Radar della Marina a Portopalo, l’eurodeputato Corrao: “No alla militarizzazione dei luoghi, intervenga Ue”

“Nel silenzio generale, il Governo sta compiendo l’ennesima operazione di militarizzazione in Sicilia, con l’intenzione di deturpare due paradisi come Favignana e Portopalo di Capo Passero, installando due potentissimi radar militari. Serve una mobilitazione dei cittadini e delle istituzioni a tutti i livelli per difendere questi due territori straordinari. Stanno trasformando la Sicilia in una piattaforma di guerra, fermiamoli”. Così l’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao a proposito della notizia sul progetto di costruzione di radar militari nei due siti in provincia di Trapani e Siracusa.
“Da qualche giorno – spiega Corrao – sono partiti i lavori per realizzare due nuovi sistemi radar che saranno integrati nella Rete Radar Costiera della Marina Militare. I lavori costeranno oltre 2 milioni di euro e sono finanziati dal Fondo di Sicurezza Interna 14-20, dunque con soldi dell’Unione Europea”.
“E’ indegno per un paese democratico il velo di silenzio che circonda questa operazione. Non si conoscono le caratteristiche tecniche dei radar militari e per di più le istituzioni locali non sono state neanche avvisate del progetto, nonostante l’impatto fortissimo sulla salute della comunità e sull’ambiente, attraverso l’inquinamento elettromagnetico. Per questo ho chiesto alla Commissione di intervenire urgentemente per valutare il danno che i radar, pagati con i fondi UE, potrebbero provocare su siti vincolati per la ricchezza della biodiversità, che la stessa Unione Europea dovrebbe tutelare”.
“Il Governo fornisca immediatamente le informazioni tecniche che permettano la valutazione degli impatti da parte di periti indipendenti. Non si possono continuare a sacrificare pezzi di territori dell’isola per la militarizzazione, come è stato fatto a Lampedusa e Pantelleria. Sono al fianco delle comunità locali che in queste ore si stanno mobilitando” – conclude Corrao.




Aperto il primo asilo nido comunale di Melilli, lo “spazio gioco” finanziato con fondi europei

Ha aperto a Melilli l’asilo comunale denominato “spazio gioco”. Progetto finanziato attraverso fondi europei, “ottenuti grazie alla capacità di reperimento dell’amministrazione ed in significativa collaborazione della parrocchia di San Nicolò e in particolar modo alla collaborazione e disponibilità di padre Giuseppe Gurciullo”, dice il sindaco Giuseppe Carta.
“Questo progetto – prosegue il primo cittadino – condiviso con la comunità ecclesiastica del Duomo di Melilli è il primo dei tre finanziamenti. Riteniamo necessario consentire ai bambini una migliore socializzazione e soprattutto stimoli sensoriali adatti all’età evolutiva. Intendiamo offrire un benefit per le famiglie, in particolare per le mamme lavoratrici che sanno bene quanto sia difficile gestire il tempo tra casa e ufficio e la necessità costante del controllo dei propri bambini“.
Dopo l’asilo nido nei pressi della piscina comunale, il secondo, nascerà a Villasmundo, vicino la scuola Mandolfo (importo complessivo di 800.000) mentre è in fase di trasformazione quello relativo alla frazione di Città Giardino.

Foto dal web




Covid, il bollettino: 946 nuovi positivi in provincia, +148 a Siracusa in 24 ore

Sono 946 i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. In aumento rispetto al dato di ieri ma ancora al di sotto del picco settimanale di due giorni addietro quando furono 1.120 i contagi nel siracusano. Quarto dato giornaliero per provincia, primo in rapporto alla popolazione.
Uno sguardo in dettaglio ai numero del capoluogo. A Siracusa per il secondo giorno consecutivo crescono i contagi: +148 nelle ultime 24 ore. Sono ora sono 2.432 gli attuali positivi. Scendono però a 229 (-11) le persone in isolamento fiduciario a Siracusa città.
Lieve diminuzione dei ricoveri: sono 50 (-1) i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 47 (-2) di loro è stato sufficiente il ricovero in regime ordinario, 3 persone (+1) in terapia intensiva.
Per quel che riguarda la campagna vaccinale, sono state 738 le inoculazioni nelle ultime 24 ore. Prime dosi: 126 (+34). Sono state 127 le seconde dosi e 485 quelle booster. I dati, si ricorda, sono relativi a Siracusa città.
In Sicilia sono 7.057 i nuovi casi covid registrati a fronte di 43.692 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 262.775 (+4.599). I guariti sono 2.654, 44 i decessi. Negli ospedali siciliani sono 1.558 i ricoverati (-49), in terapia intensiva 133 (-7). Questi i numeri oggi nelle singole province: Palermo 1.382 casi, Catania 1.589, Messina 1.097 Siracusa 946, Trapani 442, Ragusa 701, Caltanissetta 490, Agrigento 450, Enna 200.




Cosa c’è nel futuro di Siracusa? La lista dei desideri: parcheggi, bus, digitale e Pnrr

La Siracusa del futuro vuole percorrere la strada della città “accessibile”. A tracciare il cammino è il Dup 2002-2024, ovvero il Documento Unico di Programmazione a cui è demandata la programmazione strategica ed economico/finanziaria del triennio a venire. Obiettivi da fissare e centrare, facendo i conti con le entrate e le uscite della macchina di Palazzo Vermexio.
Nelle scelte programmatiche del Comune di Siracusa, pesa ancora “la situazione emergenziale in cui versa l’intero territorio mondiale a seguito dello stato di emergenza sanitaria per l’epidemia Covid”. La direzione che si vuol dare all’azione amministrativa è quella che si ispira – riportiamo testuale – “ad uno spirito di resilienza che non mortifichi l’ambizione di una rigenerazione complessiva dei processi amministrativi e che esalti la capacità di reazione e adattamento alle nuove sfide poste dal mutato scenario globale”. L’idea, come detto, è quella di una città accessibile che “accolga, integri e governi le transizioni digitali ed energetiche, mettendo al centro la qualità della vita dei cittadini e l’ecosistema urbano in cui essa si svolge”. Per riuscirci nel breve volgere di un triennio, bisogna però mettere in campo una serie di azioni concrete. La buona volontà di un pensiero deve fare i conti con le capacità e potenzialità, specie economiche, del momento. Ed ecco, allora, che in via preventiva il Dup richiama l’importanza di “studi e progettazioni preliminari in grado di attivare interventi qualificanti e strategici per la città, a valere sui finanziamenti regionali, nazionali ed europei provvedendo e ricorrendo ove necessario a professionalità esterne”.
Nel dettaglio, quali obiettivi vuole raggiungere Siracusa nel prossimo triennio? Il primo obiettivo è legato dal Comune alle infrastrutture digitali, quindi transizione digitale. “Obiettivo primario dei prossimi anni sarà dotare l’amministrazione comunale e la città di una rete di servizi digitali implementati sotto il profilo della quantità e della qualità. Siracusa è, già oggi, la terza città siciliana dopo Palermo e Catania ad essere interamente cablata per la banda larga grazie all’accordo siglato nel 2017 con Open Fiber. L’ambizione dei prossimi anni – si legge nel Documento Unico – è quella di avviare una progressiva dematerializzazione della pubblica amministrazione e al contempo creare una banca dati unica, integrata ed attendibile gestita in modo funzionale e accessibile”. Un passaggio, invero, che alla lettura sembra molto di principio ma non di semplice attuazione. Va riconosciuto che siano stati comunque compiuti passi avanti sulla strada della digitalizzazione, specie per la richiesta di certificati tramite spid e Io.
La parte più ambiziosa del Dup è dedicata alla mobilità sostenibile. Primo target: collegare centro e periferie, attraverso l’acquisto di mezzi moderni e a basso impatto: “almeno 12 entro il 2023”. E questo genererebbe in automatico “l’ampliamento e l’efficientamento del TPL” per cui è però previsto “l’affidamento esterno del servizio”. Entro il 2023 il Comune indica come obiettivo la realizzazione di parcheggi scambiatori, almeno 3. Si ma dove? Uno potrebbe essere il Mazzanti, il secondo via Elorina. Nessuna indicazione precisa, in questo senso, nel Dup. Non potevano mancare, nella previsione, “nuove piste e percorsi ciclabili (almeno 4 entro il 2023)” e “l’ampliamento e la creazione di nuove zone a traffico limitato”.
La transizione ecologica è tema di stretta attualità, come vuole affrontarlo la Siracusa 2022-2024? “La sfida può essere affrontata attraverso ulteriori azioni che riguardano: l’approvazione del Paesc; il ciclo dei rifiuti, con il potenziamento della raccolta differenziata e la realizzazione di nuova impiantistica; riqualificazione energetica di immobili pubblici (scuole – uffici – edilizia sociale); efficientamento energetico e ampliamento sostenibile del sistema di pubblica illuminazione; servizio idrico, in particolare migliorando la qualità dell’acqua pubblica e l’impatto dei reflui nel porto grande; realizzazione di percorsi naturalistici e di nuove aree verdi, come infrastrutture urbane. Tutto bello, tutto giusto. Ma a leggere uno dopo l’altro questi desiderata, si corre il rischio di ritrovarsi a sfogliare un libro dei sogni.
Per riuscire a centrare questi obiettivi, determinante sarà il ruolo degli uffici e del personale di Palazzo Vermexio. Oggi in pianta organica il Comune di Siracusa conta 689 unità. Poche per le necessità reali della macchina comunale. E allora? Nel corso del triennio 2022-2024, “un ruolo importante sarà certamente svolto dagli
interventi legati, da un lato alla integrazione di nuove risorse umane attraverso concorsi pubblici, dall’altro alla formazione e valorizzazione del personale esistente. Migliorare la qualità e la quantità del lavoro della pubblica amministrazione, dematerializzando e digitalizzando i processi, significa anche incidere sulla qualità e sui flussi di lavoro, attraverso l’ottimizzazione dei sistemi informativi e dei servizi di supporto amministrativo”. Solo poche parole per la lotta all’evasione: “forte e innovativa spinta a migliorare la capacità di riscossione dell’ente”.
Non viene sottovalutato il calo demografico in atto, “una parte significativa dei nostri giovani lascia la città per formarsi e cercare lavoro al nord o all’estero”. E allora “l’amministrazione deve puntare ad una maggiore attrattività (non solo sotto il profilo turistico) potenziando i propri servizi, connettività e processo di dematerializzazione della p.a., infrastrutture, spazi per sport, studio e tempo libero, candidandosi a diventare prestigiosa sede di formazione, consolidando i propri rapporti con università pubbliche e private, collaborando con società e associazioni sportive, proponendosi come “smart venue” per i giovani europei che desiderino lavorare da remoto in un contesto salubre e accogliente”. Manca anche in questo caso una indicazione pratica su cosa e come fare, pur in presenza di concetti alti e condivisibili.
“Una delle emergenze a cui la città dovrà porre rimedio – recita ancora il Dup, nelle sue quasi 130 pagine – è quella abitativa. Questione da affrontare, sia attraverso la creazione di nuovi spazi di housing sociale, sia in termini di riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio immobiliare avente destinazione sociale. Investire nella riqualificazione di interi quartieri destinati prevalentemente a edilizia residenziale sociale è anche la strada per trasformare le periferie in spazi di comunità, in cui ciascuno possa sentirsi partecipe e protagonista”. In tutto questo, i cittadini cosa possono fare? “Lo sviluppo della città, sotto il profilo culturale ed economico non necessita solo di un’iniezione di fiducia nei suoi cittadini, ma di un vero e proprio patto di sviluppo sostenibile tra i diversi mondi civici, politici, sindacali e datoriali. Superare le contrapposizioni sterili e ideologiche – invita il Dup – per raggiungere obiettivi di comunità conseguiti grazie a sforzi comuni, è la direzione verso cui l’amministrazione continuerà a lavorare nei prossimi anni”. Pacificazione dopo anni, in cui, la divisione è l’odio tra “fazioni” l’ha fatta da padrone. In effetti, un nuovo clima di fiducia non guasterebbe. E l’amministrazione da prova di aver presente che il primo passo, nel recuperare il rapporto con i cittadini, dipende proprio dalle sue azioni. “La capacità di fare sintesi e di mediare tra interessi e ambizioni legittime di larghe parti di città (si pensi solo all’importanza di una visione comune sul water front e sui nuovi assetti urbanistici), si misurerà nella reale disponibilità della classe dirigente siracusana a partecipare ad un processo di vera rigenerazione culturale di ogni parte in causa. Superare le stagioni delle barricate, dei veti, dei
personalismi e trasformare il presente piano in progetto comune, è premessa indispensabile per traguardare gli obiettivi che abbiamo indicato”, spiega l’amministrazione.
E il Pnrr? Non poteva mancare un massiccio riferimento ai fondi che potrebbero davvero rivoluzionare ogni ambito della vita pubblica cittadina. Palazzo Vermexio accetta la sfida: “Il Pnrr rappresenta lo strumento attraverso il quale il Comune di Siracusa potrà affrontare le innumerevoli sfide poste dalla sua storia più recente, dal dopoguerra ad oggi. Le linee di finanziamento previste su molteplici aree di interesse – dall’ammodernamento delle reti idriche e fognarie, alla riqualificazione sismica ed energetica di scuole e alloggi popolari, dalla forestazione urbana agli interventi contro il dissesto idrogeologico, dalla digitalizzazione al ciclo dei rifiuti alla transizione energetica – in un momento storico di grande complessità in cui regnano sfiducia e disaffezione verso la cosa pubblica, rappresentano un’unica ed irripetibile occasione per la nostra città”. Per questo, l’amministrazione comunale ha recapitato un messaggio diretto a tutti gli uffici che compongono la galassia comunale, “chiamata a produrre ogni sforzo, in termini di pianificazione, programmazione e gestione, per partecipare ai bandi e ottenere i relativi finanziamenti”. Significherebbe produrre lavoro, spingere lo sviluppo e l’economia per “invertire la preoccupante tendenza dei nostri giovani a lasciare la città, in cerca di contesti più adatti alle loro ambizioni, alla loro creatività, ai loro sogni”.
Sebbene in certi passaggi rasenti il trattato filosofico, il Dup inquadra correttamente temi e obiettivi reali e avvertiti come urgenti dalla cittadinanza. Tre anni saranno sufficienti per realizzare questa ambiziosa programmazione?




Buche, il piano Tota: “entro maggio tappato il 75%”. E richiama le ditte su strada

Un piano per il ripristino delle buche nelle strade e giro di vite nei confronti dei gestori dei sottoservizi, per garantire un puntuale ripristino delle arterie nel pieno rispetto dei contratti. L’assessore ai Trasporti ha incontrato i rappresentanti delle aziende, che sono state richiamate a un maggiore controllo verso la ditte subappaltatrici ed invitate a effettuare da subito delle verifiche sui cantieri conclusi per risolvere le situazioni che mettono a rischio la sicurezza stradale.
“Richiamate” sono state Telecom Italia, Enel, Wind 3, Vodafone, Siam, Open Fiber, Fastweb e Fibercop .
L’assessore Tota ha spiegato anche come l’amministrazione intende muoversi per affrontare il problema delle buche, non solo in città ma in tutto il territorio comunale. Con lui c’erano il dirigente del settore, Jose Amato, il consulente Sebastiano Contavalle e il delegato di Epipoli, Salvatore Russo, che, assieme agli altri delegati di quartiere ha contribuito alla mappatura della situazione in città.
​«Ho detto ai gestori in maniera chiara e netta – ha riferito l’assessore Tota – che da questo momento saremo intransigenti sul rispetto degli accordi e sull’esecuzione dei lavori applicando le sanzioni previste fino a rivolgerci ai giudici. Anche i controlli giornalieri della Polizia municipale saranno più stringenti e verificheremo le segnalazioni che ci arriveranno dai delegati di quartiere e dai cittadini. L’emergenza di taluni interventi non può più essere una giustificazione per lavori fatti male e abbiamo esortato le aziende a essere più attente rispetto alle loro ditte subappaltatrici e a lavorare da subito all’eliminazione delle situazioni di pericolo. Sui tombini e sulle caditoie più datati nel tempo o realizzati da società che non esistono più, come nel caso della Sogeas, è chiaro che i lavori saranno effettuati dal Comune».
​Sul fronte ripristini, l’assessore Tota dispone di una mappatura delle diverse situazioni e ha detto di avere scelto il metodo da utilizzare per gli interventi.
​«Era importante – ha aggiunto l’assessore Tota – avere un quadro della situazione per una programmazione efficace. Fermo restando che non tralasceremo le emergenze, abbiamo deciso che ci muoveremo dalle periferie, comprese Belvedere e Cassibile oltre alle zone balneari o altre aree urbanizzate, per spostarci gradatamente verso il centro. Abbiamo previsto interventi a breve, medio e lungo periodo ma contiamo di avere entro fine maggio una situazione dignitosa nel 75 per cento della città».




Scuole superiori, nuovi indirizzi di studio a Siracusa, Augusta, Avola e Lentini

Gli istituti Rizza di Siracusa, Megara di Augusta, Majorana di Avola e Nervi di Lentini “crescono” con nuovi percorsi didattici rivolti agli studenti delle scuole superiori. I nuovi indirizzi di studio, proposti dai dirigenti scolastici aretusei, sono stati accolti dopo un iter seguito dall’Ufficio Scolastico Provinciale.
Le novità che riguardano alcuni istituti superiori, sono state programmate in modo da garantire una adeguata distribuzione sul territorio della provincia.
Nel dettaglio, queste le novità: per il “Rizza” di Siracusa, nuovo indirizzo “Pesca commerciale e produzione ittiche” e nuovo Istituto Aeronautico; Liceo Megara di Augusta, nuovo “Liceo Artistico – Indirizzo Architettura e Ambiente”; Istituto di istruzione superiore Majorana di Avola, percorsi di secondo livello (ex corso serale) dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale e per l’Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera; Istituto superiore Nervi di Lentini, nuovo indirizzo Audiovisivo Multimediale all’interno del Liceo artistico e nuovo indirizzo informatico e delle telecomunicazioni all’interno dell’I.T.I.S. Meccanica, Meccatronica ed Energia.
Il dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale, Nicola Neri Serneri, parla di “lavoro che premia l’impegno sinergico profuso in questi mesi e che mostra concretamente l’attenzione del mondo scolastico alle realtà in cui le scuole vivono”.
Giuseppina Valenti, referente Organici, Mobilità, Reclutamento dell’Ufficio Scolastico siracusano, spiega che “si sono voluti attivare percorsi formativi all’interno del ciclo di studi, sia nel sistema dei licei, sia nell’istruzione professionale, finalizzati a fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie a inserirsi nel mercato del lavoro integrando i sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro attraverso una collaborazione produttiva tra i diversi ambiti, con la finalità di creare un luogo dedicato all’apprendimento in cui i ragazzi siano in grado di imparare concretamente gli strumenti del mestiere in modo responsabile e autonomo”.




Pazienti psichiatrici, gestione critica: “Mancano posti letto e personale. Locali carenti”

La gestione dei pazienti psichiatrici alimenta nuove perplessità nell’associazione Si Può Fare. “Centinaia di famiglie in provincia di Siracusa continuano a non potere usufruire di servizi adeguati per i loro
congiunti affetti da patologia psichiatrica”, si legge in una lettera inviata ai vertici dell’Asp di Siracusa ed all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Il presidente dell’associazione, Gaetano Sgarlata, elenca le criticità partendo dai posti letto per acuti. “La loro riduzione ha comportato grande disagio agli utenti fino a ricoveri di pazienti lontano da casa”. E per di più, “diversi ambulatori territoriali continuano ad essere ubicati in ospedale, contravvenendo ad ogni norma di
legge e soprattutto al buon senso”.
Carente, secondo l’associazione Si può Fare, il personale. “Non vengono assunte le figure professionali mancanti, con gravi ripercussioni sui pazienti. Per esempio – scrive Sgarlata nella lettera – la Comunità terapeutica assistita dell’Asp lamenta la mancanza di psicologo, assistente sociale e terapista della riabilitazione. Inoltre la carenza di personale nel Dipartimento di salute mentale non permetterà di utilizzare al meglio i fondi del budget di salute, infatti solo una equipe multiprofessionale potrà formulare e gestire i Piani terapeutici individuali”.
Quanto ai locali, “il centro Diurno di Siracusa è ancora ospitato in locali inadeguati, oramai da quasi 2 anni, ed assiste circa 6-7 pazienti al giorno mentre prima ne assisteva 30”. Anche “i locali del Centro di salute mentale di Siracusa sono insufficienti rispetto agli operatori che vi fanno servizio e rispetto alla notevole utenza che deve servire”.
L’associazione Si Può Fare lamenta anche il mancato avvio del sistema del budget di salute. Motivo per il quale, fanno rilevare, “i fondi assegnati riguardano solo l’anno 2022, mentre la Regione ha disposto che dovevano riguardare anche i fondi del 2020 e del 2021”.

in foto, una recente manifestazione di protesta dell’associazione Si Può Fare




Il Carnevale di Melilli è patrimonio immateriale della Regione Siciliana. La festa? A luglio

Il Carnevale di Melilli è stato inserito nel libro delle “Celebrazioni, Feste e Pratiche” della Regione Siciliana. “La nostra richiesta è stata accolta favorevolmente dalla Commissione Eredità Immateriali”, spiega il sindaco, Giuseppe Carta. La motivazione: festa istituita nel 1936 ad opera del Comitato dei Sommergiari, presenta gli elementi connotativi del Carnevale tradizionale siciliano con la sfilata dei carri allegorici.
“Un riconoscimento di straordinaria importanza per Melilli e per la sua tradizione carnevalesca” afferma con soddisfazione Carta”. E ancora, “un riconoscimento che dota il territorio di ulteriore forza attrattiva che si somma alle attività di valorizzazione del nostro patrimonio architettonico, storico e paesaggistico messa in campo dall’amministrazione comunale sin dal mio insediamento che permettono oggi di connotare Melilli, quale meta turistica qualificata e completa.”
Da due anni, però, il covid ha stoppato la “festa”. Ed anche questo 2022 non farà eccezione anche se il Comune di Melilli ha comunque deciso di finanziare l’attività dei cantieri dove operano le professionalità che realizzano i carri in cartapesta. “Non voglio correre il rischio che il covid cancelli le tradizioni e per questo, in ogni caso, ci sarà una esposizione statica dei carri, in piazza, ed a luglio speriamo di poter dare vita ad un particolare carnevale estivo. Covid permettendo…”.




SuperEnalotto, centrato un 5 a Siracusa: vinti 68.201 euro. Giocata in via Blanco

La Sicilia si scopre fortunata con il SuperEnalotto. Nel concorso del 3 febbraio, come riporta Agipronews, è stato centrato un “5” del valore di 68.201,21 euro a Siracusa. La giocata vincente è stata convalidata nel bar di via Blanco 2/A. Complimenti al fortunato o alla fortunata vincitrice. Si ricorda di giocare responsabilmente.
Il Jackpot, nel frattempo, continua a crescere e per il prossimo concorso metterà in palio 151,2 milioni di euro.
L’ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone (FM), mentre in Sicilia il “6” manca da aprile 2018, quando furono vinti 130 milioni a Caltanissetta.




Traffico di droga ad Augusta, tra gli indagati anche un carabiniere: sospeso dal servizio

Anche un brigadiere dei Carabinieri tra i quindici indagati nell’operazione antidroga dei giorni scorsi ad Augusta. A lui viene contestato il falso ideologico in atto pubblico. Il gip del Tribunale di Siracusa gli ha comminato una sospensione dal servizio di dieci mesi.
Ad indagare sul suo conto, sono stati gli stessi colleghi dell’Arma. Secondo quanto sarebbe emerso nel corso delle investigazioni, il brigadiere avrebbe falsamente attestato controlli nelle abitazioni di alcune persone ai domiciliari e poi rimaste coinvolte nell’inchiesta sul traffico di stupefacenti.
Nell’ordinanza del gip vengono citate almeno “sette occasioni nel periodo tra marzo e giugno del 2020” in cui “la pattuglia della quale faceva parte risultava avere effettuato dei controlli a carico dei soggetti sottoposti agli arresti domiciliari, circostanza questa che appare smentita dalle riprese video che gli investigatori stavano effettuando, ad altri fini, nell’ambito del presente procedimento penale, ovvero dai dati del Gps installato sul veicolo di servizio che conclamava una posizione del mezzo oggettivamente incompatibile con l’attestato controllo domiciliare”. Ecco perchè il gip conclude parlando di annotazioni di servizio redatte dal brigadiere Gip che appaiono “ideologicamente false”.