Cancellata la scritta shock contro un medico di Palazzolo. “Non presenteremo denuncia”

E’ stata “cancellata” la scritta shock apparsa ieri mattina a Palazzolo Acreide, vergata su di un muro con vernice spray rossa. “Boia di Stato” l’epiteto rivolto al responsabile del centro vaccinale della cittadina montana, il dottore Salvo Morelli.
Operai comunali hanno coperto la frase contro i vaccini (“il siero rende liberi”) con rullo e vernice. Dura condanna del gesto da parte della società civile palazzolese, sindaco Gallo in testa. Proprio il primo cittadino ha fatto sapere che non sarà presentata una denuncia sul caso. “Opera di qualche stupido”, spiega intervenendo su FMITALIA.
Nessun sospetto particolare sull’identità dell’autore del gesto. “Dibattito teso in Italia sui vaccini e Palazzolo non ne è esente. Mi hanno riferito di qualche parola fuori posto, pronunciata al centro vaccinale da chi si è sentito costretto a vaccinarsi per poter andare a lavorare. E pare che si sia sfogato sul personale presente che, ovviamente, non ha responsabilità. I medici fanno i medici”, racconta ancora Salvatore Gallo.
Poi, però, il sindaco di Palazzolo piazza una frase che rinfocola le polemiche. “So che sarò criticato, ma chi rivendica la libertà di non vaccinarsi, dovrebbe farsi altrettanto liberamente carico delle spese se dovesse finire in terapia intensiva. Ogni paziente costa ai contribuenti tremila euro al giorno”.




Sanità siciliana e Pnrr, focus in Commissione Sanità. Ternullo (FI): “Razza dica cosa vuol fare”

“La situazione dei Fondi del PNRR destinati alla sanità siciliana è troppo importante per essere gestita in modo personale. È per tale motivo che domani, in Commissione salute all’Ars, Forza Italia ha richiesto una specifica audizione dell’assessore Ruggero Razza, affinché chiarisca come intende procedere per la programmazione di tali fondamentali risorse. Un passaggio dovuto, che Forza Italia chiede con urgenza, visto che ad oggi né il Parlamento siciliano, né i sindaci né gli addetti ai lavori, sono stati minimamente coinvolti, neanche per un parere; neanche per chiedere quali siano le reali esigenze territoriali. Anche io sarò presente all’audizione, perché la sanità locale non può continuare ad essere ripetutamente ignorata o mortificata. È in balia di sé stessa. I cittadini chiedono risposte”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, Daniela Ternullo.




Green pass per andare alle Poste, il sindacato: “Gli operatori esposti al rischio aggressione”

Le nuove disposizioni sul green pass, ora richiesto anche per andare alle Poste per ogni operazione di sportello, rischia di pesare sugli operatori allo sportello. A loro, in diversi sportelli della provincia di Siracusa, è demandato il controllo del possesso del regolare certificato da parte dell’utente. E per il segretario provinciale della Slc Cgil, Alessandro Plumeri “questa ulteriore verifica da parte degli operatori, rallenterà la normale routine all’interno dell’ufficio postale con un allungamento dei tempi di attesa per cliente. La nuova operatività, combinata alle assenze, per infezione da Covid 19, che certo non tralascia i lavoratori postali, ci preoccupa e non poco”. Il sindacalista spiega che già adesso la situazione è tesa. “Quasi giornalmente, viene riferito di aggressioni verbali all’interno degli uffici postali, con clienti esasperati che, dopo aver atteso il proprio turno anche all’esterno, sfogano il loro disappunto con l’operatore. Adesso quell’operatore dovrà chiedergli anche il Green Pass. Non oso immaginare cosa potrebbe accadere se il cliente, non in possesso di tale documento, pretendesse di ritirare la pensione”.
Per questo la Slc Cgil chiede ai responsabili aziendali territoriali, “di implementare in sintonia con le forze dell’ordine locali, il controllo di prossimità nelle succursali di Siracusa e della sua provincia, oltre ad un diverso approccio di accesso della clientela a tutela dei lavoratori e della cittadinanza tutta”.




Green pass per andare alle Poste, ecco come funzionerà negli sportelli del siracusano

Anche per andare a ritirare la pensione alle Poste servirà il green pass. E’ una delle principali novità in vigore da domani in tutta Italia. Oltre che, chiaramente, per tutte le altre operazioni allo sportello.
Nei 25 uffici postali del Siracusano dotati di gestore delle attese, i cittadini mostreranno all’ingresso il QR Code del loro Green Pass e, una volta riconosciuto il codice, il gestore attese consentirà di scegliere l’operazione e di prendere il ticket necessario per presentarsi allo sportello.
Negli altri 22 uffici postali della provincia i cittadini dovranno mostrare il Green pass direttamente allo sportello per la verifica dell’operatore attraverso il lettore scanner che ne confermerà la validità in tempo reale, prima di procedere con i servizi richiesti.
Infine, nei prossimi giorni per i cittadini che prenoteranno l’appuntamento utilizzando le App di Poste Italiane la verifica del Green Pass sarà eseguita dalla stessa App. Per coloro che invece prenoteranno sul sito Poste.it il controllo della certificazione verde avverrà direttamente in ufficio postale.
“Grazie alle diverse soluzioni introdotte, l’accesso agli Uffici Postali sarà semplice, veloce e nel rispetto delle norme previste per contrastare e contenere la diffusione del virus COVID -19”, assicura in una nota la direzione regionale di Poste.




Industria a Siracusa, l’Ugl: “Nuove prescrizioni per Igcc, il ministero differisca l’attuazione”

“Non lasceremo che scelte non opportunamente valutate e condivise, possano determinare crisi e licenziamenti; Chiediamo al Mise di differire il decreto attuativo in merito alle prescrizioni AIA dell’Isab di Priolo e contestualmente l’istituzione dell’area industriale di crisi complessa. Non resteremo fermi a testimoniare la cronaca di una morte annunciata per il territorio!”. Così il vice segretario Generale dell’Ugl, Luigi Ulgiati, ed il segretario Nazionale Ugl Chimici, Michele Polizzi.
Il sindacato si dice favorevole alla dichiarazione di area di crisi complessa ma vede come una doccia fredda la presentazione delle limitazioni delle prescrizioni AIA per l’impianto IGCC (Isab Energy) di Priolo.
“Riteniamo irricevibili tali prescrizioni che comporterebbero una tangibile perdita di posti di lavoro e chiediamo sin da subito la convocazione di un tavolo di governo con tutte le parti politiche e sociali, affinché ci sia un differimento del decreto attuativo delle prescrizioni. Il tutto deve attuarsi all’interno di una cornice temporale nella quale venga istituita l’area industriale di crisi complessa che vada a sopperire ed armonizzare il delicato processo di transizione, rappresentando così una opportunità di crescita e sostenibilità per la realtà del Siracusano in termini occupazionali ed ambientali e non l’atto scellerato che si sta consumando con l’imposizione di prescrizioni dalle conseguenze inaccettabili”.




Aggressione in carcere, detenuto manda tre agenti di PolPen al pronto soccorso

Un detenuto ha aggredito tre agenti di Polizia Penitenziaria all’interno del carcere di Augusta. Per i tre, un sovrintendente e due assistenti, è stato necessario fare ricorso alle cure del pronto soccorso.
Fonti sindacali confermano la ricostruzione. “Il personale è stanco di subire aggressioni gratuite da parte dei detenuti graziati da questo sistema. Chiediamo a gran voce che si cambi, visto il fallimento che è davanti agli occhi di tutti”, sbotta il dirigente del Sippe, Nello Bongiovanni. “I detenuti non rispettano le regole interne e questo a scapito dell’ordine e della sicurezza, nonché della tutela e dell’incolumità fisica del personale di Polizia Penitenziaria considerato che i detenuti si rifiutano di entrare nelle celle detentive ed altro tipo di proteste”, prosegue il sindacalista. “Questa situazione è intollerabile, non può più tardare un energico intervento dei vertici Regionali che sono ampiamente al corrente della grave situazione del carcere di Augusta, prima che accada qualcosa di irreparabile”.




Covid: quasi mille nuovi positivi in provincia di Siracusa, +198 nel capoluogo

E’ ancora saliscendi per i numeri del contagio covid in provincia di Siracusa. Oggi tornano a salire diversi indicatori, intanto quello dei nuovi casi nelle ultime 24 ore: 998. Ed è quest’oggi il terzo dato provinciale dopo Palermo e Catania ma il primo se rapportato alla popolazione. Anche nel capoluogo, dopo una settimana di frenata, tornano a crescere i contagi quotidiani: +198. Gli attuali positivi a Siracusa città tornano così sopra quota 3.500: 3.648. In isolamento fiduciario da contatto si trovano 275 siracusani del capoluogo. E rispetto alle scorse 24 ore, impennata anche nei ricoveri: 61. Di questi, 58 in regime ordinari (+24) e 3 (+2) in terapia intensiva. Per quel che riguarda la campagna vaccinale nel capoluogo, sono state 1007 inoculazioni nelle ultime 24 ore. Il grosso (688) è rappresentato dalle dosi booster. Le prime dosi sono state 118, le seconde 201.
In Sicilia sono 7.100 i nuovi casi di covid19 registrati a fronte di 45.661 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 231.716 (+2.137). I guariti sono 5.474, 47 i decessi. Negli ospedali sono 1.601 (+1) i ricoverati, 145 in terapia intensiva (-5). Nuovi casi per provincia: Palermo 1.587 casi, Catania 1.602, Messina 933, Siracusa 998, Trapani 504, Ragusa 835, Caltanissetta 588, Agrigento 453, Enna 158.




Immigrazione: la Geo Barents arrivata ad Augusta, a bordo 439 migranti

La Geo Barents è arrivata in porto ad Augusta. A bordo della nave di Medici Senza Frontiere, 439 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel canale di Siracusa. Dopo una lunga attesa, alla ong era stato indicato come “porto sicuro” per lo sbarco proprio quello di Augusta dove l’imbarcazione si è diretta per avviare le operazioni di sbarco che, però, non dovrebbe avvenire prima di domani.
Intanto, sulla nave della ong è salito il personale della sanità marittima per i primi controlli del caso. Tra i 439 migranti ci sono 112 minorenni, 13 donne e un neonato di due mesi. Terminate le operazioni di identificazione ed eseguiti i tamponi per rilevare eventuali positivi al covid, i migranti saranno trasferiti a bordo della nave quarantena in rada ad Augusta. Per i minori non accompagnati dovrebbe essere disposto il trasferimento in strutture di prime accoglienza fuori provincia.




Abbandono rifiuti: 220 super-multe nel 2019, pagate solo 51. Persi dal Comune 12 ricorsi

Tra gennaio e maggio 2019, periodo in cui a Siracusa è stata in vigore l’ordinanza che prevedeva una multa di 600 euro per l’abbandono di rifiuti, sono state 220 le sanzioni comminate. E avrebbero dovuto “fruttare” alle casse comunali 132mila euro. Ma i verbali pagati sono stati appena 29, per un totale di 17.400 euro.
Per sollecitare il pagamento, Palazzo Vermexio ha inviato 154 ingiunzioni che, però, hanno convito a saldare il dovuto solo 22 persone, per ulteriori 13.200 euro. Per 20 di quelle multe sono stati presentati dei ricorsi, 12 dei quali accolti con relativa condanna del Comune al pagamento delle spese legali: 5.719,61 euro.
“I dati forniti dal Comandante dei Vigili Urbani, Enzo Miccoli, in risposta alla nostra richiesta di accesso agli atti sono molto interessanti”, commenta Paolo Cavallaro, di Fratelli d’Italia. E permettono di chiarire che i 28mila euro appostati dal Comune per spese legali di soccombenza riguardano anche i ricorsi alle multe elevate per violazioni del codice della strada. “Un’importo comunque che deve fare riflettere qualunque amministrazione, perché dinanzi a tali numeri qualcosa non ha funzionato. Ma il dato importante è che il Comune dovrà recuperare per sanzioni relative alla violazione dell’ordinanza del 2019 sui rifiuti ben 100mila euro. Una cifra importante che, se spesa sulle strade, può servire a chiudere i crateri e per migliorare la viabilità. A questo punto il Comune faccia presto a recuperarla”, l’invito di Cavallaro.




La verità su Arenaura: il Ccr è chiuso perchè serve un “disoleatore”. Cosa è e a cosa serve

Riaprire il centro comunale di raccolta di Arenaura doveva tutto sommato essere operazione semplice. E invece la struttura utilizzata da cittadini della zona sud per rafforzare il sistema della differenziata è, dallo scorso autunno, chiusa. Non per presunti danni arrecati dal maltempo, ma in seguito ad una ispezione dei Carabinieri del Note. Le prescrizioni richieste non sarebbero poi così complesse ed anzi – normative alla mano – vi si poteva forse pensare sin dalla prima realizzazione di quel Ccr.
Per capire la vicenda, rimasta sin qui avvolta da un certo mistero, bisogna intanto parlare di un acronimo: Aua. Sta per Autorizzazione Unica Ambientale ed è quel provvedimento che attesta il rispetto delle prescrizioni previste per un impianto di quel tipo. Arenaura non ha una sua Aua. Per ottenerla, servono dei lavori di adeguamento. Poca cosa, in realtà.
Spieghiamo. L’acqua piovana, prima di finire nei tombini di raccolta e quindi nella rete fognaria, “scivola” sui rifiuti conferiti nei vari cassoni di raccolta. Questo comporta tecnicamente un rischio di “inquinamento” ambientale. Per cui, prima di immettere queste acque meteoriche nella rete fognaria, vanno “pulite” attraverso il passaggio in un macchinario chiamato disoleatore. Questo, ad Arenaura, non avveniva.
Per riaprire bisogna quindi porre rimedio a quell’errore in progettazione nel convogliamento delle acque piovane. Tutti i pozzetti devono venire collettati al macchinario in questione e poi spediti nella rete fognaria, una volta idonei.
La progettazione non è particolarmente complicata. Ma per un Comune in deficit di progettisti tra pensionamenti, quota 100 e covid, fino ad ora non si è riusciti a buttare giù un disegno che risponda alle richieste tecniche per approvazione. Adesso, grazie alla buona volontà degli assessori Andrea Buccheri e Giuseppe Raimondo, parrebbe che si stia finalmente trovando una soluzione con la parte di indirizzo dell’amministrazione che si ritroverà impegnata anche della doppia veste di progettista.