Studente positivo asintomatico non può seguire la dad: “sua tutela, ha diritto alla salute”

Primo giorno di dad per le scuole della provincia di Siracusa e subito prima polemica. E’ Nello Bongiovanni, dirigente del movimento politico Riva Destra, a lamentare come in un istituto superiore di Siracusa non sia stato consentito agli studenti positivi asintomatici di seguire le lezioni in didattica a distanza. “Siamo alla follia. Come padre e come politico denuncio questa decisione che danneggia i nostri ragazzi. Questa pandemia li ha già privati di due anni della loro vita, se poi aggiungiamo tutto ciò diamo il colpo di grazia”.
Parole che fanno letteralmente sobbalzare dalla sedia Antonio Ferrarini, dirigente scolastico del Fermi, scuola indirettamente chiamata in causa. Ferrarini mostra tutta la sua sorpresa e spiega. “Intanto è solo uno il caso in questione. Ricordo poi che lo Stato protegge chi si ammala e lo stesso devo fare io come scuola. Non spetta all’istituto scolastico valutare se il ragazzo sia asintomatico o sintomatico, per l’istituzione pubblica risulta solo e semplicemente positivo e quindi malato. E io devo tutelare il malato e il suo diritto alla salute. Non posso farlo interrogare o costringerlo a studiare. Pensiamo alla rovescia: se da positivo venisse interrogato da un mio docente e prendesse un voto non soddisfacente perchè non nelle condizioni migliori per sostenere il colloquio anche in dad, in quanto malato, cosa direbbero i genitori? La polemica non sta in piedi. Questi pochi giorni di didattica distanza saranno sufficienti, mi auguro, per la sua negativizzazione prime del rientro in classe. Quello che posso dire è che queste assenze non influiranno sulla valutazione nello scrutinio”.




Covid, report dell’Osservatorio Epidemiologico: contagi su, Siracusa torna in “top five”

Nella settimana tra il 3 ed il 9 gennaio 2022 si è registrato un rilevante incremento della curva epidemica in Sicilia, con altri 70.437 nuovi positivi al test molecolare o antigenico: valori quasi triplicati rispetto al periodo precedente. L’incidenza cumulativa settimanale è aumentata al valore di 1.455 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.
Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Caltanissetta (2.197/100.000 abitanti), Enna (1.936), Ragusa (1.870), Messina (1.795) Siracusa (1.662) e Agrigento (1.486). In provincia di Siracusa, nella settimana in esame, sono stati 6.426 i nuovi positivi contro i 2.128 relativo ai sette giorni precedenti.
Le fasce d’età che hanno sostenuto la curva epidemica risultano quelle 19-24 anni (2.396 ogni 100.000 abitanti) e 14-18 anni (2.129)
L’andamento dei contagi si è accompagnato ad un incremento di ospedalizzazioni (847 nuovi ricoveri) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica. La maggioranza dei pazienti in ospedale nella settimana in esame risulta non vaccinata o con ciclo vaccinale incompleto.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, dal 10 gennaio rientra nel target delle terze dosi anche la fascia 12-15 anni. Inoltre, sempre dal 10 gennaio, si riduce a 120 giorni il termine dopo il quale, dal completamento del ciclo primario o dall’ultima infezione da covid-19, è possibile effettuare la terza dose.
Con riferimento agli over 12 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano all’85,89% del target regionale. La percentuale di chi ha completato il ciclo primario è dell’83,14%. I vaccinati con dose booster sono 1.477.359.
Nella fascia d’età 5-11 anni i vaccinati con almeno una dose si attestano al 14,35% del target regionale con un significativo incremento nella settimana in esame (5-11 gennaio), mentre 3.509 bambini hanno completato il ciclo primario.
Continua il trend in crescita delle prime dosi. Nella settimana dal 5 all’11 gennaio, prendendo in considerazione il target over 12 l’incremento delle prime dosi è stato del +106,83% rispetto alla settimana precedente. L’incremento maggiore si è registrato tra gli over 50 con un picco del 172,82% nella fascia di età 60-69 anni.
L’attuale quadro di crescita dei nuovi positivi è coerente con lo scenario nazionale e internazionale ed è condizionato da fattori comuni ad altre aree del Paese, quali la diffusione delle varianti a maggiore trasmissibilità e la quota residua di soggetti suscettibili, rappresentati da chi non ha ancora aderito alla campagna vaccinale e da quanti non hanno eseguito la dose di richiamo entro il periodo raccomandato.
Quadro inoltre caratterizzato a livello regionale dalla modifica della definizione di caso (con introduzione della conferma alla positività anche al solo tampone antigenico) e da un intenso ricorso ai test diagnostici sul territorio.




Tutti in arancione tranne Cassaro: il “miracolo” del piccolo borgo che ha sconfitto il covid

C’è un solo comune in tutta la provincia di Siracusa che non è stato proclamato zona “ad alto rischio contagio” e quindi arancione: si tratta di Cassaro. La cittadina montana, 724 anime, è una sorta di isola felice dal punto di vista covid.
Nessun positivo, 19 guarigioni. Questi i dati di Cassaro oggi. In queste settimane in cui omicron ha fatto salire i numeri ovunque, nella piccola cittadina non si è andati oltre un solo caso di contagio e questo mentre tutto attorno, le cittadine montane (Buccheri, Buscemi e Ferla) finiscono in arancione. “Contagio elevatissimo e situazione epidemiologia aggravata rispetto alla precedente settimana”, scrive l’Asp nella sua relazione relativa alla provincia di Siracusa.
“Non so neanche io come sia possibile, fortunati ma anche bravi i cittadini”, commenta il sindaco Mirella Garro. Le dimensioni ridotte aiutano, certo. “Per carità, si. Ma è anche vero che molti miei concittadini lavorano o hanno mille contatti con i nostri vicini degli Iblei. Ma non per questo il contagio è esploso anche qui. Eppure le tradizioni familiari, le riunioni per le feste sono forti anche qui. Magari abbiamo l’aria buona, non lo so. Di sicuro sono stati bravi i miei concittadini a seguire e rispettare le norme basilari per prevenire il contagio. E poi abbiamo anche risposto bene alla campagna vaccinale, con una delle percentuali più alte di tutta la provincia”. Insomma, forse il risultato della piccola Cassaro non è solo un “miracolo” o una fortunata coincidenza da borgo ma qualcosa in più.




Musumeci attacca, Ternullo (FI) risponde: “Non ti ho votato, non sono vile o disertrice”

Il caso politico che si è generato a Palermo vede i deputati regionali eletti nel siracusano spettatori, o quasi. Certo, gongolano quelli delle opposizioni e in particolare il M5s che con Di Paola ha piazzato un colpo non da poco. Ma l’attacco di Musumeci agli alleati ieri sera, poco dopo la votazione per i grandi elettori per il presidente della Repubblica, lascia strascichi pesanti. Le parole rivolte dal presidente della Regione ai deputati che gli hanno voltato le spalle non vanno giù a Daniela Ternullo, esponente siracusana di Forza Italia.
La deputata di Melilli ha invitato la magistratura “ad indagare sulle proposte irricevibili o intimidatorie che avrei formulato al presidente della Regione”. Questo perchè il governatore ha parlato proprio di richieste inaccettabili che gli sarebbero state presentate dai deputati di maggioranza che non lo hanno supportato.
“Non mi sento una disertrice o peggio vile perché non ho espresso la preferenza per Musumeci durante l’elezione in Aula dei Grandi elettori. Non è notizia celata da mistero il mio esclusivo voto per il presidente Miccichè. Ho votato con coscienza, in modo secco. Per tale motivo ritengo le parole di Musumeci profondamente offensive”, racconta in una nota Daniela Ternullo.
“Non penso che ai siciliani interessi chi vada in Parlamento a Roma per l’elezione del Presidente della Repubblica. Invito pertanto Musumeci a lavorare con responsabilità. Per quanto mi compete, finora ho sempre lavorato con impegno, dignità e coscienza. Dunque, che il governatore di una Regione possa solo pensare certe assurdità sui deputati è oltremodo grave”. A riferirlo è la deputata di Forza Italia all’Ars, Daniela Ternullo.




Eroina e armi, i Carabinieri arrestano due siracusani anche grazie al fiuto di Ivan e Riley

Grazie anche al fiuto del labrador “Ivan” e del pastore tedesco “Riley”, unità cinofile del Nucleo di Nicolosi, i Carabinieri di Ortigia hanno arrestato un 42enne e un 57enne in flagranza di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nel corso di perquisizioni domiciliari sono stati trovati complessivamente in possesso di 49 dosi e 7 ovuli di eroina, per 200 grammi; nonché di 20 grammi di hashish e 50 cartucce calibro 9. Nel corso delle attività i Carabinieri hanno anche rinvenuto un bilancino di precisione e somme di denaro verosimilmente riconducibili all’attività illecita.
Gli arrestati sono stati tradotti a Cavadonna, a disposizione dall’ Autorità Giudiziaria aretusea.




Scuola in dad nel siracusano, decisiva l’Asp: “contagio elevatissimo, specie tra i giovani”

A dare il via libera al ricorso alla dad per la ripresa dell’anno scolastico a Siracusa e nella quasi totalità dei Comuni della provincia, è stato il richiesto parere tecnico-sanitario fornito dall’Asp. Con quella relazione, i sindaci hanno potuto far valere quanto stabilito nell’articolo 2 dell’ordinanza regionale numero 1, ovvero il potere di ordinare il ricorso alla didattica a distanza in quanto zona arancione. Nel resto della Sicilia, da domani si torna invece in classe in presenza.
Il referente del Gruppo Covid dell’Asp di Siracusa – su richiesta del sindaco del capoluogo – specifica che nella città di Archimede “anche nell’attuale settimana di riferimento” il numero dei nuovi contagi “è elevatissimo”. E fornisce il dettaglio: “precisamente 1.797 con un tasso d’incidenza cumulativo pari a 1.522 per 100mila abitanti” quando la soglia di allerta è di 250 per 100mila abitanti.
L’Asp conferma il quadro che, sul finire della settimana scorsa, aveva portato all’adozione del provvedimento regionale di zona arancione. La situazione del contagio, anzi, è “peggiorata” annota il dottore Ugo Mazzilli, responsabile del Gruppo Covid, “avendo accertato che la diffusione del virus in tutta la provincia sta prevalentemente colpendo le fasce di età giovanile con focolai e cluster importanti”.
Una specifica di questo tipo dovrebbe, di rimando, convincere i genitori della necessità di tenere i figli lontano da occasioni di assembramento e feste, il più possibile. Altrimenti sarà stato inutile questo ricorso supplementare alla didattica a distanza, come anche la sicurezza prossima delle lezioni in presenza. I ragazzi delle superiori dovrebbero avere già animo e coscienza per comprendere la situazione e fare la cosa giusta. Ancora una volta, il caro e vecchio buon senso è di splendida attualità.




Scuola, c’è la decisione: a Siracusa e nei comuni “arancioni” via alla dad

Mentre da domani in Sicilia si ritorna in classe, per Siracusa e gli altri centri della provincia scatta la dad fino al 19 gennaio.
La task force regionale, riunita questa mattina, ha alla fine deciso di evitare ogni scontro di competenza con lo Stato e quindi virare sulla ripresa in presenza delle lezioni.
Ma la provincia di Siracusa, 17 comuni su 21, è considerata zona ad alto rischio di contagio per cui alla luce dell’ordinanza regionale di indizione della zona arancione, è concesso ai sindaci ordinare la dad “previo parere tecnico sanitario conforme dell’Asp”. E poco prima delle 16 l’Azienda Sanitaria di Siracusa ha prodotto la sua relazione che conferma il quadro per cui è stata necessaria la proclamazione della zona arancione.
Questo significa che adesso i sindaci, ala spicciolata, provvederanno ad emettere ordinanza ed informare i dirigenti scolastici. Fino al 19 gennaio qui nel siracusano si riparte, allora, in dad. Per quel che riguarda gli asili nido, nel capoluogo rimarranno aperti quelli pubblici come quelli privati.
I presidi aretusei, in maggioranza, erano per il ritorno in classe.




Covid a Siracusa, balzo dei positivi attuali: da 3.103 a 4.254 in 24 ore. Ecco cosa è successo

Nonostante il dato di +17 nuovi contagi covid (al netto delle guarigioni), schizzano oltre quota 4.000 gli attuali positivi a Siracusa città. Per la precisione, 4.254. Come è stato possibile se ieri il totale era di 3.103 ed il saldo odierno è di +17?
Gli oltre mille positivi finiti improvvisamente nel report arrivano da un recupero operato dalla struttura dell’Asp, oberata dai test nelle scorse settimane mentre esplodeva la quarta ondata. Non erano ancora stati processati e adesso finiscono nelle statistiche ufficiali, avvicinando – secondo molti – la misura al dato reale. Appare invece verosimilmente sottostimato il numero degli isolamenti da contatto (in proporzione ai positivi): 157.
Sul fronte ospedaliero, sono 55 i siracusani del capoluogo ricoverati per covid mentre restano due gli accessi in terapia intensiva. Nessun ricoverato sotto i 40 anni. La fascia di età più esposta al contagio è quella 40-49 anni con 740 casi attivi. Gli under 12 positivi a Siracusa sono 367 mentre hanno tra i 12 ed i 19 anni 520 contagiati.
La copertura vaccinale con due dosi è all’83,93% della popolazione target.




In pochi alla Fiera del Mercoledì, la paura del covid e la solitudine degli ambulanti

Dopo il caos dei giorni festivi, è un mercoledì insolitamente sereno per la fiera di piazzale Sgarlata, a Siracusa. Pochi i clienti che girano tra le bancarelle del principale mercato settimanale della provincia, con oltre 350 venditori ambulanti. Loro, i commercianti, ci sono tutti. Mascherina e distanziamento, sotto l’occhio attento di decine di agenti della Municipale, schierati per l’occasione proprio per assicurare il rispetto delle norme base anti-covid mentre Siracusa vive le sue giornate in zona arancione.
Ma l’affluenza è ampiamente al di sotto delle aspettative e dei numeri registrati sino a mercoledì scorso. Con ogni probabilità, i numeri del contagio – sempre in crescita nel capoluogo – hanno probabilmente spinto molti ad evitare l’appuntamento con il mercato settimanale, in attesa di tempi migliori.
Chi, invece, si è recato nella zona di piazzale Sgarlata e San Metodio indossa regolarmente la mascherina, con la ffp2 che inizia a diventare la più usata anche dai siracusani. Nessuna sanzione elevata dalla Municipale che, invece, domenica scorsa – in occasione del mercato di piazza Santa Lucia – aveva multato due siracusani senza mascherina e sequestrato merce contraffatta.
Scontenti gli ambulanti, incassi in forte contrazione e merce che rimane invenduta sui banchi. Tra mercati settimanali sospesi o rinviati a causa del virus, non è un grande inizio d’anno per loro.




Provette e rifiuti speciali sanitari nei carrellati della differenziata: succede all’ex Onp

Cosa ci fanno quelle provette usate, mescolate ai rifiuti urbani? Come ogni medico e infermiere sa, si tratta di rifiuti speciali sanitari per i quali vanno seguite ben altre procedure di conferimento e smaltimento. Per questo, l’Asp di Siracusa ha anche una apposita convenzione con una ditta differente da Tekra. E invece, accanto ai carrellati della differenziata, ecco che all’ex Onp di contrada Pizzuta sono stati lasciati per terra sacchi con provette e altri rifiuti speciali.
Appena informato, l’assessore Andrea Buccheri ha subito contatto il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Madonia. Bisogna capire cosa e come sia successo: nel dettaglio, come è stato possibile che rifiuti speciali sanitari venissero conferiti insieme alla normale frazione della plastica? Peraltro in violazione anche dei principi della privacy visto che sulle provette è facile leggere nome e cognome di chi si è sottoposto a test visto che i sacchi sono trasparenti ed in un caso persino strappato e con le provette finite in terra.
Quei rifiuti sanitari speciali potrebbero, peraltro, costare caro al Comune di Siracusa: se raccolti come plastica ordinaria, verrebbero poi respinti in discarica insieme a tutto il restante carico in arrivo con autocompattatore da Siracusa.
Nella grande area dell’ex Onp di contrada Pizzuta – tra gli altri – ci sono il laboratorio di tossicologia, veterinario, l’ambulatorio per le visite rinnovo patenti e per le vaccinazioni obbligatorie di base.