Anche Palazzolo avrà il suo ospedale di comunità, Cafeo: “Si farà, e diventano cinque nel siracusano”

Dai tre inizialmente previsti dalla Regione, diventano adesso addirittura cinque gli ospedali di comunità per la provincia di Siracusa. Anche Palazzolo Acreide avrà quindi quella struttura sanitaria. “Il quinto ospedale di comunità della provincia di Siracusa si farà e sarà, così come auspicato, a Palazzolo Acreide”. A darne notizia è il parlamentare regionale della Lega Giovanni Cafeo.
“A seguito del confronto in commissione Sanità con l’assessore Razza, abbiamo rilevato la necessità di garantire un ospedale di comunità al servizio della zona montana di Siracusa – spiega Cafeo – una possibilità che sembrava essere venuta meno in queste ore ma che oggi ha trovato finalmente esito positivo, grazie all’impegno di fondi non provenienti dal PNRR”.
Confermato l’ospedale di comunità di Pachino, “indispensabile per delineare finalmente un quadro della sanità nel siracusano quanto meno omogeneo, in attesa ovviamente del completamento di quello che dovrà essere il fiore all’occhiello dell’intera provincia, ovvero il nosocomio di secondo livello nel capoluogo. Si tratta di un risultato ottenuto grazie al lavoro compatto e senza bandiere di partito di chi, come il sottoscritto e l’On. Giorgio Pasqua, si è battuto con forza per il territorio, guardando esclusivamente al bene dei cittadini”, ha concluso Giovanni Cafeo.




Relitto in spiaggia a Vendicari, rimossa la barca dei migranti

Il relitto di una imbarcazione è stato rimosso questa mattina dalla spiaggia di Vendicari. Le onde lo avevano sospinto ben oltre il bagnosciuga, creando anche una situazione precaria per la pubblica sicurezza.
È stato quindi deciso l’intervento di recupero, con l’ausilio di un mezzo meccanico. Per le autorizzazioni e la riuscita dell’operazione, hanno collaborato l’amministrazione comunale di Noto, la Capitaneria di Porto, l’Azienda Foreste ed il Corpo Forestale.
L’imbarcazione è stata utilizzata nei mesi scorsi da migranti, per uno degli sbarchi sottocosta.




“Abbracciamo la prevenzione”, screening mammografico per donne dai 50 ai 69 anni: ecco dove

In occasione della Giornata internazionale della Donna, l’Asp di Siracusa mette la prevenzione al primo posto. Organizzato uno screening mammografico rivolto alle donne tra 50 e 69 anni che non si sono mai sottoposte alla mammografia.
L’iniziativa, dal titolo “Abbracciamo la prevenzione”, si svolgerà nei quattro Distretti di Siracusa (ospedale Rizza), Lentini (ospedale civile), Noto (ospedale Trigona) ed Augusta (ospedale Muscatello) nella giornata di sabato 12 marzo 2022, a cura dell’Unità Screening Mammografico, diretta da Mariangela Adamo.
Per la prenotazione è possibile telefonare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 al numero 3663424276.

foto dal web




Covid, il bollettino: 686 nuovi positivi in provincia, -486 a Siracusa città con 35 ricoverati

Sono 686 i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute.
Uno sguardo in dettaglio ai numeri del capoluogo. Continua la discesa del numero degli attuali positivi. Dai quasi 6 mila di metà gennaio ai 1.444 di oggi: 486 in meno rispetto ad ieri. Quanto alle persone in isolamento fiduciario, a Siracusa città sono oggi 27.
Situazione ricoveri, sono 35 i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 32 ricovero in regime ordinario, 3 in terapia intensiva.
Campagna vaccinale, nelle ultime 24 ore sono state 2.127 le inoculazioni a Siracusa città. Sono state 141 le prime dosi, 807 le seconde e 1.179 quelle booster.
In Sicilia sono 4.762 i nuovi casi di covid19 registrati a fronte di 34.268 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 229.679 (+1.433). I guariti sono 3.807, 33 i decessi. Negli ospedali siciliani sono 1.111 i ricoverati (-5), 72 (+5) in terapia intensiva. Quanto alle singole province, questi i numeri di oggi: Palermo 1.232 casi, Catania 849, Messina 613, Siracusa 686, Trapani 331, Ragusa 460, Caltanissetta 247, Agrigento 683, Enna 172.




Rete idrica: guasto ad Akradina ed intervento notturno in Ortigia. La situazione

A causa di due distinti guasti alla rete idriche, squadre tecniche di Siam a lavoro in Ortigia e nell’area di Akradina tra via Puglia e largo Campania.
In Ortigia, per via di una perdita importante, negli scorsi giorni si sono creati a macchia di leopardo dei problemi di pressione dell’acqua. Poiché il luogo in cui si è verificata la perdita è nevralgico e delicato per la viabilità e per un eventuale transito di mezzi in emergenza, si è reso necessario concordare i tempi e i modi di intervento seguendo le indicazioni degli organi competenti, dai quali, dopo svariati giorni di attesa, sono finalmente arrivate le autorizzazioni. I lavori inizieranno alle ore 22.00 di stasera, così da evitare problemi alla viabilità.
Nell’area di Akradina, i tecnici Siam sono impegnati in un intervento di riparazione per una perdita dalla condotta idrica causata da lavori di posa di cavidotti sotto servizio, compiuti da ditte di altri settori e non eseguiti a regola d’arte. Tale perdita ha creato problemi nell’erogazione del servizio idrico alle due vie interessate e alle aree adiacenti.




Annunciate, promesse e subito a rischio: case di comunità, allarme per tre in provincia di Siracusa

La realizzazione di almeno tre delle nuove strutture sanitarie previste dalla Regione per la provincia di Siracusa sarebbe “ad alto rischio”. Pochi giorni dopo il primo allarme, il deputato regionale Giorgio Pasqua (M5s) torna sul tema con nuovi elementi. “Per le Asp il divieto di acquisto da privati degli immobili per realizzare gli Ospedali di comunità, le Case di comunità e le Centrali operative territoriali previsti dal Pnrr può essere aggirato solo in casi eccezionali e residuali, lo ha affermato oggi in maniera nettissima Domenico Mantoan, direttore generale di Agenas. Pertanto in Sicilia alcune delle nuove strutture sanitare previste dal Pnrr sono ad altissimo rischio, tre solo nel Siracusano. E tutto questo per l’arroganza ed i soliti ritardi del governo Musumeci”
Pasqua teme che alcune aree siciliane potessero essere costrette a rinunciare alle nuove strutture sanitarie perché previste in edifici non di proprietà delle Asp o comunque di una pubblica amministrazione.
“L’esistenza di questo rischio – dice Pasqua – oggi è stata confermata in commissione Salute da Mantoan, che in collegamento web a una mia precisa domanda ha risposto che la possibilità di realizzare le nuove strutture in edifici da acquistare da privati è praticabile solo in via residuale e del tutto eccezionale. In questa ottica le Case di comunità di Palazzolo Acreide, Rosolini e Siracusa potrebbero essere appese ad un filo, considerato che la spesa totale prevista di 4 milioni e mezzo non è certo residuale e che anche l’eccezionalità del caso è difficilmente contemplabile, visto che, specie a Palazzolo e a Siracusa, era possibile individuare strutture pubbliche alternative, come l’ex Ostello della Gioventù nel primo caso e l’area Ex Onp della Pizzuta nel secondo caso. L’ex Ostello della gioventù di Palazzolo era stato addirittura messo a disposizione per la realizzazione di un Ospedale di comunità e una Casa di comunità, con tanto di delibera di giunta”.
“I casi del Siracusano – continua Pasqua – non sono certo isolati. In Sicilia potrebbero essercene diversi e potrebbero privare diverse comunità di importanti strutture capaci di dare finalmente risposte adeguate alla domanda di salute dei cittadini. E tutto questo per l’arroganza ed i soliti ritardi del governo Musumeci e di Razza, che si è deciso a portare la questione in commissione solo in questi giorni e dietro nostre pressioni e che non ha mai pensato a fare il dovuto, propedeutico passaggio con i sindaci che meglio di tutti conoscono i territori”.




Dehors, fine dell’emergenza covid e si torna a pagare il suolo pubblico. La Fipe: “Aprire confronto”

Con la fine dello stato di emergenza per il covid, previsto alla fine di marzo, per gli esercizi commerciali si pone un problema legato ai dehors. In molti, anche a Siracusa, hanno beneficiato dell’estensione del 50% del suolo pubblico. Adesso, però, chi è stato autorizzato dovrebbe smontare la relativa struttura, oppure pagare la concessione pubblica aggiuntiva. “E sarebbe grave”, dice subito il presidente della Fipe, Maurizio Filoramo. Il rappresentante provinciale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi non nasconde la sua preoccupazione. “Ci troveremo in una situazione difficile da gestire a partire da aprile. Chiediamo al Comune di poter organizzare insieme il ritorno alla normalità, senza traumi e nel massimo rispetto delle difficoltà che noi pubblici esercizi stiamo ancora vivendo a causa della pandemia”.
La richiesta si basa sulla programmazione di alcune azioni post emergenza: “prolungare il beneficio dei dehors fino al 31/12 per chi è stato già autorizzato, e di pagare, l’eventuale costo aggiuntivo, in modo graduale almeno per i successivi due anni”.
Su questi temi, la Fipe chiede “un confronto sereno e produttivo con la Pubblica Amministrazione al fine di poter trovare soluzioni condivise che partano dal basso nell’interesse della categoria che oggi vive una situazione disperata”.

foto dal web




Ospedale di comunità, la bocciatura di Palazzolo: Italia Viva, “deludenti Regione e sindaci, si rimedi”

I coordinatori provinciali di Italia, Saverio Bosco e Alessandra Furnari, mostrano forte contrarietà dopo il mancato riconoscimento alla Zona Montana “del diritto ad avere un ospedale di comunità”. Il non aver concesso a Palazzolo il quarto ospedale di comunità del siracusano, destinandolo al capoluogo, “è un fallimento per tutta la nostra provincia e tradisce il senso di comunità che dovrebbe contraddistinguerla”. Nella loro nota, Furnari e Bosco evidenziano in primo luogo “gli errori commessi dal Governo Regionale, colpevole di non avere avviato preliminarmente alcun colloquio con i territori al fine di meglio comprenderne le necessità. Non può meritare alcun plauso nemmeno chi ha tentato di confondere il concetto di ‘ospedale di comunità’ con quello di ‘casa di comunità’, illudendo la popolazione della zona montana di poter cominciare ad avere garantito un minimo del supporto sanitario a cui avrebbe diritto. Quel minimo che invece manca, in tutte le sue forme, come emerso chiaramente nel corso del Consiglio Comunale aperto tenutosi a Palazzolo
Acreide, in cui sono state evidenziate e fissate in un documento, poi inviato al Presidente ed all’Assessore Regionale, tutte le criticità e le mancanze sanitarie che caratterizzano la zona Montana”.
Ma per Italia Viva non si possono nascondere anche le responsabilità da ascrivere alla Conferenza dei Sindaci del siracusano, a cui è stata demandata la scelta finale. “E’ deludente che non sia prevalso lo spirito di comunità che si auspicava, visto che il quarto presidio, invece che essere assegnato ad una zona priva di qualunque struttura, è stato confermato al capoluogo. Una decisione iniqua che non può
essere accettata passivamente”.
La speranza, adesso, è “che il Governo Regionale torni sui propri passi, rimediando all’errore anche attraverso la previsione di una ulteriore struttura”, Nel frattempo, Italia Viva annuncia di attivarsi “in tutte le sedi affinchè anche la Zona Montana veda riconosciuto il suo diritto ad avere almeno un ospedale di comunità oltre a tutti gli ulteriori presidi che mancano. La Politica tutta deve stringersi attorno ai Sindaci dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, per supportarli nella rivendicazione del diritto alla salute per i loro cittadini. Un diritto che può e deve essere di tutti, nessuno escluso”, ribadiscono Alessandra Furnari e Saverio Bosco, coordinatori provinciali di Italia Viva.




Melilli, avviati i lavori per la riqualificazione del primo tratto i via Neruda

Iniziati a Melilli i lavori di riqualificazione del primo tratto di via Pablo Neruda, un’area di viabilità interna del comprensorio
di case popolari dello Iacp e comunali. L’intervento è stato reso possibile grazie al finanziamento di 90 mila euro ottenuto dal Ministero
dell’Interno per la riqualificazione delle aree urbane a cui ha partecipato l’amministrazione e 60 mila euro di fondi comunali destinati
a opere pubbliche.
“Riqualifichiamo un’area urbana sede del mercato settimanale, non solo attraverso la ripavimentazione del manto stradale, ma anche con la
realizzazione di nuovi posti auto destinati alla sosta e un’area destinata a verde – afferma il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta -.
Interventi necessari che danno dignità a una zona ad alta densità abitativa e per troppo tempo trascurata. Questi lavori – conclude il sindaco – verranno articolati in due step per un valore complessivo di 200 mila euro”.




Covid, in arrivo 20 milioni per 102 comuni siciliani: 4 in provincia di Siracusa

Sono in arrivo nelle casse di 102 comuni siciliani oltre venti milioni di euro del riparto Fondo Investimenti dei comuni per l’anno 2020 per recuperare i deficit legati all’emergenza sanitaria Covid-19.
Si tratta delle somme a saldo dei fondi a valere sul Piano di Sviluppo e Coesione 2014-2020 destinati ai comuni che ne avevano fatto richiesta. Per effetto del decreto di oggi a firma del dirigente generale del Dipartimento delle Autonomie locali, la Regione Siciliana sta provvedendo alla liquidazione delle risorse relative al Fondo investimenti (per un importo di 20.848.240 mln di euro). Il provvedimento si aggiunge alla precedente liquidazione effettuata lo scorso agosto 2021 per un importo di circa 83 milioni di euro.
«Le risorse liquidate con il precedente decreto e con quello odierno andranno a colmare quel deficit di investimenti a finalità sociale accusato dai Comuni a seguito della gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19 – dice l’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto – Il governo regionale continua a sostenere i Comuni in maniera particolare a seguito del lungo periodo che ha determinato gravi difficoltà finanziarie a tutti gli enti locali».
Ad essere interessati sono i tutto 102 comuni, di cui 26 comuni ricadenti rispettivamente nel Catanese e nel Messinese, 17 comuni dell’Agrigentino, 15 del Palermitano, 7 della provincia di Enna, 4 comuni rispettivamente situati nel territorio di Ragusa e Siracusa e 3 del Trapanese.
I comuni siracusani beneficiari sono: Canicattini Bagni (70.982,06 euro); Carlentini (104.824,31); Priolo Gargallo (34.231,07) e Rosolini (65.177,15).