Noto. Il grido di dolore del sindaco Corrado Bonfanti: "Si poteva evitare una tragedia così"

“Forse si poteva evitare”. Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, è roso dal dubbio che la tragedia che così pesantemente ha colpito la collettività netina sia davvero stata il frutto di imprudenza. Con i tecnici comunali è impegnato in tutta una serie di sopralluoghi e rilievi, anche nelle zone di mare di Noto. Ma il pensiero torna sempre a contrada Romanello. Non appena avvisato, ieri mattina ha raggiunto la zona incriminata. Ha seguito tutte le operazioni ed è rimasto in stretto contatto con le forze dell’ordine. “Il guidatore aveva avuto contezza di un potenziale pericolo, glielo avevano detto gli altri occupanti. Credo abbia sottovalutato il pericolo”, dice il primo cittadino che conosce quasi tutti i protagonisti di questa triste vicenda. Conosce famiglie e storie. “E’ un momento di grande scoramento per Noto”. La città barocca vive oggi il primo dei tre giorni di lutto cittadino subito proclamati, in attesa dei funerali. Una data ancora non c’è. I corpi delle tre vittime sono stati trasportati all’obitorio dell’Umberto I, a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’ispezione cadaverica. Con ogni probabilità, saranno celebrati dal vescovo di Noto in Cattedrale.
Niente accuse da parte del sindaco di Noto, non è il giorno migliore. “Anche perchè non credo che in questa vicenda ci sia colpa da parte del demanio fluviale, che ha la competenza di quel tratto di stradina interpoderale. Certo, la pulizia degli argini aiuterebbe. Ma il torrente era nel suo letto, non è esondato”.
La strada imboccata dalla Ypsilon grigia è considerata una sorta di scorciatoia per arrivare in fretta in città. E’ strada di campagna ma in buone condizioni. Il problema è che, in un tratto, taglia letteralmente il letto del fiume. Un guado vero e proprio. Di solito l’acqua è profonda “uno o due centimetri”, spiega Bonfanti. “E sotto quei pochi centimentri di acqua c’è un fondo in calcestruzzo. Durante l’anno, in tanti passano di lì senza problemi”. Ma domenica mattina il torrente era gonfio e violento. In più, sull’auto c’erano sette persone: un peso eccessivo che ha ulteriormente abbassato la vettura che – è una delle ricostruzioni – appena dentro il guado sarebbe stata colpita dall’onda di piena all’altezza della fiancata. E così trascinata dalla forza delle acque. Fosse stata appena più scarica, appena più alta forse sarebbe passata. Forse sarebbe appena scivolata, consentendo a tutti di salvarsi. Ipotesi, soltanto ipotesi infarcite di senno del poi. Ipotesi che oggi a Noto lasciano il tempo che trovano e acuiscono il senso di rabbia. “E’ una giornata triste per la nostra comunità”,  commenta il sindaco, Corrado Bonfanti.




Noto. La tragedia di contrada Romanello: "torniamo indietro, qui non ci passiamo". L'invito inascoltato che costa tre vite

Il giorno dopo, a Noto ci si interroga sulla tragedia della “Ypsilon grigia”. Le immagini, le foto sono entrate in tutte le case. Chi conosce bene la zona parla di morti annunciate ma la domanda che gira di bocca in bocca è un’altra: si poteva evitare? Anche gli investigatori stanno cercando di darvi una risposta. “Forse bastava solo un pizzico di prudenza in più”, si fa scappare qualcuno sottovoce. Per accertarlo con certezza, il pm Aloisi ha voluto subito interrogare i superstiti che, seppure in stato di choc, hanno collaborato con le forze dell’ordine. E in mezzo a quelle dichiarazioni si allarga lo spazio per il dubbio. Con Restuccia, l’uomo alla guida, che prova a giustificarsi, parla di una macchina che sarebbe scivolata e poi di una manovra che avrebbe salvato delle vite. Ma sarebbero state le parole del passeggero seduto accanto a far scattare l’accusa di omicidio colposo plurimo: “torniamo indietro, non ci passiamo” il tono dell’invito, pare anche ripetuto. Ma rimasto, sembra, inascoltato. Poi il dramma: la paura, la morte.
Intanto, la dinamica è ormai chiara. Nelle prime ore di domenica mattina, l’auto arriva in contrada Romanello, zona di campagna a due passi dal centro abitato. Le condizioni dell’Asinara sono già critiche, le forti piogge hanno ingrossato il torrente. E qui entra in gioco una catena di sfortunate coincidenze: l’auto che tenta comunque l’attraversamento, proprio nel momento in cui arriva l’onda di piena; la presenza a bordo di 7 persone; il modello a tre porte della vettura che non lascia scampo a chi sedeva dietro.
L’Ypsilon viene travolta dalla piena e trascinata a sud per 200 forse 300 metri. L’impatto è violentissimo. I vetri vanno in frantumi, due degli occupanti vengono  sbalzati fuori. Altri due riescono a tirarsi fuori nei primi metri della deriva. Per le altre tre persone a bordo non c’è niente da fare.
L’allarme lo da l’uomo che era seduto accanto al guidatore. Arrivano polizia, vigili del fuoco, ambulanze, volontari e curiosi. Si cerca per tutta la mattina, nella speranza di trovare qualcuno ancora in vita. Ma i vigili del gruppo Speleo Alpino Fluviale estraggono solo cadaveri. La piccola Marisol e le due donne sedute accanto a lei. Sarebbero decedute in pochi minuti, per annegamento. Sarà l’autopsia a confermarlo.
E in contrada Romanello è tempo di accuse. Con i residenti che parlano di allarmi inascoltati perchè tutte le volte che piove la situazione è sempre la stessa: “restiamo isolati”.




Siracusa. Scossa di terremoto, è di nuovo l'onda del sisma di Cefalonia

A una settimana di distanza, torna a tremare la terra a Siracusa. Ed anche questa volta quella che arriva in Sicilia è l’onda del sisma che ha scosso nuovamente l’isola greca di Cefalonia. Terremoto alle 4.08, con magnitudo 6.1 della scala Richter. Epicentro nelle acque di fronte l’isola, nel mar Ionio. Il terremoto a Siracusa non è stato particolarmente avvertito dalla popolazione, anche per via dell’orario. L’onda sismica, comunque, non è arrivata con la stessa forza di domenica scorsa.




Augusta. Appalto per le pulizie della Marina Militare. Ulteriore taglio del 20%? "Lavoratori pronti a tutto"

Il paventato ulteriore taglio del 20% nell’appalto per delle pulizie della Marina Militare di Augusta e della provincia di Siracusa mette in agitazione i lavoratori. La Filcams Cgil ha inviato una lettera aperta al prefetto di Siracusa: “allarme sociale sulle possibili reazioni da parte dei lavoratori se il taglio sul canone di servizio, con decorrenza il corrente mese di febbraio, venisse confermato”.
Solo l’adozione di un contratto di solidarietà ai massimi consentiti dalla legge (50%) ha permesso di attenuare il disagio dei lavoratori, spiegano dal sindacato.
Nella lettera, spedita anche al Comandante Camerini, la Filcams Cgil invita  “a rappresentare al Ministero della difesa gli effetti imprevedibili che susciterebbe nei lavoratori la notizia di un ulteriore e pesante taglio al loro salario, oltre che l’impossibilità materiale a garantire i livelli di efficienza minima in termini di esecuzione del servizio”.
Stefano Gugliotta, segretario Filcams Cgil Siracusa, parla di “una stagione di lotta a difesa del salario dei lavoratori. Irresponsabile da parte del comando della Marina Militare di Augusta, che conosce bene le problematiche dell’appalto e dei lavoratori, accettare supinamente un ulteriore taglio al servizio di pulizie ridotto oramai al minimo. Auspichiamo che la nostra lettera aperta sortisca un qualche effetto. In assenza proclameremo lo stato di agitazione ed abbiamo già allertato le autorità competenti che le reazioni di lavoratori saranno durissime. La Marina Militare di Augusta si assume una grave responsabilità di fronte alla città e di fronte ai lavoratori dell’appalto che da decenni operano all’interno della base”.




Siracusa. Italia dei Valori, iniziative di rilancio: martedì alle 10 la presentazione

Anche in Sicilia si riorganizza Italia dei Valori. Anche a Siracusa, il partito di Antonio Di Pietro è impegnato in una operazione di rilancio. Martedì 4 alle 10, nel salone adiacente la chiesa del Sacro Cuore di viale Zecchino saranno illustrate le prossime iniziative. La prima delle quali sarà la raccolta delle firme per l’uso dei beni confiscati alla mafia. Alla conferenza stampa saranno presenti il referente provinciale Mimmo Scalone, il commissario provinciale Antonino Alessi e il segretario regionale Salvatore Messana.




Basket, A1/F. Buone notizie in biancoverde: vittoria e ritorno di Grbas

Spezzata la serie nera. Dopo sei sconfitte, finalmente una vittoria. Preziosissimo successo per la Trogylos Priolo che supera 80-76 l’Azzurra Orvieto. Sempre più positivo l’impatto di Ballardini sui giochi di coach Coppa che ritrova la lunga Grbas, al rientro dopo tre mesi di infortunio. Minuti utili i suoi per rifiatare. Una soluzione in più per chi lotta sotto le plance. Partita emozionante, giocata a stretto contatto tra due quintetti che non riescono a staccarsi nel punteggio. Trogylos avanti di tre all’intervallo lungo (37-34). L’equilibrio dura fino all’ultimo tempino, che diventa una battaglia. Risultato in bilico, con un occhio sempre al tabellone ed ai minuti prima della sirena. Ed è forse anche giusto che sia un libero di Eric a garantire la vittoria a Priolo.




Calcio, Eccellenza. Il Siracusa vince, l'Igea perde la testa

Anche senza Carbonaro, l’Sc Siracusa dimostra di sapere come si fa a vincere. Lo fa con carattere su di un campo non facile, quello dell’Igea Virtus. In casa della terza forza del torneo, gli azzurri sfoggiano una buona condizione fisica e psicologica e inanellano il nono risultato utile grazie al 2-0 che lancia sempre più in classifica la squadra di Strano. Partita subito accesa, giocata sul filo dei nervi e con ben 6 espulsi (2 per gli azzurri, Frittitta e Lombardo).  Primo cartellino rosso al 2′ minuto, con Quattrocchi subito fuori per un colpo a Frittitta. Un paio di buone occasioni per il Siracusa che passa al 60′ con il giovane Petrullo, freddo a stoppare e trasformare un buon assist di Bufalino. All’Igea Virtus saltano i nervi. Toni sempre più accesi in campo e contatti al limite. In rapida succesisone finiscono anzitempo negli spogliatoi  Triolo e Isgrò, seguiti dagli azzurri Frittitta e Lombardo. In clamorosa superiorità numerica, gli uomini di Strano raddoppiano all’81’ con una punizione di Figura. C’ è tempo per un altro espulso tra i giallorossi (D’Anna). Dopo otto minuti di recupero l’arbitro Scaramuzzino fischia la fine dei giochi.




Maltempo. Il premier Enrico Letta: "pensiero va a vittime di Noto"

Da Abu Dhabi, dove è in visita di Stato, il premier Enrico Letta da voce al cordiglio della Nazione per quanto avvenuto a Noto. “Il pensiero va alle vittime di Siracusa”, afferma in conferenza stampa il presidente del Consiglio. “Sono stato tutto il giorno in contatto con il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, che mi ha informato sulla situazione del maltempo che è stata molto particolare e grave in alcune zone”.
 




Noto. Arrestato l'uomo alla guida dell'auto travolta dalle acque

Omicidio colposo plurimo. E’ stato arrestato con questo capo d’accusa Antonino Restuccia. Il 32enne infermiere professionale era alla guida della vettura travolta dalle acque questa mattina in territorio di Noto. Nell’incidente sono morte due donne: Sandra Tummineri (33 anni) e Maria Gioielli(60 anni). Identificata anche la terza, e più piccola, delle vittime, Marisol Latino (7 anni). Le tre  sono rimaste bloccate dentro una Y10 sulla quale viaggiavano insieme ad altre quattro persone.
A Restuccia la Procura di Siracusa  contesta una grave negligenza nella guida dell’auto. L’incidente sarebbe avvenuto mentre attraversavano un ponte sull’Asinaro. Le condizioni della strada e il torrente fortemente ingrossato avrebbero dovuto scoraggiare dal passare in quel tratto di strada. E questa sarebbe l’imprudenza alla base della tragedia e su cui lavora adesso la Procura di Siracusa. Sui corpi delle tre vittime sarà probabilmente effettuata l’autopsia.
Restuccia lavora a Milano ed è cugino della bambina morta nell’incidente. L’uomo è stato condotto nella casa circondariale di Cavadonna.
(foto: La Repubblica)




Noto. Auto travolta dalla furia di un torrente. Tre morti: anche una bambina di sette anni. Il video

Stavano tornando a casa dopo una lunga serata trascorsa in compagnia di amici. Ma in tre hanno perso la vita. Erano a bordo della Ypsilon che nelle prime ore di questa mattina è stata travolta in contrada Romanello, nei pressi di Noto, dalle acque di un torrente in piena. Le precipitazioni delle ultime ore avevano fatto ingrossare il corso d’acqua che sarebbe esondato e nella sua corsa furiosa ha colpito l’auto, trascinata via dalla violenza delle acque. A bordo, in quel momento, c’erano ben sette persone. Due sono subito state sbalzate fuori dal violento impatto. Altre due persone sono riuscite ad uscire fuori dal veicolo negli istanti immediatamente seguenti. Ma per tre passeggeri non c’è stato nulla da fare. Imprigionate all’interno dell’auto hanno perso la vita due donne ed una bambina di sette anni. In salvo, invece due uomini e due donne, tra cui la mamma della sfortunata bambina. Il padre, invece, non era in auto. I quattro superstiti sono in stato di choc ma stanno collaborando con le forze dell’ordine per aiutarle a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Tutte e sette le persona coinvolte sono di Noto.
Il video da repubblica.it. Clicca qui
(foto: La Repubblica)
mappa_noto