Spaccio di droga, sequestro in viale dei Comuni: la Polizia scova 44 dosi di stupefacenti

Piccoli ma continui e significativi “colpi” vengono assestati dalla Polizia alle piazze di spaccio cittadine. Controlli quotidiani per rendere sempre più complessa l’attività dei venditori di droga attivi sul territorio. Non solo arresti ma anche sequestri di importanti quantità di stupefacenti, così sottratti da una piazza dove forte è, purtroppo, la richiesta di droga.
Agenti delle Volanti hanno rinvenuto e sequestrato 12 dosi di marijuana, 18 di crack e 14 di cocaina in viale dei Comuni, nota area di spaccio. Lo stupefacente, verosimilmente, è stato abbandonato da pusher in fuga alla vista della Polizia.




Scuola, revocata (ma solo per ora) la dad a Siracusa: cosa è successo

In coda ad una delle giornate più convulse per il mondo della scuola siciliana, arriva la revoca della dad per la ripresa dell’anno scolastico a Siracusa. Con una ordinanza firmata in serata, il sindaco Francesco Italia – e come lui i colleghi della provincia – prende atto delle mutate condizioni che avevano portato questa mattina ad una ordinanza che invece ufficializzava la didattica a distanza, alla luce della proclamazione di Siracusa (e gran parte della provincia) “zona arancione”.
Cosa è successo? “Sono venuti meno i presupposti per il mantenimento degli effetti”, si legge nell’ultimo provvedimento. Il che non significa che sia improvvisamente migliorato il quadro epidemiologico. Molto più semplicemente, la decisione della Regione di modificare il calendario scolastico e allungare le vacanze natalizie sino al 13 gennaio, ha reso non più applicabile l’avvio della dad sin dal 10 gennaio. Tra il provvedimento regionale e le ordinanze dei sindaci, i dirigenti scolastici aretusei erano andati anche in confusione.
In ogni caso, questo non significa che il 14 gennaio gli studenti siracusani torneranno tra i banchi. Mercoledì prossimo, infatti, è attesa la nuova e definitiva ordinanza per la dad a Siracusa in linea con il rinnovato calendario scolastico. E sembra confermarlo anche l’ultimo atto di Palazzo Vermexio, in cui si legge che “l’amministrazione comunale si riserva, sulla base degli aggiornamenti tecnici sanitari in corso e delle risultanze provenienti dalle istituzioni scolastiche, di adottare ulteriori provvedimenti a tutela della salute pubblica e del diritto allo studio”. Insomma dad revocata, ma solo fino a che non termineranno effettivamente le vacanze natalizie.




Covid a Siracusa, l’autorità sanitaria: “davvero allarmante”. Omicron corre veloce in 19 città

“La situazione epidemiologica riscontrata in provincia di Siracusa, alla luce dei positivi riscontrati giornalmente, è davvero allarmante”. Inizia così la comunicazione inviata questa mattina dal Gruppo Covid dell’Asp di Siracusa al manager provinciale della sanità, Salvatore Lucio Ficarra. “Il tasso di incidenza dell’intera provincia è pari a 1.152 per 100mila abitanti, di molto superiore al limite di 250 per 100mila abitanti. Tutti i Comuni hanno superato questa soglia, ad eccezione di Cassaro”, si legge ancora nella nota ufficiale.
Ma cosa sta succedendo nelle città del siracusano? E’ presto detto. “Si sta assistendo ad un aumento eccezionale di novi casi, con focolai che si stanno diffondendo a macchia d’olio (…) con una rapidità tale da far propendere per l’emergente variante Omicron”.
Questo dato, insieme al ritardo (“fisiologico”) nel tracciamento dei contatti e nella copertura vaccinale con dose booster hanno spinto alla richiesta di provvedimenti restrittivi, da zona arancione perchè “ad alto rischio di contagio”.
Già lo scorso 3 gennaio l’Asp di Siracusa aveva inviato alla Regione una lista di Comuni aretusei da inserire in zona arancione, con la richiesta di interventi di “mitigazione e contenimento” dei contagi. A firmare quella nota, il dg Ficarra e il direttore sanitario Madonia. Allegato un elenco di 19 città siracusane ed il relativo tasso di incidenza. Mostruoso quello di Portopalo: 1.416 per 100mila abitanti; poi Solarino (incidenza 866), Augusta (760),Canicattini (753), Avola (722), Priolo (65), Carlentini (587), Noto (577), Francofonte (566), Palazzolo (529), rosolini (518), Lentini (511),Melilli (495), Siracusa (473), Pachino (451), Floridia (421), Buscemi (410), Buccheri (328) e Sortino (312). Il rapporto è per 100mila abitanti.
Di fronte a quei dati, il dirigente dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale non può che confermare “la situazione di rischio”, ravvisando una “tendenza alla propagazione dell’infezione”. All’Asp di Siracusa viene raccomandato di intensificare la campagna di vaccinazione e l’adozione di “ogni altro intervento utile al contenimento dei contagi”.




Siracusa e la sua provincia si colorano di arancione: cosa cambia dal 9 al 19 gennaio

Siracusa e gran parte della sua provincia dal 9 gennaio si ritroveranno in zona arancione. Per la Regione si tratta di aree ad alto rischio di contagio. Il primo cambiamento riguarda la scuola: ripresa dell’anno scolastico in dad, almeno sino al 19 gennaio.
Le altre misure presentano, poi, una forte distinzione nelle restrizioni tra chi è vaccinato (ed in possesso di supergreen pass) e chi non lo è.
Iniziamo dagli spostamenti. All’interno del proprio comune di residenza ci si può spostare, anche senza green pass. Chi non ha la certificazione verde può raggiungere altri comuni della provincia o della regione solo per motivi di lavoro, necessità e salute oppure per usufruire di servizi non sospesi ma non disponibili nella propria città. Chi abita invece in comuni con un massimo di 5mila abitanti con il proprio mezzo può andare negli altri comuni entro 30 km, eccetto il capoluogo di provincia, anche senza Green Pass.
Per poter utilizzare i mezzi di trasporto di linea, pubblico o privato, le regole in fascia arancione sono le stesse di quelle in zona bianca o gialla. Serve il Green Pass per salire su aerei, treni, navi e traghetti, autobus e pullman di linea che collegano più di due regioni, autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente e mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale è sufficiente il Green Pass base, ottenibile non solo da chi è vaccinato contro il coronavirus o è già guarito dall’infezione ma anche da chi si è sottoposto a tampone con esito negativo (nelle 24 ore antecedenti al viaggio se il test è antigenico, 48 ore se molecolare).
E’ consentito entrare negli uffici pubblici per usufruire dei servizi garantiti dalla pubblica amministrazione, anche senza Green Pass.
La consumazione al banco e ai tavoli di bar e ristoranti, sia al chiuso che all’aperto, di bar e ristoranti in zona arancione è consentita solo se si ha il Super Green Pass.
Chi non ha il Green Pass non può alloggiare in una struttura ricettiva, in zona arancione così come in fascia bianca o gialla. Senza certificato in zona arancione non è permesso neanche mangiare ai tavoli di bar e ristoranti all’interno di strutture ricettive.
Più stringenti le regole per la partecipazione ad attività ed eventi culturali. Per farlo, in fascia arancione, è richiesto il Super Green Pass, tranne nel caso in cui si debba accedere ad archivi e biblioteche, per cui è sufficiente il pass base,
L’attività sportiva all’aperto, anche di squadra, e quella riabilitativa o terapeutica ricompresa nei livelli essenziali di assistenza (anche al chiuso) è permessa in zona arancione, anche senza Green Pass. Per qualsiasi altro tipo di attività sportiva e motoria, compreso l’utilizzo di piscine all’aperto e l’accesso agli spogliatoi, in fascia arancione è richiesto il Super Green Pass. Quindi, per esempio, si può andare in palestra ma solo esibendo il super green pass. Per l’accesso come spettatori a eventi sportivi in stadi e palazzetti, anche all’aperto, nelle zone arancioni serve il super green pass.
In zona arancione il pass rafforzato è richiesto anche per partecipare a sagre e fiere, anche su aree pubbliche, e a convegni e congressi, anche se all’aperto.
Una lunga lista di attività ludiche o ricreative in zona arancione è riservata solo a chi è vaccinato (o guarito dal Covid-19). Come nel caso dell’accesso a sale da ballo e discoteche, per partecipare alle feste di qualunque tipo, per andare in un centro benessere al chiuso e anche per l’accesso ai centri termali, anche all’aperto, salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche.
La stessa regola in fascia arancione vale per l’accesso a parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi (anche all’aperto), sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.




Siracusa e quasi tutta la provincia proclamate zona arancione, scuole verso dad

Con l’ordinanza numero 1 del 2022, è stata proclamata dalla Regione la zona arancione per Siracusa e quasi tutta la sua provincia. Sono 17 le cittadine aretusee finite nel provvedimento che mette nero su bianco lo sforamento di diversi parametri covid, su tutti il superamento dell’incidenza dei contagi in base alla popolazione. Zona arancione dal 9 al 19 gennaio 2022.
Nella lista mancano sono Cassaro, Ferla, Buscemi e Buccheri poi sono presenti tutti i centri siracusani, dal capoluogo a Noto, passando per Augusta e Priolo, Avola e Palazzolo. Non è però escluso che l’ordinanza possa essere corretta con l’inserimento di altri centri, ad esclusione solo di Cassaro.
Il primo risultato di questo provvedimento sarà l’avvio di questa parte di anno scolastico in dad. Una volta ricevuta la relazione dell’Asp, i vari Comuni disporranno il relativo provvedimento proprio come previsto dall’articolo due dell’ordinanza.
La zona arancione, come saprete, prevede altri provvedimenti che limitano la mobilità in particolare se si è sprovvisti di green pass.




Covid, il bollettino: 692 nuovi positivi in provincia di Siracusa, +307 nel solo capoluogo

Sono 692 i nuovi casi di covid-19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Un trend di crescita che ha spinto il tasso di incidenza su base settimanale oltre ogni limite in 19 città del siracusano su 21 in totale. Inevitabile, oggi è arrivato il provvedimento di proclamazione della zona arancione, con ripartenza delle scuole in dad e limitazioni per chi non è in possesso di super green pass.
A dare una misura della situazione – definita in una nota “davvero allarmante” dall’autorità sanitaria locale – sono i numeri del capoluogo, peraltro non uno dei centri “peggiori” quanto ad incidenza. Nella sola città di Siracusa gli attuali positivi sono oggi 2.657. Ieri erano 2350: altri 307 nuovi casi in 24 ore, al netto delle guarigioni. Impennata anche neri ricoveri: sono adesso 46 i siracusani del capoluogo in ospedale per covid, 2 in terapia intensiva.
La fascia più esposta al contagio è quella 20-29 anni, con 434 positivi attivi. Probabile risultato delle festività natalizie e degli incontri tipici del periodo. Segue poi la fascia 40-49 anni, con 416 positivi; quindi 30-39 anni, 411 contagiati. Gli under 12 positivi al covid nella sola città di Siracusa sono 209. Nessun ricoverato sotto i 40 anni.
In Sicilia sono 9.248 i nuovi casi di covid19 registrati a fronte di 28.804 tamponi processati. Il tasso di positività sale al 32%. Gli attuali positivi sono 88.384 (+8.268). I guariti sono 971, 9 i decessi. Negli ospedali siciliani sono 1.138 i ricoverati (+75), 135 in terapia intensiva (+16).
I numeri delle singole province: Palermo 1.229 nuovi casi, Catania 1.741, Messina 1.575, Siracusa 692, Trapani 725, Ragusa 405, Caltanissetta 849, Agrigento 1.579, Enna 453.




Al via campagna “booster” per target 12-15 anni: da domani le prenotazioni

Da domani sarà possibile la prenotazione per la somministrazione della terza dose “booster” destinata alla fascia 12-15 anni, così come previsto dal ministero della Salute in tutta Italia. Parte, infatti, lunedì 10 gennaio la campagna di vaccinazione che interessa i giovani fra i 12 e 15 anni che hanno già completato il ciclo primario, dopo un intervallo minimo di 4 mesi (120 giorni) dalla somministrazione dell’ultima dose, ovvero dalla diagnosi di avvenuta infezione in caso di vaccinazione precedente o successiva all’infezione, analogamente a quanto stabilito per le fasce di età superiore.
Nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 per tutti i soggetti della fascia di età 12-15 anni è prevista la somministrazione di una dose di vaccino Comirnaty (Pfizer/Biontech) al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, come richiamo (booster) di un ciclo primario, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso, con le stesse tempistiche previste per i soggetti a partire dai 16 anni di età.
La stessa circolare del Commissario straordinario, Figliuolo, alla luce dell’incremento dell’infezione nell’ambito pediatrico e nelle fasce scolastiche, e tenuto conto della disponibilità dei vaccini, fra l’altro, invita a dare maggiore impulso alla campagna vaccinale della fascia 5-11 anni, coinvolgendo maggiormente i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale.
La prenotazione può essere effettuata collegandosi alla piattaforma governativa (prenotazioni.vaccinicovid.gov.it) predisposta da Poste Italiane, oppure attraverso il sito www.siciliacoronavirus.it, da dove è possibile scaricare la modulistica relativa alla vaccinazione.
Il giorno della vaccinazione è necessario che sia presente anche uno solo dei genitori/tutori legali, il quale dovrà dichiarare di avere informato l’altro genitore.




Scuola, la Regione: “ripartenza il 10 in zona gialla”. Se Siracusa passa arancione, via con dad

Confronto tra il presidente della Regione, Nello Musumeci, e gli assessori regionali all’Istruzione Roberto Lagalla e alla Salute Ruggero Razza, sul tema della riapertura delle scuole in Sicilia. Al termine, dalla presidenza della Regione è stato emesso un comunicato.
«Le misure urgenti proposte dal governo nazionale per il tracciamento dei contagi da Covid-19 nella popolazione scolastica prevedono approcci differenziati in relazione al numero degli studenti positivi, alla tipologia del ciclo educativo e allo stato vaccinale dei singoli. A questi è necessario attenersi in Sicilia. Infatti, le norme vigenti consentono alle Regioni di intervenire con decisioni autonome solo nel caso di zona arancione o zona rossa. La Sicilia, come si sa, è nella fase attuale in zona gialla, quindi deve applicare le norme nazionali. Pertanto, si impone di alzare l’asticella dei controlli nel pieno rispetto delle regole generali di cautela, a partire dalla didattica a distanza nel caso di soggetti positivi nella scuola primaria e di seguire le regole della sorveglianza sanitaria negli altri casi”.
Ma tenuto conto dell’andamento esponenziale della curva epidemiologica, “abbiamo evidenziato perplessità in ordine alla possibilità di garantire l’assolvimento delle articolate procedure di testing e di monitoraggio sanitario nei tempi e con le modalità contenute nelle disposizioni del Consiglio dei ministri. Ci attendiamo, pertanto, la prevista attività di supporto operativo e di fornitura di dispositivi Ffp2 che sono state delegate alla Struttura Commissariale nazionale, proprio a seguito delle osservazioni avanzate da noi nel corso del dibattito istruttorio che ha preceduto il provvedimento dell’altro ieri”, si legge ancora nel comunicato della presidenza della Regione.
I sindaci siciliani e i vari sindacati hanno sottolineato con forza, nelle ultime ore, la critica diffusione del contagio e la temuta sua estensione nelle fasce anagrafiche di studenti con assente o limitata copertura vaccinale.
“Tutto ciò premesso, il governo della Regione Siciliana conferma di operare secondo le disposizioni del governo nazionale, con l’obiettivo di garantire lo svolgimento delle attività didattiche in presenza e in sicurezza, a partire da lunedì 10 gennaio. Faranno eccezione, nel rispetto delle prerogative regionali, le zone ad alta densità di contagi dichiarate con ordinanza del presidente della Regione, tenuto conto dell’andamento della pandemia, per le quali è prevista la facoltà di procedere con la didattica a distanza, previa ordinanza del sindaco e su conforme parere dell’autorità sanitaria”.




Neve, grandine o graupel: lo strano risveglio “imbiancato” di Siracusa e Priolo

Giornata con allerta meteo gialla per la provincia di Siracusa. Previste piogge sin dal mattino, intensità moderata. Ma il vero fenomeno meteorologico curioso si è manifestato nelle prime ore del mattino. Un misto di neve e grandine, a dispetto dai circa 12 gradi, è caduto in particolare tra Siracusa e Priolo.
A terra è rimasta una striscia imbiancata evidente a bordo strada a Targia, all’altezza delle portinerie sud della zona industriale e in autostrada all’altezza dello svincolo di Priolo. Ma anche a pochi passi dal mare, sempre a Priolo scene con questa strana imbiancata mattutina.

Secondo gli esperti meteo, si tratta di graupel. Fondamentalmente si tratta di una precipitazione solida e granulosa chiamata anche “neve tonda”, spesso scambiata per grandine sulla base della considerazione che la neve non andrebbe d’accordo con temperature ampiamente positive, come quelle registrate questa mattina.




Code all’hub vaccinale, il dg Ficarra (Asp): “Prenotatevi e siate più ordinati all’esterno”

Da alcune settimane sono tornate le lunghe code all’hub vaccinale di Siracusa. Non sono bastate le due file (una per prenotati e una per non prenotati) ed altri correttivi per far fronte alla crescente risposta della popolazione. E le scene di assembramento, con tensioni e polemiche all’esterno, non sono mancate.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha invitato nelle ore scorse a un maggiore senso civico e ad utilizzare il sistema di prenotazione. “E’ l’unico modo per ricreare l’ordine dei mesi scorsi evitando intasamenti e, soprattutto, lunghe file di attesa. Ciò in quanto è sufficiente, rispetto all’orario di prenotazione previsto, presentarsi all’hub quindici minuti prima e non in maniera non preordinata alle sette del mattino, come sta accadendo, suscitando lamentele, assembramenti e attribuendo erroneamente la responsabilità all’organizzazione”. Prenotazione caldeggiata anche alla luce degli incrementi che si registreranno nei prossimi giorni, per l’introdotto obbligo vaccinale per gli over 50.
Parole, però, che hanno fatto storcere qualche naso tra l’opinione pubblica che ha percepito in quell’invito quasi una indicazione di responsabilità. Come se la colpa delle file fosse solo delle persone che si mettono in coda per farsi vaccinare. Interpretazione magari spinta all’estremo. C’è, però, anche un’altra chiave di lettura ed a fornirla è lo stesso Ficarra. “Non intasare i centri di somministrazione attenendosi agli appuntamenti, ci aiuta a gestire meglio questa fase così delicata della pandemia con una affluenza sicura ed ordinata, evitando lunghe attese e problemi di gestione al personale nel rispetto degli altri cittadini e degli stessi operatori che con spirito di abnegazione stanno combattendo da due anni contro il covid e ancora di più in questo periodo di forte espansione della curva epidemica”.
Va comunque riconosciuto lo sforzo dell’Asp di Siracusa in questa quarta ondata. “Per la gestione del Covid abbiamo assunto oltre trecento unità di personale”, ricorda il direttore generale. “Nella nostra provincia abbiamo superato punte di tremila vaccinazioni al giorno che, sommate all’esecuzione di migliaia di tamponi e alle attività consequenziali, alla gestione dei ricoverati negli ospedali e alla gestione dell’affluenza nei Pronto soccorso in maniera anche inappropriata, tutto il personale dell’Azienda di ogni ordine e grado, nei confronti del quale va tutta la gratitudine dell’Azienda, è impegnato a lavorare almeno venti ore al giorno”.