Siracusa. Inaugurato l'anno accademico dell'Istituto San Metodio. Zamagni "frusta" gli economisti

Si è conclusa con la consegna dei gradi accademici, biennio di base e triennio di specializzazione, da parte dell’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo, l’inaugurazione dell’anno accademico all’Istituto Superiore di Scienze Religiose  “San Metodio”. Alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, il  professore Stefano Zamagni, economista di fama mondiale, ha tenuto la prolusione
sul tema “Dio o il denaro” .
Il componente della Pontificia Accademia delle Scienze ha richiamato l’equilibrio tra economia e politica. La politica deve dettare il fine e l’economia deve essere a servizio della politica. Una politica che sia democratica dove ci sia la partecipazione del popolo. L’economia non aveva questa forza nel passato. Ed invece oggi assistiamo ad una supremazia dell’economia sulla politica. Siamo arrivati al punto che ci scandalizziamo se lo spread cala di due punti e non se un anziano muore per  strada. E’ l’economia che “detta” la vita. Dal prof. Zamagni anche un richiamo allo studio: non solo quello accademico, ma uno studio che serva a sviluppare un pensiero in favore dell’uomo.
Al termine, il direttore dell’ISSR San Metodio, don Nisi Candido, ha  presentato l’anno accademico, ricordando che il tema scelto quest’anno è la povertà. Quindi anche le azioni dell’Istituto San Metodio saranno pensate alla luce dei poveri per riflettere sul tema in chiave cristiana ed elaborare proposte.




Anci Sicilia, nel coordinamento della consulta giovani amministratori designati Germano (Solarino) e Giansiracusa (Ferla)

E’ stato nominato il coordinamento della consulta dei giovani amministratori di Anci Sicilia. Il coordinatore regionale Maurizio Lo Galbo ha designato per la provincia di Siracusa Peppe Germano, il più votato consigliere comunale di Solarino, 31 anni e già al terzo mandato consecutivo e il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, 36 anni, uno dei primi cittadini più giovani ed attivi della provincia aretusea.
“L’Associazione Nazionale dei Comuni Siciliani rappresenta per noi uno strumento fondamentale per difendere le autonomie locali contro le politiche governative che sempre più spesso non considerano l’importanza fondamentale e strategica dei Comuni – dichiara Giansiracusa – Promuovere le autonomie locali, oggi, vuol dire prendersi cura delle comunità visto che i Comuni rappresentano il livello istituzionale più vicino ai cittadini”.
Dello stesso tenore le parole di Peppe Germano : “Ringrazio Lo Galbo per avermi affidato un ruolo di grande importanza nella tutela, rappresentanza e coordinamento per gli Enti Locali della nostra provincia. Con l’amico Giansiracusa, nei prossimi giorni, avvieremo degli incontri istituzionali con i vari amministratori ma anche con il Prefetto per metterci fin da subito a disposizione del territorio”.




Siracusa. Maggiorazione Tares, si paga entro il 24 gennaio. Modelli F24 in spedizione ai contribuenti

Prime scadenze fiscali del nuovo anno. Il 24 gennaio termine ultimo per il pagamento della maggiorazione Tares (0,30 per mq) . Stanno partendo in queste ore i modelli F24 prestampati per i contribuenti siracusani che non hanno provveduto in precedenza al pagamento. Se dovessero arrivare a domicilio oltre la data di scadenza prefissata, è già stato stabilito che i siracusani non dovranno pagare alchunchè a titolo di mora o interesse.
Storia complicata quella del pagamento della maggiorazione Tares. In un primo momento era stato agganciato all’ultima rata, quella del 28 febbraio. Poi, ai primi di dicembre, il pasticcio con una direttiva del ministero dell’Economia che ne richiedeva il saldo entro il 16 dicembre. Grande confusione, con i siracusani chiamati a una corsa contro il tempo agli sportelli dell’ufficio tributi di via De Caprio. Poi il nuovo cambio di rotta, con la legge di stabilità nazionale che spostava il termine al 31 dicembre fino all’ultima novità: si paga entro il 24 gennaio.
Comunicazioni e competenze che si accavallano, con i contribuenti trattati con un “rispetto” tutto italiano.  Come nel caso della mini Imu, anche in questo caso scadenza il 24 gennaio. Non per i siracusani però. Qui il temuto aumento Imu non c’è stato, aliquota rimasta bloccata e allora niente mini Imu. Per una volta, problema di altri duemila e rotti Comuni ma non il nostro. Paga lo Stato. Da ora in avanti, ci pensa invece lo Iuc con Tasi, Tari e Imu case di lusso.




Pachino e zona sud. La Polizia passa al setaccio i ritrovi della criminalità dopo l'incendio della vettura del sindaco di Portopalo

Tre giorni di massiccio controllo del territorio. La zona sud della provincia di Siracusa passata al setaccio dalla Polizia con uno straordinario servizio coordinato dal commissariato di Pachino che si è avvalso dell’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Catania.
Potrebbe essere una prima risposta all’inquietante “avvertimento” al sindaco di Portopalo, a cui ignoti hanno dato alle fiamme la macchina parcheggiata proprio sotto casa. Non a caso, proprio Portopalo è stata interessata da vari giri di perlustrazione delle forze dell’ordine come anche Pachino e Marzamemi. Sono stati vigilati e setacciati i luoghi più “sensibili” dal punto di vista criminale: posti di blocco, perquisizioni alla ricerca di droga o armi e controllo del rispetto delle misure di sorveglianza speciale. Cento le persone identificate, cinquantasei i veicoli controllati. Denunciato un 33enne per uso personale di sostanza stupefacente. Nella sua camera da letto, durante una perquisizione, sono stati rinvenuti 1,67 di marijuana avvolta nel cellophane.

(foto: l’auto del sindaco Taccone, danneggiata dalle fiamme)




Noto. Due auto in fiamme nella notte. Un caso anche a Pachino

Tre auto in fiamme nella notte, in provincia. Una a Pachino e due a Noto, dove polizia e vigili del fuoco sono intervenuti in via Principe di Piemonte. Le fiamme hanno interessato una Ford Max e una Opel Corsa di proprietà, rispettivamente, di un’insegnante e di una casalinga. Indagini in corso. Prende corpo l’ipotesi del dolo.




Siracusa. "Cinquant'anni di atletica", mostra per il Pippo Di Natale

Sarà inaugurata domani alle 18, a Siracusa, la mostra fotografica “Cinquant’anni di atletica”. E’ dedicata alle attività del campo scuola Pippo Di Natale”. Potrà essere visitata fino al 31 gennaio, nella sede dell’associazione Alexandria, in via Cavour 57. La manifestazione è stata patrocinata dal Comune.




Esclusiva di Siracusaoggi.it: ecco il documento che i sindaci hanno consegnato a Buceti per accelerare il ritorno in mano pubblica degli impianti idrici

In esclusiva su SiracusaOggi.it il documento originale con cui dieci Comuni della provincia di Siracusa chiedono di poter dare vita, da soli o in forma associata, ad una società pubblica per gestire il servizio idrico integrato dopo il fallimento di Sai 8. Il “foglio” è stato consegnato ieri a Palermo al commissario straordinario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti. Tramite lui, si attendono ora le risposte della Regione.
In calce, le firme degli amministratori. Il vicesindaco Francesco Italia per il Comune di Siracusa. Uno dei commissari per Augusta. Il vice sindaco di Pachino, poi Mangiameli (Lentini), Scalorino (Floridia), Rizza (Priolo), Scorpo (Solarino), Caiazzo (Buccheri), Bonfanti (Noto) e il delegato del sindaco di Portopalo.
Come si legge nel documento, gli amministratori “chiedono la restituzione degli impianti (…) per garantire ai relativi Comuni proprietari l’avvio della gestione, in forma singola o associata, del servizio sino a quando non sarà emanata la legge regionale di riordino del servizio idrico integrato”.  Viene quindi ufficializzata la richiesta di un incontro con il presidente della Regione, l’assessore Marino, i capigruppo all’Ars e i componenti la IV Commissione “per condividere soluzioni politiche”.
Questo esclusivo documento segna, di fatto, un’accelerazione  in questa vicenda. E segue le conclamate difficoltà gestionali che sta incontrando la curatela fallimentare di Sai 8. Che potrebbe decidere di chiudere i battenti anche prima dei sei mesi stabiliti nella sentenza di fallimento dal Tribunale di Siracusa, che prevede per l’appunto la possibilità di una “cessazione anticipata”.

(clicca per ingrandire, anche nella finestra seguente)
Documento sindaci Ato idrico




Augusta. La banda della spaccata si sposta nel centro megarese. Confesercenti: "Intensificare i controlli"

Da Siracusa ad Augusta. I recenti colpi assestati dalle forze dell’ordine alla banda “della spaccata” hanno evidentemente fatto migrare l’organizzazione verso la seconda città della provincia. Il colpo la notte tra lunedì e martedì in viale Italia, zona centrale della cittadina megarese. Nel cuore della notte, con un’auto i malviventi hanno sfondato la vetrina di un negozio di abbigliamento. Poi, aiutati dai complici, in pochi minuti hanno arraffato quanti più capi griffati possibile e anche il registratore di cassa per poi darsi alla fuga. Ventimila euro il bottino, principalmente in capi firmati. Le immagini delle telecamere di sicurezza hanno mostrato agli investigatori almeno sei uomini in azione. Il sospetto è che si possa trattare della stessa organizzazione che nelle settimane scorse aveva spaccato quattro vetrine a Siracusa, prima degli arresti. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di catanesi in trasferta con l’appoggio di basisti della zona.
Arturo Linguanti, presidente di Confesercenti, si rivolge alle forze dell’ordine per una maggiore tutela degli associati. “Innanzitutto voglio congratularmi con la polizia per i recenti arresti. Purtroppo, però, il fenomeno non si arresta ma migra. Visto che i negozi presi di mira da questi malviventi sono quelli del settore abbigliamento lusso e considerato che per ogni cittadina queste boutique non sono poi così numerose e spesso concentrate nella stessa area, chiedo di voler intensificare i controlli nei pressi di questi obiettivi sensibili. Una attenzione particolare – conclude Linguanti – che farebbe dormire sonni tranquilli a questi esercenti che, in casi di questo tipo, non possono neanche fare affidamento su sofisticati impianti antifurto”.




Siracusa. Pd: Liddo Schiavo dice no alla Castelluccio. "Non accetto la carica di presidente dell'assemblea provinciale"

Il Partito Democratico di Siracusa ha un rapporto complesso con il telefono. O forse, tra dirigenti, si sono smarriti qualche numero visto che ormai le due anime principali (renziani ed ex dem) si parlano solo tramite comunicati stampa. All’invito di ieri della segretaria Carmen Castelluccio (leggi qui), oggi risponde – stesso mezzo – Liddo Schiavo. “Apprendo dagli organi di informazione che sono stato invitato ricoprire la carica di presidente dell’Assemblea provinciale del Partito Democratico. Una soluzione certamente etica che prova a riproporre il modello nazionale Renzi-Cuperlo, purtroppo in questo caso non applicabile”. Non c’è, dunque, nessun gesto distensivo all’interno del Pd che prosegue con le sue contrapposizioni tra una segreteria ufficiale ed una “ombra”.
“Ringrazio quanti hanno voluto accordarmi la loro fiducia e indicarmi a tale prestigiosa carica – scrive Schiavo, contrapposto alla Castelluccio nella corsa alla segreteria – purtroppo mi vedo costretto a rifiutare in quanto non saprei spiegare alle persone a me vicine, che vivono da anni l’esperienza del Pd per quale motivo non è stato consentito loro di potersi esprimere per la scelta del segretario provinciale pur essendo tesserati da anni”.
Quindi la stoccata. “Ritengo che le elezioni per la scelta del vertice provinciale siano state viziate e che le opportunità di partecipazione non sono state pari per me e la Castelluccio. In virtù di ciò ricordo di aver avanzato diversi ricorsi agli organismi competenti dei quali rimango ancora in attesa delle opportune e dovute risposte”.




Siracusa. Zona industriale: pennacchi di fumo? Solo vapore

Zona industriale di Siracusa. Ore 9.10 di questa mattina. Due pennacchi di fumo si levano da alcuni impianti. Uno, in particolare, si staglia con prepotenza sullo sfondo. Le colonne di fumo rimangono visibili per diversi minuti poi si disperdono nell’aria. Qualcuno, passando nella zona, lamenta al centralino di SiracusaOggi.it di avere accusato bruciore agli occhi. Ma il collegamento tra i due fatti è ancora tutto da provare.
Nessun allarme, comunque. Si tratta infatti di vapore acqueo, reso particolarmente evidente dalle condizioni meteo. Il vapore proviene dagli impianti di raffreddamento che utilizzano per il processo dell’acqua.