Giornata dei Calzini Spaiati, iniziative anche a Siracusa: sui social foto e video

Anche a Siracusa si celebra oggi la Giornata dei Calzini Spaiati, iniziativa nata sensibilizzare i più piccoli, e non solo loro, sul tema della diversità e dell’autismo. I “calzini spaiati” vogliono diffondere l’amicizia e l’accoglienza alla diversità.
Nel capoluogo, a coordinare le iniziative social è Siracusa Città Educativa.
Per partecipare, bisogna anzitutto indossare calzini diversi e, per questo, spaiati. Scattarsi una foto e pubblicarla sui social con hashtag #siracusacalzinispaiati o inviarla via email a cittaeducativa@comune.siracusa.it




“Acque salate”, la richiesta del pm: 5 anni per l’ex parlamentare Pippo Gennuso

Nel processo in corso a Siracusa per la fornitura di acqua non potabile in alcune zone del territorio di Pachino, il pm, Marco Dragonetti, ha chiesto una condanna a 5 anni e 4 mesi per l’ex parlamentare regionale Pippo Gennuso; 4 anni per l’altro imputato, Walter Pennavaria. Devono rispondere di truffa aggravata, adulterazione di sostanze alimentari e frode nell’esercizio del commercio.
Il procedimento nasce dall’inchiesta “Acque salate” che nel novembre del 2015 portò al sequestro di un pozzo e dell’impianto idrico in contrada Chiappa, a Pachino. Le analisi effettuate dai tecnici della Procura avrebbero evidenziato la non potabilità dell’acqua, con conseguente possibile nocumento per la salute dei cittadini. Nei contratti stipulati con l’utenza però si assicurava la potabilità dell’acqua.
Walter Pennavaria è amministratore legale del Consorzio Granelli mentre Gennuso è ritenuto amministratore di fatto del Consorzio Granelli e della Granelli Gestione Acquedotto srl. Toccherà adesso agli avvocati difensori provare a confutare la tesi dell’accusa, prima della Camera di Consiglio e la sentenza.




Alta visibilità ad Augusta, intensificati i controlli dei Carabinieri: perquisizioni e multe

Sono state ore di intensi controlli quelle appena trascorse, ad Augusta. I Carabinieri, con l’ausilio dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia” di stanza a Sigonella e di un elicottero dell’Elinucleo di Catania, hanno dato vita ad una operazione ad alta visibilità per garantire sempre maggiore sicurezza ai cittadini.
Hanno controllato persone sottoposte a misure limitative della libertà personale, alcuni esercizi commerciali, 683 persone e 267 veicoli. Eseguite varie perquisizioni personali, veicolari e domiciliari contestando anche violazioni al Codice della Strada per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (5), l’uso del telefono cellulare (2), la guida di veicolo senza la revisione periodica o privo di assicurazione RCA (4).
Le violazioni contestate raggiungono un importo di circa 2.000 euro; sottratti 45 punti dalle patenti di guida, ritirati 2 documenti di circolazione e 2 veicoli sottoposti a sequestro amministrativo.
I Carabinieri hanno segnalato alla Prefettura di Siracusa tre giovani, un francofontese e due augustani, per uso personale di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.




Siracusa. Giornata per la Vita, domenica la celebrazione in Cattedrale

Domenica prossima, 6 febbraio, sarà celebrata in Cattedrale a Siracusa la 44ª Giornata nazionale per la vita con il titolo: “Custodire ogni vita”. L’Ufficio della Pastorale per la Famiglia dell’Arcidiocesi di Siracusa propone due testimonianze significative, una affidata alla dottoressa Antonella Franco, direttrice del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa, l’altra a fra Gaetano La Speme e alla professoressa Lucia Corso, entrambi membri del direttivo del nuovo Consultorio Familiare della Arcidiocesi.
“In questi tempi capita più spesso di sentirsi soli o scoraggiati. Lo sguardo al Crocifisso ci ricorda che nessuno rimane mai solo, perché incontra sempre uno sguardo d’amore che accoglie, consola, custodisce”, ricorda l’arcivescovo Francesco Lomanto che presiederà la solenne celebrazione in occasione della Giornata per la vita.

foto dal web




Covid, il bollettino: 834 nuovi positivi in provincia, frenata nella discesa dei contagi

Sono 834 i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Si torna sotto i mille contagi in un giorno, dopo il dato di 1.120 registrato ieri. E’ il terzo dato per provincia quest’oggi, il primo se rapportato alla popolazione.
Uno sguardo in dettaglio ai numero del capoluogo. A Siracusa città sono 2.432 gli attuali positivi, 84 in più rispetto alle scorse 24 ore. Salgono a 240 (+115) le persone in isolamento fiduciario a Siracusa città.
Scendono i ricoveri: sono 51 (-4) i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 49 (-4) di loro è stato sufficiente il ricovero in regime ordinario, 2 persone (-) in terapia intensiva. Un decesso.
Per quel che riguarda la campagna vaccinale, sono state 970 le inoculazioni nelle ultime 24 ore. Prime dosi: appena 92. Sono state 161 le seconde dosi e 717 quelle booster. I dati, si ricorda, sono relativi a Siracusa città.
In Sicilia sono 6.452 i nuovi casi di covid registrati a fronte di 39.283 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 258.176 (+3.519). I guariti sono 3.189, 36 i decessi. Negli ospedali siciliani sono 1.607 ricoverati (-7), 140 (-8) in terapia intensiva. Questi i numeri di oggi nelle singole province: Palermo 1.414 nuovi casi, Catania 1.595, Messina 801, Siracusa 834, Trapani 312, Ragusa 671, Caltanissetta 438, Agrigento 544, Enna, 135.




Vertenza Gemar, la promessa del sindaco Italia ai lavoratori: “Vi daremo supporto”

“Un supporto ve lo daremo, potete stare tranquilli”. Così il sindaco di Siracusa ha rassicurato i lavoratori Gemar che hanno manifestato pacificamente sotto Palazzo Vermexio. Francesco Italia li ha incontrati in piazza Duomo, appena fuori dal palazzo municipale.
“Sindaco Aiutaci”, chiedeva lo striscione esposto dai lavoratori senza stipendio da settembre e adesso “vittime” di un complesso fallimento che li ha posti in un limbo: non licenziati ma senza stipendio e soprattutto senza accesso agli ammortizzatori sociali. Una situazione disperata, con banche e finanziarie che non sentono ragioni e famiglie di lavoratori ridotte all’indigenza.
Il primo cittadino ha rassicurato circa l’attenzione sulla vicenda da parte delle istituzioni (“anche il Prefetto è a sua volta impegnata”). Quanto alla posizione del Comune di Siracusa, Francesco Italia è chiaro: “noi proveremo a darvi supporto. Avete il mio rispetto e la mia solidarietà, voi e le vostre famiglie. Dobbiamo darvi supporto e dobbiamo attivarci. Se ci rendiamo conto, dopo una verifica giuridico-amministrativa, che con i fondi di cui disponiamo riusciamo a darvi aiuto subito, ve lo daremo”, ha spiegato d’un fiato il sindaco. La situazione è delicata e si gioca anche sul quando ed il quanto. “Voglio essere chiaro e corretto con voi: non sarà uno stipendio, nè una misura che dura nel tempo. Non siamo pronti per cose di questo tipo. Ma sul fatto che l’amministrazione comunale vi darà supporto, potete stare tranquilli. Dobbiamo capire quando, speriamo prima possibile, e quanto”.
Intanto, alle politiche sociali, l’assessore Conci Carbone attende una relazione da parte dei lavoratori circa la loro situazione e, nel frattempo, ha attivato canali ministeriali per ottenere il nulla osta all’utilizzo di parte dei fondi dedicati ai buoni spesa per favorire i lavoratori in difficoltà, in primis quelli coinvolti nella vicenda Gemar.




Sanità: ospedali e case di comunità per Siracusa, il piano Razza è una rivoluzione? Chi lo vota, chi lo boccia

Tre ospedali di comunità (al presidio ospedaliero di Lentini, al Trigona di Noto e al Rizza di Siracusa), 12 case di comunità (ad Augusta, Avola, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo, Rosolini e due a Siracusa), ed infine 4 centrali operative territoriali (Muscatello di Augusta, Pta di Lentini, Trigona di Noto ed ex Onp di Siracusa). Questo è quello che prevede per la provincia di Siracusa il cosiddetto “piano Razza”, ovvero il piano regionale di investimenti sulla sanità attraverso gli 800 milioni di euro messi a disposizione dal Pnrr.
Oggetto di schermaglie politiche, contestato nel metodo perchè non condiviso nelle scelte, al centro di richieste di revisione su base locale attraverso tavoli di concertazione. La politica litiga e pontifica, mentre alla stragrande maggioranza dei siciliani non è neanche chiaro il concetto di “ospedale di comunità” o cosa siano le “centrali operative territoriali”.
Partiamo da qui. L’ospedale di comunità è una struttura residenziale che eroga assistenza sanitaria di breve durata. E’ riservato a quei pazienti che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza medica, non possono tuttavia essere assistiti solo a domicilio per motivi socio sanitari. Di norma, dispone ci circa 20 posti letto.
Ambizioso il progetto delle “Casa di Comunità” dove dovranno operare team multidisciplinari (medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti) ed assistenti sociali. Da definizione, è il luogo in cui “si realizza l’integrazione tra i servizi sanitari e sociosanitari con i servizi sociali territoriali”.
La Centrale Operativa Territoriale “garantisce e coordina la presa in carico, da parte dell’Asp, dei pazienti cosiddetti fragili, intercettando i bisogni di cure e/o di assistenza, assicurando la continuità tra l’ospedale vero e proprio e il territorio”.
Quali sono le posizioni in campo? La deputata regionale Rossana Cannata (FdI) ha salutato con favore il piano Razza, parlando di “maggiore continuità assistenziale su base territoriale”. Critica Daniela Ternullo (FI) secondo cui “occorre fare chiarezza su chi deve fare cosa. Ciò si ottiene solo dopo un confronto con i sindacati, i distretti sanitari, la deputazione e le istituzioni locali. Non possiamo correre il rischio di lasciare scoperti specifici ambiti territoriali. Sono d’accordo alla condivisione di una programmazione, ad una visione comune, alla stesura di un cronoprogramma stilato tra tutte le parti in causa. È la cronaca a riferirlo: sono la prima che ha criticatola mancata apertura da parte del Governo verso una collegiale partecipazione sull’argomento. Laddove invece ciò accadrà, sarò la prima a contribuire per garantire il meglio al nostro territorio”. Tra i contrari poi Giorgio Pasqua (M5s) e il Pd.
Boccia senza appello il piano della Regione il coordinatore provinciale della Lega, Enzo Vinciullo. “Una programmazione scialba che riprende le direttive nazionali senza alcuna originalità e senza tenere presente quelle che sono le reali condizioni della sanità regionale”, dice l’ex presidente della Commissione Bilancio Ars. Una delle pecche principali? “Trascura nuove assunzioni di personale medico e paramedico”.
Quanto agli interventi previsti per la provincia di Siracusa, “il primo fatto gravissimo – spiega Vinciullo – è che manca all’appello un Ospedale di Comunità. La provincia aretusea non può averne 3 ovvero tanti quanti Ragusa, dal momento che è stato utilizzato il criterio, si dice oggettivo, del numero degli abitanti. E Siracusa, come provincia, ha centomila abitanti in più”.
Vinciullo evidenzia, poi, come “siano stati trascurati totalmente i territori di Pachino e Palazzolo che, data la distanza dagli ospedali esistenti, non possono rimanere senza un ospedale di comunità. Colpisce, inoltre, la decisione di concentrare due mini ospedali nella città di Siracusa. Ma sia chiaro che Siracusa non ha bisogno di ulteriori mini ospedali. Qui vogliamo avere notizie certe sul nuovo ospedale di secondo livello, cui non si fa alcun cenno, come se le somme previste dall’ex Art. 20 della Legge 67/88 fossero già disponibili nelle casse della Regione”.
La Cgil di Siracusa ha chiesto la convocazione di un tavolo di concertazione sulla vicenda, con la partecipazione anche dei sindaci e delle associazioni del terzo settore. Una proposta che Vinciullo condivide. “Bisognerà immediatamente sedere intorno a un tavolo sindacati, sindaci e rappresentanti delle categorie produttive e del terzo settore, sapendo fin da ora che non è possibile pensare che entro il 28 febbraio potrà essere inviata a Roma la bozza finale del Piano. Ed allora mi chiedo, perché si è perduto tutto questo tempo? Si voleva, forse, fare il solito colpo di mano per mortificare la sanità siracusana? Io mi auguro che i rappresentanti istituzionali e i sindaci del nostro territorio facciano sentire, questa volta, alta e forte la loro voce, senza la raucedine che li ha colpiti in altre occasioni. La salute è un bene troppo prezioso che non può essere affidato solo alla sanità catanese”.

in foto, l’ospedale di Lentini




L’annuncio nel 2020, poi l’oblio. Che fine ha fatto la Casa della Solidarietà di Grottasanta?

Che fine ha fatto il progetto della “Casa della Solidarietà” a Grottasanta? Annunciato a giugno del 2020, prometteva una nuova vita per l’ex Madonna delle Grazie attraverso l’impiego di risorse disponibili con Agenda Urbana (circa 5 milioni di euro).
Nei mesi scorsi, ed è l’ultima novità, il Comune di Siracusa ha affidato l’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva, al termine di una procedura aperta. Ad aggiudicarsi il contratto è stata la Litos Progetti srl, con sede a Santa Caterina Villarmosa (Cl) per 133.077,22 euro. Uno dei primi atti della ditta è stato la richiesta dell’anticipazione contrattuale del 20%, prevista dal Decreto Rilancio. Ci sono, quindi, voluti diciotto mesi per arrivare alla fase della progettazione esecutiva. La burocrazia e la dilatazione dei tempi si confermano, purtroppo, tallone di achille dei lavori pubblici.
Il piano di trasformazione della ex Madonna delle Grazie è una iniziativa a tre: Comune di Siracusa, Iacp e Associazione nazionale costruttori edili (Ance). A giugno del 2020 la presentazione del progetto, anche con una serie di rendering per illustrarne le nuove funzioni. Tecnicamente, si tratta di un progetto di “riqualificazione e rifunzionalizzazione”. L’obiettivo è quello di creare un “innovativo modello sociale e abitativo, nello spirito del social housing”.
Il grande complesso, oggi vuoto, muterà aspetto ed al suo interno troveranno posto 9 appartamenti singoli, 19 matrimoniali, 4 per famiglie, 12 stanze singole e 4 matrimoniali. Nel progetto, spazio anche ai servizi di foresteria, lavanderia ed ai cosiddetti servizi di quartiere aperti anche all’utenza esterna, con ingresso dal portico su via Grottasanta. Sono stati previsti un centro di aggregazione, un centro di orientamento, un’area coworking, caffetteria e centro famiglia. Curiosità: quella che era la chiesa dell’ex Madonna delle Grazie verrà convertita in cineforum: uno spazio di circa 128 mq.
Nel dettaglio, il progetto iniziale – realizzato dagli architetti Anna Zuccarini e Francesco Pappalardo – limita gli interventi di demolizione e ricostruzione, prevedendo l’eliminazione del muro di confine dell’edificio e l’accorpamento dell’area servizi (S3) dell’attuale tratto di strada di via Basilicata. A delimitare il rinnovato complesso saranno direttamente le strade: via Grottasanta, via Rosa Maria Zangara, via Calabria e via Lazio.
Per superare i salti di quota fra l’edificio e l’esterno, si è pensato alla creazione di scarpate a verde, parterre, gradonate, scale e rampe, tali da consentire la fruizione degli spazi di fruizione pubblica anche ai diversamente abili. Parallelamente alla via Calabria è stata inserita un’area a parcheggio pertinenziale, che fa da filtro all’area destinata agli “orti sociali”.
I principali interventi edilizi riguardano un nuovo portico su via Grottasanta, “dalle forme meno rigide e sinuose per percepire uno spazio pulsante e sempre diverso”, si legge nella prima redazione del progetto preliminare. Un corpo scala ed ascensore posto in testa ai due bracci minori dell’edificio, ascensore per il raggiungimento delle abitazioni del primo piano e sistema di scale e rampe con rispettivi percorsi nell’area a verde più “privata”, per il raggiungimento del piano terra degli edifici, dai due cortili.




Studenti in piazza venerdì a Siracusa, mobilitazione nazionale contro la nuova maturità

Anche a Siracusa in programma domani una mobilitazione studentesca. “Scenderemo in piazza in moltissime città d’Italia, per manifestare il nostro dissenso contro la recente bozza dello svolgimento degli esami di maturità”, spiegano dalla Rete degli Studenti.
Niente corteo, anche in rispetto delle norme anti-covid, per cui manifestazione statica in Largo XXV luglio, dalle 8 alle 11. “Riteniamo che il ritorno alla deleteria classica maturità, sminuisca i due anni di pandemia vissuti dagli studenti tutti, quello degli esame con due o addirittura tre prove scritte, che già da tempo è obsoleta e inutile. Pensiamo che la priorità del ministero e del governo in questo preciso momento storico sia piuttosto di riformare tutto il sistema scolastico, mettendo al centro le esigenze, le difficoltà e i percorsi degli studenti”, spiega l’associazione studentesca siracusana.
Chiesta la riforma del sistema di valutazione numerica, dei cicli di studio, dell’intera rete di servizi. “Serve soprattutto ascoltare noi ragazzi, protagonisti della scuola ma inascoltati da anni. Per questo chiediamo un dietrofront del Ministero rispetto alle modalità degli esami, ma soprattutto chiediamo un confronto diretto con le rappresentanze studentesche per costruire una scuola realmente a misura di studente”.

foto archivio




Terapie intensive in Sicilia, il deputato Pasqua attacca la Regione: “Numeri sballati”

I posti di terapia intensiva annunciati ma non ancora pienamente attivati in Sicilia sono al centro di un nuovo affondo del deputato regionale Giorgio Pasqua (M5s). “A due anni dall’esplosione dalla pandemia e con una inchiesta ancora in corso, spiace constare che i numeri sui posti letto Covid di terapia intensiva sono ancora sballati. In commissione Salute, con tanto di screenshot a supporto, ho avuto modo di dimostrare che nel sito della Regione vengono dichiarati operativi posti letto non riscontrabili come attivi nella piattaforma regionale Gecos. In pratica, come ha anche dichiarato giustamente Cracolici, saremmo in presenza di posti di terapia intensiva fantasma”.
Presi ad esempio da Pasqua i 17 posti letto di terapia intensiva del Policlinico di Palermo che il sito della Regione già il 27 settembre dello scorso anno dava per operativi. “La vicenda invece è andata in porto solo a gennaio scorso. Abbiamo chiesto al dirigente generale del dipartimento di pianificazione strategica La Rocca se già a settembre questi posti erano stati comunicati al Ministero e ci ha detto di no. Anche secondo l’assessore Razza, quei posti erano stati comunicati al Ministero della Salute qualche settimana fa, ed erano 818 in tutto, 618 pronti più 200 disponibili in 24/48h. Ma anche in questo caso ci sarebbe grandissima confusione sui numeri, visto che nel sito del Ministero risultavano ben 833 posti letto di terapia intensiva pronti, senza distinzione fra pronti e disponibili in 24/48h”.
“La Rocca – continua Pasqua – non solo ha affermato che i posti letto del Policlinico non erano stati comunicati al Ministero lo scorso anno, ma ha detto pure che sulla piattaforma Gecos sono caricati meno posti letto di quanti sono pronti in realtà. Un’affermazione apodittica, senza nessun risconto a supporto, che assume il valore di una sonora presa in giro verso i presenti all’audizione in commissione Salute e dei cittadini”.
“Piuttosto che girare la frittata a proprio piacimento – conclude Pasqua – La Rocca, e anche l’assessore Razza, farebbero bene a riflettere ampiamente prima di fare affermazioni, onde evitare, come accaduto spesso in passato, di essere smentiti dai fatti”.