Lavori sui marciapiedi di un tratto del lungomare di Levante, cambia la viabilità

Cominceranno lunedì prossimo i lavori di riparazione di parte della balaustra e del bordo del marciapiede in un tratto del Lungomare di Levante. Così spiega una nota stampa del Comune di Siracusa. Per permetterne l’esecuzione in sicurezza, il settore Mobilità ha disposto una diversa regolamentazione della circolazione veicolare in alcune strade di Ortigia che modifica la precedente di qualche giorno fa.
Nel dettaglio: da lunedì 31 gennaio a venerdì 25 febbraio, con esclusione del sabato e della domenica, dalle 7 alle 16.30 in via Eolo, nel tratto interposto tra largo della Gancia e via Nizza, vengono istituti i divieti di transito e di sosta con rimozione coatta ambo i lati; in via Nizza, vengono istituiti il senso unico di marcia alternato, regolamentato da impianto semaforico all’intersezione con via Eolo e all’intersezione con largo della Gancia, e il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati; in via Larga, disposta infine l’inversione del senso unico di marcia con direzione piazza San Giuseppe. I veicoli provenienti da via della Giudecca, giunti all’intersezione con via Larga, avranno l’obbligo di svoltare a destra per quest’ultima; giunti all’intersezione con piazza San Giuseppe, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima e proseguire per via Galilei. I veicoli provenienti da via del Teatro, giunti all’intersezione con via Larga, avranno l’obbligo di svoltare a destra per piazza S. Giuseppe e proseguire per via Galilei.




Porto rifugio di Targia, Vinciullo: “La Regione promette ma ancora niente fondi per i lavori”

“Il porto-approdo di Targia non è stato inserito tra quelli che verranno riqualificati attraverso i 10 milioni di euro stanziati dalla Regione, attingendo ai fondi PAC”. Il coordinatore provinciale della Lega, Vincenzo Vinciullo, torna a pungere l’assessorato regionale alle Infrastrutture.
I progetti finanziati sono cinque di cui due a Gela, per quasi 7 milioni di euro. “Eppure, nel mese di gennaio dello scorso anno, in una delle tante visite che, ad oggi, non hanno partorito fatti, ma solo parole, l’assessore al ramo (Marco Falcone, ndr), dopo un giro in barca con il solito codazzo di accompagnatori plaudenti, constatati gli ingenti danni subiti quasi 4 anni fa dal molo di Targia, aveva sentenziato ‘presto inizieranno i lavori di messa in sicurezza’. Ad oggi – prosegue Vinciullo – questi lavori non sono ancora iniziati, anzi non c’è traccia dei finanziamenti indispensabili per poter eseguire i lavori”.
L’esponente della Lega sceglie poi la via dell’ironia affermando che l’esclusione di Siracusa “è una dimenticanza in assoluta buona fede ed allora il nostro compito è quello di ricordare all’assessore ciò che che aveva promesso e, more solito, non mantenuto”.




Porto di Augusta, via libera al piano regolatore fermo al 1963 con l’ok al Dpss

Via libera dalla Regione Siciliana al Documento di Programmazione Strategica di Sistema. “Un risultato positivo per l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale (Augusta-Catania) che ha portato a termine il documento e che potrà ora mette mano ai piani regolatori dei porti di Augusta e Catania, fermi rispettivamente al 1963 ed al 1978”, dice soddisfatto il vicepresidente della Commissione Trasporti, Paolo Ficara (M5s).
“Il Documento di Programmazione Strategica di Sistema definisce la strategia di sviluppo dei nostri porti in uno scenario internazionale. Un documento previsto dall’ultima riforma del sistema portuale e che pochissime Autorità hanno portato a termine. Tra queste quella di Augusta”, sottolinea il parlamentare siracusano.
“Negli ultimi mesi, l’attuale governance è riuscita a sbloccare investimenti attesi da tempo ma finiti nel pantano delle beghe di quartiere. Attualmente sono in corso lavori per la banchina container e la diga foranea del porto di Augusta, senza dimenticare il finanziamento inserito nel PNRR e che permetterà di realizzare il collegamento ferroviario nel porto di Augusta. Questi risultati devono far riflettere tutti, e responsabilmente, sul senso da dare alla nuova governance dell’Autorità, dopo questa positiva parentesi commissariale che si protrae da oltre un anno. Ridurre ad un discorso di appartenenze politiche sarebbe deleterio. Sono sempre più convinto che il Ministero debba fare la propria scelta guardando a quanto si è riuscito a fare negli ultimi anni, dopo lunghi periodi di immobilismo. Ed anche l’approvazione del DPSS ne è l’ulteriore esempio. Sembra scontato dire che si deve puntare su competenza e capacità, ma forse ripeterlo è bene. Vecchia politica e vecchie logiche la smettano di pensare che i porti siano il giocattolo di casa. Il porto di Augusta, come quello di Catania, siano a servizio del territorio, delle imprese, dei lavoratori e dello sviluppo a cui questa parte di Sicilia può e deve finalmente ambire dopo anni di retroguardia”.




Depresso per le sue patologie, 81enne tenta il suicidio: salvato dai Carabinieri

In preda alla depressione, un 81enne ha cercato di togliersi la vita assumendo alcuni farmaci narcotizzanti. Avvilito per le sue patologie, aveva pensato di farla finita. Subito dopo aver ingerito i medicinali, forse pentito, ha chiamato la centrale operativa della Compagnia Carabinieri ed ha raccontato i suoi propositi all’operatore.
Sono così scattate le operazioni di soccorso, con due pattuglie dirottate sul posto insieme ad una ambulanza del 118. I Carabinieri e i sanitari giunti sul posto hanno trovato l’uomo in cucina privo di sensi. Dopo avergli prestato le prime cure per farlo rinvenire, l’anziano è stato trasportato all’ospedale Umberto I dove è stato ricoverato. Non è in pericolo di vita.




Droga in via Santi Amato, ennesimo sequestro della Polizia: cocaina, hashish e crack

Ancora un sequestro di droga in via Santi Amato. Considerata una delle principali piazze di spaccio, è oggetto di continui controlli da parte della Polizia. E costanti sono gli interventi di sequestro o di intervento per bloccare presunti pusher.
Questa volta, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 84 dosi di droga di vario tipo: cocaina, hashish e crack. Verosimilmente, lo stupefacente è stato abbandonato dai pusher alla vista della Volante. La Questura di Siracusa conferma il suo dispositivo di controlli nelle zone della città in cui si concentra il fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, e via Santi Amato è a pieno titolo una delle più note piazze di spaccio siracusane.




Siracusa. Piccolo giallo: vasi (rotti) fissati sul marciapiede pubblico. Chimirri (Udc): “Chi è stato?”

Sul marciapiede di viale Santa Panagia, a ridosso del muro di cinta della vasta area di proprietà militare, da questa mattina sono comparsi due vasi ornamentali. Fissati con cemento sul marciapiede, ne restringono la percorribilità e invitano i pedoni a scendere sulla vicina corsia ciclabile.
Chi li ha piazzati? A domandarlo, sollevando il caso, è il responsabile provinciale dell’Udc, Pierluigi Chimirri. “Ho ricevuto la segnalazione da alcuni residenti che hanno visto gli operai all’opera. Ma l’assessorato al verde pubblico del Comune di Siracusa è all’oscuro della vicenda. Potrebbe allora essere di competenza della rubrica Mobilità e trasporti. Ma ritengo improbabile che il Comune abbia speso soldi per l’acquisto dei due vasi. Qualora anche fossero una donazione, è mai possibile piazzarli in quel modo sulla pubblica via ed in quelle non perfette e pericolose condizioni?”, si chiede Chimirri.




Videogiochi al bar ma senza nulla osta e codice identificativo: 40mila euro di sanzioni

Agenti del Commissariato di Pachino hanno concluso una serie di controlli amministrativi in alcuni esercizi commerciali della cittadina. Gli uomini diretti dal commissario Arena hanno sanzionato i titolari di due esercizi commerciali per aver violato alcune norme del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Elevate sanzioni per complessivi 40mila euro.
I poliziotti, insieme a personale dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Siracusa, hanno accertato che in due bar i titolari avevano installato dei videogiochi non rispondenti alle caratteristiche previste dalla normativa vigente in materia, sprovvisti di codice identificativo e nulla osta di messa in esercizio che deve essere rilasciato dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. A carico di ciascuno dei titolari delle attività commerciali, elevato verbale da 20mila euro.




Covid a Siracusa: sempre più marcata la frenata del contagio e calano anche i ricoveri

Due buone notizie dal report quotidiano sull’andamento della pandemia a Siracusa città. La prima riguarda una nuova, forte contrazione nel numero dei positivi. Nelle ultime 24 ore sono state più numerose le guarigioni dei contagi, al punto che il dato relativo agli attuali positivi scende, tra ieri e oggi, di ben 309 casi. Sono adesso 3.450 i contagiati attivi nel capoluogo, dopo il picco registrato due settimane addietro quando si sfioravano i 6000 contagiati nella sola città di Siracusa.
L’altra buona notizie riguarda la pressione sui reparti ospedalieri: sono 34 i siracusani ricoverati per covid, 33 in regime ordinario. Ieri erano 57 (-24). In chiaroscuro il dato della terapia intensiva, con 1 solo accesso (-3) ma purtroppo collegabile anche ad alcuni decessi avvenuti nelle ultime ore.
La fascia di età più esposta al contagio rimane quella 40-49 anni con 609 positivi attivi. La persona più giovane ricoverata all’Umberto I rientra nella fascia 20-29 anni. Over 60 l’unico caso in terapia intensiva.
In provincia di Siracusa sono 802 i nuovi casi di covid 19 rilevati nelle ultime 24 ore; in Sicilia 7.369 a fronte di 47.456 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 229.597 (+3.475). I guariti sono 4.218, 41 i decessi. Negli ospedali sono 1.600 (-15) i ricoverati, 150 (-5) in terapia intensiva. Sul fronte del contagio nelle singole province: Palermo 1.728 nuovio casi, Catania 1.725, Messina 1.011, Siracusa 802, Trapani 413, Ragusa 973, Caltanissetta 526, Agrigento 370, Enna 186.




Zona industriale e prescrizioni Aia, la paura dei sindacati: “A rischio tenuta economia siracusana”

Il sindacato unitario dei chimici esprime “forte preoccupazione” dopo gli sviluppi legati alle nuove prescrizioni Aia disposte dal ministero per l’impianto Igcc di Priolo. I segretari delle tre principali sigle, Flictem, Femca e Uiltec paventano “una limitazione nell’attività quotidiana dell’impianto industriale che potrebbe mettere in discussione la produzione dell’impianto stesso”. Fiorenzo Amato, Alessandro Tripoli e Seby Accolla lanciano un grido d’allarme per il futuro dell’area industriale e si dicono pronti “ad azioni di protesta per difendere il futuro dei dipendenti Isab e in generale dei lavoratori del nostro territorio”.
I dipendenti dell’azienda, in concomitanza al momento di crisi derivante anche dalla pandemia da Covid-19, da oltre un anno hanno accettato il ricorso alla cassa integrazione ed ad altre misure straordinarie, “esponendosi a grandi sacrifici economici pur di avere garantito il proprio futuro e quello della società per cui lavorano”, ricordano i sindacalisti. Per questi motivi, le tre sigle insieme chiedono al Ministero di rivedere la formulazione delle prescrizioni e di fermarsi a discutere con tutte le parti sociali, “prima che le stesse prescrizioni vengano rese applicative tramite il decreto attuativo”.
“Inaccettabile”, poi, è per i tre rappresentanti dei lavoratori che si parli già oggi di perdite di posti di lavoro da parte della proprietà. Immediato il coinvolgimento delle strutture sindacali regionali e nazionali, tra l’altro già attive nelle vertenze di Milazzo e Gela. La principale preoccupazione al momento è la chiusura dell’impianto. “Qualcuno dovrebbe rendersi conto che in gioco non c’è solo il futuro della nostra area industriale, ma dell’intera economia territoriale”, ricordano ad una voce Amato, Tripoli e Accolla.




Crediti di imposta fittizi, sequestrati due immobili a società del settore rifiuti siracusana

Due immobili del valore di circa 200mila euro sono stati posti sotto sequestro preventivo dalla Guardia di Finanza di Siracusa, in una indagine relativa all’indebito utilizzo di crediti di imposta, in compensazione, per attività di ricerca e sviluppo.
A segnalare l’operazione è stato il Nucleo Speciale Entrate, reparto speciale della Guardia di Finanza con sede a Roma. Gli accertamenti avviati dalle Fiamme Gialle siracusane hanno evidenziato come “inverosimile” la fattispecie che una società operante nel settore della raccolta dei rifiuti potesse sostenere investimenti nella ricerca industriale e nell’innovazione o nello sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico. Inoltre dall’analisi dei bilanci di esercizio non veniva rilevato alcun riferimento ad investimenti nei settori in argomento.
Nel corso del controllo sarebbe emerso che, relativamente all’anno 2017, in assenza degli elementi costitutivi, la società, pur non ricorrendone i presupposti, aveva compensato, indebitamente, nel 2019 un credito inesistente del valore di 211.000 euro.
La verifica degli investigatori si è concentrata sull’analisi dei costi che avevano concorso alla determinazione del credito di imposta; nella ricostruzione della Guardia di Finanza, una parte di essi sarebbe stata sostenuta per retribuire dei dipendenti nello svolgimento di mansioni ordinarie nel processo di organizzazione e raccolta rifiuti, anziché per ampliare il livello delle conoscenze o delle capacità della singola impresa per lo sviluppo di un innovativo progetto.
L’assenza dei requisiti richiesti ha condotto alla segnalazione alla Procura di Siracusa con l’iscrizione nel registro degli indagati dell’amministratore unico della società. L’accusa è di indebita compensazione di crediti inesistenti per un importo annuo, superiore ai cinquantamila euro. Richiesto il sequestro preventivo, in via diretta o per equivalente, delle disponibilità finanziarie fino alla concorrenza delle imposte non corrisposte ammontanti a circa 211.000 euro. I conti correnti sono risultati vuoti, per cui i sigilli sono stati apposti ai due immobili.