Spese Pazze dei Gruppi all'Ars. Bufardeci dai pm risponde alle contestazioni: un viaggio a Roma, la manutenzione della sua vettura e alcuni assegni

Poco più di tre ore. Tanto è durato l’interrogatorio dell’ex capogruppo di Grande Sud all’Ars, Titti Bufardeci. E’ il secondo siracusnao ascoltato dai magistrati palermitani che stanno indagando su presunte spese pazze dei gruppi parlamentari dell’Assemblea Regionale. Bufardeci, a differenza di Cappadona, decide di rispondere alle domande dei pm Agnello De Montis e Battinieri. Ad accompagnarlo l’avvocato Paolo Ezechia Reale. Una volta uscito, l’ex sindaco di Siracusa di dice sereno.
Dalle carte sembrerebbe siano intanto emersi nuovi “casi”. Un pranzo romano nei giorni degli internazionali di tennis, pare, con moglie e figlia detratto dalle spese del gruppo parlamentare. Versione che sarebbe stata smentita da Bufardeci che ha parlato di attività politica. Tra le spese che gli vengono contestate ci sono pure 500 euro per l’acquisto di diverse cassate anche se la firma sull’assegno è di un’altro politico, l’onorevole Franco Mineo.  Ci sono pure i soldi usati per una bolletta intestata all’onorevole Michele Cimino. E anche questo pagamento è stato disconosciuto da Bufardeci. Si è parlato anche del rimborso dei soldi per il carburante e la manutenzione della macchina di Bufardeci, per un totale di 35 mila euro. “Ci siamo accorti che ci sarebbe stato un notevole risparmio se avessimo utilizzato come auto del gruppo la mia vettura”, ha dichiarato a livesicilia.




Siracusa. E' venuto a mancare Francesco Ficili

Non ce l’ha fatta Francesco Ficili. Un male incurabile lo ha stroncato in poche settimane, nonostante una battaglia condotta con coraggio e sopportazione. Quarant’anni, fisico statuario, figlio del professore Bruno (noto per il suo impegno per la pace, ndr) Francesco era molto conosciuto ed apprezzato a Siracusa. “Ciccio”, come lo chiamavano tutti, ha sempre coltivato una grande passione: quella per il Siracusa. Un ultras “vero” lo ricordano gli amici di quella generazione cresciuta in piazza Cuella e sui gradoni del De Simone. Una vita colorata d’azzurro, sin dai primi anni novanta. Con quegli occhialoni scuri a nascondere un animo generoso.
I funerali saranno celebrati mercoledì alle 15, nella chiesa di Santa Rita a Siracusa. E per l’ultimo saluto arriveranno in città rappresentanti di molte tifoserie. Da Brindisi, da Latina, da Castellammare di Stabia, Castrovillari e persino Parigi. Ma intanto oggi cadono lacrime sulle guance. Per Ciccio sono lacrime tinte d’azzurro.




Siracusa. Gianluca Scrofani e il suo movimento verso l'Udc

Siracusa Democratica si avvicina all’Udc. Lo lascia chiaramente intendere il fondatore del movimento politico, Gianluca Scrofani. “Considero necessaria una nuova formula di partito caratterizzata da un’asse generazionale che diventi modello di un area democratica e liberale che non si riconosce più nei grandi partiti e rappresenta peraltro un elettorato corposo, e può legarsi attorno i valori fondanti dell’Udc, primo tra tutti quello della famiglia, della tutela degli ultimi e di chi vive condizioni di disagio”, scrive in una nota. Parole che non lascerebbero dubbi di sorta. Ma Scrofani non ha intenzione di abbandoanre il “percorso civico” avviato con Siracusa Democratica, peraltro premiata alle amministrative da un buon risultato. “Ho guardato con grandissima attenzione alle dinamiche del centro e ho maturato il mio convincimento. Nelle ultime settimane infatti ho infittito gli incontri con i dirigenti regionali e nazionali, oltre che locali, durane i quali è emersa una evidente armonia di intenti riguardo al rilancio del partito e della città. Credo che un’area moderata sia possibile, aperta a cantieri di pensiero del territorio, più popolare e meno populista, che impari ad ascoltare e sia umile e responsabile. Un partito federato di matrice laica e cattolica protagonista di un azione politica capace, volta allo sviluppo del nostro territorio”.




Augusta. In arrivo un mercantile con a bordo 123 migranti e 2 cadaveri

Si sta dirigendo ad Augusta il mercantile greco Rizopon che ieri sera ha soccorso un nuovo barcone carico di migranti a sud di Lampedusa. A bordo 107 uomini e 16 donne. Ma anche due cadaveri. Il mercantile è stato dirottato sul posto dal Comando generale delle Capitanerie di Porto. Ieri sera completate le operazioni di trasbordo. Ora è in rotta verso il porto megarese dove stamattina sono sbarcati 817 migranti.




Siracusa. Piano Triennale delle opere pubbliche, via alla concertazione

Piano triennale delle opere pubbliche, l’amministrazione comunale ne discute con le organizzazioni di categoria, i sindacati, le parti sociali. L’assessore ai lavori pubblici, Alessio Lo Giudice, ha inaugurato questa mattina gli incontri convocando in via Brenta i vertici dell’Ance, Massimo Riili e Giuseppe Santoro, il direttore della Cassa edile, Elena Di Stefano, i rappresentanti dei sindacati, Domenico Bellia per la Fillea Cgil e  Paolo Sanzaro per la Cisl.  “Come Amministrazione vogliamo sostanziare il Piano privilegiando da un lato i bisogni essenziali della città, quali la manutenzione ordinaria, quella stradale, la regimentazione delle acque piovane; dall’altro puntiamo al miglioramento dell’edilizia scolastica, visto che le scelte governative dei prossimi anni privilegeranno la messa in sicurezza degli edifici e premieranno quegli interventi di efficienza e riqualificazione energetica utili al miglioramento dei loro standard qualitativi”.
Nel corso dell’incontro l’assessore Lo Giudice ha anche ricordato i finanziamenti delle opere inserite nel Piano strategico: i 3,5 milioni di euro per la riqualificazione dell’area umbertina e Sala Randone; i 2 milioni che permetteranno la realizzazione di un’ulteriore porzione di pista ciclabile, da via Agatocle fino a piazza Euripide; i due milioni di euro per lo sbarcadero di Santa Lucia, e gli interventi di rivitalizzazione del Feudo Santa Lucia per 500mila euro. “Interventi esecutivi per i quali- ha detto Lo Giudice- le procedure di gara sono già avviate e che potrebbero concludersi entro la prossima estate”. Infine Lo Giudice ha comunicato l’intenzione dell’Amministrazione di prevedere una riarticolazione dei capitolati d’appalto, individuando delle clausole che, nel rispetto della normativa vigente, impegnino le ditte aggiudicatarie di altre province a fare ricorso, percentualmente, a maestranze locali.




Siracusa. "Extracomunitari importunavano ragazzine al campo scuola", interviene il consigliere Favara per evitare il peggio

Nelle ultime settimane si è fatto “teso” il rapporto tra Siracusa e gli extracomunitari. Una integrazione non sempre semplice, che ha creato alcuni casi “limite”: dal nigeriano che la settimana scorsa ha minacciato i clienti di un supermercato perchè non rispondevano positivamente alle sue richieste di elemosina alle liti ai semafori tra disperati per un il posto da questuante o vendere fazzoletti.
L’ultimo episodio è avvenuto ieri sera. A raccontarlo è il presidente della commissione Decentramento, Gaetano Favara. “Ero al campo scuola Pippo Di Natale insieme al consigliere Alfredo Foti. Eravamo lì per vedere le condizioni della struttura sportiva quando ad un certo punto abbiamo visto quattro ragazzi di colore seduti in tribuna, a bordo pista”. Niente di particolare, l’accesso è pubblico. E infatti Favara stava proseguendo nel suo giro. Ad un tratto, però, ha sentito schiamazzi provenire dalla tribuna. Fischi e apprezzamenti all’indirizzo di alcune ragazzine che stavano allenandosi all’interno della pista. “Le importunavano. Ho subito richiamato l’attenzione del loro allenatore, perchè la situazione era francamente inopportuna. E poi sono andato in tribuna a parlare con questi quattro ragazzi”. A loro Favara ha spiegato che non era il caso di proseguire con quei comportamenti, anche perchè nel frattempo si erano avvicinati altri giovani siracusani e il rischio di passare alle mani era latente. Con buon senso, Gaetano Favara ha riportato la calma e i quattro extracomunitari hanno preferito uscire dal campo scuola. “Non so come avrei reagito se ci fosse stata mia figlia tra le ragazzine oggetto di quelle attenzioni. Tutto è successo in pieno giorno, alle 16.30, in una struttura frequentata a quell’ora da tantissimi giovani. Bisogna convivere tranquillamente e nessuno parte prevenuto verso i ragazzi di colore. Ma regole devo rispettare io e regole devono rispettare anche loro”, spiega Favara alla redazione di SiracusaOggi.it. “Sento la preoccupazione di tanti cittadini per la situazione che si è venuta a creare ai semafori, ai supermercati, negli incroci. Ho moglie e una figlia piccola anche io…”, dice ancora Favara. Che poi anticipa di voler interessare del caso anche il sindaco, Garozzo. “Perchè altrimenti prima o poi ritroveremo in cronaca ben altri episodi”. Razzismo? “Macchè, non diciamo cose di questo tipo. Non sono razzista e neanche Siracusa lo è. Ma per convivere tutti devono rispettare norme di buon gusto e buon senso”.




Augusta. La San Giusto "sbarca" 817 migranti, c'è una bimba di 3 anni

Sono cominciate attorno le 9 di questa mattina le operazioni di sbarco degli 817 migranti a bordo della nave San Giusto. L’unità della Marina Militare ha accompagnato gli stranieri al porto di Augusta, dopo aver partecipato nel fine settimana alle operazioni di soccorso a sud di Lampedusa. Tra di loro, 75 i minori non accompagnati. La più piccola è una bimba eritrea di 3 anni. Quarantuno le donne. Varie le nazionalità, principalmente subsahariane ma alcuni provengono anche da Tunisia, Siria e Marocco. Le condizioni generali dei migranti appaiono buone, solo per due degli stranieri è stato necessario l’intervento dello staff sanitario della San Giusto. Erano debilitati dalla lunga traversata. Sono stati assistiti e rifocillati come il caso richiedeva. Il comandante della San Giusto, capitano di vascello Mario Mattesi, ha parlato di un fine settimana “impegnativo, con più interventi  per soccorrere i migranti in difficoltà. Erano a bordo di gommoni e imbarcazioni in legno. Abbiamo provveduto alle prime visite sanitarie a bordo e poi gli uomini della polizia di frontiera imbarcati a bordo hanno operato i primi controlli per l’identificazioni”.




Siracusa. Commando di quattro persone rapina il bar di un'area rifornimento di viale Epipoli

Rapina questa notte in un area di rifornimento di viale Epipoli, a Siracusa. Preso di mira il bar. All’opera un commando composto da quattro uomini, ripresi dalle telecamere di sorveglianza. Tutti incappucciati, dopo aver tagliato le grate della serrande esterne e sfondato il vetro blindato con una mazza, si sono impossessati della cassa e di un cospicuo quantitativo di sigarette.




Siracusa. La Dia esegue ordinanze di custodia cautelare

L’operazione antimafia “Prato Verde” ha toccato nelle prime ore di questa mattina anche la provincia di Siracusa, in particolare – pare –  la zona nord. Massiccio dispiegamento di uomini della Dia per eseguire 27 ordinanze di custodia cautelare  nelle province di Catania, Siracusa, Milano, Torino e in Germania. Sono tutti ritenuti  a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, traffico di stupefacenti, porto illegale di armi da fuoco, intestazione fittizia di beni e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Oltre ai tradizionali interessi nel traffico droga e nelle estorsioni, il gruppo riconducibile al boss Privitera avrebbe ottenuto erogazioni pubbliche inerenti il settore agricolo. Un milione e mezzo di euro che sarebbero stati “truffati” attraverso il sistema delle cosiddette “guardianie” su terreni agricoli. Alle 10.30 conferenza stampa a Catania per illustrare i dettagli dell’operazione.




Siracusa. Presentato il volume di Damiano Modena "Carlo Maria Martini. Il Silenzio della parola"

Partecipato incontro con Damiano Modena, autore del libro “Carlo Maria Martini. Il silenzio della parola”. Nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio,  don Nisi Candido, direttore dell’Istituto Superiore  di Scienze Religiose “San Metodio” ha introdotto l’autore e il suo scritto.
Sacerdote della diocesi di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, don  Damiano è colui che si è sentito rivolgere dal Cardinale la domanda: “Te  la senti di accompagnarmi fino alla morte?”. E così è stato, per oltre tre anni, sino alla morte del Cardinale avvenuta il 31 agosto 2012.  Alla presentazione del libro hanno presenziato anche Marisa Allevi e Marco De Lucchi, infermieri e fisioterapisti del Cardinale.
“Il libro, attraverso episodi di vita ordinaria degli ultimi anni di Martini, racconta della sua visione della fede, della cattolicità, della Chiesa, del mondo, dell’umanità”, ha detto don Nisi Candido. “Affetto dal morbo di Parkinson, il Cardinale ha messo tra parentesi quello che don Damiano chiama il suo “pudore principesco”. Ma tra tutti gli effetti drammatici del Parkinson, quello che il libro mette a fuoco più da vicino è la perdita della voce”.