“Un hub vaccinale anche a Rosolini, ora convincere indecisi”: così il sindaco dopo vertice in Asp

Il presidio Asp di Rosolini si prepara a trasformarsi in vero e proprio hub vaccinale. Dalla prossima settimana assumerà questa nuova veste. Ad annunciarlo è il sindaco di Rosolini, Giovanni Spadola, al termine di un incontro negli uffici della direzione generale dell’Azienda Sanitaria. “Non ci sarà bisogno di spostarsi in altri Comuni per ricevere la dose anti covid – dice con soddisfazione Spadola – perchè verranno inoculate nella nostra sede dell’Asp, ospitata nei locali dell’ex hotel Villa Marina”.
Obiettivo del sindaco di Rosolini è adesso “convincere quanti non si sono vaccinati a recarsi nel nostro presidio per la prima dose. Non ci sarà bisogno di effettuare alcuna prenotazione. Per la seconda dose o per completare il ciclo con il booster ci si dovrà invece prenotare. I tempi di attesa non saranno comunque lunghi. Abbiamo anche pensato ai bambini ed anche la loro fascia verrà accolta nel presidio di Rosolini per sottoporsi a vaccinazione”. Al termine dell’incontro siracusano, il sindaco Spadola ha avuto parole di apprezzamento per il direttore generale, Salvatore Lucio Ficarra. “Ho trovato ampia disponibilità e abbiamo avuto modo di parlare di altri problemi di carattere sanitario a Rosolini. Ma avremo modo di approfondire l’argomento dopo l’entrata in funzione dell’Hub”.




Colpi di pistola per “spaventare” la loro vittima, denunciati due ragazzi a Noto

Dovranno rispondere di minacce aggravate due giovani di Noto, di 25 e 17 anni. Sono stati identificati e denunciati dalla Polizia.
I fatti. Nel pomeriggio del 26 gennaio scorso, il commissariato di Noto riceveva una richiesta urgente di intervento per una lite, con esplosione di colpi d’arma da fuoco in Contrada Zupparda.
Acquisite le prime informazioni, i poliziotti hanno appurato che un giovane di sedici anni aveva avuto un alterco con altri due ragazzi. Motivo del contendere, una targhetta di un ciclomotore in loro possesso ma di proprietà della vittima e che gli stessi non volevano restituire.
I due avevano mantenuto per tutto il tempo un atteggiamento minaccioso, lasciando intendere di essere in possesso di armi. Il nonno della vittima, accortosi di ciò, li allontanava. I due andavano via, promettendo però che sarebbero tornati armati di pistola.
Mezz’ora dopo, in effetti, si sono ripresentati e hanno esploso dei colpi vicino l’abitazione del 16enne, per poi dileguarsi subito dopo.
Le cartucce reperite sul luogo erano a salve. Dai successivi accertamenti investigativi gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità dei responsabili. Una perquisizione nell’abitazione del 25enne ha portato al rinvenimento ed al sequestro della pistola semiautomatica a salve, priva di tappo rosso, con cartucce a salve, utilizzata nella circostanza.




Capitale della Cultura, Siracusa nella short list: superata prima selezione

Siracusa è tra le 10 città finaliste candidate a diventare “Capitale italiana di Cultura 2024”. La prima selezione è stata superata. Il Comune è stato convocato dalla giuria ministeriale per venerdì 4 marzo. Nel corso dell’audizione pubblica potrà approfondire il suo dossier di candidatura. Entro il 29 marzo la giuria raccomanderà al Ministro della Cultura la candidatura del Comune, della Città metropolitana o dell’Unione di Comuni ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024, dandone opportuna motivazione.
“Con grande gioia – dice il sindaco, Francesco Italia – apprendiamo di essere tra le 10 città finaliste per il prestigioso titolo. Il mio ringraziamento va innanzitutto all’assessore Fabio Granata che ha lanciato e creduto nella candidatura, da me subito condivisa. Insieme a Fabio Granata, ringrazio tutte le associazioni e le istituzioni cittadine che hanno sostenuto coralmente l’ambizioso progetto. Ringrazio anche Umberto Croppi, Renata Sansone, Luca Introini , Costanza Messina e Daria Di Giovanni che, con Federculture e Civita, hanno supportato il lavoro della amministrazione coordinato da Giuseppe Prestifilippo e Dario Scarfi. Una bella pagina della storia recente della nostra città. Il 4 Marzo in audizione sosterremo il nostro sogno ambizioso di essere Capitale Italiana di Cultura ma siamo consapevoli anche della grande importanza del risultato oggi raggiunto per Siracusa”.
“Siamo felici – afferma Fabio Granata, assessore alla Cultura – per la nostra straordinaria Città d’Acqua e di Luce, che raggiunge un traguardo inedito e importante e che dirà la sua per la vittoria finale. È un progetto bellissimo e questo primo successo va condiviso con tutti quelli che hanno contribuito a scriverlo e che, con le loro idee e proposte, lo hanno reso forte e credibile. Siamo già al lavoro per la prossima tappa: in bocca al lupo Siracusa”.
Con Siracusa anche Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio, l’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Viareggio e Vicenza.
Gli Enti locali finalisti presenteranno i propri dossier alla giuria in un’audizione pubblica di approfondimento della candidatura della durata massima di 60 minuti, di cui 30 minuti per la presentazione del progetto, e 30 minuti per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.




Covid, il bollettino: 224 nuovi positivi in provincia, a Siracusa città -141 con 61 ricoveri

Sono 224 i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. E’ il settimo dato per provincia oggi in Sicilia, il quinto se rapportato alla popolazione. Nel solo capoluogo sono oggi 2514 gli attuali positivi, 141 in meno rispetto ad ieri. Sono 135 le persone in isolamento fiduciario a Siracusa città.
Resta, invece, ancora elevato il numero dei ricoveri: sono 61 i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 60 di loro è stato sufficiente il ricovero in regime ordinario, una persona invece è in terapia intensiva.
Per quel che riguarda la campagna vaccinale, sono state 680 le inoculazioni nelle ultime 24 ore. Prime dosi sotto il centinaio: 92. Sono state 152 le seconde dosi e 436 quelle booster. I dati, si ricorda, sono relativi a Siracusa città.
In Sicilia sono 3.328 i nuovi casi di covid19 a fronte di 21.906 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 244.960 (+2.516). I guariti sono 1.054, 29 i decessi. Sul fronte ospedaliero sono 1.637 ricoverati (+27), 141 in terapia intensiva (+1).
Questi i numeri oggi nelle singole province: Palermo con 712 nuovi casi, Catania 806, Messina 791, Siracusa 224, Trapani 245, Ragusa 345, Caltanissetta 248, Agrigento 164, Enna 64.




Lukoil vende a Priolo? Il management smentisce: “Notizia aziendalmente sconosciuta”

E’ un momento convulso per la zona industriale siracusana, attraversata da fibrillazioni e tensioni sul futuro prossimo tra area di crisi complessa e costo della transizione energetica. La raffinazione italiana soffre e uno dei centri produttivi maggiori, quello del siracusano, è la fotografia delle incertezze di questa delicata fase storica.
In questo quadro, l’ultima cosa che serve è la confusione. Come nel caso della indiscrezione relativa ad una trattativa per cedere l’asset Isab/Lukoil di Priolo alla norvegese Equinor. “E’ una notizia aziendalmente sconosciuta”, tagliano corto i vertici Isab/Lukoil, raggiunti da SiracusaOggi.it. Insomma, nessuna trattativa e men che meno ipotesi di cessione degli impianti. “Non commentiamo una non notizia”, spiegano dal management del colosso petrolifero russo.
Anche le organizzazioni che rappresentano i lavoratori, inizialmente allarmate, hanno chiesto maggiori chiarimenti. Fonti sindacali, raggiunte da SiracusaOggi.it, confermano di aver contattato l’azienda “che ha escluso la veridicità della notizia”. Se ne discuterà in maniera approfondita nel corso di un incontro con le tre sigle unitarie dei chimici.
Sul fronte dei metalmeccanici, la Fiom Cgil torna a fissare le priorità per la zona industriale di Siracusa: “realizzare le bonifiche e la riqualificazione degli impianti dismessi, realizzare gli investimenti per riattivare le aree di Punta Cugno e Marina di Melilli e riconvertire gli impianti petrolchimici per la produzione di carburanti meno inquinanti”. Altrimenti, spiega il segretario Antonio Recano, “Priolo precipiterà nell’oblio che segna la scomparsa dell’industria con tutto il peso di un dramma ambientale, economico e sociale. Per il sistema delle imprese per Confindustria e per la politica è tempo di un bilancio sociale attento al bene del territorio e
dell’occupazione e non soltanto al profitto”.




Il bel gesto di due imprenditori per gli ex lavoratori Gemar. “Questa città ha ancora cuore”

Bel gesto di due imprenditori siracusani. Colpiti dal difficile momento vissuto dagli ex dipendenti Gemar, hanno voluto donare loro una serie di prodotti alimentari per fornire così un aiuto concreto a famiglie che si sono improvvisamente ritrovate, e senza colpa, in una crisi nera. Chiusi i punti vendita, niente stipendio, arretrati e ancora nessun accesso ad ammortizzatori sociali. L’inferno per 60 lavoratori e, di rimando, per le loro famiglie.
tanta solidarietà a parole, attorno alla loro vicenda. Poca nei fatti. Motivo per cui vale doppio questo gesto, con i due benefattori che hanno scelto di restare anonimi. “Il gesto ci ha veramente stupito e ci ha fatto comprendere che ancora esiste a Siracusa gente buona e che pensa alle famiglie bisognose. Grazie”, commentano i portavoce dei lavoratori ex Gemar pronti a tornare in piazza.
Dopo la protesta sotto Palazzo di Giustizia, c’è ora in previsione un sit-in in piazza Duomo davanti all’ingresso del Municipio. “Chiederemo un segno di vicinanza e solidarietà concreta al sindaco. Non può certo darci un lavoro, ma abbiamo bisogno di vederla questa vicinanza dichiarata a parole”, raccontano ancora alcuni promotori dell’iniziativa.
Intanto, piccoli passi avanti nella vicenda relativa alla procedura fallimentare. Le novità saranno illustrate a breve ai sindacati, nel corso di una riunione. Si ipotizza che sia finalmente arrivata la possibilità per i lavoratori di iscriversi alla massa passiva del fallimento, come creditori privilegiati. Ma non sono ancora chiare le tempistiche.




Screening a scuola, attesa a vuoto per 160 studenti. L’Asp: “liste comunicate in ritardo”

Ha trovato un chiarimento a metà nel primo pomeriggio il “caso” che questa mattina ha fatto infuriare i genitori degli studenti della scuola Archia, plesso via Asbesta. Circa 160 giovani alunni avevano aderito allo screening scolastico con tampone salivare, programmato per questa mattina. Si sono presentati di buon mattino presso la palestra ma all’orario previsto, le 9.30, nessuna traccia del previsto screening.
Nell’attesa la tensione dei genitori è andata crescendo. Sino a quando, poco prima delle 11, i referenti Asp contattati dalla scuola si sono scusati spiegando che non era stato possibile organizzare lo screening. Il motivo? “La scuola ci ha inviato solo domenica sera la mail con le liste degli studenti che aderiscono al test. I nominativi sono fondamentali per predisporre tutte le procedure di esito e le relative comunicazioni. E domenica sera non c’era personale amministrativo in servizio per poterle prontamente caricare. Invitiamo sempre le scuole per questo motivo a consegnare le liste entro il giovedì precedente lo screening. Ci dispiace e, per quanto non sia nostra responsabilità, ci scusiamo per il disguido. Avevamo comunque proposto di riorganizzare il test, ma ci è stato risposto che non era possibile. Così abbiamo coinvolto una scuola di Avola ed una di Priolo”, spiega il responsabile del coordinamento covid dell’Asp di Siracusa, il dottore Ugo Mazzilli.
Sul punto, però, la dirigenza scolastica non concorda con la versione dell’Asp, affermando – supportata dal Consiglio di Istituto – di avere comunicato per tempo le adesioni allo screening e di aver inviato domenica sera solo delle integrazioni.

foto generica dal web




Parcheggio Mazzanti, lavori sospesi. Dialogo Comune-Soprintendenza per veloce ripresa

Lavori fermi questa mattina nel cantiere del parcheggio Mazzanti. Niente operai, niente mezzi in opera. Tutto sospeso, come disposto dalla Soprintendenza di Siracusa. Lo stop è arrivato a cavallo del fine settimana e dopo la notizia del rinvenimento di alcune tombe di epoca greca all’interno del cantiere. Anche se, ad onor del vero, la decisione di fermare momentaneamente i lavori in corso è da collegare a comunicazioni imperfette tra uffici e non meramente a questa ultima vicenda archeologica. Di fondo, si sa che quella area ospita una vasta necropoli, già nota agli archeologi della Soprintendenza i quali potrebbero fornire utili indicazioni di intervento in base alla zona oggetto di lavori.
In ogni caso, stante l’inghippo, sono già partite le operazioni di contatto tra pezzi di amministrazioni pubbliche, unite nell’intento di evitare che nuove lungaggini possano compromettere il finanziamento o la stessa parziale apertura del parcheggio Mazzanti. Lo stop ai lavori, quindi, non dovrebbe prolungarsi oltre qualche giorno di questa settimana. Al più tardi lunedì prossimo potrebbero ripartire le operazioni.
Il Mazzanti è un un multipiano interrato ideato nei tardi anni 80 e che avrebbe dovuto essere a servizio di un centro comunale direzionale mai realizzato e divenuto (come edificio), oggi, altro.




Siracusa. Covid in Soprintendenza: uffici chiusi, tre giorni di smart working

Uffici della Soprintendenza ai Beni Culturali chiusi questa mattina a Siracusa. E lo rimarranno fino a mercoledì, a causa del covid. Nel fine settimana sono emersi almeno 6 casi di contagio tra il personale, con contatti estesi a tutti gli uffici. Motivo per cui è scattata in via precauzionale la misura dello smart working.
Per notizie e comunicazioni con la Soprintendenza, per questi giorni, attivi solo i sistemi online: email e piattaforma web. Per ogni altra istanza, bisognerà attendere la riapertura, giovedì.
Non è la prima volta che il covid frena l’attività dell’importante ufficio di piazza Duomo peraltro duramente colpito durante la fase uno.




Cancellata la scritta shock contro un medico di Palazzolo. “Non presenteremo denuncia”

E’ stata “cancellata” la scritta shock apparsa ieri mattina a Palazzolo Acreide, vergata su di un muro con vernice spray rossa. “Boia di Stato” l’epiteto rivolto al responsabile del centro vaccinale della cittadina montana, il dottore Salvo Morelli.
Operai comunali hanno coperto la frase contro i vaccini (“il siero rende liberi”) con rullo e vernice. Dura condanna del gesto da parte della società civile palazzolese, sindaco Gallo in testa. Proprio il primo cittadino ha fatto sapere che non sarà presentata una denuncia sul caso. “Opera di qualche stupido”, spiega intervenendo su FMITALIA.
Nessun sospetto particolare sull’identità dell’autore del gesto. “Dibattito teso in Italia sui vaccini e Palazzolo non ne è esente. Mi hanno riferito di qualche parola fuori posto, pronunciata al centro vaccinale da chi si è sentito costretto a vaccinarsi per poter andare a lavorare. E pare che si sia sfogato sul personale presente che, ovviamente, non ha responsabilità. I medici fanno i medici”, racconta ancora Salvatore Gallo.
Poi, però, il sindaco di Palazzolo piazza una frase che rinfocola le polemiche. “So che sarò criticato, ma chi rivendica la libertà di non vaccinarsi, dovrebbe farsi altrettanto liberamente carico delle spese se dovesse finire in terapia intensiva. Ogni paziente costa ai contribuenti tremila euro al giorno”.