Santa Lucia ed i 20 euro della discordia, la Curia: “Non si paga per essere portatori”

Sono oltre 400 i siracusani che hanno aderito al gruppo dei “Devoti e Portatori” appena costituito dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia. “Fedeli che hanno deciso di condividere, nella consapevolezza, un cammino di adesione al Vangelo ed alla devozione a Santa Lucia. Una splendida risposta, bella e spontanea nel segno di Lucia”, spiega una nota della Curia.
Nelle settimane scorse, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha approvato un nuovo regolamento e creato un gruppo che accoglie quelle persone che vivono una particolare devozione verso la patrona ed intendono prestare il loro servizio. “Un impegno concreto per il devoto al mantenimento di una condotta di vita orientata al rispetto per il prossimo ed alla coerenza alla Parola”, si legge nella nota.
La Deputazione, al tempo stesso, ha azzerato l’elenco dei portatori; ma l’appartenenza al gruppo dei Devoti dà diritto anche all’iscrizione all’Albo dei portatori della Deputazione della Cappella di Santa Lucia.
Un tesserino nominativo verrà consegnato al devoto che durante la processione potrà indossare una scapolare, segno distintivo della sua devozione e appartenenza al gruppo.
Polemiche, però, sulla scelta di chiedere un pagamento annuale di 20 euro per l’adesione al gruppo dei devoti. “Per portare Santa Lucia bisogna pagare”, ha interpretato qualcuno. “Un travisamento della realtà”, replicano dalla Diocesi. “Il regolamento non lascia spazio a libere interpretazioni: è previsto un versamento annuale di 20 euro per l’adesione al gruppo dei devoti e non per la richiesta di iscrizione all’Albo dei portatori. Rievoca il cosiddetto ‘mutuo soccorso’ di antica memoria, che richiama gli ideali evangelici di carità, fraternità, uguaglianza ed apertura verso il prossimo del devoto al gruppo e non consentirà probabilmente neppure la copertura di tutti i costi che la Deputazione sta affrontando per ciascun devoto. Questa simbolica somma non riguarda, comunque, i minori di 18 anni e tutti coloro che, al momento dell’iscrizione, rappresentano di non potere essere nelle condizioni di corrispondere la quota”.
Anche nella vicina Catania, iniziativa simile portata avanti dal cardinale Renna. Una riorganizzazione che vuole spostare ancor più verso gli aspetti di fede e devozione l’appartenenza a gruppi o associazioni in prima linea nei festeggiamenti patronali.




Problemi per gli utenti Tim, chiamate bloccate sul mobile e connessioni ridotte

Dal primo pomeriggio odierno, venerdì 21 novembre, segnalati problemi sulla rete Tim. Disservizi vari su tutto il territorio nazionale, raccolte dal portale specializzato Downdetector. Picco di segnalazioni a Siracusa a metà pomeriggio. Ma a partire dalle 16 la rete Tim ha evidenziato criticità per le chiamate in entrata ed in uscita. Rallentamenti anche nella connessione internet e su linea fissa.
Nessuna comunicazione ufficiale al momento sulle cause o sulla natura del disservizio che appare aver colpito l’intero territorio nazionale. Non si hanno previsioni sulle tempistiche per un ritorno alla piena operatività.




Nera e con dettagli dorati, svelata la quarta maglia stagionale del Siracusa

E’ completamente nera, con dettagli dorati. E’ la quarta maglia del Siracusa, la Black & Gold Edition, svelata oggi. E’ la prima completamente nera nella storia del club.
Per un’uscita così significativa è stato scelto un luogo iconico, il Teatro Massimo di Siracusa. All’interno del simbolo di cultura ed eleganza, shooting fotografico per celebrare l’unione tra sport e arte. Le riprese di Riccardo Piccione e gli scatti di Michelangelo Portuesi mettono in risalto “i dettagli raffinati e la preziosità della nuova divisa”.
La Black & Gold Edition – si legge nella nota della società – “nasce per rappresentare un Siracusa moderno, stiloso e consapevole della propria identità”.
La maglia, realizzata da Macron, sarà disponibile online nelle prossime ore sul Club Shop ufficiale (qui)




Carrozza del Senato da valorizzare, mozione approvata. Cavarra: “Riportarla in strada”

Il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato all’unanimità la mozione dedicata alla valorizzazione della Carrozza del Senato, uno dei simboli più antichi e rappresentativi dell’identità cittadina. A proporla, il consigliere di Grande Sicilia, Luigi Cavarra, che ha espresso “sentita gratitudine” all’Aula per il sostegno compatto a un atto che mira a garantire futuro e dignità a un bene storico di straordinario valore.
La Carrozza del Senato, manufatto settecentesco tra i più preziosi del patrimonio civico, fu oggetto nel 2020 di un accurato restauro curato dal professor Auricchio e finanziato dal Rotary Club Siracusa, che vi destinò 30mila euro. Un intervento che restituì alla città un bene in condizioni eccellenti, ma che oggi necessita – evidenzia la mozione – di nuove attenzioni per evitare il rischio di deterioramenti.
Il testo impegna il sindaco e la giunta a garantire condizioni conservative adeguate all’interno della teca di esposizione, a partire dal ripristino di un microclima stabile, con sistemi di deumidificazione e temperatura costante, oltre a una migliore cura della pavimentazione interna.
Un punto tecnico ma cruciale riguarda la collocazione della Carrozza: occorre riposizionarla su cavalletti idonei, come avveniva in passato, per evitare la deformazione delle ruote già in atto a causa della lunga permanenza a terra.
Previsto anche un monitoraggio periodico dello stato di conservazione, in coordinamento con la Soprintendenza ai Beni Culturali, per assicurare che ogni intervento rispetti i criteri scientifici e le normative di tutela.
Tra i passaggi più suggestivi della mozione, la proposta di valutare – qualora le condizioni conservative lo permettessero – la partecipazione della Carrozza a future manifestazioni pubbliche. In particolare, si guarda alla festa della patrona Santa Lucia, in cui storicamente il prezioso manufatto accompagnava la processione.
Cavarra ha riferito di avere già coinvolto il marchese Tommaso Gargallo, che si è detto disponibile a mettere a disposizione i cavalli, nell’ottica di un possibile ritorno per il 2026. Il tutto a condizione che venga verificata e adeguata la sicurezza del percorso, a partire dal manto stradale.
La mozione invita inoltre a promuovere visite guidate, scolastiche e turistiche, trasformando la Carrozza in un vero fulcro di promozione culturale e identitaria. Un investimento che unisce conservazione, divulgazione e sviluppo dell’immagine di Siracusa.




Melilli, quanto è difficile trovare un pediatra. Carta scrive alla Regione e chiama l’Asp

La carenza di pediatri a Melilli diventa un problema. Una criticità che pesa sulle famiglie, costrette sempre più spesso a rivolgersi a professionisti privati nei comuni vicini tra disagi logistici, liste d’attesa e costi aggiuntivi non sempre sostenibili.
Per questo l’On. Giuseppe Carta ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore regionale alla Salute, denunciando una situazione che definisce “non più tollerabile” e chiedendo interventi immediati.
“Le famiglie di Melilli hanno diritto a un servizio sanitario adeguato, efficiente e facilmente accessibile, soprattutto quando riguarda la salute dei bambini”, afferma Carta che ha deciso di intervenire anche nella sua veste di sindaco di Melilli, scrivendo direttamente alla commissaria straordinaria dell’Asp di Siracusa, Chiara Serpieri.
Nella nota, sottolinea l’urgenza di convocare un tavolo di confronto, sollecitando soluzioni rapide e condivise per ripristinare un presidio pediatrico minimo nel territorio. L’interrogazione parlamentare mette in evidenza come la carenza di pediatri a Melilli sia un problema “che perdura ormai da anni”, con effetti diretti sulla tutela della salute dei minori.
A rendere la situazione ancora più critica è il recente pensionamento di alcuni dei pediatri storicamente attivi nella zona, circostanza che rischia di lasciare intere aree senza alcuna copertura sanitaria dedicata ai bambini.
Secondo quanto evidenziato da Carta, oggi in tutto il territorio ibleo quasi nessun pediatra risulta disponibile, con conseguenze potenzialmente gravi sulla continuità assistenziale e sulla gestione delle emergenze pediatriche.
“La salute dei più piccoli – ribadisce – non può essere sacrificata sull’altare delle carenze organizzative. È dovere delle istituzioni ristabilire un equilibrio e garantire pari diritti a tutti i cittadini, indipendentemente dal comune in cui vivono”.




Libero Consorzio, scricchiolii in maggioranza? Il presidente: “Con Carta e Auteri c’è collaborazione”

Quando Michelangelo Giansiracusa venne eletto presidente del Libero Consorzio di Siracusa, tra i primi a congratularsi figurarono Carlo Auteri e Giuseppe Carta. I due deputati regionali, della Dc il primo di Grande Sicilia il secondo, sono importanti pilastri nel progetto di “Comuni al Centro”, ovvero quella lista trasversale che aveva portato il sindaco di Ferla alla vittoria elettorale. Ecco allora perchè ha destato sorpresa che, nelle ultime ore, siano stati proprio Auteri e Carta i più attivi nel criticare il Libero Consorzio.
“Non ritengo di aver ricevuto un attacco politico, semmai una sollecitazione da parte di alcuni autorevoli esponenti di questo territorio”, taglia corto Giansiracusa. Stoppa così sul nascere le voci di possibili scricchiolii nella sua maggioranza.
“I rapporti con Carta ed Auteri sono incentrati sulla massima collaborazione istituzionale e questo lo vorrei sottolineare. Ho una maggiore vicinanza con l’onorevole Carta, per via di un rapporto politico avviato già da tempo. Una condivisione politica che è diventata anche amicizia. Qualcosa di simile, anche se lo conosco da meno tempo, vale per Auteri. Gli scricchiolii sono frutto di letture esterne che ritengo superficiali. C’è pluralità di posizioni all’interno della coalizione e questo è sinonimo di pluralismo”. Davvero non è preoccupato per la improvvisa tensione degli alleati? “Ma non sta succedendo nulla. Una dinamica di relazioni istituzionali, politiche, di sensibilità, di caratteri. Ci sta tutta”, replica Michelangelo Giansiracusa.
Come leggere allora queste sollecitazioni? “L’onorevole Auteri e l’onorevole Carta hanno rappresentato, con i loro comunicati, delle vicende importanti. Ma sono storie che hanno delle radici molto antiche. La SS 114 nel tratto Punta Cugno è chiusa dal 2021. Ci sono sicuramente dei ritardi complessivi da parte della burocrazia e che stiamo cercando di risolvere. Che Auteri o Carta facciano pressing, è legittimo. Però diciamo anche una cosa chiara: se questa strada, che è stata chiusa per quattro anni, da qui a sei-otto mesi riusciamo a riaprirla, sarà un risultato del sistema istituzionale tutto”.
Sul tappeto anche la gestione di Siracusa Risorse. “Auteri ha chiesto la testa dell’amministratore. Rispetto a delle osservazioni, a delle censure che il collegio sindacale ha rappresentato, abbiamo già avviato un’istruttoria per comprendere se questi assunti abbiano un fondamento. Non dimentichiamo mai che, nonostante il governo del Libero Consorzio sia un governo monocratico, ci sono comunque delle regole che vanno rispettate. Ad esempio, anche per la revoca ci sono degli atti di indirizzo che devono essere votati del Consiglio”, dice.
Quanto alla gestione della riserva Ciane-Saline, fortemente criticata dall’onorevole Giuseppe Carta, si tratta di una delle vicende più spinose per il Libero Consorzio. “Io però aut-aut non ne accetto. Non mi piace culturalmente l’atteggiamento di chi in questa città, e mi riferisco al Comitato Parchi, si sente depositario di una verità. A me questa cosa mi smonta, è un approccio che non mi piace. Un depositario della verità e gli altri tutti responsabili. Non funziona così”, si sfoga Michelangelo Giansiracusa. “Sono presidente da sei mesi. La vicenda Ciane e Saline è stata subito al centro della mia azione, perchè la riserva è un bene straordinario che va tutelato, va difeso, va rigenerato”.
Ma se c’è una cosa che il presidente del Libero Consorzio non vuol accettare è “la messa in mora e l’accusa di silenzio istituzionale. Non lo accetto, perché non c’è stato silenzio istituzionale. E poi, aggiungo, siccome ho grande rispetto e ci sono delle indagini in corso, se sono state denunciate delle illegittimità o addirittura dei comportamenti che possono essere perseguibili, non sono certo io a doverne dare comunicazione e men che meno il responsabile”.
Il primo dicembre, intanto, confermato il tavolo tecnico sulla riserva. Convocazione probabilmente nel pomeriggio, aperta di certo a tutti i portatori di interesse.




Borgata, il sindaco rompe gli indugi: “Due mosse per dare scacco al degrado”

Sta prendendo forma in queste settimane un vero e proprio piano per tirare fuori la Borgata dallo stato di marginalità in cui è precipitata. Risse, spaccio, episodi di bivacco e degrado, fuochi d’artificio, illuminazione pubblica ai minimi: sono tutti fattori che hanno reso lo storico rione un luogo percepito come poco sicuro, dagli stessi residenti. Se ne è parlato in Consiglio comunale e poi anche con un focus in Prefettura, con il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Il piano predisposto da Palazzo Vermexio prevede due azioni. La prima riguarda la ormai prossima pubblicazione di un’ordinanza per vietare la vendita di alcolici a partire da una certa ora. Misura che dovrebbe soprattutto “colpire” i minimarket che restano aperti per 24 ore e gli shop automatici. Meno alcol, meno problemi è il pensiero alla base dell’ordinanza che, così, certifica l’esistenza di un problema denunciato da tempo dai residenti in Borgata: il comportamento di quella parte di comunità straniera non integrata e, magari, anche senza permesso di soggiorno. “Questi soggetti vengono presi, arrestati, gli danno il foglio di via e il giorno dopo sono di nuovo nelle nostre strade. Questi stessi soggetti sono poi autori di risse, molestie e un clima contro il quale noi, insieme alla Prefettura, stiamo lavorando”, dice senza filtri il sindaco di Siracusa Francesco Italia. “Al di là dell’ottimo lavoro della Prefettura e delle Forze dell’ordine, chi vive in Borgata sa che la Questura manda pattuglie quasi tutte le sere. Il problema è che questa gente, anche quando viene acciuffata, poi viene rimessa nuovamente in libertà a termini di legge. Io qui ho un’idea molto chiara e precisa di quello che andrebbe fatto, ma lo deve fare il governo nazionale. Quello che possiamo fare noi – prosegue Italia – è mettere in campo azioni di deterrenza contro il degrado”. Quindi l’ordinanza no alcol che vedrà la luce nei prossimi giorni, dopo una lunga genesi.
La seconda azione, successiva, è la creazione di un regolamento comunale che preveda misure di sgravio per investimenti commerciali in Borgata. “Una misura con cui vogliamo accompagnare la riqualificazione urbanistica in atto. Quindi una riqualificazione commerciale attraverso sgravi fiscali per rendere attrattiva la Borgata. Penso a sgravi sull’Imu, sul suolo pubblico o comunque su quei tributi di competenza comunale in caso di nuova apertura”. Un piccolo e rivisitato piano Urban, per ripetere in Borgata il miracolo Ortigia degli anni 90. Ambizioso.
In mezzo a queste due azioni, il miglioramento del servizio di illuminazione pubblica. Il relamping ha fatto piombare la Borgata nell’oscurità. Quando, la sera, si spengono vetrine ed insegne dei negozi, è notte fonda. “Tra la fine di quest’anno e la prima parte del 2026 daremo il via ad un piano di infittimento dei corpi illuminanti”, conferma il sindaco che già nei mesi scorsi aveva bocciato il risultato del nuovo sistema per come attuato a Siracusa.




Ikaria Alata, l’opera di Mitoraj sta per lasciare l’area del Maniace e Siracusa

Ikaria Alata, l’imponente statua di Mitoraj, sta per lasciare Siracusa. Esposta nella ex piazza d’armi del Maniace dallo scorso marzo, l’opera lunedì 24 novembre verrà smontata e trasporta via con un tir ribassato. Torna nella disponibilità dell’Atelier Mirtoraj, al termine di una lunga esposizione siracusana resa possibile grazie ad un accordo tra la Fondazione Mitoraj, Comune di Siracusa, Demanio e Parco Archeologico di Siracusa. Proprio all’interno dell’area archeologica della Neapolis, sono state esposte sino a pochi giorni addietro trenta opere monumentali dell’artista di origine polacca. Nell’ambito della mostra “Mitoraj. Lo Sguardo, Humanitas, Physis” ha preso corpo anche l’installazione artistica di Ikaria Alata nell’area del Maniace. Si era anche accarezzata l’idea di render permanente quell’ulteriore segno d’arte nella ex piazza d’Armi. Alla fine, però, nulla di fatto.




Giornata dei diritti dell’infanzia, marcia a Siracusa. La riflessione: “Diamo ascolto alla loro voce”

Una marcia allegra e colorata ha attraversato questa mattina le vie del centro di Siracusa, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Centinaia di studenti, insegnanti, associazioni e famiglie hanno dato vita a un corteo che ha voluto ricordare quanto sia fondamentale garantire tutele, ascolto e opportunità ai più piccoli. Un momento di festa, grazie alla presenza di mascotte e personaggi amati dai bambini. Ma anche di ncessaria riflessione.
Salvo Sorbello, presidente dell’Osservatorio Civico, lancia un allarme tutt’altro che simbolico. Siracusa è una città che sta rapidamente perdendo i suoi bambini. “Senza quasi rendercene conto – spiega – ci stiamo abituando a una realtà in cui ci sono sempre meno piccoli. Ogni anno scompare una classe di prima elementare e non vediamo più bambini giocare nelle piazze o nei cortili. Anche nel 2025 batteremo un nuovo record negativo di nuovi nati”.
Una trasformazione demografica che, secondo Sorbello, ha conseguenze profonde anche sugli adulti. “Viene meno quel naturale senso di cura verso i più indifesi, che nasceva proprio dallo stare a contatto con loro, con le loro fragilità”.
Tra le priorità indicate dall’Osservatorio Civico ecco quindi la necessità di nominare un nuovo Difensore dei Diritti dei bambini, figura istituita dal Consiglio comunale nel 2010 ma oggi vacante. “Una presenza fondamentale – ricorda Sorbello – per vigilare, accompagnare e far crescere la cultura dei diritti dell’infanzia”. Un invito esteso anche all’Asp, affinché presti “sempre maggiore attenzione ai più piccoli”, come sottolineato dalla neuropsichiatra infantile Carmela Tata, segretaria regionale della Sinpia.
Tra i diritti ribaditi in questa giornata c’è quello dell’ascolto, sancito dall’articolo 12 della Convenzione ONU. Come ricorda la docente dell’Università di Parma Francesca Maci, “l’ascolto autentico è quello che dà potere alla voce dei ragazzi e la trasforma in parte viva dei processi decisionali. Altrimenti è retorica”.
Il contributo dei minori non sostituisce la responsabilità degli adulti, ma la rende più consapevole “Chi decide – afferma – deve ricordare che la vita su cui incidono le scelte non è la sua, ma quella del ragazzo o della ragazza”.
Il combinarsi di crisi demografica, mancanza di figure di tutela e scarsa centralità delle politiche per l’infanzia disegna un quadro che allarma gli osservatori. “È importante – conclude Sorbello – ricordarci dei diritti dei bambini. Da loro dipende il futuro della nostra società”.

foto di Michele Pantano




In Commissione Bilancio gli emendamenti Nicita (Pd): “Ponte, restituire fondi Fsc alla Sicilia”

Nella lista dei 70 emendamenti che il Partito Democratico ha “segnalato” alla Commissione Bilancio — ovvero richiesto come prioritari nell’analisi parlamentare — figura un pacchetto di proposte firmate dal senatore siracusano Antonio Nicita, molte delle quali elaborate in coordinamento con il deputato Filippo Scerra (M5S).
Tra quelli più rilevanti c’è la richiesta di definanziare oltre 5 miliardi di fondi FSC attualmente vincolati al progetto del Ponte sullo Stretto. Dopo lo stop della Corte dei Conti, sostengono i proponenti, “non ha alcun senso immobilizzare risorse enormi se l’opera viene rinviata per anni”. Nicita e Scerra hanno chiesto la “restituzione” delle somme per quelle opere già autorizzate e urgenti in Sicilia e Calabria.
Altro emendamento “segnalato” mira a garantire 700 milioni di euro per finanziare la prossima tratta dell’autostrada Siracusa-Gela, infrastruttura considerata strategica per collegamenti, sviluppo economico e sicurezza.
E ancora, pacchetto insularità con un fondo dedicato e sgravi fiscali; un maxiemendamento sul tema degli svantaggi strutturali legati all’insularità (il fondo per la continuità territoriale, il Fondi Insularità, sperimentazione di sconti fiscali per i lavoratori che rientrano in Sicilia, non solo dall’estero, ma anche da altre regioni).
La questione degli “emendamenti segnalati” non ha, per ora, riguardato in Commissione due macro-temi sui quali si aprirà una sessione distinta di confronto con il Governo: le questioni degli enti locali e quelli legati al sisma (qui il Sen. Nicita ha presentato vari emendamenti per rinnovo sismabonus, tema sisma ’90, un tavolo tecnico ricognitivo per il Belice, la proroga dei bonus per il terremoto di Catania del 2018). Nicita inoltre conferma l’impegno per il sostegno il Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights.