Bandiere a mezz’asta, anche Siracusa in lutto per la tragedia di Ravanusa: oggi i funerali

Anche in provincia di Siracusa, a partire dal capoluogo, bandiere a mezz’asta sui palazzi comunali. Accolto l’appello dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani della Sicilia a partecipare con questo gesto al lutto della comunità di Ravanusa. Oggi pomeriggio saranno celebrati i funerali di Stato per le vittime dell’esplosione di sabato scorso. Come richiesto, le bandiere dei palazzi comunali oggi saranno esposte a mezz’asta.
“Una tragedia enorme e assurda, quella che ha colpito Ravanusa, per la quale ciascuno di noi deve fare sentire la vicinanza alle famiglie delle 9 vittime. Le bandiere a mezz’asta sono il simbolo di questo sentimento diffuso in tutti i siracusani», dichiara il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.




Covid, report settimanale: incidenza in aumento in Sicilia ma in calo nel siracusano

Sono stati 6.168 i nuovi casi covid registrati in Sicilia nella settimana appena trascorsa, tra il 6 ed il 12 dicembre. Incidenza in “sensibile ripresa” (+30% rispetto ai 7 giorni precedenti), spiega l’ultimo report dell’Osservatorio Epidemiologico regionale.
L’incidenza cumulativa settimanale si è attestata al valore di 127 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Il rischio più elevato, in termini di nuovi casi su popolazione residente, si è registrato nelle province di Caltanissetta (192,64/100.000 abitanti), Messina (173,8), Catania (162,2) e Trapani (159,7). La provincia di Siracusa si attesta subito dietro, con 469 nuovi positivi nella settimana in esame ed una incidenza pari a 121,36. Avola, Noto e Canicattini i centri aretusei dove maggiore è stato l’incremento dei nuovi casi tra il 6 ed il 12 dicembre scorsi.
Il trend in incremento si è manifestato in tutte le fasce d’età, ma quelle che hanno continuato a sostenere la curva epidemica si collocano tra i 6/10 anni (295/100.000) e 11/13 anni (258,7/100.000) con un’incidenza più che doppia rispetto alla media della popolazione generale.
In aumento, anche, il numero dei focolai che sono passati dai 1.881 della settimana precedente agli attuali 2.109.
L’andamento dei contagi si è accompagnato anche ad un incremento di nuove ospedalizzazioni (263) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica, in crescita rispetto alla settimana precedente. In provincia di Siracusa sono 46 i ricoverati, nessuno in terapia intensiva. I nuovi ricoveri nella settimane in esame sono stati 23. Il 78% dei soggetti attualmente ospedalizzati sono non vaccinati o non hanno completato il ciclo di vaccinazione.
Dal punto di vista delle strategie vaccinali, da realizzarsi attraverso la mobilitazione di tutte le strutture del servizio sanitario nazionale e dei medici di medicina generale, nonché pediatri di libera scelta, oltre che attraverso le istituzioni locali e i comuni, è necessario adottare interventi utili a raggiungere quanti non hanno ancora aderito alla vaccinazione e intensificare la somministrazione delle dosi addizionali (dosi booster).
Nella settimana in esame (8-14 dicembre) continua a registrarsi un incremento delle dosi aggiuntive/booster mentre si evidenzia un decremento nelle prime dosi rispetto alla settimana precedente (-10,13%). Complessivamente i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 663.925 (quasi 48mila in provincia di Siracusa). I vaccinati con almeno una dose si attestano all’83,63% del target regionale, gli immunizzati all’80,95%. Il 16,37% del target resta ancora da vaccinare.
Da oggi, 16 dicembre, è iniziata la campagna vaccinale dedicata al target 5-11 anni che, secondo i dati ISTAT, ha una popolazione di 309.928 soggetti. Per questa fascia di età sono stati predisposti percorsi dedicati in 68 punti vaccinali in Sicilia, 13 in provincia di Siracusa.




Pronto Soccorso sovraffollato, Pasqua: “Stop alle convenzioni con i privati e Siracusa va ko”

Non si è ancora arrestato il clamore mediatico sorto dopo la pubblicazione di diverse foto su pazienti ammassati nel corridoio del pronto soccorso di Siracusa. Dopo la denuncia pubblica del Pd e la presa di posizione di altre forze politiche e sociali, con la replica dell’Asp che ha parlato di episodio isolato, è il deputato regionale Giorgio Pasqua (M5s) a ritornare sulla vicenda, unendo in un unico ragionamento gli ultimi eventi.
“Pazienti su barelle ‘parcheggiati’ nei corridoi, proteste del personale infermieristico, lamentele da tutti i fronti: si ingigantiscono i problemi di sovraffollamento al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Improvvisamente, da qualche settimana a questa parte, i posti letto del presidio ospedaliero sono completamente saturati. Gli operatori sanitari non hanno alcuna colpa e cercano come possono di sostenere la situazione, mentre i motivi del disagio sono riconducibili, senza dubbio, alle recenti e avventate decisioni dell’assessorato regionale della Salute”. Questo il pensiero del componente della commissione Sanità all’Ars.
“Normalmente – spiega Pasqua – i pazienti che arrivano al Pronto soccorso, dopo avere ricevuto le prime cure, vengono ‘smistati’ nei reparti per degenza o altro. In una situazione normale, vengono inviati anche alle cliniche private convenzionate, secondo il decreto dell’assessorato regionale della Salute che ha assegnato alla sanità privata della provincia di Siracusa ben 349 posti letto per acuti sui 991 totali, cioè il 36% di tutti posti letto disponibili, mentre la sanità pubblica ha avuto attribuiti 642 posti letto. Significa che oltre un terzo dei posti letto disponibili sono privati. Alcune settimane fa, l’assessorato alla Salute, forse in preda a una furia di risparmio, ha vietato a tutte le Asp siciliane di inviare pazienti ai privati per ricovero”.
Questa sarebbe il motivo per cui, “in attesa che si liberino posti letto nei reparti ‘pubblici’ già arrivati a saturazione, i pazienti arrivati al pronto soccorso non sono smistabili facilmente e si creano i sovraffollamenti che i siracusani hanno vissuto e, credo, saranno costretti a vivere nei prossimi giorni. Questo perché la percentuale del 36 per cento di posti letto privati in provincia di Siracusa è molto più alta rispetto a tutte le altre province, dove non supera il 20 per cento”.
Per Giorgio Pasqua “la disposizione dell’assessorato della Salute va immediatamente revocata e dimostra che non si è posta attenzione alla realtà della sanità siracusana. Ci muoveremo nelle sedi opportune per chiedere all’assessore Razza e ai vertici dell’Asp di Siracusa di intervenire con la massima urgenza, perché i siracusani non meritano questo trattamento”.




Nella grotta, le armi: pistole, fucili e lame. Continua la pressione dei Carabinieri sui caminanti

Non scema la pressione dei Carabinieri sulle comunità nomadi del netino, dopo l’omicidio ancora non risolto di un 17enne. Oltre 50 militari hanno cinturato un’area rurale di contrada Meti, tra Noto ed Avola, dove insiste un insediamento abitativo.
I Carabinieri hanno perquisito le abitazioni, rinvenendo due fucili ad aria compressa privi di punzonatura, 29 coltelli di genere vietato ed effettuato controlli su eventuali allacci abusivi alla rete elettrica accertandone uno. In una vicina grotta e nei pressi di un muretto a secco, sono state ritrovate diverse armi: una pistola con matricola abrasa, un fucile modificato e vario munizionamento. Tutte perfettamente funzionanti e pronte all’uso, saranno inviate ai Carabinieri del RIS di Messina per accertare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue e per ricercare impronte digitali che possano far risalire all’identità dei detentori.
Il bilancio conclusivo dell’operazione della Compagnia di Noto è di due uomini appartenenti alla comunità non stanziale, deferiti alla Procura di Siracusa per il possesso dei fucili non punzonati, delle armi da taglio e per furto di energia elettrica.
Accertamenti sono in corso per verificare eventuali abusi edilizi attuati per la realizzazione delle ville perquisite.




Il giorno del vaccino anticovid per i più piccoli: 100 prenotazioni in provincia di Siracusa

Sono poco più di un centinaio i bimbi prenotati per il vaccino anti-covid in provincia di Siracusa. Oggi via alle inoculazioni nei 13 punti abilitati per la vaccinazione pediatrica, nella fascia di età 5-11 anni. Le prenotazioni sono state effettuate dai genitori attraverso la piattaforma regionale e smistate ai vari centri del siracusano. Attesa per verificare se, alla fine, tutti i prenotati si presenteranno realmente all’appuntamento.
Secondo l’ultimo aggiornamento disponibile, nella sola Siracusa città, a fronte di 250 attuali positivi, 46 sono ragazzi e ragazze nella fascia target 5-11. Anche il report regionale curato dal Dasoe ha evidenziato nelle ultime settimane un trend di contagi in crescita in età scolare. Ma il tema del vaccino ai più piccoli divide ed alimenta dibattiti e polemiche. Chi ha deciso di vaccinare il proprio figlio, e questa mattina era già in coda all’hub di via Malta, ha spiegato di avere scelto con fiducia di fidarsi della scienza. Le posizione no-vax ruotano attorno allo slogan “giù le mani dai nostri figli”. I medici di base siciliani, attraverso la Fimmg, hanno invitato le famiglie a scegliere la strada del vaccino. “I contagi scolastici aumentano, vaccinate i vostri figli perché rischiano l’ospedalizzazione. Non è un esperimento”, la posizione espressa dal segretario regionale.
Il vaccino previsto per i bambini dai 5 agli 11 anni è Comirnaty (BioNTech/Pfizer), nella formulazione specifica approvata da Aifa, con un dosaggio ridotto a circa un terzo rispetto a quello per gli over 12. Anche per i bambini è prevista la somministrazione di una seconda dose, a distanza di tre settimane dalla prima.
La prenotazione può essere effettuata collegandosi alla piattaforma governativa (www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it) predisposta da Poste Italiane, oppure attraverso il sito www.siciliacoronavirus.it, da dove è possibile scaricare anche la modulistica relativa alla vaccinazione.
Il giorno della vaccinazione è necessario che sia presente anche uno solo dei genitori/tutori legali, il quale dovrà dichiarare di avere informato l’altro genitore.
Questo l’elenco dei centri vaccinali Covid-19 predisposti dall’Asp di Siracusa sul territorio provinciale con accessi e corsie riservati ai più piccoli. L’elenco è pubblicato nella sezione “Centri vaccinali Covid 19 pediatrici” nel sito internet aziendale www.asp.sr.it:
Siracusa HUB Urban Center, Via Bixio 1 martedì, giovedì e sabato ore 8-12 e 15-19, domenica 8-13
Floridia C/da Vignarelli mercoledì ore 14-19
Canicattini Bagni Via Umberto 391 mercoledi ore 9-13 e giovedi ore 14-18,30
Solarino Via Magenta 1 martedi-mercoledì-giovedì ore 8,30-13,30
Sortino Via libertà 125 sabato: ore 9 – 14
Priolo sede Cerica giovedì: 9 – 13 e 14 – 18
Palazzolo Acreide via Campailla s.n. (sede Protezione Civile) sabato ore 9-14
Augusta c/o Ospedale di Augusta venerdi ore 15-18 e sabato ore 9 – 13 e 15 – 18
Lentini Piazza Aldo Moro lunedi e venerdi ore 9-12
Noto c/o Ospedale di Noto sabato ore 8-14
Avola Punto Vaccinale c/o Ospedale di Avola martedì ore 14-18
Pachino – Portopalo HUB Portopalo sabato e domenica ore 8-14
Rosolini Via Cavaliere Domenico Marina 1 venerdì ore 14-19.




Nuova fornitura di vaccini anti-covid, in arrivo 10.200 dosi per la provincia di Siracusa

In arrivo per la provincia di Siracusa poco più di 10mila dosi di Moderna. Il corriere di Poste, Sda, sta recapitando la nuova fornitura in tutta la Sicilia. Si tratta di 123.400 dosi complessive del siero anti-covid, destinate alle farmacie ospedaliere di Palermo (30.500 fiale), Giarre (27.500), Milazzo (15.500), Agrigento (10.700), Erice Casa Santa (10.500), Siracusa (10.000), Ragusa (8.000), Caltanissetta (6.500), Enna (4.000) e Augusta (200).
Dall’inizio dell’anno Poste Italiane ha consegnato in provincia di Siracusa circa 180mila dosi di vaccini. Per tutto il 2021 l’approvvigionamento non si è mai fermato; grazie ai 38 mezzi speciali di SDA, il corriere espresso del Gruppo, destinati esclusivamente a questo tipo di trasporto e attrezzati per l’occasione con celle frigorifere, sono stati consegnati anche oltre 100 milioni di kit vaccinali per la somministrazione dei vaccini a livello nazionale.
In particolare, nella sola provincia di Siracusa nel corso dell’anno sono state prenotate tramite il portale web circa 400mila dosi e ne sono state somministrate 550mila.
Un sostegno alla campagna vaccinale italiana che ha visto Poste Italiane contribuire anche con la propria infrastruttura tecnologica attraverso una piattaforma informatica in grado di gestire e coordinare le prenotazioni dei vaccini, che è stata messa a disposizione delle regioni.
Nelle 8 regioni – Sicilia inclusa – che hanno scelto la piattaforma web di prenotazione vaccini di Poste, è stata garantita la prenotazione e la somministrazione dei vaccini ad oltre 32 milioni di italiani tramite una continua tracciatura e un aggiornamento in tempo reale. Inoltre, sono stati attivati molteplici canali di prenotazione: oltre al portale web, i cittadini hanno potuto utilizzare il call center, come anche gli ATM Postamat e i portalettere dotati di palmare, in grado di finalizzare l’operazione di prenotazione del vaccino in pochi minuti. Gli stessi canali aziendali restano a disposizione per le prenotazioni delle vaccinazioni di prima e successive dosi da parte dei cittadini aventi diritto e dei target autorizzati dalla Regione Siciliana.




Servizio idrico a Siracusa, firmato il contratto con Siam: “qualità e mitigazione ambientale”

Firmato con Siam il contratto di gestione del servizio idrico a Siracusa. Avrà la durata di due anni, con possibilità di proroga. Molte le novità previste: per la prima volta si parla di qualità dell’acqua distribuita e di mitigazione ambientale, con specifico riferimento al refluo depurato e alla sua destinazione finale, che non può più essere il Porto grande di Siracusa. Attenzione rivolta quindi al riassetto totale del servizio idrico, anticipando i tempi del piano d’ambito e inserendo un vero e proprio programma di interventi. In particolare, il gestore produrrà la progettazione esecutiva per la captazione dell’acqua potabile direttamente dal bacino del fiume Anapo e per il riuso della cosiddetta condotta Ciane, attraverso la quale rilanciare il refluo depurato in mare aperto a nord della città.
Molte le novità anche dal punto di vista dei servizi, a cominciare dal ripristino e dalla gestione di tutte le fontane e fontanelle cittadine, inclusi parchi, ville, piazze e giardini comunali. Ed ancora: l’installazione di nuove docce temporizzate nelle spiagge libere; la parziale messa in quota e sostituzione dei tombini stradali; l’estensione della rete idrica potabile di Fontane Bianche da Cassibile a via delle Muse; l’ampliamento di alcuni tratti di rete fognaria al Plemmirio e in via Bulgaria; l’installazione di nuove casette dell’acqua a osmosi inversa nelle zone più periferiche e balneari; una seria campagna di sensibilizzazione sul risparmio idrico rivolto ai cittadini e alle scuole; la previsione di nuovi sportelli distaccati per l’assistenza al cliente; la realizzazione del collettore fognario tra via Marco Costanzo a viale Zecchino per risolvere il problema degli allagamenti nei rioni delle case popolari; un’attenta programmazione di riduzione delle perdite lungo la condotta idrica; l’ammodernamento degli impianti e della rete di distribuzione.
“Qualità del servizio, risparmio della risorsa idrica, la tutela ambientale e l’estensione dei servizi: erano gli obiettivi principali del nuovo bando, che offrono la cifra di una nuova gestione del servizio idrico integrato rivolto alla sostenibilità e che mette al centro i cittadini. Adesso occorre che il gestore si adoperi per investimenti sulla parte impiantistica anche attraverso il ricorso a specifici bandi, per intercettare fondi che permettano un ammodernamento generale della rete”: lo dichiarano il sindaco, Francesco Italia e l’assessore al Servizio idrico integrato, Giuseppe Raimondo”.




Un secolo di iniziative e manovre per riportare Lucia a Siracusa: cosa fare oggi?

Di iniziative siracusane per riuscire a riavere il corpo di Santa Lucia, custodito a Venezia, ce ne sono state svariate nei secoli. Con una certa continuità, si ripetono da circa 500 anni a questa parte. E nell’ultimo secolo più volte si è stati ad un passo dal risultato: nel 1904 con monsignor Baranzini; durante il Fascismo con intercessione diretta di Mussolini che, però, dovette arrendersi al potente patriarca veneziano dell’epoca; e in tempi più recenti con l’arcivescovo Costanzo che fece formale richiesta al Patriarca di Venezia per la restituzione del corpo di Santa Lucia.
Ma il massimo che sin qui si è ottenuto è un accordo, nato nel 2004, per una visita ogni dieci anni del corpo della patrona siracusana. “Venezia conserva quel corpo in virtù di un duplice furto, consumato nei secoli scorsi. E’ ora di riparare a quel torto commesso in danno dei siracusani”, dice Salvo Sorbello. L’ex consigliere comunale sta lavorando ad una nuova iniziativa pubblica per chiedere la restituzione del corpo della Santa. “I tempi sono maturi. Ma serve far sentire al Vaticano la forte volontà dei siracusani. La decisione spetta al papa e Bergoglio è un profondo innovatore della Chiesa per cui è legittimo confidare in un superamento di quel logoro schema per cui Lucia è e deve rimanere a Venezia, lontana dalla sia città da dove il corpo già allora venerato venne trafugato e trattato alla stregua di un bottino di guerra”, insiste Sorbello.
Sollecitata anche un’intesa tra le principali diocesi siciliane (Siracusa, Catania e Palermo) o magari dell’intera Conferenza Episcopale Siciliana per una richiesta di restituzione ufficiale da far “pesare” proprio in Santa Sede. Insomma, per i siracusani non è più tempo di diplomazia bensì di azione. A gruppi, si sono anche organizzati in iniziative di social o fax bombing, con messaggi inviati all’account twitter del Santo Padre (Pontifex) o fax alla Prefettura Pontificia. Da diversi anni, poi, c’è una petizione pubblica sulla nota piattaforma di change.org. “I cittadini siracusani chiedono la sua restituzione in modo che possa riposare in pace nella sua città natale che tanto la ama”, si legge nella presentazione della raccolta firme virtuale che però, forse perchè poco nota, non ha ancora superato le 500 firme, ad oggi. Qui il link alla petizione online, questo il link ai social di papa Bergoglio e questo il fax della Prefettura Pontificia: 06-698.858.63.




Guerra aperta tra il sindaco di Melilli e la deputata Ternullo, accuse incrociate

Tra il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, e la deputata regionale Daniela Ternullo (FI) è oramai guerra aperta. Il motivo del contendere è sempre la contestata (da Carta) riforma Irsap con ricadute sulla depurazione ed in particolare nel consortile gestito da Ias.
La deputata regionale ha partecipato al Consiglio comunale che, nei giorni scorsi, si è occupato della vicenda con un atto di indirizzo inviato al governo regionale e con il quale si chiede di rivedere la legge di modifica. “Ho accolto la proposta dell’atto d’indirizzo, non non l’ho votata perché sapevo che sarei andata contro la mia volontà, avendo all’Ars votato la riforma in questione. Sull’atto d’indirizzo non c’è la mia firma”, ripete la Ternullo.
Ma il sindaco Carta la incalza. “Prendiamo atto con enorme stupore delle sue affermazioni. Dichiara la propria estraneità rispetto alla votazione espressa durante la seduta straordinaria di consiglio comunale ma è smentita dalla registrazione della diretta streaming della seduta, dove è evidente la sua presenza e la votazione palese. Mentire spudoratamente e negare l’evidenza per supportare una tesi non può e non deve rientrare nell’alveo di qualsiasi ruolo istituzionale”, accusa il primo cittadino. La Ternullo, oltre a essere deputata regionale è anche consigliera comunale a Melilli. “Così facendo macchia di inadeguatezza il suo ruolo e ne indebolisce la credibilità”, aggiunge Giuseppe Carta.
Parole che provocano l’immediata reazione della Ternullo. “Avevo la percezione che il sindaco di Melilli non avesse altro a cui pensare se non denigrarmi. Come se non avesse un Comune con diverse criticità da amministrare. Se trova appagamento in tale pratica, che almeno che lo faccia con più fantasia, senza usare frasi fatte o copiando le mie motivazioni e farle proprie, girando la frittata a suo comodo. È inutile che perde le mattinate a collazionare video da mandare alla stampa, tra l’altro taroccati perché avendomi silenziata, il mio microfono era spento, nonostante il mio reiterato appello fuori campo per intervenire. Continua a mentire a sé stesso. I fatti sono ineluttabili: in quella seduta in consiglio comunale, lui non mi ha dato il diritto di replica. Dunque il bugiardo è lui”, taglia corto Daniela Ternullo.
“Il fato ha voluto che non spendesse una sola parola sul fatto che in consiglio comunale sono stata silenziata. Gli suggerirei di fare un pò di meditazione e iniziare a pensare a come risolvere i tanti problemi di Melilli. La vicenda sta diventando stucchevole. Lo invito pertanto a voltare pagina perché a pagarne le conseguenze sono sempre e solo i cittadini”.




Medici di base per la Guardia Medica di Pachino, nuovo piano per garantire il servizio

La ripresa a regime delle attività della Guardia medica di Pachino è stata al centro di un incontro tra il sindaco della cittadina, Carmela Petralito, e il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra.
Senza medici disponibili, sono caduti nel vuoto i vari bandi pubblicati dall’Azienda Sanitaria. Il direttore generale ha prospettato allora diverse soluzioni.
“A Pachino forte è la richiesta di questo servizio. Siamo quasi 22mila abitanti, la Guardia Medica è una sicurezza per la salute pubblica”, ha spiegato il primo cittadino. “Ho riscontrato grande disponibilità sia da parte del direttore generale Ficarra, confidiamo in una soluzione”.
E la soluzione passa attraverso i medici di base. “Cercheremo di far fronte ai turni necessari per la Guardia Medica coinvolgendo quei medici di medicina generale che non hanno raggiunto i 900 pazienti”, ha spiegato il direttore generale Asp, Salvatore Lucio Ficarra.
Parallelamente, l’Azienda riproporrà anche ai medici di continuità assistenziale già in servizio in tutte le Guardie mediche della provincia la stessa possibilità di effettuare servizio in plus orario anche nella Guardia medica di Pachino.