un filo di voce il capitano Gigi Calabrese. “Ciccio era un appassionato dei colori azzurri. Per me, da siracusano, è stato un momento toccante.  Domenica in campo contro il San Gregorio giocheremo per lui. Ricambieremo quanto ha fatto negli anni per il Siracusa”.