Piazze di spaccio, ancora un sequestro di stupefacenti in via Santi Amato

Ancora un colpo al mercato della droga siracusano, inferto dalla Questura di Siracusa. Non si arresta il contrasto alla vendita ed al consumo di sostanze stupefacenti nelle piazze dello spaccio cittadine. Da mesi la Polizia è impegnata in controlli e sequestri quotidiani. Nelle ultime ore, agenti delle Volanti, dopo aver operato un controllo in via Santi Amato, hanno rinvenuto e sequestrato 21 dosi di hashish, 9 di marijuana 9 di crack e 7 di cocaina, pronte per essere vendute dai pusher agli assuntori della zona.
Anche quest’ultimo sequestro, che si aggiunge a quelli operati nelle settimane scorse anche con quantitativi più rilevanti di droga, “contribuisce a colpire il mercato illegale del traffico di stupefacenti nel nostro territorio”, spiegano dalla Questura.




Gli annunciati lavori al cimitero, Vinciullo: “Quanta ipocrisia”

“Un inno alla ipocrisia, alla saccenza, all’ignoranza, alla ingenerosità”, così Enzo Vinciullo bolla la conferenza stampa del sindaco di Siracusa sul cimitero.
“Al solito, ripete la solita vergognosa cantilena e cioè di aver trovato, quando si è insediato nel 2018, una città allo sbando e di voler sistemare, adesso, dopo 4 anni, il cimitero così come ha sistemato gli asili nido. Dimentica una cosa fondamentale: lui è stato vicesindaco della città di Siracusa dal 2013, ininterrottamente per 5 anni e quindi tutto ciò che ha ereditato lo ha ereditato da se stesso e dal suo mentore politico, cioè da colui che lo ha fatto sindaco”, è l’attacco del referente provinciale della Lega.
“Dimentica di essere il più longevo amministratore della città di Siracusa e pensa, invece, di presentarsi come il nuovo”, dice ancora Vinciullo. E per rincarare la dose ricorda due indagini: “una sulle firme false quando divenne vicesindaco e l’altra con il riconoscimento del Tar di brogli che si sono verificati durante la sua elezione e per i quali, ancora, pende un giudizio davanti alla Procura di Siracusa”.
Vinciullo contesta poi il ruolo del delegato di Neapolis, Giovanni Di Lorenzo, indicato quasi come una sorta di delegato ai lavori al cimitero di Siracusa. “O si fanno le cose seguendo la legge o sarò costretto a recarmi in Procura per segnalare la presenza anomala di soggetti politici durante l’esecuzione dei lavori che sono stati annunciati”. Lavori finanziati con un mutuo da 400mila euro. “Mi chiedo, ma tutti i soldi incassati dalla vendita dei loculi, delle cappelle e dall’imposizione di una tassa non dovuta dai cittadini per il rinnovo delle concessioni mai scadute, che fine hanno fatto?”, si interroga Vinciullo.
“Sorprende poi la tesi che si intendono spendere 160 mila euro per incassarne 400 mila dalla vendita dei cosiddetti ossarietti che, bontà loro, verranno concessi ai cittadini per 50 anni.
Ricordo che quando io ero vicesindaco gli ossarietti li abbiamo fatti e posso dichiarare, con assoluta certezza, che non abbiamo fatto cassa ma, anzi, li abbiamo utilizzati per dare degna sepoltura a tutti quei morti che abbiamo trovato accatastati l’uno sopra l’altro all’interno della Chiesa Cimiteriale.
Poi, veramente ridicola, surreale, al limite della sciocchezza più assoluta, la notizia che l’ultimo intervento per quanto riguarda l’impianto idrico sia avvenuto 70 anni fa. Qualcuno dimentica, e non l’avrebbe dovuto dimenticare, che con il sindaco Fausto Spagna ma ancora prima con il Sindaco Concetto Rizza, il cimitero di Siracusa è stato ampiamente ampliato e, di conseguenza, sono stati realizzati impianti idrici e fognari.
Quanto all’invito bonario a pagare, i cittadini non devono assolutamente pagare nulla, l’amministrazione comunale deve notificare, come previsto dalla legge, agli eredi i provvedimenti che intendono adottare ed è chiara una cosa, che nessuno si deve permettere di toccare i morti. Giù le mani dai morti, non potete fare cassa con i sentimenti delle persone”.




Officina abusiva nel siracusano, il titolare percepiva il reddito di cittadinanza

Un’officina meccanica abusiva scoperta a Carlentini dalla Polizia Stradale di Siracusa. Senza alcuna autorizzazione, l’attività veniva svolta da un 57enne di Lentini che è risultato percettore del reddito di cittadinanza. Senza alcuna insegna all’esterno, l’attività era comunque promozionata attraverso i social ed il passaparola.
All’atto del controllo, gli agenti, hanno accertato la presenza nell’officina di sette auto in fase di riparazione. Sono state sequestrate tutte le attrezzature. L’uomo è stato sanzionato con una multa di 5.162,33 euro.
Sono tuttora in corso indagini da parte della Polizia Stradale al fine di accertare eventuali ulteriori illeciti riconducibili alla predetta attività commerciale abusiva.




Siracusa, rete da posta all’interno del Porto Grande: mille euro di multa

Mille euro di multa per le due persone a bordo di una barca sorpresa dalla Guardia Costiera in attività di pesca vietata. Quando è arrivata la motovedetta, dall’imbarcazione stavano issando una rete da posta fissa precedentemente calata nello specchio acqueo all’interno del Porto Grande di Siracusa. Il verbale è stato elevato per attività di pesca con attrezzatura non consentita in ambito portuale.
La rete da posta di circa 170 metri, utilizzata illecitamente, è stata sequestrata. La Capitaneria di porto di Siracusa ricorda che “all’interno dei porti è vietata la pesca operata sia professionalmente che per finalità ricreative”.




Melilli. Pronta la prima biblioteca comunale multimediale, domenica l’inaugurazione

Domenica 13 marzo sarà inaugurata a Melilli la prima biblioteca comunale multimediale. Uno spazio di 250mq dedicato ai ragazzi e bambini di tutta la comunità melillese, in cui svolgere attività di apprendimento e guida all’innovazione.
“La struttura, un tempo autoparco comunale, divenuta spazio multimediale a seguito degli interventi di riqualificazione messi in atto dall’amministrazione comunale, indice di rinnovamento, rappresenta una rivoluzione amministrativa volta a operare per la crescita sana e costruttiva di bambini e ragazzi, obiettivo primario della nostra agenda politica”, spiega il sindaco di Melilli. Giuseppe Carta.
Lo spazio verrà intitolato alla memoria di “Anna Drago”, dirigente scolastica. “Vogliamo mantenere sempre vivo nei nostri ricordi lo sforzo quotidiano di una donna di cultura quale è stata in vita, nella sua funzione di preside, e della sua filosofia di insegnamento volta al diritto allo studio”, afferma Carta.
Domenica alle 18 il taglio del nastro. Collabora all’apertura ed alla gestione della biblioteca comunale multimediale l’associazione culturale ”Insemula”.




Terremoti, la provincia di Siracusa entra in Zona 1: rischio sismico più elevato

“La provincia di Siracusa e buona parte di quella di Ragusa sono entrate in Zona 1 nella classificazione sismica nazionale, la più alta in Italia”. Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa e coordinatore della Rete delle professioni, Sebastiano Floridia, lancia un appello alle istituzioni: “cambiare approccio verso il fenomeno per essere pronti in caso di un evento sismico”.
Cosa significa? Lo spiega lo stesso professionista. “Le amministrazioni devono attrezzarsi, sotto l’aspetto organizzativo e culturale, per affrontare il problema qualora dovesse presentarsi. Tanto per intenderci, la popolazione deve sapere quali e dove sono i Centri di raccolta, i comportamenti e le procedure da tenere in caso di sisma”.
La nuova classificazione è stata il frutto di un lavoro congiunto con altri Ordini professionali siciliani e con la Protezione civile regionale.
“Grazie al fondamentale contributo della Consulta dell’Ordine degli Ingegneri di Sicilia, dell’Ordine di Caltanissetta e dell’Ordine di Agrigento, che avevano grosse criticità di classificazione – dice ancora Sebastiano Floridia – è stato aperto un canale con il Dipartimento di Protezione civile Regionale. Questo studio ha permesso di redigere la nuova classificazione sismica del territorio. Un passaggio importante che ci porta nella zona più pericolosa della scala disponibile, in cui la probabilità che capiti un forte terremoto è alta. La più alta d’Italia”.
Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa assicura sull’esistenza di tecnologie, nel comparto edile, in grado di reggere all’urto dei terremoti. “I professionisti, tra cui ingegneri, geologi, architetti e geometri, hanno le competenze e le risorse per progettare in Zona 1 senza problemi. E’, però, indispensabile un cambio culturale che deve partire dalla scuola e dalla Protezione civile locale e regionale”.




Telefoni e droga in carcere, vasta operazione della Polizia Penitenziaria ad Augusta

Nascosti nelle celle e negli spazi comuni del carcere di Augusta, c’erano 4 smartphone, 1 micro telefonino, diverse schede telefoniche e della sostanza stupefacente. Tutto nella sezione dove si trovano i detenuti di alta sicurezza. A rinvenire gli oggetti sono stati gli agenti della Polizia Penitenziaria che hanno dato vita, ieri sera, ad una vasta operazione all’interno della struttura carceraria.
Il segretario del sindacato Sappe, Salvatore Gagliani, si è complimentato con i poliziotti. “Dal pomeriggio fino a tarda serata è stata condotta una operazione di servizio . Circa 30 agenti penitenziari hanno preso parte all’operazione, condotta nelle sezioni del Reparto Alta Sicurezza dove sono ristretti pericolosi detenuti, organici alla criminalità organizzata. Il controllo, effettuato su persone e spazi, ha dato i suoi positivi risultati. Sono stati scoperti e sequestrati cellulari di diversi modelli, tra micro apparecchi e smartphone, sostanza stupefacente e diverse schede telefoniche nuove e vecchie con diversi cavi carica batterie. L’operazione deriva da una intensa attività di intelligence dei baschi azzurri. Come segretario provinciale del Sappe mi sento di elogiarne le capacità mostrate. Chiederò al comandante di proporre questo personale ad eventuali lodi ministeriali”.
All’atto delle ispezioni, non c’è stata alcuna reazione da parte dei detenuti. Il materiale sequestrato era ben occultato ed è stato rinvenuto in spazi comuni in uso ai detenuti. “L’ istituto di Augusta negli ultimi tempi sembrerebbe essere interessato dalla criminalità esterna, basti ricordare l’ultimo drone intercettato. Il Sappe esprime vivo compiacimento per l’operazione condotta ed il risultato raggiunto”.




Controlli sulla movida dopo i recenti pestaggi: arrestato un 20enne in via Crispi

A seguito dei recenti episodi di violenze e pestaggi nei pressi di locali abitualmente frequentati da giovani, la Questura di Siracusa ha intensificato i controlli sulla movida.
Nella tarda serata di ieri, poco dopo la mezzanotte, agenti delle Volanti, transitando in via Crispi, nel recente passato teatro di violenze anche nei confronti di poliziotti intervenuti per sedare una rissa, hanno notato un gruppo di avventori dal quale cercava di allontanarsi un giovane che, alla vista della Polizia, mostrava un certo nervosismo.
Bloccato e identificato, il giovane siracusano di 20 anni, altri non era che un soggetto noto alle forze di polizia che deve scontare un periodo di detenzione domiciliare per aver perpetrato vari reati contro il patrimonio e la persona.
Tratto in arresto per il reato di evasione il giovane, è tornato a casa per continuare a scontare la pena cui è sottoposto.
Ieri, su SiracusaOggi.it, il racconto di una delle vittime di uno dei più efferati pestaggi commessi da giovani senza regole.




Alberi per risparmiare sul caro-energia: viale Tisia, platani al posto degli aranci. Proposta di L&C

Lealtà&Condivisione concentra le sue attenzioni sul progetto di riqualificazione di viale Tisia, a Siracusa. E prospetta all’opinione pubblica la possibilità di apportare delle modifiche alle alberature predisposte. “In piena crisi climatica ed energetica mondiale, con il costo dell’energia ai massimi storici e in continuo aumento, l’alberatura stradale, se progettata adeguatamente, può diventare uno strumento concreto per ridurre i costi energetici di raffrescamento in appartamenti e negozi, evitando l’irraggiamento diretto degli edifici e migliorando il comfort climatico dell’area nelle ore più calde del giorno, che alle nostre latitudini arrivano a superare i 40°C”, spiega in premessa L&C.
Nel progetto in esecuzione sono previsti alberelli di arancio amaro che andrebbero, secondo Lealtà&Condivisione, sostituiti con degli alberi da ombra.
Le prima proposta: allargamento della prevista aiuola spartitraffico centrale di soli 50 cm, portandola ad almeno 1,5 metri, “tali da permettere la messa a dimora di alberi di grandi dimensioni (es platani) al posto degli alberelli di arancio amaro in progetto, al fine di abbattere l’isola di calore tra i palazzi”. Oppure mettere a dimora delle alberature a lato della carreggiata, ad intervalli di 12 o 15 mt, “in formelle della dimensione minima di 1,5×1,5 mt da ricavare sui nuovi ampi marciapiedi in via di realizzazione da una parte e tra gli stalli che si apprestano ad essere modificati nella dimensione e orientamento dall’altra”. In quest’ultima ipotesi, verrebbe meno la necessità dello spartitraffico centrale, ottenendo un vero e proprio viale alberato, “favorendo la sosta e la vivibilità degli spazi e delle sedute poste all’ombra”.
In entrambe le soluzioni proposte, “si tratta di interventi di destrutturazione con inserimento di elementi naturali quali terra e piante al posto di asfalto e cemento, le cui economie potrebbero compensare l’acquisto e posa in opera delle nuove e più grandi alberature. Le ampie chiome verdi degli alberi oltre a mitigare le temperature avrebbero la funzione di trattenere gli agenti inquinanti prodotti dalle auto, ridurre la percezione del rumore del traffico cittadino, migliorare l’estetica del quartiere, aumentare il valore degli immobili e la privacy tra palazzi vicini”, si legge nella nota di Lealtà&Condivisione.
Su queste basi, viene chiesto all’amministrazione comunale di valutare la possibilità di una variante, per riconsiderare l’importanza delle infrastrutture verdi, “non più come elementi decorativi quali sarebbero gli alberelli di agrumi, ma funzionali alla vivibilità di una intera e importante area commerciale naturale qual è il Cenaco Tisia/Pitia”.




Bimbi ucraini, si mobilita la scuola siciliana: la prima è siracusana, la Vittorini

Anche la scuola siracusana si mobilitano per accogliere i bimbi ucraini in fuga dalla guerra. A Siracusa stanno per arrivare i primi profughi, in particolare proprio donne e bambini. Tra i primi a muoversi, il comprensivo Vittorini diretto da Pinella Giuffrida. “Siamo la prima scuola in Sicilia che ha mobilitato collegio docenti e consiglio di istituto, insieme all’intera comunità scolastica, in soccorso alle bambine e ai bambini ucraini. Possiamo accogliere a scuola fino a 40 bambini, dai 3 ai 14 anni”, spiega la dirigente scolastica.
“Dodici famiglie, genitori dei nostri stessi alunni, hanno già dato ieri disponibilità per l’accoglienza dei bimbi, anche a casa. Conto di arrivare alla disponibilità di 20 famiglie entro due giorni. L’obiettivo? Accogliere tutti e 40 i bimbi, sia a scuola che nelle nostre case”, dice ancora.
La dirigente scolastica sarà la prima a dare l’esempio. “Si, ho dato la mia disponibilità ad accogliere personalmente profughi ucraini. Io per prima, anche se non insegno e sono solo la dirigente della scuola, mi sono candidata ad accogliere a casa un piccino/a. Ho ricevuto delle lettere da alcune famiglie davvero commoventi. E’ incredibile quanto possa fare una comunità scolastica ben coesa!”.
Le lettere di disponibilità ad accogliere sono state inviate alla Prefettura di Siracusa, al sindaco ed al Ministero. “Noi ci siamo. Aspettiamo i bimbi ucraini a braccia aperte”.