Siracusa sempre più "smart"

Dopo essersi aggiudicato lo “Smart cities living lab” del CNR e dell’Anci con il progetto di innovazione tecnologica finalizzata al risparmio energetico da attuarsi su Ortigia, il Comune di Siracusa ancora protagonista per un altro progetto informatico. Si chiama Smart Waste ed è un progetto Anci nato con l’obiettivo di contribuire alle crescenti esigenze di trasparenza e monitoraggio nella gestione dei rifiuti urbani mediante l´adozione di strumenti informatici avanzati .
Il progetto prevede di realizzare e mettere a disposizione dei Comuni un applicativo contenente  indicatori, dati, informazioni utili per l’analisi degli impatti complessivi della gestione dei rifiuti (calcolo emissioni, percentuale  riciclo, qualità raccolta, ricavi da sistema consorzi, costi smaltimento, etc.). Partner delle attività il Consorzio Conai, il Centro di Coordinamento RAEE, il Consorzio Conau, le aziende del settore rifiuti, e altri 13 Comuni d’Italia. La fase di sperimentazione sarà avviata a Siracusa la prossima settimana.
Per l’assessore alle Politiche ambientali Francesco Italia: “Smart Waste è un passo importante nel percorso verso un efficiente sistema di gestione dei rifiuti in quanto consentirà all’Amministrazione di monitorare gli obiettivi di raccolta e di effettivo riciclo e di rendere accessibili i dati ambientali a tutti i cittadini via web e mediante applicativi per smartphone e tablet”.




Ma cosa succede in casa Pd?

Il Pd ha un elettorato generoso pronto a capire le lotte, le dispute e le divisioni. La base vota per convinzione ideologica reale e così si spiegano i risultati delle urne a dispetto delle mille beghe, specie nazionali. Siracusa non fa eccezione. Anzi, diventa a suo modo un paradigma. Ma vallo a spiegare ad un elettore del centrosinistra cosa sta succedendo qui, in riva allo Jonio.
Ci si aspettava in fondo una nuova stagione,  dopo oltre due lustri Siracusa è retta da un sindaco di sinistra.  La realtà, invece, è sempre la stessa: divisioni, correnti, mille anime, lotta di potere. Il caso Schiavo è sintomaticato di un partito a parole unitario ma sempre più spaccato. In gioco c’è la leadership dei prossimi anni. Forse anche la sopravvivenza di un’area a discapito di un’altra. I rampanti renziani da una parte, l’establishment dem ed ex bersaniani dall’altra.
L’area Innovazione, di cui Schiavo era il candidato prima dell’esclusione, è data in forte ascesa. Sarebbe numericamente superiore, praticamente con la segreteria in tasca. Ma non è forse avvezza a quelle battaglie inevitabili quando in ballo c’è un avvicendamento al potere. Più “smaliziata” – nessuno si offenda – la controparte, che da anni tira le fila delle manovre del partito in provincia. E certo senza nessuna voglia di mettersi da parte adesso.
Fazioni in lotta, ma non nel chiuso della segreteria. Tutto in pubblico, con comunicati stampa al vetriolo e interviste di fuoco. Pacificazione? Praticamente impossibile. Come sembra lontana la tregua elettorale di pochi mesi fa.
Certo le dimissioni di Schiavo potevano essere rese pubbliche subito, sin dal venerdì in cui sono state protocollate. Si potevano “pacificamente” studiare soluzioni alternative tra le pieghe di uno Statuto mai veramente rigido nelle norme e nell’interpretazione, per mantenere un equilibrio apparente. Chissà, forse da una parte e dall’altra si cercava, anche incosciamente, lo scontro.
Che sia una “rivincita” per lo “sgarbo” subìto in Consiglio Comunale (Castellucio pareva avere la presidenza in mano, ndr) o una lotta per le regole ed il loro rispetto poco toglie alla sostanza della vicenda. Cosa ne sarà di un Pd provinciale con una segreteria a metà, al comando ma senza il supporto interno pieno o almeno maggioritario? Posto che nessuno dei contendenti vuole finire all’angolo, quale sarà il finale della storia? Ma soprattutto, il primo partito della provincia può sopportare uno strappo e la nascita – eventuale – di un nuovo soggetto?




Pallamano, A1. Albatro, sabato debutta Ben Amida

Un tris di sconfitte da archiviare in fretta. Ma anche buone sensazioni da trasformare, però, in risultati. La quinta giornata di campionato per l’ Albatro può essere quella del riscatto. Infermeria permettendo, visti i problemi per Andrea Calvo e Di Stefano. I due sabato dovrebbero comunque esserci sul parquet del Palalobello, nella sfida al Gaeta. Possibile debutto per il terzino sinistro  Mohamed Alì Ben Hamida. E’ arrivato il trasfer da parte della federazione e il tunisino potrà così dare il suo contributo. “Abbiamo preparato bene la partita. Non dovranno ripetersi certi errori soprattutto sotto il profilo delle conclusioni ”. Così l’allenatore Peppe Vinci. “Per noi è una partita importante come perché per inseguire la salvezza dobbiamo sempre cercare di muovere la classifica, contro ogni avversario. Il Gaeta ha un’ ottima formazione allenata da un  esperto conoscitore della pallamano,  nelle doppia veste di giocatore/allenatore come Bettini ed un esperto coach-player come Onelli




Calabrese, "con Strano per cominciare bene"

C’è un clima di ritrovato entusiasmo negli spogliatoi del De Simone. L’avventura di Pippo Strano comincia, quindi, con una sana scossa di positività. Non cessano, però, le fibrillazioni a livello societario. L’esonero di Pidatella potrebbe condurre alle dimissioni del direttore sportivo Giovanni Martello. Che i rapporti siano difficili, per non dire tesi, con i vertici è risaputo da tempo. Il ds presentò già settimane addietro le sue dimissioni, poi rientrate nel giro di qualche giorno. Questa volta, però, parrebbero non esserci margini.
In questo quadro, la squadra si prepara al primo impegno della sua nuova gestione: la trasferta di Acireale. Gigi Calabrese, capitano in pectore, non vede l’ora di ritrovare il campo per allontanare tutti i fantasmi che si sono materializzati dopo lo stop casalingo di domenica scorsa. “Sarà un test importante che apre un miniciclo della verità (dopo il Siracusa opsiterà l’altra favorita San Pio X, ndr). Sono quelle partite che ti danno le tensioni e le motivazioni giuste. Speriamo di cominciare bene questo nuovo ciclo firmato Strano”.
Oggi allenamento al De Simone con inizio alle 15.

(foto: in primo piano, Calabrese)




Siracusa. Le immagini del trasbordo dei migranti

Le immagini del trasbordo dei 93 migranti arrivati ieri a Siracusa a bordo della petroliera Aegean Pride. La nave li ha soccorsi nel Canale di Sicilia per poi fermarsi all’imbocco del Porto Grande. Gli uomini della Guardia Costiera si sono occupati di condurli sul molo con una spola continua operata con due motovedette.

 




Consiglio Comunale, date e ordini del giorno

Il Consiglio Comunale di Siracusa torna a riunirsi il 22 e il 29 ottobre. Oggi la conferenza dei capigruppo ha programmato gli ordini del giorno.
Nella seduta di martedì prossimo, il Consiglio dovrà pronunciarsi sull’approvazione di un’integrazione all’articolo 3 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio e delle Commissioni e sul piano attuativo per l’insediamento di 501 alloggi di edilizia convenzionata a Tremmilia. Questi due argomenti si aggiungono a quelli già fissati nella precedente riunione e che riguardano l’appalto per gli asili nido, proposto da Simona Princiotta, e l’interruzione dell’assistenza domiciliare agli anziani e ai diversamente abili, promosso dal Salvatore Castagnino.
Due i punti previsti nella seduta del 29: il question time e la questione dei lavori per la realizzazione della nuova scuola di via Calatabiano, anche questa proposta da Castagnino.




Siracusa Oggi – Flash: ritrovati infissi rubati al Chindemi

La Polizia ha ritrovato gli  infissi divelti ieri dalle finestre dell’Istituto “Chindemi” di Siracusa in un deposito di materiale ferroso. Le indagini sono state svolte da Agenti della Squadra Mobile. Sono in corso ulteriori indagini volte a identificare gli autori del reato.




Siracusa, attrezzatura "sospetta". Due denunce

Un’ascia. Una mazzetta di ferro. Un picchetto di ferro. Uno scalpello. Tre tubi in ferro. Due lime e un coltello da cucina. Un equipaggiamento sin troppo sospetto per passare inosservati.
Così, durante un controllo su strada, due siracusani di 25 anni e 26 anni sono stati denunciati dagli agenti delle Volanti perchè trovati in possesso della “singolare” attrezzatura. Le accuse per loro sono detenzione e porto di arma da taglio e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.




Siracusa, ladri a 15 e 13 anni

Due minori, di appena 15 e 13 anni, sono stati denunciati per tentato furto aggravato. I giovanissimi ladri si erano introdotti in una villa in via Carancino dopo aver praticato con una tenaglia un foro nella rete di recinzione. I poliziotti non hanno potuto far altro che accompagnare i minorenni dai rispettivi genitori.
Sorpresa e sconcerto per le due famiglie, siracusane,  definite “normali”. Vista l’attrezzatura di cui si sarebbero dotati, risulterebbe difficile parlare di semplice bravata.




Siracusa Oggi – Sequestrato del tritolo: a cosa serviva?

A chi, ma soprattutto a cosa dovevano servire quei due chili di tritolo sequestrati dalla Guardia Costiera? Davvero solo per la pesca di frodo? Sono domande a cui dovrà rispondere la Procura della Repubblica di Siracusa che sta indagando sul caso.
I fatti: la sezione di polizia marittina della Capitaneria di Porto di Siracusa ha sequestrato due chili di tritolo occultato da soggetti non ancora identificati tra i porti di Falaridi e Calabernardo. Un mese di indagini per un sequestro anomalo – per quantità -per pensare solo alla pesca di frodo.
Il sospetto degli investigatori è che il pericoloso materiale esplosivo potesse essere destinato alla criminalità organizzata per compierà chissà quale azione delittuosa.E qui, allora, si allaccerebbero altri interrogativi. Primo fra tutti quello relativo alal provenienza del quantitativo di tritolo. Secondo le prime informazioni, potrebbe provenire da un relitto sommerso ancora in fase di ricerca. Un abile nascondiglio o una scoperta “fortunosa”?
Le indagini sarebbero ancora in corso, imprevedibili gli sviluppi.  Il tritolo è stato, intanto, distrutto dagli artificieri della Marina Militare appartenenti al nucleo Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi.