Viadotto Cassibile, si abbassa la tolleranza: divieto per i veicoli sopra le 3,5 tonnellate

Novità per il viadotto Cassibile, lungo la Siracusa-Gela. A seguito degli ultimi accertamenti tecnici è stato disposto un nuovo limite di peso per il transito in autostrada nel bypass su unica campata realizzato per i noti problemi strutturali. Per ragioni di sicurezza, si riduce a 3,5 tonnellate (il precedente limite era di 7,5 tonnellate). La misura — finalizzata a tutelare l’integrità della struttura in attesa di interventi — è stata ufficializzata nel corso del vertice.di questa mattina, in Prefettura a Siracusa.
La necessità del provvedimento nasce dai problemi strutturali già evidenziati nelle ispezioni del Consorzio per le Autostrade Siciliane (CAS), che hanno rilevato difetti tali da ridurre la capacità portante del viadotto e hanno reso indispensabili limitazioni al traffico.
Nel corso dell’incontro, la discussione si è focalizzata anche sulle necessarie opere di messa in sicurezza. La Prefettura ha chiesto massimo impegno e massima celerità, pur nel rispetto delle procedure tecniche e amministrative, a tutti gli enti coinvolti e in particolare al Consorzio delle Autostrade Siciliane, titolare della gestione del tratto autostradale. È stata ribadita la necessità di definire rapidamente cronoprogrammi per l’avvio degli interventi di consolidamento.
Dal punto di vista operativo, resta in vigore la soluzione del bypass con doppio senso su una sola carreggiata per garantire la circolazione in direzione Siracusa delle auto e dei mezzi leggeri; per i mezzi pesanti oltre 3,5 tonnelate sono confermate le uscite obbligatorie agli svincoli di Avola (direzione nord) e Cassibile (direzione sud).




Bando assunzioni al 118, il Pd denuncia “anomalie”. Sospesi tutti gli atti in attesa dell’Anac

“Il bando affidato dalla Regione Siciliana alla società interinale Temporary per la selezione degli autisti–soccorritori del 118 presenta troppe ombre per essere ignorate”. Inizia così l’atto d’accusa del capo segreteria regionale del Pd Sicilia, Peppe Calabrese. “Parliamo di un appalto da 15 milioni di euro, con 759.530 euro di ricavi previsti per la società aggiudicataria del servizio di selezione. E cosa fa Temporary? Presenta un ribasso del 99,57%, rinunciando a 756.368 euro e accontentandosi di appena 3.000 euro di margine. È evidente che una dinamica del genere è paradossale e merita di essere chiarita fino in fondo”.
Ma le “anomalie”, secondo il Pd, non si fermerebbero qui. Alle criticità economiche si aggiungerebbero quelle sulla procedura di selezione. “La Regione infatti – spiega Calabrese – ha scelto il sistema del click day, aperto il 3 settembre 2025 alle ore 11. Molti candidati, però, hanno trovato la piattaforma immediatamente bloccata e inaccessibile. Alcuni sono riusciti a iscriversi, altri no. E a quel punto Temporary decide di considerare solo i primi 750 partecipanti, selezionando al loro interno i circa 100 autisti da assumere, senza alcuna spiegazione sui criteri adottati”. Un sistema tutt’altro che trasparente secondo il Partito Democratico che ha preparato un esposto alla Procura ed all’Anac.
La reazione della Regione non si fa attendere. “Saranno immediatamente sospesi tutti gli atti conseguenti all’aggiudicazione a Temporary del bando di Seus 118 per la selezione di autisti-soccorritori. Una decisione imprescindibile in attesa delle determinazioni dell’Autorità nazionale anticorruzione sulla gara”. Queste le parole dell’assessore alla Salute Daniela Faraoni che, sulla vicenda, è intervenuta con una nota indirizzata alla società partecipata regionale per l’emergenza-urgenza sanitaria.
“Il presidente di Seus Riccardo Castro – prosegue Faraoni – si è impegnato a prendere provvedimenti immediati per lo stop di tutte le procedure in corso e a convocare il consiglio di amministrazione. Sulla gara, infatti, l’Anac ha avviato un procedimento di vigilanza e, anche se la Cuc della Regione Siciliana ha già risposto con i chiarimenti richiesti, siamo ancora in attesa del responso dell’Autorità nazionale. Fino ad allora resterà tutto sospeso, per consentire i necessari approfondimenti dei fatti”.




Boxe, Korynne Favi é campionessa italiana Under19 categoria 51kg

L’Italia del pugilato femminile ha una nuova protagonista. È la siracusana Korynne Favi che ha conquistato ad Olbia il titolo di Campionessa Italiana Under 19 nella categoria 51 kg.
La giovane atleta della Siracusa Boxing MMA, guidata dal maestro Marco Acresti, ha messo in mostra tutte le sue qualità: pressione costante, potenza nei colpi e una concentrazione che non ha lasciato spazio all’avversaria. Una vittoria netta, che rappresenta il punto più alto di un percorso iniziato mesi fa con i campionati regionali e proseguito fino alla finale nazionale dopo cinque match combattuti e vinti.
“Sono incredibilmente emozionata e orgogliosa. Questo titolo ripaga tutti i sacrifici fatti. Voglio ringraziare in primis il mio maestro. Questa vittoria è sua quanto mia e di tutte le persone che hanno creduto in me”, ha detto la neo campionessa italiana.
Parole che trovano eco nel commento di Marco Acresti, visibilmente soddisfatto. “Sono orgoglioso di Korynne per l’impegno e i sacrifici che mette ogni giorno. Un maestro non potrebbe desiderare atleta migliore. La sua vera forza è la disciplina ed è questo che l’ha portata al successo”.




Il volto della provvidenza azzurra ha i lineamenti freschi di Di Paolo

Il volto della provvidenza azzurra ha i lineamenti freschi di un ragazzo di 19 anni. Sebastiano Di Paolo ha spedito in porta l’unico pallone buono che gli è capitato tra i piedi. Lo ha fatto quando il 90′ era ormai passato ed al De Simone si cominciava a mugugnare per una sconfitta che premiava oltremisura i pugliesi del Team Altamura.
Ma le partite si vivono fino a quando arbitro fischia e questo Siracusa non é più quello di inizio stagione. Reagisce, ringhia, costruisce e fino alla fine crede nel risultato. Sarebbe stato ingiusto perdere una partita dominata e forse il pari sta persino stretto agli uomini di Turati. Per come si erano messe le cose, è comunque oro colato nel cammimo tortuoso verso la salvezza. Certo, un’analisi obiettiva non può però trascurare come, a fronte di una produzione offensiva notevole e con un numero di cross esagerato, il Siracusa fatichi ancora a trasformare il tutto in occasioni da gol. Però il cuore c’è, la convinzione anche, come la condizione. E per il momento va bene anche così, in attesa dell’Atalanta U23.
Ma dicevamo del ragazzo della provvidenza azzurra. Era “quello buono giusto per la Serie D”, adesso é il giocatore del momento.
Nelle ultime due non era stato neanche convocato. Di Paolo non si è perso d’animo e quando Turati lo ha mandato in campo per il tutto per tutto finale, ecco che trova la fascia giusta per far esultare il De Simone. La sua esultanza dice della voglia del numero 77.
Cresciuto nelle giovanili di Pescara e Torino, poi l’approdo lo scorso anno al Siracusa in Serie D. A luglio è stato tra i primi a rinnovare. E nella sciaguarata partenza di stagione, segnata dal noto mercato in ritardo, è tra i titolari. Nel polverone delle critiche finosce anche lui, “troppo acerbo per questo campionato”, dicono i palati fini. Scivola tra panchina e tribuna. Però quando Turati gli fa cenno di scaldarsi, scatta come una molla.
Con quello di ieri, sono due i gol in stagione firmati da Di Paolo. Praticamente é il capocannoniere azzurro, insieme a Guadagni. Una rete al Casarano, una al Team Altamura. Se l’ultima é sempre quella più bella, stavolta é anche la più importante, specie per la proiezione futura del Siracusa.
I 386 minuti giocati, con dieci presenze in stagione, indicano come Turati faccia affidamento sull’esterno offensivo, capace di adattarsi a destra ed a sinistra, alla bisogna. Magari ha un fisico da rafforzare ed un gioco da potenziare in esperienza. Ma per favore, adesso più applausi per il ragazzo col 77 sulle spalle.




Il Siracusa acciuffa in extremis l’Altamura, altro mattoncino salvezza

Terzo risultato utile consecutivo per il Siracusa. Ed è il primo pareggio stagionale. Mica male per come si erano messe le cose. Altamura in vantaggio nel primo tempo, quindi una ripresa di gran pressione del Siracusa, con il gol del pari che arriva solo nel recupero grazie a Di Paolo alla seconda marcatura in C. È un punto importante per come arrivato, ma dal retrogusto amaro per quanto ha prodotto il Siracusa.
Azzurri in campo con la nuova maglia nera e dettagli dorati. Due novità in formazione rispetto all’undici vittorioso a Picerno, dentro Puzone per Zanini e Parigini dal primo al posto di Valente, uscito malconcio dalla sfida con i lucani. Un fastidioso vento batte il De Simone, buona la cornice di pubblico con una presenza di tifosi ospiti.
Partenza contratta, con due squadre ben consapevoli della posta in palio. Dopo un cross di Guadagni su penetrazione dalla destra, all’8, brivido per i tifosi azzurri al minuto 10. Su punizione poco distante dal vertice sinistro delll’area, Lepore sfiora la rete. Fuori di un nonnulla, con Farroni immobile.
Il gol dei pugliesi arriva al 22 con un colpo di testa a centro area di Poli, il centrale di difesa che si avvita e gira in porta.
Gli uomini di Turati provano a riorganizzarsi, sfruttando soprattutto la fascia destra. Al 34 Guadagni trova l’imbucata per Molina, di piede il portiere respinge la sua conclusione. Rimpallo sul giocatore azzurro, niente angolo. Ma li collezione i calci d’angolo il Siracusa, sino al 46 con l’occasionissima che capita sui piedi di Guadagni. Palla vagante in area dell’Altamura sugli sviluppi di un corner, il numero 7 del Siracusa non trova la deviazione e la palla finisce incredibilmente alta da comoda posizione. Si riparte senza cambi. Siracusa in possesso palla, un paio di spunti interessanti ma nessuna conclusione pericolosa. E allora al 57 Turati ridisegna il Siracusa con Valente per Guadagni e Gudelevicius per Candiano, aumentando il tasso offensivo della squadra. Al 58 Molina arpione un pallone a centro area, la girata non impensierisce Viola, che blocca. Azzurri ringhiano su ogni pallone, l’Altamura prova a gestire. Da sinistra a destra e viceversa, il Siracusa prova a sorprendere i pugliesi ma la zampata che vale il pari non arriva. Parigini e compagni occupano costantemente la trequarti offensiva, Altamura schiacciato ma si difende senza troppi patemi. Una produzione notevole di cross ma sono poche le conclusioni pericolose del Siracusa, nonostante lo sforzo. A proposito di sforzo, all’82 esce stremato Parigini al suo posto Di Paolo. Frisenna per Ba all’87 è l’ultima mossa della panchina azzurra. Al 91 girata di Valente, para Viola in uscita disperata. L’arbitro fischia, tutto fermo. Sei minuti di recupero per le ultime speranze. E al 94 arriva la rete che il Siracusa trova il meritato pareggio proprio con Di Paolo. Aggancio al Sorrento e altro mattoncino per la salvezza.




Scimpanzé in catene in una casa di Cassibile, liberato dai Carabinieri

I carabinieri del Nucleo Cites di Catania
hanno sequestrato uno scimpanzé di tre anni e mezzo trovato in catene all’interno di un’abitazione, a Cassibile. A detenerlo senza autorizzazione. L’esemplare di scimpanzé (Pan troglodytes) è inserito fra le specie pericolose per la salute e l’incolumità pubblica e fra quelle ad alto rischio estinzione, tutelate dalla normativa Cites (convenzione sul commercio internazionale di specie selvatiche minacciate di estinzione).
Secondo i Carabinieri, era tenuto in condizioni incompatibili con la sua natura, come attestato dai veterinari. Era legato ad una catena di circa due metri che, oltre a costringerlo a comportamenti innaturali e stereotipati, gli aveva procurato una gravissima lesione in prossimità dell’inguine.
Lo scimpanzé, per come dichiarato dal soggetto, era stato portato da Malta, dove era stato acquistato sui mercati clandestini.
Sottoposto a sequestro, il primate è stato trasportato presso l’Ospedale Veterinario dell’Università di Messina, per le prime cure, e poi, con il supporto del Reparto Operativo del Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma, trasferito presso il Bioparco di Roma.
Nel corso della perquisizione, è stato inoltre rinvenuto anche un esemplare di pappagallo Ecletto (Eclectus roratus), anch’esso privo della prescritta documentazione Cites.

Foto archivio




Canale di gronda di Epipoli, fondi per la manutenzione

Dopo l’ennesimo allagamento nella zona del Villaggio Miano, il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato lo stanziamento necessario per avviare l’intervento di pulizia del canale di gronda di Epipoli.
“Il risultato arriva grazie alla collaborazione tra il presidente della Commissione Bilancio, Simone Ricupero, il delegato di quartiere Mario Caricato e il sindaco Francesco Italia. Ricupero ha individuato e reso disponibili i fondi specifici per l’opera, mentre Caricato ha mantenuto alta l’attenzione sulle esigenze del territorio”, spiega l’ex assessore all’ambiente Salvo Cavarra.
“Ora si attende che i lavori partano rapidamente per migliorare il deflusso delle acque e garantire finalmente sicurezza e serenità ai residenti di Epipoli”.




L’opposizione abbandona l’aula, la maggioranza: “Irresponsabile, bloccano Siracusa”

Alta tensione in Consiglio comunale a Siracusa. La scelta delle opposizioni di abbandonare l’aula al momento della votazione sull’immediata esecutività della Proposta n. 62 ha provocato la dura reazione dei gruppi di maggioranza. Oggi definiscono quel comportamento “incomprensibile e irresponsabile”, in quanto sarebbe mirato solo a rallentare l’utilizzo di fondi regionali e statali già assegnati a Siracusa.
“Non si trattava di un atto finanziario qualunque – spiegano i consiglieri di maggioranza – ma di risorse reali, concrete, già disponibili e indispensabili per servizi essenziali alla comunità”. La delibera, infatti, include una lunga serie di interventi programmati e finanziati, alcuni dei quali particolarmente delicati.
L’aspetto più grave, sottolineano, riguarda lo stanziamento di 325.344,49 euro per il servizio Asacom, il supporto agli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il mancato voto sull’immediata esecutività “significa rinviare un servizio fondamentale per bambini e famiglie che hanno diritto a un sostegno immediato, non a diventare terreno di una battaglia politica. Su un tema così sensibile – insistono dalla maggioranza – ci aspettavamo responsabilità istituzionale, non tatticismi da aula consiliare”.
Accanto al finanziamento per l’assistenza specialistica, la Proposta n. 62 includeva numerosi altri fondi regionali e nazionali già destinati alla città: adeguamento dei trasferimenti regionali per il trasporto pubblico locale; contributo statale per autobus e mobilità sostenibile (PSNMS); rimodulazione dell’intervento urgente su via Sacramento con fondi FSC; contributo regionale per il programma “Le vie del Natale”; risorse PNRR per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura; fondi per il progetto “Dopo di Noi”; contributi alle associazioni di volontariato della Protezione civile; stanziamenti per il diritto allo studio e per i libri di testo.
Senza l’immediata esecutività, tutti questi interventi restano bloccati. E la maggioranza lancia l’allarme. “Ogni ritardo pesa come un macigno sull’operatività dell’ente, soprattutto in vista della chiusura dell’esercizio 2025. Chi ha deciso di uscire dall’aula dovrà assumersi la responsabilità di fronte alla città”. Un clima teso che promette nuove scintille.




Anselmo Madeddu, la genesi dell’ultimo neologismo: “Bronzopiattisti”

Ospitiamo un intervento di Anselmo Madeddu, esperto di bronzistica greca e autore di un volume e diversi studi sulla teoria dell’origine siracusana dei Bronzi di Riace.

Quando l’Accademia (quella astratta, e nell’accezione deteriore del termine) si chiude in una torre d’avorio autoreferenziale, non si apre alle novità e non si accorge che il mondo attorno sta cambiando, diventa retorica, conservatrice, autoreferenziale e reazionaria, e i pochi “Illuminati” che si distensero in quello stesso mondo vennero marginalizzati dai più. La storia della scienza ci insegna che in questi casi la rivoluzione scientifica e culturale non è mai partita dall’interno di quel mondo retrò e stantio, ma sempre dall’esterno, da quelli che quello stesso mondo definì gli “eretici”. L’Accademia spesso li portò al rogo, ma poi il tempo diede sempre ragione proprio a quegli eretici (che aprirono la strada) e finì col travolgere la falsa scienza del passato, affermando la Verità. Quando gli Ignoranti che indossavano l’abito della Scienza credevano che la terra fosse piatta e che il sole vi girasse attorno, tutto ciò accadde persino a Galilei Galilei condannato di eresia dalla cultura dominante del suo tempo, quella stessa cultura di Soloni e Terrapiattisti poi ridicolizzata e travolta dallo tsunami del progresso e della vera scienza. Ebbene, senza voler fare alcun riferimento preciso a nessuna persona e a nessuna categoria professionale, ma riferendomi solo alla categoria antropologica dei “Soloni”, oggi dico che queste reazioni violente e scomposte di Soloni e di Tromboni vuoti e supponenti che in nome di una falsa Scienza, dopo anni di nullità assoluta, inveiscono contro chi sta facendo emergere la Verità sepolta che si cela dietro la vera storia dei Bronzi di Riace, fatta di menzogne, di Archeomafie e di depistaggi, sembrano riportarci ad un filmino già visto. E ciò che è ancor più triste è che non si sono nemmeno accorti che il loro agnostico nichilismo e la loro incapacità a far emergere la Verità ha fatto comodo a chi questa verità ha tentato di tenerla nascosta da oltre 50 anni. Fatti salvi alcuni eccellenti studiosi che già nel recente passato hanno avuto il merito di porre le basi per una seria ricerca scientifica su questo argomento, di norma questi Soloni si auto definiscono Scienza, senza aver mai apportato in mezzo secolo un minimo contributo alla risoluzione del caso, negano l’evidenza solare delle prove scientifiche che si stanno portando avanti con un fior fiore di veri scienziati, e ti definiscono “Eretico” perché rappresenti il diverso e dunque una minaccia per il loro mondo reazionario e autoreferenziale, senza rendersi conto che il tempo e la storia li travolgerà come uno tsunami, riportando alla luce la vera Scienza e la Verità. Un tempo li chiamavano i Terrapiattisti … oggi, con un neologismo di efficacia micidiale, possiamo chiamarli … i BRONZOPIATTISTI !

Anselmo Madeddu




Furti a ripetizione nella zona montana, vertice in Prefettura

Su richiesta del presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, a nome dei sette Comuni della Zona Montana, si è tenuto nelle ore scorse un incontro convocato dal Prefetto di Siracusa, Chiara Armenia, sulla sicurezza nelle comunità della zona iblea, a seguito dei ripetuti episodi di furti registrati nelle ultime settimane in quasi tutti i territori coinvolti.
Durante la riunione, il prefetto ha garantito la massima attenzione da parte delle forze dell’ordine, annunciando, anche a seguito del Comitato Ordine e Sicurezza pubblica svoltosi nei giorni scorsi, il potenziamento dei servizi di vigilanza per assicurare una presenza più capillare e costante sul territorio.
In particolare, di concerto con il Questore di Siracusa, Roberto Pellicone, saranno predisposti interventi mirati e attività di monitoraggio rafforzato, con l’obiettivo di prevenire e contrastare ulteriormente i fenomeni delittuosi che hanno generato preoccupazione nelle comunità.
A conclusione dell’incontro, il presidente del Libero Consorzio e i sindaci della zona montana hanno espresso il loro sentito ringraziamento al Prefetto per la tempestiva operatività nel farsi carico delle esigenze dei territori, confermando la piena collaborazione istituzionale per garantire sicurezza e serenità alle rispettive comunità.