Uno dei migliori arbitri di basket è priolese: Manuel Attard, dalla Coppa Italia ai Mondiali

Gloria anche per Siracusa nella finale di Coppa Italia di basket. A Pesaro, la partita che ha assegnato il trofeo è stata arbitrata da Manuel Attard, fischietto di Priolo Gargallo. Abituato ai grandi appuntamenti sportivi con la palla a spicchi, racconta di trovare ancora spazio per l’emozione. “Quando presentano le squadre e lo speaker annuncia anche gli arbitri, arriva quel momento in cui oltre al tuo nome ricorda anche da dove arrivi. E quel da ‘Priolo, Siracusa’ in un palazzetto di quel tipo fa effetto. Mi inorgoglisce portare in giro con me la mia terra”, racconta oggi Manuel Attard.
E dire che non è certo un novellino. Ha già diretto due finali scudetto ed è stato sui parquet di mezzo mondo per arbitrare le principali competizioni internazionali, per club e nazionali. Venerdì prossimo, ad esempio, dirigerà Israele-Germania, gara valida per le qualificazioni mondiali.
“Bella partita, ieri. Per me era la prima finale di Coppa Italia. Non è stata difficile da arbitrare, è andato tutto bene anche grazie ai protagonisti in campo. In un paio di situazioni siamo andati al replay, ma ne sono uscite sempre confermate le nostre scelte”, commenta di ritorno nella sua Priolo.
Come ci si prepara ad una finale? “Ho saputo venerdì della designazione. In avvicinamento, guardi le ultime partite delle squadre finaliste, lo scouting dei giocatori. Prima di pranzo anche meeting tecnico con le altre terne che hanno diretto le semifinali. E poi si va sul parquet”.
Sugli spalti, a seguire Olimpia Milano-Tortona (finale vinta dal quintetto lombardo) c’era anche una vecchia conoscenza di Manuel Attard, quel Santino Coppa che con Priolo ha scritto pagine memorabile dello sport siciliano, vincendo campionati e coppa Campioni del basket femminile. “Ero in bolla e non potevamo incontrarci. Ci siamo sentiti, sempre con grande piacere. Quelli erano tempi magici…”, ricorda con un pizzico di malinconia. A Manuel sono arrivati i complimenti di Sofia Vinci, capitano di quella storica formazione vincente.
Manuel Attard è considerato, da anni, uno dei migliori arbitri italiani di pallacanestro. Internazionale ormai da diversi anni, ha visto “crescere” anche i suoi fratelli Marco e Luca. Arbitri anche loro, neo promossi in Lega Due, sono tra i più giovani emergenti. Pronti a tenere viva la scuola arbitrale priolese a firma Attard.




Ruba radiolina da un’auto, denunciato per furto aggravato: succede a Siracusa

Alla fine, se l’è cavata con una denuncia per furto aggravato. Agenti delle Volanti lo hanno sorpreso in viale Zecchino, a Siracusa, intento ad armeggiare intorno ad una autovettura in sosta. Insospettiti, i poliziotti sono intervenuti per un controllo. Hanno così scoperto che, poco prima, il 38enne aveva rubato all’interno della vettura una radiolina portatile ed alcuni spiccioli. L’uomo, già noto alle forze di polizia, è stato come detto denunciato per furto aggravato.




Terremoto: magnitudo 3.8, epicentro in mare a 50 km da Siracusa

Una scossa di terremoto è stata avvertita tra le province di Siracusa e Catania. Alle 15.49 la terra ha tremato per qualche secondo, con una scossa di tipo oscillatorio. Centinaia in pochi istanti le segnalazioni, da Siracusa e da diversi centri in provincia. Nessun danno segnalato.
L’evento è stato rilevato dai sismografi dell’Ingv. Ha avuto magnitudo 3.8 con epicentro in mare, a 50 km da Siracusa e ad una profondità di 24km.




Spiagge, la nuova norma spaventa i balneari: a Siracusa sono 300, canone massimo da 30mila euro

Sono poco meno di 300 le imprese balneari in provincia di Siracusa. Gestiscono i lidi sulle spiagge, approdi turistici, verande di ristoranti e concessioni private per passaggi tecnici. Dal 2024, però, rischiano di perdere le loro concessioni per via del recepimento integrale, da parte dell’Italia, della cosiddetta direttiva Bolkestein. Un emendamento al ddl Concorrenza stabilisce che dal primo gennaio 2024 tutte le concessioni esistenti in Italia vadano messe all’asta, per riassegnarle in una ottica di mercato europeo. Questo potrebbe comportare che le aziende italiane oggi esistenti, come quelle siracusane, e spesso a conduzione familiare, verrebbero soppiantate da società europee con grande disponibilità di capitali. La Red Bull, non è un mistero, sta puntando ad esempio sulla costa romagnola e sulla Sicilia.
“E’ una cosa totalmente illegittima e sbagliata”, ruggisce Giampaolo Miceli, responsabile regionale dei Balneari Cna. “L’Italia ha recepito la direttiva europea in maniera integrale, mentre gli altri nostri concorrenti come Spagna, Croazia e Portogallo hanno adottato misure di salvaguardia per le loro aziende. Ora, capisco che si pensa sempre ai balneatori come privilegiati, ma qui stiamo parlando di tremila imprese solo in Sicilia, e di servizi oggi garantiti al comparto turistico”, argomenta Miceli.
“I canoni di concessione sono considerati irrisori? Dobbiamo sfatare un mito: la costa è occupata per non più del 60%. I concessionari hanno avuto l’autorizzazione secondo il principio di legge che non gliela avrebbero revocata fin tanto che avessero rispetto norme e pagando i canoni, assicurando la pulizia della spiaggia. Anche quella libera adiacente che altrimenti sarebbe rimasta abbandonata. Peraltro – continua Giampaolo Miceli – la Regione ha già certificato che nel 2024 non sarà in grado di fare le gare per le coste. Questo vuol dire che le spiagge rimarranno vuote. Qualcuno esulterà. Ma non avremo più servizi. E con le spiagge abbandonate non avremo nessuna bandiera blu. Allora, facciamo le persone serie: discutiamo di canoni, da anni diciamo di volerli rivedere. Ma non distruggiamo un patrimonio di aziende e di capitali italiani in nome dell’Europa”.
In provincia di Siracusa, gli stabilimenti pagano concessioni da 25/30mila euro l’anno. C’è una proposta per rivedere al rialzo il “costo” delle concessioni. “Ma non si può mettere sullo stesso piano uno stabilimento in Versilia con uno a Portopalo. Non valgono ovviamente la stessa redditività. Riparametriamo, ma con criterio. Non cancellando un settore”, invita Giampaolo Miceli. “I balneari sono considerati paperoni? I 15 miliardi di cui si parla sono quelli di fatturato nazionale, a fronte di costi per 13,5 miliardi”.
Gli operatori siciliani si sono intanto dati appuntamento a Catania per il 28 febbraio. Prima giornata di mobilitazione. Poi Massa e quindi dritti su Roma. “Quella compiuta è una delle scelte peggiori per gli interessi del Paese e non c’è percezione del problema. Annullare un patrimonio imprenditoriale di circa 300 aziende nella sola provincia di Siracusa (meno della metà stabilimenti balneari, ndr) significa annullare i servizi alla balneazione. E senza quelli, l’impatto sul turismo sarebbe enorme”.
Ma come rompere diversamente un sistema dove pare non esserci concorrenza, con concessioni sempre agli stessi.’ “Ricordo che spazio per nuovi investimenti in provincia di Siracusa ce ne è, eccome. Qualcuno vorrebbe prendersi spazi già acquisiti, ma parliamone nel momento in cui non ci sarà più spazio per altri”, risponde il responsabile regionale dei balneatori.




Blocco dell’autotrasporto siciliano da stasera? “Bloccare l’economia dell’Isola non risolve il problema”

Il possibile blocco delle merci in Sicilia a partire da questa sera dovrebbe essere scongiurato. Poche le sigle che hanno aderito all’iniziativa di protesta legata al caro carburanti ed all’aumento di ogni costo legato al trasporto ed all’energia. Una delle principali sigle di categoria, Cna ribadisce il suo no al blocco. “L’annunciato blocco dell’autotrasporto proclamato per domenica sera da alcune sigle, è la solita e piccola fuga in avanti. Non è spegnendo i motori dei camion e bloccando l’economia siciliana che si contrasta la crisi che sta travolgendo il comparto dell’autotrasporto. Non è qui, nella nostra isola, che si decidono i sostegni e gli aiuti per fronteggiare l’aumento esponenziale del carburante e dei costi di gestione delle attività (italiane e europee) del settore. Il blocco fatto in questo modo serve solo a soddisfare il protagonismo fine a se stesso dei soliti”.
La Fita, federazione italiana degli autotrasportatori di Cna, condivide chiaramente le ragioni della protesta ma non ne condivide il metodo. “Qui non è in gioco solo il destino dell’autotrasporto – affermano il presidente Saro Tumino e i responsabili regionali Giorgio Stracquadanio e Daniela Taranto –  qui rischia la paralisi l’intero sistema economico siciliano. E poi è risaputo che lunedì, 21 febbraio, c’è un incontro tra le Organizzazioni e il governo proprio su questi temi. Così come è risaputo che l’intero settore è in stato d’agitazione. Che senso ha allora questa fuga in avanti? Se non la voglia di esibirsi che diventa prevalente sugli interessi generali della categoria. CNA fa appello alle Prefetture e alle Questure siciliane – concludono Tumino, Stracquadanio e Taranto – affinchè agli autotrasportatori, che non condividono l’impostazione della protesta, venga garantito il diritto di spostarsi liberamente. L’imposizione di alcuni non può diventare regola generale”.

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Pusher a 19 anni, denunciato in via Santi Amato: contrasto continuo allo spaccio di droga

La piazza di spaccio di via Santi Amato è, da mesi, al centro di una battaglia di logoramento condotta dalla Questura di Siracusa contro i pusher. Controlli quotidiani, con le Volanti che hanno piazzato nel corso di queste settimane sequestri continui ed importanti, nel tentativo di spezzare un mercato purtroppo fiorente.
Nel corso dell’ultima operazione di controllo, i poliziotti hanno denunciato un siracusano di 19 anni proprio per detenzione ai fini dello spaccio di droga. Il giovane è stato trovato con 5 dosi di hashish già pronte per la vendita al dettaglio agli assuntori della zona. La giovane età dei pusher non fa più quasi notizia.




Ai domiciliari per maltrattamenti, arrestato per droga: 32enne di Floridia finisce in carcere

Un 32enne di Floridia è stato arrestato dai Carabinieri. Nonostante fosse ai domiciliari, è stato sorpreso con 10 grammi di hashish, bilancino di precisione e materiale per confezionare le dosi. E’stato arrestato e questa volta condotto in carcere con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente. In precedenza, era stato posto ai domiciliari per maltrattamenti alla compagna.
L’aggravamento della misura cautelare è stato disposto perché l’uomo ha continuato a delinquere anche durante la sottoposizione agli arresti domiciliari.




Truffa online, vende una stufa a pellet senza mai spedirla all’acquirente: denunciata 20enne

Agenti del Commissariato Pachino, al termine di una celere attività di polizia giudiziaria, hanno denunciato una giovane di 20 anni per il reato di truffa. Secondo quanto ricostruito, aveva messo in vendita su una piattaforma social una stufa a pellet. Ma l’acquirente, che ha versato la somma di 413,60 euro, non ha mai ricevuto la merce acquistata.

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Esercitazioni anti-sommergibile, Augusta base navale. La Marina: “non c’entra la Russia”

Dal 21 febbraio al 4 marzo, al largo delle coste siciliane, si svolgerà la Dynamic Manta 2022 (DYMA 22) una delle più importanti e complesse esercitazioni antisommergibile della NATO.
La Dynamic Manta è un’esercitazione pianificata e condotta annualmente dal Comando Marittimo Alleato della NATO (NATO Allied Maritime Command – MARCOM), che si svolge nel Mediterraneo centrale, lungo le coste orientali della Sicilia, mirata principalmente all’addestramento e alla condotta delle operazioni di difesa anti sommergibile (Anti Submarine Warfare – ASW).
Quest’anno quattro sommergibili provenienti da Francia, Grecia, Italia, e Stati Uniti, sotto il controllo del Comando Sommergibili della NATO (NATO Submarine Command – COMSUBNATO), si addestreranno insieme a undici navi di superficie provenienti da Canada, Francia, Grecia, Italia, Spagna, Turchia e Stati Uniti. Parteciperanno anche otto velivoli da pattugliamento marittimo (Maritime Patrol Aircraft – MPA) ed otto elicotteri, sotto il controllo del NATO Maritime Air Command (MARAIRNATO). Il tutto sotto il comando del Contrammiraglio Mauro Panebianco, Comandante del Secondo Gruppo Navale permanente della NATO (Standing NATO Maritime Group 2 – SNMG 2).
La Marina Militare prenderà parte all’esercitazione con la fregata Margottini, che è anche flagship della SNMG2, la fregata Carabiniere, il sommergibile Salvatore Todaro e gli elicotteri del 3° Gruppo Elicotteri di base nella Stazione Elicotteri di Catania (Maristaeli Catania). Inoltre l’Italia assicura il supporto logistico della base navale di Augusta e della base aerea dell’Aeronautica Militare di Sigonella a Catania.
La Dynamic Manta è una delle esercitazioni di maggior rilievo della NATO, volta a garantire l’interoperabilità costante tra forze aeree, di superficie e subacquee nella lotta anti-sommergibile. Mediante la presenza di scenari addestrativi a difficoltà crescente, che vanno dalla bassa all’elevata complessità, l’esercitazione permette di istituire un coordinamento delle operazioni tra forze armate appartenenti a paesi diversi e operanti in un contesto multi-minaccia. Inoltre permette alla NATO la possibilità di valutare e sviluppare nuove tattiche anti-sommergibile. Già denominata Dog Fish, poi Proud Manta, l’esercitazione, nella sua attuale veste, viene pianificata annualmente dal 2013 e non è legata all’attuale situazione nell’Europa orientale.




Transizione energetica, approvata in Parlamento mozione per la zona industriale di Siracusa

E’ stata approvata nella serata di ieri, a Roma, la mozione unitaria riguardante l’impatto della transizione ecologica sul settore dell’industria pesante, con particolare riferimento al settore della raffinazione, petrolchimico e bioraffinazione. Il documento condiviso da diverse forze politiche di maggioranza è stato redatto nella sua formulazione originaria da Stefania Prestigiacomo (FI) ed ha trovato l’appoggio di esponenti parlamentari siracusani di diversi partiti.
In aula a Montecitorio, prima della votazione, è intervenuto – ad esempio – Paolo Ficara (M5s). “Dobbiamo ridurre le emissioni che contribuiscono a produrre il surriscaldamento del Pianeta e dobbiamo farlo al più presto. Quest’azione, però, porta con sé un cambiamento radicale nel nostro modello economico e produttivo: le attività più impattanti devono riconvertirsi e questo processo non è né automatico né indolore”, ha affermato in Aula l’esponente del MoVimento 5 Stelle. a margine della discussione sulle linee generali della mozione presentata da Stefania Prestigiacomo e condivisa dalle forze politiche di maggioranza.

“La transizione ecologica ed energetica – ha proseguito – è urgente e necessaria e non più rinviabile, ma per arrivare a una sua definizione e a una totale decarbonizzazione dobbiamo accompagnare quelle attività, quelle imprese classificate hard-to-abate, cioè difficili da gestire e da trasformare, come quello della raffinazione. In Sicilia, ad esempio, insistono tre poli produttivi e assorbono quasi il 46% della capacità di raffinazione dell’Italia. Rischiamo, senza una transizione efficiente, equa ed inclusiva la perdita di migliaia di posti di lavoro”. E qui si inseriscono i contenuti della mozione con cui vengono chiesti al governo impegni precisi affinchè “la transizione sia orientata allo sviluppo e alla crescita, aiutando le imprese a riconvertirsi e salvando le eccellenze del nostro Paese, guardando, soprattutto, al futuro nell’interesse delle nuove generazioni”, ha concluso il suo intervento Paolo Ficara.
Subito dopo la votazione, il parlamentare siracusano ha confermato le interlocuzioni in corso per l’attivazione un tavolo tecnico-operativo al Mise, al quale definire le linee di intervento per la zona industriale di Siracusa. “Si deve evitare che il costo della non rinviabile transizione ecologica ricada su occupazione ed economia del Sudest siciliano”.
L’ex ministro Prestigiacomo si mostra soddisfatta per il risultato. “Il testo è divenuto unitario a seguito di un grande lavoro di mediazione tra tutti i gruppi parlamentari della maggioranza”, ha spiegato nei giorni scorsi. Si tratta di un atto particolarmente importante e che rafforza la zona industriale di Siracusa in ottica di green deal e transizione ecologica. La mozione impegna il governo a favorire gli investimenti nelle regioni del Meridione da parte delle imprese operanti nel settore della raffinazione e bioraffinazione, “al fine di perseguire gli obiettivi della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile”, con la contestuale attivazione di risorse da destinare all’operazione. Tra queste, l’istituzione di un fondo per la decarbonizzazione, “finalizzato a uno specifico sostegno per quei settori produttivi che, per le specifiche caratteristiche produttive, hanno oggettive evidenti difficoltà ad abbattere le emissioni di anidride carbonica e a riconvertirsi, con conseguenze negative in termini economici e occupazionali, con particolare riguardo ai settori dell’autotrasporto, dell’agricoltura, della pesca e dei settori maggiormente energivori”. Il senso del provvedimento è chiaro: sostenere e agevolare le imprese nella ristrutturazione produttiva e per la riconversione ai fini della transizione energetica, attraverso anche una valutazione circa la possibilità di utilizzare allo scopo una quota delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.