Siracusa. Sai 8 nel mirino dei vandali, "Refrattari alle minacce". Chiudono sedi periferiche

Suonano quasi come una minaccia, una intidimidazione. “Ma noi siamo del tutto refrattari ad atti fi questo tipo”, fanno sapere i tre curatori fallimentari di Sai 8. La notte scorsa, ignoti hanno danneggiato delel strutture aziendali.”E l’unico risultato che gesti di questo tipo producono è rendere ancor più difficile il compito di recupero dal pesantissimo deficit riscontrato nella fallita Sai 8, compito a salvaguardia del servizio e dei livelli occupazionali”, spiegano all’unisono Giovanni La Croce, Luigi Amerigo Bottai e Girolamo Venturella. “Simili danneggiamenti si trasformano in un rischio immediato per la gestione attiva del servizio e in un danno diretto per le diverse categorie a vario titolo coinvolte nella stessa gestione”, spiega una nota inviata alle redazioni e che si chiude con un appello: “al senso di responsabilità dei fruitori del servizio idrico, cui la Curatela ribadisce l’impellenza di denunciare gli autori dei reati e l’urgenza di provvedere al pagamento delle bollette e al ripianamento dell’arretrato”.
Intanto, decisa la chiusura delle sedi provinciali di Sai 8 ad Augusta, Lentini, Buccheri, Priolo, Noto, Pachino e Solarino. A motivare la scelta, l’obbligo “di ridurre i costi non indispensabili”. Da lunedì, quindi, porte chiuse.  Per la presentazione delle istanze, per i pagamenti e la richiesta di informazioni rimarrà operativa la sede centrale di Siracusa, in viale Santa Panagia. Dal lunedì al giovedì, sportelli aperti al pubblico dalle 8.45 alle 12.45 e dalle 14.30 alle 16.30. Il venerdì dalle 8.45 alle 12.45. Per ulteriori informazioni, 0931.481311 o il numero verde 800.050607.




Siracusa. "100 Stelle per l'Inda": escalation di performance tra corso Matteotti e piazza Archimede

Centoventi allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico per uno spettacolo itinerante tra Corso Matteotti e Piazza Archimede. E’ il terzo appuntamento con “100 Stelle per l’Inda”. Catni corali, azioni coreografiche di combattimento e scherma scenica: una coinvolgente escalation di performance teatrali con inizio alle 18,30. Lo spettacolo si concluderà a Palazzo Gargallo, in piazza Archimede, in onore del Fondatore dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, il conte Mario Tommaso Gargallo. “La città  incoraggi i nostri giovani allievi e studenti – commenta il Commissario Giacchetti – l’Accademia d’Arte del Dramma Antico è un riferimento imprescindibile per una città ed una scuola che devonofare i conti con la mancanza sul territorio di un teatro pubblico. Vi aspettiamo numerosi”.




Floridia. Detenzione e spaccio di stupefacenti, due arresti

Un floridiano e un lentinese in manette. Sono accusati di detenzione e spaccio di stupefacenti. Si tratta di Giovanni Piccione, 32enne di Floridia, pregiudicato per reati specifici, e Gianluca Licitra, 35 anni, di Lentini. I due sono stati sorpresi dai Carabinieri nei pressi dell’abitazione di Piccione con un quantitativo pari a 21 grammi di eroina e 800 euro circa in contanti, probabile ricavato dell’illecita attività di spaccio. La successiva perquisizione svolta all’interno dell’abitazione ha consentito di rinvenire ulteriori tre grammi di marijuana, suddivisi in tre dosi avvolte nel cellophane e pronte allo smercio. I due sono stati condotti a Cavadonna.




Basket, Priolo. "Partita vinta, pubblico perso". Solo su SiracusaOggi scrive Paolo Giuliano, "cuore" Trogylos

Paolo Giuliano di professione fa l’avvocato. Ma tutti lo conoscono come uomo di sport. Dirigente del Messina e dell’Us Siracusa prima, rimane sempre vicino alla Trogylos Priolo. Della società di basket femminile è stato vice presidente e poi presidente. Ma anche fuori dai quadri societari è sempre attento alle sorti della squadra e della società biancoverde. Non è un caso se dietro la nuova iniziativa “Adotta la Trogylos” c’è proprio il suo impegno. Un sostegno, non solo morale, per mantenere in vita una delle realtà più longeve e vincenti del panorama sportivo siciliano, da oltre 30 anni continuati in massima serie. Domenica l’impresa che può segnare la svolta: la piccola e sottovalutata Priolo sgambetta Parma, protagonista annunciata dei play-off scudetto. Domenica ci riprova con Lucca. Siccome c’è sempre un ma, eccolo prospettato con le lucide considerazioni di Paolo Giuliano in una lettera esclusiva per SiracusaOggi.it

Ci può essere una partita con il pubblico delle grandi occasioni e una partita (vinta) che diventa una grande occasione (persa) dal pubblico. La “seconda che ho detto” è andata in scena domenica scorsa a Priolo, palla a due alle 16.30 tra Trogylos e Parma per la nona giornata del campionato di serie A1 di pallacanestro femminile, laddove è stato realizzata una delle più grandi imprese sportive degli ultimi tempi praticamente in assenza di pubblico, inteso quest’ultimo temine nel senso di spettatori presenti, perché nell’altro senso non fa notizia. E allora, se permettete, agli assenti che hanno sempre torto (mai come adesso) mi propongo come cronista e opinionista, avendo ormai dismesso le consunte vesti di dirigente, per raccontare la partita, spiegare il suo clamoroso risultato nonché, soprattutto, i motivi dell’assurdo vuoto sugli spalti, mettere in luce il significato dell’impresa che si è perso l’occasione di cogliere, con parentesi dedicata alla penalizzazione di un punto per il caso (psichiatrico) Fabbri.
Davide non batte semplicemente Golia, lo manda disteso sul lettino di uno psicologo di alto livello. Non me ne vogliano né le atlete di Parma né il molto dispiaciuto Presidente Bertolazzi, valido e storico dirigente sportivo, ma il succo della partita è racchiuso in queste poche parole..
Sicuramente le avversarie erano giunte a Priolo convinte di vincere a mani basse, come tutte le colleghe che finora le avevano precedute, perché negli occhi avevano solo la classifica che diceva Parma quarta, candidata alla final four di Coppa Italia, Trogylos penultima e in lotta per la salvezza. Alla fine però il tabellone segnava 78-59 per Priolo, i tabellini dicevano che una ragazzina promettente, ma sempre ragazzina, due professioniste che onorano la maglia non certo per motivi economici ed un mito del basket mondiale, in condizioni fisiche che impedirebbero a chiunque di giocare tra amici figuriamoci in A1, avevano realizzato da sole 76 dei 78 punti finali. Milazzo (23), Eric (20), Donvito (19) e Bonfiglio(14) con le altre compagne, con la sapientissima regia di Roman Polanski Coppa, con gli occhi che riflettevano anziché l’impietosa classifica la grinta delle tigri, avevano realizzato un’impresa sportiva che resterà per anni un punto di riferimento positivo per chi pensa di dover affrontare nella vita qualcosa che appare contrassegnata in partenza dal segno negativo (Civati adesso può battere Renzi, fidatevi..anzi ce la può fare anche Pittella!).
Adesso veniamo ai compiti più difficili. Difficile infatti è trovare/capire il motivo per cui la comunità di Priolo si permette il lusso, in questi tempi di magra poi…, di “snobbare” non una squadra ma “la squadra” di Serie A del Paese. A Cantù per andare lontano, a Barcellona Pozzo di
Gotto e Capo d’Orlando per restare in Sicilia, non lascerebbero mai la loro squadra simbolo sola com’è adesso la Trogylos.
Cari priolesi, perché questo assurdo abbandono? Santino Coppa è antipatico? Mica ve lo dovete sposare! Tratta maluccio le ragazze quando è arrabbiato? Ma allora perché vengono a giocare qui anche gratis? E poi nello sport è necessario anche urlare e ciò vale anche per gli uomini che spesso iniziano a giocare quando il coach alza i toni. E la parità dove la mettiamo? Oppure per “cazziare” una atleta in bambola pretendiamo che il coach si metta lo smoking ed invece di agitare il dito si metta a sventolare una rosa rossa?
Cari priolesi, perché? (E se vi piace Mourinho .. porquè?) Forse sono antipatici i dirigenti? Proponetevi come alternativa! Lo avete mai pensato? Potreste fare di meglio… Non potete permettervi un biglietto di pochi euro? Comprensibile nell’attuale momento storico.. Ma avete mai pensato di recarvi in sede chiedendo agevolazioni, sconti, ingressi gratuiti in alcuni settori, motivati da disagio, disoccupazione o altro? La società non negherebbe cento o duecento ingressi gratuiti a partita per giovani disoccupati, famiglie numerose, studenti.. Le scuole locali, poi, non si sognano neanche di proporre l’organizzazione di gite al PalaPriolo. E considerata l’inesistenza di musei, cinema e teatri, non mi pare che vi siano tanti altri luoghi di istruzione (soprattutto in occasione di una partita come quella di domenica) cui indirizzare le classi da formare. Niente da fare, non riesco a trovare un motivo valido per cui una piccola comunità decide di ignorare un vero e proprio simbolo di sport, l’unica fabbrica di idee in mezzo a tanti altri tipi di fabbriche.
E allora non ci resta che sperare che Coppa e le ragazze, lavorando ancora molto, continuino a disputare partite memorabili. In attesa che il match “privato” torni ad essere “pubblico”, com’era prima, che finalmente arrivi un presidente gargallino, che Coppa la smetta di gridare, che la crisi finisca, che non si osi più giocare alle 16,30 anziché alle 18 (ma a Cantù andrebbero anche alle tre di notte), che arrivino due rinforzi a prezzo di saldi (imminenti), grazie sempre all’aiuto “degli altri” cioè i miei amici che da marzo adottano la Trogylos in silenzio (a proposito..grazie Guido!), che i dirigenti diventino ospiti fissi a Zelig e quindi simpatici. Tanto la storia non insegna nulla. Perché Siracusa, incapace di esprimere rapidamente un ricambio locale per un Luigi Salvoldi indebitatosi per aver regalato alla città qualcosa di cui essere orgogliosi e quindi stremato (insultandolo pure, anonimamente, sui muri e con la comoda tastiera del pc anziché insultare la classe politica che ci ha amministrato negli ultimi anni lasciandoci non dico senza futuro calcistico ma senza futuro) è lontana anni luce e quindi a Priolo non può succedere che si spengano di colpo e per sempre le luci del Palazzetto lasciando accese solo le torce delle fabbriche..
In perenne attesa che le cose, non si sa bene come e perché, cambino in meglio senza pensare che sarebbe ora di cominciare a cambiare se stessi (grazie Vasco).
La Trogylos sta vivendo una delle stagioni più difficili della sua storia decennale. Pochissimi mezzi, anzi carenza di mezzi. Roster composto da giovani, due straniere, di cui una vittima di grave infortunio, giunte qui per imparare (si proprio così..), oltre le suddette fantastiche quattro. Rimborsi spese minimalisti (vitto e alloggio nel senso classico della parola) in attesa di tempi migliori (a ridaje..). Obiettivo battere Chieti (centrato e per giunta fuori casa) così da evitare l’ultimo posto per eventuali play – out. Priolo però, prima della seconda vittoria di domenica scorsa, era penultima in classifica con un solo punto avendo vinto una partita (due punti) ma subìto poi una penalizzazione di un punto perché “qualcuno” ha deciso di sparare a zero (anzi ad uno) contro chi quanto meno, a differenza di altri in passato e nel presente, sta assicurando con sacrifici e dignità la regolarità del campionato (la penalizzazione annullata proprio nelle scorse ore, ndr).
E qui devo aprire una parentesi informativa perché alcuni giornalisti locali  non hanno avuto il tempo per studiare bene la faccenda, limitandosi a riferire il verdetto di primo grado: condanna! Sarebbe bastato infatti documentarsi e approfondire la vicenda (come ha fatto il sottoscritto..), anziché limitarsi al solito giro di opinioni altrui peraltro frammentarie, per non aggiungere al danno la beffa di lasciare i tanti tifosi bianco verdi con il dubbio che a Priolo sia arrivato all’improvviso un mostro: la slealtà sportiva! E invece le cose stanno diversamente e, soprattutto, la slealtà alberga altrove. Per adesso, essendo in corso il giudizio di secondo grado dinanzi la Corte Federale e quindi per rispetto al lavoro dei giudici, mi limito a ricordare quanto accaduto in primo grado lasciando ai lettori ogni commento e valutazione. L’organo giudicante federale, con un sentenza giuridicamente aberrante, ha deciso in sostanza di liberare d’ufficio l’inqualificabile ex giocatrice priolese Valentina Fabbri, che si era dimenticata di avere sottoscritto con la Trogylos un contratto e quindi un tesseramento pluriennale (o non se lo voleva ricordare, mentre ricordava, prima di sostenere di non ricordare di aver firmato il modulo di tesseramento, di aver inviato fuori termini lettera raccomandata per tentare di evitare il rinnovo automatico dell’accordo e quindi ammettendo di ricordare di essere una vincolata pluriennale), sol perché l’accusa ha prodotto una consulenza di parte, non giurata dinanzi ad organo dello Stato, redatta da un sedicente professore grafologo che sostiene la falsità della sottoscrizione; tutto questo senza tener conto della validissima consulenza di parte prodotta dal Priolo, redatta da grafologa di chiara fama (la Prof.ssa Nocera) e giurata presso il Tribunale di Siracusa, in cui si assevera senza ombra di dubbio l’autenticità della firma apposta dalla smemorata Fabbri (mi è sovvenuta una moderata qualifica..) sul modulo di tesseramento. La copiosissima mole di atti difensivi prodotta da Priolo, l’inconsistenza delle prove prodotte dall’accusa, la preparazione giuridica dei componenti l’organo di secondo grado mi fanno ben sperare in un ribaltamento del verdetto (come è poi avvenuto mercoledì scorso, ndr).
Nel frattempo, e questo aiuta tantissimo, Priolo battendo Parma ha portato a tre i punti in classifica e così le avversarie sono avvisate: dovranno contare un po’ più sulle loro forze, anziché sulle disgrazie (montate a tavolino) altrui.
E veniamo alla grande occasione persa dal pubblico assente ad una delle partite più incredibili mai viste e, credetemi tra calcio, basket, pallavolo, pallamano e pallanuoto (ricordate quella famosa finale mondiale Italia – Jugoslavia degli anni ’80 persa dagli azzurri a Madrid dopo una miriade di tempi supplementari? Io c’ero..) ne ho viste tantissime. Santino e le ragazze, battendo la strafavorita Parma con un distacco di 19 punti, hanno fatto stropicciare gli occhi ai lettori di televideo (soprattutto gli addetti ai lavori) che non avranno creduto al risultato, ma soprattutto hanno dimostrato ai pochi presenti quel che ci vuole per uscire dalla tanto sbandierata crisi (per alcuni, anzi per molti, ormai un alibi): rimboccarsi le maniche, tanta umiltà, credere fortemente in quello che si fa, rispettare e farsi rispettare anche quando si prendono sberle, tentare di conquistare con merito il risultato, senza scavalcare la fila con arroganza e cercando l’aiutino. Il tutto dedicato ai comodi critici in poltrona, a quelli che dicono “ma chi se frega dei problemi del Priolo, io adesso ho altro a cui pensare..” (magari giustamente nella loro ottica ma senza pensare che anche e soprattutto dallo sport possono venire esempi positivi per un popolo sfiduciato), ai tanti sfaccendati internauti (tanto la retribuzione ce l’hanno sempre alla faccia del datore di lavoro…) informati di tutto, soprattutto delle sempre più misteriose trame oscure che frenano la loro fuori uscita dalla spaventosa pozza di mediocrità in cui sguazzano e l’arrivo del tanto agognato “affermarsi in società”, che ogni giorno modernamente tweettano e denigrano chi col sacrificio, con la libertà dai lacci dell’invidia e con le idee, nella vita qualcosa riesce a farlo non solo per sé ma anche per gli altri; a chi preferisce ai fatti tante parole inutili (le parole possono essere anche utili..). Santino e le ragazze, vincendo contro ogni pronostico una partita sulla carta impossibile, hanno lanciato un messaggio positivo e di speranza, togliendo ogni illusione a chi aspetta sempre che qualcuno venga a togliere le castagne dal fuoco. In sostanza: se pensate che quel qualcuno, che chiameremo ad esempio Lukoil, semmai dovesse venire in aiuto al popolo siracusano, non farà differenza nel distribuire le castagne tra chi ha le mani già bruciate dal fuoco del lavoro e chi le ha pulite e coperte da morbidi guanti protettivi, vi sbagliate di grosso!
Domenica si replica contro Lucca, o almeno si tenta …con fatica e pazienza. Au revoir

Paolo Giuliano

(foto: Susanna Bonfiglio)




Siracusa. Terremoto nel distretto sismico del Golfo di Augusta

Scossa di terremoto nel siracusano. La terra ha tremato alle 18.34 del 12 dicembre. Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel Golfo di Augusta. Ha avuto magnitudo 2.1. Floridia, Siracusa ed Augustai comuni più vicini all’epicentro. Il terremoto, che ha avuto durata di qualche secondo, non è stato avvertito dalla popolazione e non ha causato danni a cose o persone.

 




"Inevitabile pensare alla Serie D". Parla l'attaccante del Siracusa, Frittitta

Il giovedì è giorno di partitella in famiglia per l’Sc Siracusa. Fermo Agatino Napoli (elongazione al retto femorale), è rientrato in gruppo Luciano Lentini.     Al termine dell’allenamento, Stefano Frittitta racconta le sue sensazioni prima dell’ultima giornata di andata, che vedrà gli azzurri in casa della capolista. “Contento di essere tornato a casa e indossare la maglia della mia città. Sono felice di essere arrivato nel momento più importante forse, in cui dobbiamo dare un’impennata per centrare l’obiettivo”. L’attaccante non si nasconde: “fare risultato ad Acireale significherebbe lanciare un grande segnale al campionato. È una sfida da vivere come una finale e da vincere a tutti i costi. Non ti ritrovi casualmente al vertice della classifica, l’Acireale è una squadra di valore con tanti giocatori giovani che fanno della corsa la loro arma migliore. Sarà una partita difficile”. Le due vittorie consecutive hanno rilanciato le quotazioni azzurre. “Non sono uno che si sbilancia ma al fatto di ritornare in Serie D ci penso spesso. Perché Siracusa ha dimostrato di meritare categorie superiori. Da qui alla fine del campionato faremo di tutto per riportare la squadra dove merita”.




Siracusa. Calcolo della maggiorazione Tares, come fare e a chi rivolgersi

Il Comune di Siracusa spiega come provvedere al calcolo della maggiorazione Tares (0,30 per mq) da pagare entro il 16 dicembre.

Lunedì è necessario effettuare, oltre al pagamento della terza rata TARES (utilizzando il modello F24 precompilato già inviato), anche la maggiorazione a favore dello Stato, calcolata nella misura di € 0,30 per metro quadrato di superficie iscritta ai fini dell’imposta. La superficie iscritta può essere rilevata dall’ultima cartella di pagamento notificata dall’agente della riscossione.
Si ricorda che, ai fini del calcolo della maggiorazione, va sottratto l’importo relativo alla percentuale di riduzione o agevolazione prevista dal regolamento, di cui ha eventualmente diritto il contribuente. Nel caso di cumulo di più riduzioni e/o agevolazioni sul dovuto si applicherà inizialmente la prima riduzione e/o agevolazione e, sulla rimanente somma dovuta, la seconda e così via.

ESEMPI DI CALCOLO MAGGIORAZIONE:
1° Esempio – Soggetto occupante un locale di mq. 100 senza diritto a riduzioni:
(Maggiorazione € 0,30 X superficie mq. 100) = € 30,00
2° Esempio – Soggetto occupante un locale di mq. 100 avente diritto ad una riduzione del 15%:
(Maggiorazione € 0,30 X superficie mq. 100) = € 30,00; (€ 30,00 – 15%) = € 25,50
3° Esempio – Garage di pertinenza di mq. 20:
(Maggiorazione € 0,30 X superficie mq. 20) = € 6,00; (€ 6,00 – 50%) = € 3,00
4° Esempio – Soggetto occupante un locale di mq. 100 avente diritto a due riduzioni: la prima del 30% e la seconda del 15%:
(Maggiorazione € 0,30 X superficie mq. 100) = € 30,00; (€ 30,00 – 30%) = € 21,00;
(€ 21,00 – 15%) = € 17,85

Il versamento della maggiorazione va effettuato utilizzando il modello F24 indicando il codice tributo 3955 per i privati cittadini ed il codice 371E per gli enti pubblici, seguendo le indicazioni del fac-simile sotto riportato. Il versamento può essere effettuato anche mediante bollettino di conto corrente postale approvato con decreto direttoriale 14 maggio 2013 con numero di conto corrente 1011136627.
I cittadini residenti all’estero che non possono utilizzare il modello F24, potranno versare la maggiorazione eseguendo un bonifico direttamente in favore della Banca d’Italia con il codice IBAN: IT80R0100003245348001150300; è necessario indicare anche il codice BIC: BUAITRRENT, corrispondente alla Banca d’Italia. Come causale del versamento devono essere indicati: il codice fiscale o la partita IVA del contribuente o, in mancanza, il codice di identificazione fiscale rilasciato dallo Stato estero di residenza, se posseduto.
Si fa presente che i cittadini che dovessero necessitare di assistenza e/o chiarimenti potranno rivolgersi agli sportelli del Comune – Settore Fiscalità Locale, di via De Caprio n.57, negli orari di sportello dal lunedì al giovedì dalle ore 08.45 alle ore 13,00; il venerdì dalle ore 08.45 alle ore 12.45 (tel. 0931 785311; fax 0931 785313), oltre che presso gli sportelli dei Centri di assistenza CAAF.

 




Siracusa. I Commercialisti: "Imu e Tares, caos puro. Nessuna sanzione per ritardi o errori di calcolo dei cittadini"

L’Ordine dei Commercialisti di Siracusa denuncia le gravi violazioni delle norme previste dallo Statuto dei Diritti dei Contribuenti ed invita le amministrazioni comunali, in particolare quella del capoluogo, a considerare che nel caso di oggettive condizioni di incertezza delle norme non si rendono applicabili le sanzioni tributarie e che si deve attivare il contraddittorio con il contribuente prima di avviare qualsiasi attività di accertamento dei tributi in parola. Inoltre, il presidente dei Commercialisti siracusani, Massimo Conigliaro, chiede di ricercare soluzioni per “eliminare in radice il problema, evitando l’invio di migliaia di cartelle o avvisi che ingolferebbero gli uffici comunali prima e le commissioni tributarie dopo, per veder riconoscere il diritto dei cittadini ad un’imposizione razionale e non schizofrenica, in tempi ragionevoli e con modalità degne di un paese civile”. Il problema è il caos Imu-Tares-maggiorazione dello 0,30.  “A pochi giorni dalla scadenza del 16 dicembre, l’incertezza sui pagamenti regna sovrana” (leggi qui per scadenze, calcoli e come pagare) .  Per quel che riguarda l’Imu, “i regolamenti, che dovevano essere pubblicati entro il 9 dicembre scorso, prevedono variazioni di aliquote, esenzioni, riduzioni ed altre peculiarità che è impossibile che vengano recepite per tempo dai software in uso ai commercialisti ed imporrebbero una predisposizione manuale dei calcoli di quanto dovuto. Il versamento della seconda rata Imu 2013 deve essere eseguito sulla base delle delibere di approvazione delle aliquote e dei regolamenti pubblicati sul sito di ciascun Comune alla data del 9 dicembre 2013. In caso di mancata pubblicazione valgono le aliquote e il regolamento per l’anno 2012. Considerando che solo nella provincia di Siracusa ci sono 21 Comuni e non tutti hanno tempestivamente provveduto alla pubblicazione nel proprio sito dei regolamenti è facile immaginare il caos”, prova a spiegare Conigliaro. “Aggiungiamo anche il problema Tares, particolarmente grave a Siracusa. L’ufficio tributi è letteralmente preso d’assedio da parte dei contribuenti spaesati dal comportamento dell’Amministrazione Comunale”.  Il Comune ha reso noto un avviso alla cittadinanza con il quale comunica che l’adempimento del versamento previsto per il 28 febbraio 2014 è anticipato al 16 dicembre 2013 a causa della risoluzione n. 10 del 02 dicembre 2012 del Dipartimento delle Finanze . L’avviso contiene, anche, la modalità di calcolo che il cittadino dovrà fare per determinare l’importo da versare. “In sintesi – dice il presidente dell’Ordine dei Commercialisti – il cittadino deve prendere la cartella Tarsu anno 2012 e rilevare la superficie dell’immobile, moltiplicare la superficie per 0,30 centesimi, visionare il regolamento Tares per controllare se spettano agevolazioni , determinare l’importo, predisporre il modello F24 e assolvere al pagamento. Il Comune  dimentica di informare che è carico dell’Ente impositore predisporre il modello F24 e consegnarlo al Contribuente “. Insomma, per i commercialisti siracusani è vero caos.




Siracusa. Legano e rapinano un giovane, arrestati due ventenni

I Carabinieri di Siracusa hanno tratto in arresto, nella “quasi” flagranza del reato di rapina aggravata in concorso il 20enne Giuseppe Dugo e il 21enne Armando Regina. Nella notte tra il 10 e l’11 dicembre i due avrebbero atteso che un loro coetaneo facesse rientro a casa abitazione dopo una giornata di lavoro e, mentre era ancora intento a girare la chiave nella porta di ingresso, loavrebbero colpito con un forte pugno al volto. Caduto a terra, hanno continuato a colpirlo con calci e pugni sino a quando, dopo averlo costretto ad entrare in casa e legato ai polsi con la cintura sfilatagli dai pantaloni, gli hanno intimato con un coltello trovato in cucina di consegnare loro la somma di tremila euro,. Secondo i due presunti rapinatori quei soldi erano nella disponibilità immediata della vittima, frutto di  un lascito di un parente da poco deceduto. Quei soldi, però, non c’erano. E i malviventi si sono dovuti accontentare di ottanta euro in banconote di piccolo taglio trovate dentro un comò. Si sono quindi dati alla fuga a bordo di un’auto ma i dettagli forniti subito dalla vittima ai carabinieri hanno permesso di mettere i militari sulle tracce dei due giovani poi bloccati nei pressi di un chiosco di panini. Tratti in arresto, dopo le formalità di rito sono stati condotti al carcere Cavadonna di Siracusa. Parte della somma è stata rinvenuta addosso ai due e restituita al giovane che soccorso e medicato presso l’Ospedale Umberto I è stato giudicato guaribile in otto giorni salvo complicazioni, a seguito dei traumi e contusioni riportati al volto e sul corpo.




Priolo. Due romeni facevano la spesa gratis nell'area commerciale, arrestati

Una coppia di romeni (Trandafir Marius Florin e Muti Rodica) è stata arrestata in flagranza di furto aggravato in concorso dai Carabinieri della Stazione di Priolo.  Avrebbero compiuto alcuni furti in diversi negozi del centro commerciale di Città Giardino. La coppia, residente nel ragusano, aveva passato la giornata in trasferta asportando merce di varia natura, in prevalenza abbigliamento, biancheria intima e calzature per un valore complessivo di circa 700 euro. Bloccati all’interno dell’ipermercato Auchan, la perquisizione estesa alla macchina in uso ha consentito ai militari di verificare il furto di merce perpetrato in altri negozi dell’area commerciale. Sono stati condotti alla loro abitazione di Chiaramonte Gulfi e posti agli arresti domiciliari.