Siracusa. Maltrattamenti, 33enne allontanato dalla casa familiare

Dopo due interventi della Polizia a seguito di maltrattamenti, per un 33enne di Siracusa è scattata la misura dell’allontanamento dalla casa familiare. A notificare l’ordinanza sono stati gli agenti delle Volanti. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Siracusa.
Vittima dei maltrattamenti, la giovane convivente.




Raffinazione, pochi fondi dal Pnrr: nubi sulla zona industriale aretusea. Turano: “Grave”

Dopo il caso relativo alla mancata partecipare di Lukoil alla manifestazione di interesse per la realizzazione di termoutilizzatori in Sicilia, è allarme circa il futuro della zona industriale siracusana. E’ un segnale di disimpegno graduale? E’ l’interrogativo che inquieta la politica siracusana e che adesso rimbalza nelle stanze palermitane. L’atteggiamento del governo nazionale, giudicato poco attento al mondo della raffinazione, avrebbe accelerato il processo in atto.
Sul tema è intervenuto l’assessore regionale alle attività produttive, Mimmo Turano. «Le politiche riguardanti le industrie della raffinazione sono una delle principali preoccupazioni del governo regionale. Purtroppo, la loro assenza dal Pnrr ci preoccupa e per questo abbiamo chiesto e chiederemo nuovamente al governo nazionale una maggiore attenzione su questo importante settore dell’economia siciliana».
Nelle settimane scorse, la Regione ha avanzato al Ministero per lo Sviluppo Economico la richiesta di area di crisi complessa per il petrolchimico di Siracusa. “Una decisione che risponde ad una ben precisa strategia che mira ad evitare la crisi irreversibile del settore e a favorire il percorso di riconversione, nel solco dell’auspicata transizione energetica. Conosciamo bene le difficoltà del comparto della raffinazione e purtroppo la scelta della Commissione europea, che nell’ultima versione del Pnrr ha imposto una riduzione dei finanziamenti all’idrogeno e stabilito che questi dovranno essere limitati all’idrogeno verde, riduce i margini d’azione. Mi auguro – conclude Turano – che Roma prenda in mano questo dossier e apra al più presto un confronto con la Regione e le industrie della raffinazione».




Covid, il bollettino: 425 nuovi positivi in provincia di Siracusa, screening a Pachino

Sono 425 i nuovi positivi al covid rilevati in provincia di Siracusa nelle ultime 24 ore. In una giornata da numeri record per la Sicilia, il dato siracusano è il migliore in regione. Spiccano i 1220 nuovi casi di Palermo, i 1491 a Messina ed i 934 di Catania.
Oltre 1.100 i positivi attuali nel solo capoluogo aretuseo. Ma il trend di crescita è diffuso e generale. Nella zona sud, a Pachino, via libera allo screening della popolazione.
In Sicilia sono 7.328 i nuovi casi di covid registrati a fronte di 60.862 tamponi processati. Il tasso di positività sale al 12%.
Gli attuali positivi sono 67.198 (+6.276). I guariti sono 1.020, 32 i decessi. Sul fronte ospedaliero sono 1028
i ricoverati (+19), 115(+1) in terapia intensiva.
Questi i numeri oggi di tutte le province: Palermo 1220 nuovi casi, Catania 934, Messina 1491, Siracusa 425, Trapani 697, Ragusa 558, Caltanissetta 746, Agrigento 681, Enna 576.




Nuovo ospedale di Siracusa: il progetto supera il primo check, ora variante urbanistica

Si è chiusa con esito favorevole la verifica eseguita dalla Rina Check sugli elaborati progettuali del nuovo ospedale di Siracusa, presentati lo scorso 4 dicembre dal raggruppamento Temporaneo di Professionisti che ha vinto il concorso di idee, con mandatario lo studio Plicchi di Bologna. Ci sono adesso 30 giorni di tempo per la presentazione di eventuali osservazioni da parte dei proprietari delle aree da espropriare e per l’acquisizione dei pareri necessari e obbligatori, dopodichè la struttura commissariale potrà richiedere all’assessorato regionale territorio e ambiente l’approvazione del progetto in variante urbanistica.
“Quest’ultima fase, grazie alle deroghe consentite al Commissario, avrà termini ridotti, pure sulla base delle positive interlocuzioni da tempo avviate sul percorso attuativo con i vari Uffici che hanno sempre mostrato massima, leale collaborazione e i cui contributi sono stati recepiti nello sviluppo della progettazione”, spiega il commissario straordinario per l’opera, ovvero il prefetto Giusi Scaduto.
La completezza della richiesta metterà lo stesso assessorato nella posizione di poter chiudere l’istruttoria in tempi rapidi. “Tutto in linea con l’urgenza riconosciuta dal legislatore all’obiettivo di dotare Siracusa di un DEA di 2° livello”, sottolinea il prefetto che per un ulteriore anno è stato confermato commissario straordinario. “Ringrazio i Governi nazionale e regionale per la fiducia che ancora una volta mi hanno accordato ed, in particolare, il presidente Musumeci per avere consentito che la Regione anticipasse i fondi necessari per la progettazione dell’opera, non disponendo il Commissario di risorse proprie”, dice ancora il prefetto Scaduto.




Tre giorni in Pronto Soccorso, poi il decesso: la triste storia finisce in un esposto in Procura

Finisce con un esposto in Procura, la triste vicenda di un uomo di 95 anni deceduto dopo 3 giorni trascorsi al Pronto Soccorso dell’Umberto I di Siracusa. “Siamo indignati”, ruggiscono rabbiosi i familiari. A raccontare la storia è la figlia del 95enne. Per ragioni di privacy, omettiamo la pubblicazione dei nomi.
“Giorno 1 abbiamo accompagnato mio padre in ospedale, dopo aver riscontrato con tampone rapido la sua positività al covid. Su consiglio del medico, provvediamo e alle 11 entra in Pronto Soccorso”. Lei non può seguire di persona il decorso in ospedale, perchè in quarantena in quanto contatto di positivo. Al telefono, cerca comunque di avere notizie dal reparto sul suo anziano papà. “Dovevano trasferirlo in un reparto covid, ma non a Siracusa perchè mi dicevano fosse saturo. Forse Noto o Avola. Ma prima del ricovero in reparto, attendevano l’esito del tampone molecolare. Ancora l’indomani, però, di questo tampone non si conosce l’esito. Ed un medico candidamente mi confessa al telefono che non si conosce perchè sarebbe venuto fuori che non era ancora stato fatto. Vero o falso, questo mi hanno detto…”. La situazione clinica dell’uomo, nel frattempo, si sarebbe fatta ancora più critica. “Parlo sempre al telefono con un altro medico. Mi spiega che è subentrata una fibrillazione atriale e ipossia. A mio avviso, un uomo di 95 anni e in quelle condizioni non doveva essere gestito così, lasciato al pronto soccorso e probabilmente su di una barella. Fatto sta che giorno 3 ricevo nel pomeriggio una fredda telefonata da parte di una dottoressa che, senza troppi giri, mi informa che mio padre è morto. Soprassiedo sui modi, privi di ogni tatto, nella comunicazione. Ma mio padre non doveva fare la fine del topo, tre giorni al pronto soccorso senza mai passare in un reparto”.
Sin qui il racconto della donna. Per verificare e chiarire i vari passaggi, oltre che per correttezza, abbiamo contattato il direttore del Pronto Soccorso, Aulo Di Grande. Educatamente, ci ha invitato a contattare l’ufficio stampa dell’Asp ma anche a spiegare ai cittadini che possono rivolgersi all’Ufficio Relazioni Pubbliche prima che ai giornali. Ci permettiamo, rispettosamente, una considerazione: se i siracusani preferiscono rivolgersi alla stampa, deve pur esserci un motivo. In ogni caso, abbiamo seguito la procedura e contattato telefonicamente l’ufficio stampa dell’Azienda Sanitaria. Forse perchè poco fortunati, non abbiamo ricevuto risposta.
Nel frattempo, aumentano le segnalazioni. L’ultima questa mattina riguarda un uomo, anche lui risultato positivo al covid. “Dalle 9 di ieri mattina è al pronto soccorso. Ha una polmonite accertata dalla tac e saturazione bassa. Lo hanno tenuto dodici ore seduto su di una sedia, perchè non ci sono posti. Solo poche ore fa ha ottenuto una barella. Ma in tutto questo tempo, non è stato sottoposto ad alcuna terapia particolare”, raccontano i parenti dall’esterno. “Ha la polmonite, non riesce a parlare, sta male. Non lo hanno aiutato neanche per andare in bagno. E’ sanissimo, non è un vecchietto. Per evitare che avanzi la polmonite da covid riteniamo che non sia la scelta migliore lasciarlo così. Sono anni che ci mettono in guardia dalla polmonite covid perchè pericolosa. Non lo possiamo abbandonare, aiutateci”, si sfogano in ripetuti contatti con la nostra redazione. L’uomo non è vaccinato ed i suoi parenti si lasciano sfiorare dal dubbio: “lo stanno discriminando per questo?”. Ovviamente no, da quel punto di vista la serietà dei medici non può essere messa in discussione. Nella tarda mattina, è stato trasferito in reparto a Noto.
La forte pressione del virus sulla macchina della sanità pubblica fa purtroppo sentire, pesante, il suo impatto. E queste storie lo testimoniano, senza voler giudicare la qualità del lavoro svolto quotidianamente dai sanitari. Sono pochi, gli spazi angusti, i posti letto ridotti. L’altro volto della pandemia, specie per una sanità depotenziata negli anni passati, è questo.

foto archivio




Quarantene e tamponi, lunghe code e attese: Cafeo striglia il Gruppo Covid Siracusa

Il deputato regionale Giovanni Cafeo (Lega) torna a puntare l’indice contro il coordinamento covid dell’Asp di Siracusa. “Le code ed il caos per i tamponi non dipendono solo dalla carenza di personale ma da una organizzazione superficiale”. E’ il duro atto d’accusa con cui il parlamentare siciliano segnala ancora una volta i disagi per l’utenza, costretta ad interminabili giornate in auto per essere sottoposta ai tamponi molecolari nell’area dell’ex Onp di Siracusa. Cafeo individua delle responsabilità nella gestione del servizio, affidato al Dipartimento di prevenzione medico dell’Asp di Siracusa ed in particolare al Gruppo Covid preposto al tracciamento, agli isolamenti e ai tamponi di controllo.
“Del resto è ormai noto come il numero dei contagi dipenda dalla efficienza del contact tracing. E dunque, se lo scorso 3 gennaio Siracusa con un +586 positivi è balzata al primo posto in Sicilia in proporzione agli abitanti, qualcosa nel gruppo di lavoro che si occupa dei tracciamenti non ha certo funzionato. E tuttavia ci sono delle circolari della Regione siciliana – dice il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – che, se applicate, avrebbero almeno il merito di alleggerire da un lato i disagi per i cittadini e dall’altro il lavoro del personale addetto all’esecuzione dei tamponi”.
“Evidentemente – continua Cafeo – non sono state recepite e questo non ha nulla a che fare con la penuria di personale. Peraltro ci risulta che la Direzione Generale della ASP abbia già provveduto ad assumere nuovo personale e lo abbia già messo a disposizione del Gruppo Covid. Ci sono dunque delle responsabilità organizzative precise da parte di chi è preposto a questo delicato compito, per cui occorre intervenire immediatamente”.
Quali sono queste disposizioni previste da circolare regionale? C’è ad esempio quella che dispone per le persone risultate positive ma vaccinate con la seconda dose da più di 4 mesi l’isolamento per 10 giorni se asintomatici da almeno 3 giorni”.
Il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, evidenzia un’altra disposizione della circolare della Regione che contribuirebbe a sfoltire le code per i tamponi all’ex Onp di Siracusa. “Prendiamo il caso di una persona che entra in contatto con un positivo. Ci sono tre possibilità e tutte quante escludono il ricorso al tampone molecolare e dunque la corsa al centro dell’Asp per il test. Per chi è vaccinato con una dose e con due dosi da meno di 14 giorni, basta una quarantena di 10 giorni e poi un tampone rapido; per chi, invece, ha effettuato la doppia dose di vaccino da più di 120 giorni e chi è asintomatico con Green pass ancora valido, occorre una quarantena di 5 giorni e poi un tampone rapido. Per chi, infine, ha effettuato due o tre dosi da meno di 120 giorni se asintomatico c’è solo l’obbligo di usare la mascherina FFP2 per 10 giorni”.
Secondo Cafeo, con una buona comunicazione verso i cittadini e grazie a queste disposizioni si “eliminerebbero molti disagi”. Poi il nuovo affondo: “il gruppo Covid dell’Asp utilizzi meglio le risorse messe a disposizione dai vertici e dia ai medici di famiglia e ai pediatri i propri recapiti e le necessarie risposte riguardo a contact tracing, quarantene e tamponi dei propri assistiti.”




Fratelli d’Italia e il mistero del Ccr di Elorina chiuso: “Si dica la verità”. Code a Targia

Fratelli d’Italia chiede all’amministrazione comunale di Siracusa perché fino ad oggi il centro comunale di raccolta di via Elorina sia ancora chiuso. “Nessuna spiegazione ufficiale da parte dell’assessore Andrea Buccheri, solo qualche generico accenno al maltempo. Questa situazione paradossale sta costringendo gli utenti ad ore di fila dentro la propria autovettura sulla strada per l’unico centro disponibile, quello della Targia”, è l’accusa che parte da Alberto Moscuzza.
Ormai da settimane si ripresentano in più occasioni le file per accedere al Ccr di Targia. “Questo caos non si può accettare e per questo ci rivolgeremo al prefetto di Siracusa, in caso di un mancato riscontro concreto alla nostra segnalazione. Vogliamo sapere la verità sul centro comunale di rifiuti di viale Elorina”, conclude il dirigente Regionale e membro del circolo siracusano Aretusa di Fratelli d’Italia, Alberto Moscuzza.




Scippa il telefono ad una donna in centro, 36enne arrestato dai Carabinieri ad Augusta

Sono bastati pochi minuti ai Carabinieri di Augusta per venire a capo di una richiesta di aiuto giunta al 112. In pieno centro cittadino, ieri sera, una donna è stata scippata del suo cellulare. Ha accennato una reazione, ma il malintenzionato l’ha aggredita e minacciata di morte.
I Carabinieri intervenuti hanno rintracciato il responsabile, un 36enne pregiudicato, nelle vicinanze della sua abitazione e con il cellulare sottratto alla malcapitata. Arrestato per rapina, è stato condotto al carcere di Siracusa. La vittima, invece, è stata medicata al Pronto Soccorso dell’ospedale Muscatello.




Siracusa. Un turno in più per il Ccr mobile: il venerdì pomeriggio in contrada Isola

A partire da venerdì prossimo (7 gennaio) e per tutti i venerdì successivi, il Ccr mobile effettuerà un turno pomeridiano in aggiunta al normale calendario. La decisione è stata assunta per alleviare i disagi causati dalla chiusura del Centro comunale di raccolta di contrada Arenaura.
Il problema era stato sollevato nei giorni scorsi dal raggruppamento delle associazioni dei residenti delle zone balneari, che aveva incontrato l’assessore Andrea Buccheri assieme al Comitato raccolta differenziata.
Il Ccr mobile sosterà tutti i venerdì dalle 13 alle 17 in traversa Carrozziere (nello stesso spazio utilizzato per la raccolta degli sfalci) e sarà possibile conferire, con pesatura, le frazioni di carta, cartone, plastica, alluminio, vetro e i micro Raee.
Inoltre, domenica prossima (9 gennaio) proseguirà il servizio di “svuotacantine” per il conferimento di rifiuti ingombranti (materassi, mobili, giocattoli voluminosi, biciclette, lampadari ecc…), Raee e micro Raee. I mezzi della Tekra sosteranno dalle 8 alle 11 in via Gaetano Barresi. Gli utenti devono essere iscritti ai ruoli della Tari.




Michele Mangiafico (Civico 4): “Dall’amministrazione monologo declinato al futuro”

L’ex vicepresidente del Consiglio comunale di Siracusa e leader del movimento Civico4, Michele Mangiafico, boccia n toto i contenuti della conferenza stampa di fine anno del sindaco Italia. “Un monologo pieno di slogan e declinato per lo più al futuro da un gruppo di potere a cui, al contrario, restano poco più di sedici mesi di mandato amministrativo davanti a sé”, accusa.
“Italia è un sindaco che inizia a comprendere i disastri seminati lungo il cammino, spacciando per impegni di cui esser grati ‘toppe’ utili appena ad indorare la pillola delle infrastrutture disfatte (le strade, ndr) e dei servizi assenti o parziali. Noi di Civico4 – dice Mangiafico – intendiamo invece interpretare il sentimento della maggioranza della città, ancor più in un contesto di assenza di un Consiglio comunale, che avrebbe duramente contestato le affermazioni del sindaco”.
Tra i temi affrontati dall’attuale amministrazione durante la lunga conferenza ci sono – tra gli altri – il bando di democrazia partecipata, gli asili nido, la manutenzione stradale e la cultura. Tutti temi analizzati punto per punto dal movimento che vede in alcune tesi portate dal sindaco argomenti assolutamente lontani dalla realtà e dalla città.
“A parole – continua Civico 4 – la classe dirigente del Vermexio conta sulla democrazia partecipata, ma la sua assenza dalle zone balneari non le permette di essere a conoscenza che le iniziative che previste non sono in realtà neanche state realizzate. È il caso della ‘Plaza di Fontane Bianche’, progetto vincitore nel marzo 2021 e citato dal sindaco ma mai realizzato. Al contrario, la terrazza del parcheggio di Fontane Bianche è, per chi realmente vive la città e i suoi problemi, ancora un immondezzaio. Sarebbe corretto che l’amministrazione, al netto di una tronfia vanagloria, controllasse come vengono spesi i soldi dei cittadini”.
Il sindaco ha lamentato la carenza di personale per la realizzazione delle progettazioni necessarie alla partecipazione ai bandi, “ma – ribatte il movimento – non ha fatto menzione della precisa volontà politica con cui non ha stabilizzato a full-time oltre trecento risorse umane attualmente a part-time, né si è occupato di concorsi interni e progressioni verticali che avrebbero potuto portare ingegneri utilizzati in categoria B e a poche ore in ruoli funzionali all’obiettivo della progettazione”.
“Una buona parte della conferenza stampa è stata incentrata su temi che fuoriescono dalle competenze dell’amministrazione comunale, il che preoccupa perché temiamo che possano dunque essere pochi gli argomenti di propria competenza di cui poter parlare”, dichiara Michele Mangiafico.
“Uno di questi casi – spiega Mangiafico – è il riferimento all’investimento privato di nove milioni di euro della società di telecomunicazioni TIM sulla fibra ottica in città. Ci sembra davvero strano che il sindaco senta il bisogno di vantare questo investimento privato per dire che la città ha fatto passi avanti sulla digitalizzazione, mentre la sua Giunta ha adottato una delibera inutile che vietava il 5G in città e che è costata denaro pubblico in termini di cause legali perse dalla stessa amministrazione”.
E poi c’è il capitolo su asili, trasporti e servizio idrico. Su quest’ultimo punto “il sindaco – afferma Civico 4 – ha vantato la salvaguardia del perimetro occupazionale relativo alla società che gestisce il servizio idrico, senza menzionare la fuoriuscita dal mercato del lavoro degli ex autisti delle navette comunali. Di contro, quasi fosse uno schiaffo morale, ha vantato le linee bus introdotte in convenzione con Ast”.
Quanto al servizio degli asili nido, insiste Mangiafico, “è stato citato come un vanto da un’amministrazione comunale che li ha tenuti chiusi per oltre un anno, ha redatto una gara per 7 asili aprendone solo 5, con la scusa che due strutture andavano ristrutturate e acquista posti in alcune zone della città (Cassibile), penalizzandone altre (Ortigia, Belvedere, Villaggio Miano, Tivoli)”.
E poi ci sono le famose buche stradali. “Risibile l’indebitamento di 1 milione e mezzo di euro annunciato dal sindaco uscente per la sistemazione delle strade, non solo perché la cifra ci appare davvero ben poca cosa rispetto allo stato di degrado cui l’amministrazione ha ridotto le strade per mancanza di manutenzione, ma anche perché non sono state citate alcune delle principali criticità come il caso di contrada Palazzo a Cassibile o via Monte Cervino alla Pizzuta. Dunque, anche dal punto di vista dei criteri con cui il sindaco ha definito le priorità, c’è davvero poca trasparenza e oggettività. Uno schiaffo ai commercianti della Borgata il fatto che l’amministrazione comunale abbia citato i lavori in corso, senza rendersi conto del modo maldestro con cui viene gestito il cantiere e che ha causato parecchi danni economici fino ad oggi ai commercianti, senza prevedere alcun ristoro”.
Tra gli ultimi argomenti affrontati dal movimento c’è la cultura: “Restano nebulose le volontà dell’amministrazione comunale volte a dotare il Teatro comunale dei requisiti di sicurezza che consentano di utilizzare tutti i posti disponibili e, francamente, ridicola la vanagloria con cui l’amministrazione si è pavoneggiata per avere avuto durante le festività il Teatro di via Roma sempre sold-out. Siamo sicuri che Siracusa si sia candidata a Capitale italiana della Cultura? Perché una siffatta capienza di posti (99) non rende competitiva l’amministrazione neanche nel territorio provinciale”.
Nessuna parola, in oltre un’ora di conferenza stampa, sulla povertà e sulle persone con disabilità. “In realtà – conclude Mangiafico – l’amministrazione comunale uscente si è resa responsabile del taglio ai servizi per non vedenti e non udenti, dei ritardi sul servizio Asacom e delle lunghe liste di attesa per i servizi ADA e ADH, nonché della mancata adozione del Peba. Dunque, comprendiamo che la sensibilità del sindaco lo abbia portato a sostituire questi diritti con gli investimenti per i murales cui ha dedicato, di contro, ampio spazio in conferenza stampa, ma intendiamo denunciare il fatto che si tratta di diritti inviolabili della persona umana, per la cui difesa Civico4 rimarrà in prima linea. Senza sconti per un’amministrazione comunale insensibile verso i diritti dei più deboli”.