Allevatori e agricoltori, da Palazzolo il grido d’allarme: “Troppi rincari, produzioni ko”

In un documento di due pagine, gli allevatori e gli agricoltori di Palazzolo Acreide hanno messo nero su bianco le loro richieste per sopravvivere all’aumento dei costi di produzione che rendono impossibile la normale vita delle loro aziende. In protesta spontanea da venerdì, hanno affollato ieri sera l’aula consiliare di Palazzolo Acreide dove si è tenuta una seduta di Consiglio comunale aperto.
Dalle loro richieste, nasce un provvedimento che verrà votato prossima settimana dai consiglieri di Palazzolo e poi proposto per approvazione anche ai vicini comuni della zona montana, dove agricoltura e allevamento sono voci economiche fondanti. E’ la strada burocratica individuata per far arrivare sino a Palermo le richieste del comparto in crisi.
“La tendenza ingiustificata all’aumento dei prezzi delle materie prime sta conducendo il comparto agricolo ad una lenta morte. Come riflesso della crisi in Ucraina si è registrato un immediato rincaro del carburante, aumentato del 110%, che come conseguenza ha implicato in media, l’aumento del doppio dei prezzi di fertilizzanti, semi,
mangimi, fitofarmaci e foraggi, mentre gli organi di vigilanza e controllo tacevano e tacciono ancora, non
svolgendo la funzione per cui sono preposti”, hanno detto in aula gli agricoltori e allevatori.
“L’energia elettrica da gennaio 2022 ad oggi è aumentata del 70%, comportando per noi allevatori e produttori,
un aumento dei costi di produzione di circa l’80% a margine di un guadagno quindi pari al 10%, in media. La conseguenza di queste premesse è che gli allevatori sono costretti ad abbattere in anticipo i capi,
rimettendoci in termini di guadagno; i coltivatori, a causa del rincaro dei prezzi del seme devono anticipare le
spese e contrarre debiti per carenza di liquidità, senza avere la certezza del guadagno”.
Per questo, hanno chiesto aiuto alle istituzioni locali, intanto, per veicolare fino ai centri decisori regionali e nazionali le loro richieste: “la riduzione del prezzo dell’energia elettrica, fondamentale per la produzione agricola e zootecnica; la riduzione del prezzo del carburante che non sia limitato nel tempo ma che perduri, affinchè vengano abbattuti i costi delle materie prime poiché dal carburante dipendono i costi di trasporto delle stesse; un intervento incisivo delle istituzioni, comunali, nazionali e comunitarie, volto a calmierare i prezzi
e ad evitare speculazioni a danno dei produttori e di riflesso anche dei consumatori; oltre ad un intervento degli organismi di vigilanza a tutela di consumatori ed utenti. E poi la rimodulazione dei criteri di contribuzione previdenziale, per rendere più tollerabile per noi lavoratori la sostenibilità degli stessi nel corso degli anni”.
In attesa delle prossime mosse dei Comuni della zona montana, allevatori e agricoltori di Palazzolo Acreide hanno deciso di rimuovere il presidio permanente di piazza del Popolo in attesa di assumere prossime decisioni.




Guerra e caro energia, soffre il sistema produttivo siracusano: a rischio il 24,9% degli occupati

Le conseguenze economiche del conflitto in Ucraina stanno mettendo sotto pressione una ampia platea di imprese siciliane, già provate dal precedente aumento dei costi. In sofferenza – secondo i dati dell’osservatorio di Confartigianato Sicilia – ci sono circa 46mila aziende dell’Isola che rappresentano un quinto (21,8%) degli occupati del sistema produttivo siciliano. Si tratta, in particolare, di aziende medio-piccole, la quasi totalità con meno di 50 addetti (99,5%).
Il sistema produttivo della provincia di Siracusa è il secondo in maggiore stress a causa del conflitto in corso. Il coinvolgimento riguarda il 24,9% degli occupati. Solo Ragusa “soffre” di più (25,2%), dietro Siracusa poi c’è Caltanissetta (24,4%).

Nel dettaglio, si collocano nella trincea avanzata i settori con una maggiore intensità energetica: dalla metallurgia al petrolchimico, dalla carta al vetro, dalla ceramica ai trasporti. Nei comparti manifatturieri energy intensive sono sempre più numerosi i casi in cui il divario tra costi e ricavi diventa insostenibile, costringendo al fermo dell’attività: “a due anni dal lockdown sanitario siamo arrivati al rischio di lockdown energetico per 2.363 MPI con 8.721 addetti”, spiegano da Confartigianato.
Il caro-carburanti, poi, colpisce il trasporto merci e persone, già pesantemente toccati dalla pandemia, comprimendo i margini per 7.343 medio-piccole imprese con 28.274 addetti.
Le carenze di materie prime provenienti da Russia e Ucraina, associate a costi crescenti delle forniture, coinvolgono le imprese nei settori dell’alimentare, dei metalli e delle costruzioni, un perimetro in cui operano 35.541 MPI con 91.989 addetti.

foto di Dario Ponzo




Una foca monaca avvistata dopo anni al Plemmirio: “una grande gioia” per l’Amp

Quella che sembra proprio essere una foca monaca, è stata avvistata nelle acque dell’Area Marina Protetta del Plemmirio. A notarne la presenza, due ragazzi che stavano passeggiando lungo la costa, nei pressi del varco 30. Da alcuni dettagli delle immagini, pare proprio di essere davanti a quello che è sembrato essere il raro mammifero pinnipede, da anni purtroppo a rischio estinzione.
La segnalazione è stata inoltrata alla Capitaneria di porto di Siracusa che, visionati i video e stabilita la rotta presunta del mammifero, si è recata con la motovedetta Sar 300 (CP323) nel luogo dell’avvistamento. La costa è stata battuta a lungo ma senza successo. La foca, presumibilmente un esemplare adulto, aveva già fatto perdere le sue tracce.
“E’ con grande gioia che salutiamo questa visita – ha subito commentato la presidente dell’Amp, Patrizia Maiorca – mio padre Enzo, la incontrava spesso negli anni ’60, quando il Plemmirio pullulava di questi mammiferi, da Punta della Mola e fino a Capo Murro di Porco, ma poi i pescatori che a quell’epoca le vedevano come ‘rivali’, le massacrarono. Oggi non è più così, e non possiamo che essere davvero felici del ritorno della foca monaca nei nostri mari”




Manutenzioni stradali, da lunedì lavori in corso Gelone: si restringe la carreggiata

Scatterà lunedì prossimo la manutenzione stradale di corso Gelone, a Siracusa. I lavori rientrano nel piano di 11 interventi annunciato nelle scorse settimane dal sindaco, Francesco Italia, e dall’assessore ai Trasporti e diritto alla mobilità, Dario Tota, e per il quale l’amministrazione comunale ha investito 2 milioni di euro, per la maggior parte finanziati con un mutuo concesso da Cassa depositi e prestiti e per il resto con i fondi della tassa di soggiorno.
Il primo intervento è iniziato qualche giorno fa in via Maniace (91 mila euro la spesa prevista); adesso tocca alla parte bassa di corso Gelone, a partire dalla zona della chiesa del Pantheon. In questo caso l’ammontare dell’appalto è di circa 120 mila euro.
Intanto il dirigente del settore Trasporti e diritto alla mobilità, Jose Amato, ha stilato un ordine dei prossimi lavori. Dopo corso Gelone, restando sempre nella stessa zona, scatterà la manutenzione straordinaria delle vie Armando Diaz e Gioberti; a seguire gli operai si sposteranno in Ortigia per il rifacimento del lungomare Vittorini, poi in via Giarre, in un tratto di viale Tica, in via Lo Bello, via Salibra, viale dei Comuni e in viale Ermocrate per finire con la realizzazione di una nuova rotatoria in riva Nazario Sauro.
«Sarà inevitabile qualche disagio alla circolazione per via dei restringimenti di carreggiata – dice il sindaco Italia – e di ciò ci scusiamo. Una spesa di 2 milioni di euro in manutenzioni stradali ha pochi precedenti in città, che si somma agli investimenti per le vie Pitia, Tisia, Senatore Di Giovanni, Piave, Crispi, Von Platen, Mozia, Doumontier ed a quelli di manutenzione ordinaria già avviati. Sappiamo che le condizioni delle strade di Siracusa non sono buone ma, assieme all’assessore Tota, siamo impegnati a migliorarle con le risorse di cui disponiamo».




Covid in Sicilia, l’analisi settimanale: nuovo aumento nella curva dei casi

Nella settimana dal 14 al 20 marzo, in Sicilia, si registra un nuovo aumento nella curva dei casi di Covid-19. L’incidenza di nuovi positivi è pari a 49.316 (+15.75%), con un valore cumulativo di 1.020,25/100.000 abitanti.
Il tasso di nuovi casi più elevato, rispetto alla media regionale, si è registrato nelle province di Messina (1.626/100.000 abitanti), Agrigento (1.470/100.000), Ragusa (1.254/100.00) e Caltanissetta (1.205/100.000). La provincia di Siracusa si attesta su di un tasso di incidenza pari a 956,04 per 100mila abitanti. Nella settimana oggetto d’esame, sono stati 3.691 i nuovi positivi in provincia di Siracusa (3.233 nella settimana precedente).
Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra gli 11 e i 13 anni (1.938/100.000), tra i 14 e i 18 anni (1.767/100.000) e tra i 6 e i 10 anni (1.757/100.000).
Si conferma una situazione epidemica acuta nella settimana di monitoraggio trascorsa, con un’incidenza in aumento ma con un’ospedalizzazione in costante riduzione.
L’epidemia, pur mostrando segnali di arresto, rimane in una fase delicata con un significativo impatto sui servizi territoriali e assistenziali, ma con un netto trend in calo di nuove ospedalizzazioni e proporzione di casi ospedalizzati molto più contenuta rispetto ai periodi precedenti, in parte spiegata anche dal riscontro occasionale di positività concomitante al ricovero.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale il report prende in esame la settimana dal 16 al 22 marzo. Nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni i vaccinati con almeno una dose si attestano al 28,13% del target regionale. Sono 74.997 i bambini, pari al 23,82%, che hanno completato il ciclo primario.
Gli over 12 anni vaccinati con almeno una dose si attestano all’89,87%; ha completato il ciclo primario l’88,48% del target regionale.
Alla data del 22 marzo in Sicilia risultano erogate 10.310.109 dosi, delle quali 3.964.556 come prima dose e 3.763.428 come seconda.
Complessivamente i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.639.180, pari al 75,51% degli aventi diritto. Sono invece 856.120 i cittadini che possono ricevere la somministrazione della dose booster, ma ancora non l’hanno fatto.
Dal primo marzo sono state effettuate 1.007 somministrazioni di quarta dose prevista per gli over 12 con marcata compromissione della risposta immunitaria e che hanno già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi da almeno 120 giorni. Sempre a partire dalla stessa data sono state effettuate 1.143 somministrazioni con il vaccino Nuvaxovid (Novavax).




Finale di Italia’s Got Talent, applausi per il 12enne Davide breaker siracusano

Non è finito sul podio di Italia’s Got Talent, ma ancora una volta Davide Inserra si conferma talento puro. Il ballerino di break dance siracusano, 12 anni e una lista di titoli internazionali già alle spalle, si è scatenato con tutta la sua grinta sul palco del talent di Sky e Tv8, facendo ballare tutto lo studio di Cinecittà. Mara Maionchi, dalla giuria, ha esaltato Davide: “fantastico, una bellissima confusione!”.
In finale, Davide è arrivato direttamente grazie al golden buzzer di Federica Pellegrini. Forte il sostegno dalla sua città al televoto, ma non è stato sufficiente per arrivare sul podio. Come sempre a seguirlo c’era il papà, Giovanni. I due sono rientrati oggi a Siracusa e domani Davide racconterà la sua esperienza su FMITALIA.

Clicca qui per rivedere l’esibizione di Davide alla finale di IGT.

A vincere è stato il 19enne Antonio Vaglica di Mirto, in provincia di Cosenza, che con la sua voce ha stregato i giudici. Al secondo posto, l’illusionista Francesco Fontanelli, 22 anni di San Vincenzo (Livorno); al terzo Simone Corso, 26enne ballerino sordo dalla nascita.




Floridia. I consiglieri comunali Brunetti e Vassallo (Pd) criticano l’amministrazione

I consiglieri comunali floridiani Luca Brunetti e Gaetano Vassallo (Pd) all’attacco dell’amministrazione Carianni. “Vorremmo capire in che modo l’amministrazione si sta muovendo su alcuni progetti che vediamo bloccati ormai da troppo tempo”, dicono i due in una nota. “Il riferimento è all’asilo nido comunale dove addirittura, da avviso pubblico, erano state aperte le iscrizioni nel giugno del 2021, ma che, ad oggi, rimane tristemente chiuso ed abbandonato, nonostante un finanziamento di 600 mila euro”. Nell’elenco dei due esponenti del Pd c’è anche “il campo sportivo, dove nel 2021, con tanto di video postato sui social, sembrava finalmente che si stesse muovendo qualcosa per il completamento e invece rimane un’opera finanziata (più di 1 milione di euro, ndr) ma del tutto fatiscente ed abbandonata a se stessa”.
Brunetti e Vassallo chiedono poi notizie in merito anche alla palestra comunale, “di cui non sappiamo più nulla, considerato soprattutto che le società sportive floridiane continuano ad essere costrette ad emigrare nei comuni limitrofi”.
C’è poi la questione Centro Comunale di Raccola, “chiuso al pubblico e gestito solo ad uso e consumo della ditta dei rifiuti”, accusano i due consiglieri di opposizione. “Nessuna notizia del finanziamento ottenuto per il progetto di via Labriola e casa albergo; né tantomeno della scuola di ultima generazione. Tutti interventi già finanziati, ma di cui non si fa menzione. Vero che ognuno sceglie le sue priorità, ma è altrettanto vero che una amministrazione che guarda al ‘futuro da fare’ deve rendere conto di tutti i progetti ed i finanziamenti che riguardano anche il tanto vituperato passato”.
L’elenco di critiche si conclude con una mano tesa: “siamo a completa disposizione di chi amministra per risolvere e definire dei progetti che riteniamo fondamentali per la crescita sociale ed economica di Floridia. Per quanto ci riguarda non ci interessano le medagliette, ma vorremmo vedere completati i lavori di una progettazione che è costata impegno e dedizione”.




Aperto un nuovo sottovia stradale a Castelluccio (Augusta), addio passaggio a livello

Niente più attese davanti alle sbarre per gli automobilisti di Castelluccio, frazione di Augusta. Da oggi aperto il nuovo sottovia stradale, realizzato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) grazie alla soppressione del passaggio a livello.
L’opera è stata realizzata proprio in prossimità del passaggio a livello, eliminando i punti di interferenza con la linea ferroviaria e garantendo così maggiore regolarità alla circolazione dei treni. “In ambito urbano, il nuovo sottovia realizza una ricucitura ottimale del reticolo stradale, assicurando ai cittadini una migliore e più sicura viabilità”, spiega la nota di Rfi.
“Il sottovia – a carreggiata unica divisa in due corsie – ha una piattaforma stradale larga 8 metri e una lunghezza complessiva di circa 400 metri. Nella parte in tunnel è presente un marciapiede largo un metro e mezzo, sopraelevato rispetto al piano viario e accessibile anche con rampe per persone con mobilità ridotta”.
L’intervento è parte di un programma che prevede anche la realizzazione di un analogo sottovia in prossimità dell’altro passaggio a livello soppresso, quello di Brucoli. L’investimento complessivo è di circa 7 milioni di euro.




Incontri di Legalità, al Fermi la Polizia incontra gli studenti

Continuano gli incontri di legalità promossi dalla Questura nelle scuole di Siracusa e provincia. Questa mattina, i componenti dell’Ufficio per la Comunicazione hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Superiore “Enrico Fermi”.
La maturità dei ragazzi e la preparazione all’incontro curata dal corpo docente e, in particolare, del preside Antonio Ferrarini, hanno consentito ai Poliziotti di affrontare importanti argomenti come il corretto utilizzo dei social e il rapporto con i mass media, il cyberbullismo e il contrasto alle droghe ed alle mafie.
Gli studenti sono intervenuti sugli argomenti trattati mostrando vivo interesse e ponendo a loro volta domande e chiarimenti ai relatori della Polizia di Stato.
Al termine dell’incontro, il preside e i rappresentanti dell’Istituto hanno ringraziato la Questura per la realizzazione dell’evento invitando gli agenti martedì prossimo per un secondo incontro con altre classi dell’Istituto.




Il ponticello abbattuto e le prescrizioni dimenticate: “un equivoco”, ma di quali conseguenze?

“Un equivoco”. Così il soprintendente di Siracusa, Savi Martinez, derubrica e cataloga l’avvenuto abbattimento del ponticello ferroviario di via Agatocle. Un equivoco, però, che allunga la lista di recenti incomprensioni tra il Comune di Siracusa e la Soprintendenza dopo i recenti precedenti del ponte Umbertino e del parcheggio Mazzanti. “I rapporti tra le istituzioni sono buoni, ci parliamo”, chiarisce Martinez. “Ma su certe procedure ci vuole maggiore attenzione”, aggiunge subito dopo.
Il Comune di Siracusa, e per lui i progettisti che si sono occupati dell’incartamento burocratico per i lavori di via Agatocle, avrebbero dovuto essere a conoscenza di alcune prescrizioni ripetute negli anni dalla Soprintendenza di Siracusa. Sebbene quel ponticello in sè non fosse oggetto di vincolo monumentale, rientrava comunque in un’area dove vige vincolo paesaggistico. Quando, nel 2010, si iniziò a progettare l’attuale riqualificazione urbana dell’ex cintura ferroviaria di via Agatocle, assessore al centro storico e Borgata era Ferdinando Messina. “Allora la Soprintendenza ci indicò una prescrizione: in sede di progettazione esecutiva, doveva essere mantenuto il ponticello esistente. Soprintendente era Mariella Muti e, d’intesa con la sezione Beni Culturali, si spiegò quella scelta sottolineando il valore di memoria urbanistica del ponticello, testimonianza della ferrovia che attraversava Siracusa e della grande opera per eliminare la cintura ferroviaria”, ricorda oggi l’ex assessore. Una posizione sostanzialmente confermata nel 2018 dal compianto Calogero Rizzuto.
Nell’avanzamento delle procedure burocratiche relative al progetto, però, di quelle prescrizioni si sarebbe persa traccia. Dimenticate, secondo alcune fonti della Soprintendenza di Siracusa. Una “dimenticanza” del Comune di Siracusa e dei suoi uffici, da qui l’invito di Savi Martinez a prestare “maggiore attenzione” alle procedure. D’altronde, lo stesso progetto approvato e divenuto esecutivo è accompagnato da un parere della Soprintendenza che contempla la prevista autorizzazione paesaggistica “fatte salve le prescrizioni esistenti”.
La vicenda non avrà grosse conseguenze. “Si fosse trattato di un monumento, avremmo fatto partire le denunce. In questo caso, ci limitiamo ad un generale invito a maggiore attenzione procedimentale”, spiega ancora Martinez.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha preso atto delle parole del soprintendente “non senza una certa sorpresa” ma “non desidero innescare alcuna polemica istituzionale”. Il cuore della vicenda è di natura tecnica, secondo il primo cittadino, che invita gli uffici comunali a chiarire “celermente e senza alcun indugio se esista un contrasto tra il progetto approvato dal dirigente del Comune e i pareri della Soprintendenza”.
Intanto, il sottopasso ferroviario è stato abbattuto. Sarà impopolare, ma quell’operazione che mirava a farne un “monumento alla memoria urbanistica di Siracusa” non è mai decollato. Era un simbolo di degrado, incuria e sporcizia. Al di là dei tecnicismi che pure hanno una rilevanza centrale nelle procedure ad evidenza pubblica.

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