Pallanuoto, Serie A1: contro la Roma arriva l’ottavo successo dell’Ortigia

Contro la Roma arriva l’ottava vittoria in campionato per l’Ortigia: 14-9. I biancoverdi hanno avuto poco tempo per preparare la gara e alla viglia erano consapevoli che non sarebbe stata una passeggiata, nonostante la differenza di punti in classifica. Ed in effetti, nella prima parte di gara, l’Ortigia ha faticato. A metà match i biancoverdi conducono 6-5. Nel terzo parziale, l’equilibrio si spezza, con l’Ortigia che prende in mano il gioco e, dopo il botta e risposta firmato da Ciccio Cassia e Di Santo, allunga con Andrea Condemi e Ferrero. La Roma ci prova ancora con Pietro Faraglia, ma Di Luciano (al termine di una splendida controfuga) e Ciccio Cassia (bellissima palombella) portano il risultato sul 10-6 per l’Ortigia. Nell’ultima frazione è un monologo biancoverde, con la doppietta di Rossi e il terzo gol personale di Ciccio Cassia e Di Luciano. Piccardo dà spazio a Piccionetti e approfitta del largo divario per fare esordire anche il più piccolo dei fratelli Cassia, Leonardo, classe 2004. Adesso un po’ di riposo e poi testa alla supersfida del prossimo turno contro il Telimar, con la speranza di recuperare almeno Napolitano.
A fine gara, coach Stefano Piccardo analizza il match: “Siamo stati sfortunati all’inizio su un paio di rimpalli, soprattutto con l’uomo in meno, ma va detto che non c’era la giusta cattiveria da parte della squadra. Sul gioco a uomo in più sono soddisfatto, avevamo deciso di attaccare lo spazio e ruotare con i due giocatori esterni, cosa che in parte ci è riuscita. Non mi è piaciuto, invece, nei primi due tempi, il modo in cui abbiamo attaccato la difesa a zona M. Ieri avevamo preparato un movimento che puntualmente non abbiamo fatto. Queste sono cose che poi bisogna ripetere con continuità durante la settimana. Purtroppo non abbiamo avuto abbastanza tempo. Quando si hanno tanti impegni così ravvicinati, credo che sia difficile allenare la propria squadra. Noi siamo al terzo impegno senza due pedine fondamentali e con 11 giocatori che stanno facendo fatica. Arriviamo da un periodo lungo, ora avremo una settimana per allenarci in vista di Palermo. Non credo che recupereremo i due assenti, però avremo modo di rivedere con più calma queste tre partite, per analizzare gli errori che abbiamo commesso e capire dove dobbiamo migliorare. Ci aspettano tre settimane di ardore agonistico. Sappiamo che saranno tre partite difficili e cercheremo di fare del nostro meglio. Spero di avere la squadra al completo almeno per l’ultima gara, a Salerno (18 dicembre, ndr)”.
Nel dopo partita parla anche il giovane biancoverde Andrea Condemi: “Non abbiamo cominciato l’incontro nel migliore dei modi, però questa partita ci serviva da test per il derby di sabato prossimo con il Palermo, che è molto importante, anche perché non sappiamo ancora se ci saranno Christian e Cristiano. Noi speriamo di sì, perché le loro sono assenze pesanti. Ci stiamo impegnando tutti per sopperire alla loro mancanza. Oggi la cosa importante era portare a casa i tre punti. Abbiamo giocato due tempi non bene e poi siamo cresciuti nel terzo e quarto tempo, vincendo con merito. L’approccio alla gara ci è mancato un po’, però l’abbiamo avuto a Quinto, a Szolnok in coppa, a Savona. Ci stiamo lavorando ogni settimana e, man mano, nel corso della stagione, migliorerà sempre di più”.




Siracusa. Riqualificazione di via Piave, c’è un problema. Corsa alla soluzione, senza variante

Misure che non tornano, la preoccupazione di dover far ricorso ad una variante ed a costi maggiorati, il timore di uno stop prolungato ai lavori. Nel cantiere di via Piave, a Siracusa, l’atmosfera si è fatta elettrica nei giorni scorsi. Durante le operazioni in corso, sarebbe emersa la non rispondenza tra alcune misure da progetto e lo stato di fatto della strada della Borgata, interessata da una poderosa opera di riqualificazione.
Il risultato, nell’immediato, è stato il fermo delle operazioni di cantiere, con i tecnici comunali chiamati a verificare ed a studiare le possibili soluzioni.
Il problema, secondo quanto appreso da SiracusaOggi.it, sarebbe da collegare al deflusso delle acque meteoriche, con servizi sotto la rinnovata sede stradale. Non è un mistero che la Borgata sia purtroppo soggetta ad allagamenti, durante le piogge. L’aspetto non sarebbe stato approfonditamente esaminato, motivo per cui ci penseranno adesso gli uffici di Palazzo Vermexio secondo uno schema tecnico che non dovrebbe comportare nè la necessità di una perizia di variante, nè un aumento di costi. Per risolvere la problematica, potrebbero essere sufficienti anche una decina di giorni. Molto meno rispetto ai timori delle ore scorse, quando il fantasma della possibile necessità di una variante aveva iniziato ad agitare i sonni di uffici e giunta.
La progettazione della riqualificazione di via Piave è stata affidata ad un professionista esterno al Comune di Siracusa e poi validata dal competente settore di Palazzo Vermexio. I lavori erano iniziati il 18 ottobre, finanziati dal Bando periferie. Allo stesso programma appartengono anche i progetti già avviati su piazza Euripide e all’ingresso dello sbarcadero Santa Lucia e quello nell’area della vie Tisia e Pitia per la creazione di un centro commerciale naturale.
E’ l’impresa “Aveni srl” di Barcellona Pozzo di Gotto ad eseguire le opere previste; l’importo a base d’asta era di 713 mila euro ai quali vanno aggiunti oneri accessori e altre spese tecniche collegate alla realizzazione del progetto. L’intervento è stato pensato per conservare la vocazione commerciale della più importate e frequentata arteria della Borgata, coniugando le esigenze del traffico veicolare con quelle delle persone che si recano in via Piave per fare acquisti, con particolare attenzione alle persone con disabilità, anziani e bambini. Dunque, marciapiedi più ampi, posti auto a raso e attraversamenti in sicurezza, oltre a soluzioni per contenere l’andatura dei mezzi secondo l’idea della cosiddette “zone 30” e nel rispetto del codice della strada.
Per quel che concerne l’arredo urbano, lungo i marciapiedi, interamente realizzati in pietra lavica, saranno collocate delle sedute in calcestruzzo rivestito e saranno piantati alberi di essenze autoctone: la scelta sarà tra mirto, alloro o limone. L’illuminazione pubblica sarà interamente rinnovata secondo criteri di risparmio energetico e di limitazione dell’inquinamento luminoso, con le rete di alimentazione posizionata sottotraccia così da evitare cavi volanti.




Telenovela Lealtà&Condivisione: dentro o fuori? L’area Gradenigo ago della bilancia

Prendendo a prestito un’espressione dal linguaggio sportivo, i rapporti tra Lealtà&Condivisione e l’amministrazione Italia sono all’extratime. Un non scontato tempo supplementare, per provare a ricucire in extremis e trovare un equilibrio che possa guardare fino al 2023 ed al nuovo appuntamento elettorale. “All’ esito dell’incontro tenutosi tra il sindaco Francesco Italia ed il presidente L&C Giovanni Randazzo, il direttivo di detta associazione ha ritenuto la necessità di procedere alla convocazione di una prossima assemblea per riferire quanto discusso ed acquisire le opportune relative determinazioni”, recita una stringata nota del movimento politico che ha ritrovato il suo presidente originario.
Non una sconfessione della linea Randazzo, a colloquio con il sindaco ieri mattina per quello che più fonti definivano il momento dei saluti, semmai la conferma che Lealtà&Condivisione è preda – come molti altri partiti dell’area del centrosinistra – di correnti e divisioni interne.
L’area Gradenigo-Gentile, ad esempio, spinge per il ritorno al dialogo ed all’appoggio al lavoro di una amministrazione che i due conoscono dal di dentro, essendo assessori in giunta. Il loro pensiero è semplice: non disperdere il patrimonio di quanto si sta costruendo per una questione meramente ideologica. Ma per l’area dura e pura del movimento, quella che ha chiesto a Randazzo di togliere il sostegno alla maggioranza, il punto non è secondario e mal digeriscono il ritrovarsi fianco a fianco con esponenti che ritengono lontani dalla loro cultura politica e di cui non sposano le visioni. Sembra un riferimento più o meno diretto a Fabio Granata ed a Maura Fontana a cui non verrebbe perdonato il trascorso nelle fila del centrodestra.
Ma la politica è da sempre arte del possibile, dove le eccessive semplificazioni non trovano spazio. Tant’è che a chiedere oggi se Lealtà&Condivisione è dentro o fuori dalla maggioranza, la risposta è paradossalmente dentro&fuori. Questione di anime, vicende di correnti in un deejau in tipico stile Pd. Servirà un terzo direttivo in una settimana per dirimere la questione. Ma se ieri sembrava fatta per la rottura, oggi invece l’atmosfera pare diametralmente opposta. Una telenovela del ribaltamento che rischia però di spiazzare l’elettorato di riferimento di Lealtà&Condivisione, movimento che pure vuole essere protagonista alle prossime tornate elettorali.




Bollettino quotidiano: 97 nuovi positivi in provincia di Siracusa, Floridia fa 100

Sono 97 i nuovi casi covid registrati in provincia di Siracusa nelle ultime 24 ore. La settimana si avvia a chiusura con un dato che sfiora da vicino il ritorno a tre cifre nel contagio quotidiano. Catania, Palermo e Messina fanno ancora peggio e guidano la “classifica” odierna. In provincia di Catania tornano addirittura le zone arancioni: Pedara e Militello Val di Catania.
Quanto alla situazione di Siracusa, nel solo capoluogo gli attuali positivi sono 175 (-4 rispetto al dato di ieri). I siracusani ricoverati sono 10, 1 in terapia intensiva. A Floridia continuano invece a crescere i numeri del contagio. Gli attuali positivi salgono a 100. In isolamento fiduciario ci sono 62 persone. Un floridiano è ricoverato nelle strutture ospedaliere. Ieri purtroppo registrato anche il decesso di un 59enne. Anche a Lentini rimane forte la pressione del coronavirus: i positivi totali superano la soglia dei 120.
In Sicilia sono 809 i nuovi casi di covid registrati na fronte di 27.091 tamponi processati. Tasso di positività al 3%. La regione è oggi settimana per contagi, in Italia.
Gli attuali positivi sono 11.239 (- 65). I guariti sono 868, 6 i decessi. Sul fronte ospedaliero sono 371 i ricoverati (-5), 43 in terapia intensiva (+2).
I numeri di oggi registrati nelle altre province: Palermo 131 nuovi casi, Catania 238, Messina 121, Siracusa 97, Ragusa 31, Trapani 91, Caltanissetta 55, Agrigento 41, Enna 4.




Si spegne l’ultima speranza, niente processione per Santa Lucia: la decisione dei vescovi

La Conferenza Episcopale Siciliana ha confermato lo stop alle processioni religiose in Sicilia. “Dopo ampia discussione, allargata anche ai Vescovi assenti, è stato deciso con voto unanime di confermare la sospensione delle processioni, permanendo peraltro lo stato di emergenza”, si legge nel documento redatto al termine dei lavori, a Roma in occasione della sessione straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana.
Si spengono quindi le flebili speranze di rivedere sfilare il simulacro di Santa Lucia per le strade di Siracusa, il 13 dicembre. Ma il divieto riguarda anche Santa Barbara a Paternò (4 dicembre) e nell’immediato anche Sant’Agata a Catania (5 febbraio).
La Deputazione della Cappella di Santa Lucia, con il presidente Pucci Piccione, conferma che il simulacro non lascerà la Cattedrale. “Impossibile immaginare di garantire almeno un metro di distanza tra i berretti verdi. Non vogliamo mettere a repentaglio la salute di nessuno. E poi c’è il pronunciamento chiaro dei vescovi siciliani. Sarà una festa intima, con l’esperienza del pellegrinaggio personale. Speravo di chiudere questo mio secondo mandato salutando Lucia tra la sua gente. Non sarà così, mi amareggia. E’ la quarta festa in due anni (Patrocinio di maggio e Festa di dicembre) a saltare a causa del covid. Il sinodo ci invita a guardare al futuro con speranza. Lo faremo”, spiega in diretta su FMITALIA.
Spiragli circa la possibilità di concedere ai fedeli un incontro ravvicinato con il simulacro esposto sul sagrato del Duomo, nel giorno dedicato alla Patrona.
La traslazione del simulacro viene anticipata alla sera dell’11 dicembre ed avverrà a porte chiuse. Dalla mattina di giorno 12, i fedeli potranno recarsi in Cattedrale per un saluto ed una preghiera rivolta a Lucia, direttamente sull’altare maggiore. Vige sempre il contingentamento degli ingressi e l’obbligo della mascherina all’interno della chiesa cattedrale.




Report settimanale covid in Sicilia: tendenza in rialzo. Tutti i numeri della provincia di Siracusa

Continua la tendenza all’incremento dei nuovi casi anche nella settimana tra il 15 ed il 21 novembre 2021. L’incidenza cumulativa mostra un incremento di 284 nuovi casi in Sicilia, raggiungendo il valore di 77,30 su 100.000 abitanti. E’ uno dei principali trend evidenziato dal nuovo rapporto settimanale sull’andamento del covid, realizzato dall’Osservatorio Epidemiologico siciliano.
Nella settimana in esame (15-21 novembre) il rischio più elevato rispetto alla media regionale, in termini di nuovi casi su popolazione residente, si concentra ancora nelle province di Messina (125,24 nuovi casi su 100.000 abitanti) e Catania (106,3). Terza è Caltanissetta (76,74 valore incidenza). Quarta la provincia di Siracusa, con 279 nuovi positivi nel periodo di rifermento e incidenza al 72,20.
L’incidenza aumenta in tutte le fasce di età e rimane più elevata nella fascia di età scolare, tra i 6/10 anni (163,55) e 11/13 anni (143,87) doppia rispetto alla media, ed in quella tra i 3 ed i 5 anni. Si mantiene tuttavia ancora limitato l’incremento di nuove ospedalizzazioni (184) con prevalenza di occupazione dei posti letto cresciuta di poco rispetto alla settimana precedente. L’ospedalizzazione interessa prevalentemente (85%) soggetti non vaccinati o con ciclo di vaccinazione incompleto. Resta stabile la letalità. In provincia di Siracusa i nuovi ricoveri nella settimana in oggetto sono stati 16, portando il totale al 21 novembre a 43 ospedalizzati: 2 in terapia intensiva.
Sul fronte della vaccinazione si evidenzia un progressivo aumento dell’adesione alla terza dose, in funzione anche dell’apertura al target in fascia 40-59 anni. I soggetti che finora hanno ricevuto una dose addizionale o booster sono 237.443. Nella settimana in esame, inoltre, si è registrato un incremento delle prime dosi pari al 5,12% rispetto alla settimana precedente.
Si prevede nel breve periodo un ulteriore aumento nella somministrazione delle terze dosi viste le misure varate dal Governo nazionale relativamente all’obbligo della terza dose anche per il comparto sicurezza e istruzione, oltre che al rafforzamento del “green pass” da vaccinazione.
In Sicilia i vaccinati con almeno una dose si attestano all’82,01% del target regionale. Gli immunizzati si attestano al 79,53%. Il 17,99% del target rimane ancora da vaccinare.

I numeri del contagio in provincia di Siracusa :

Città Positivi Incidenza Andamento
LENTINI 43 196.18 -4%
FRANCOFONTE 14 118.17 -42%
CARLENTINI 12 71.16
MELILLI 26 194.83 8%
AUGUSTA 12 34.79 -50%
FLORIDIA 40 189.23 43%
SORTINO 15 180.20 -42%
FLORIDIA 40 189.23 43%
SORTINO 15 180.20 -42%
BUSCEMI 1 102.56 —
SOLARINO 7 91.90 17%
CANICATTINI 4 60.21 100%
SIRACUSA 63 53.35 -42%
PALAZZOLO 4 48.06 33%
PRIOLO 5 43.45 67%
BUCCHERI 0 0.00 —
CASSARO 0 0.00 —
FERLA 0 0.00
AVOLA 13 42.63 30%
PACHINO 7 32.23 -42%
PORTOPALO 1 26.22 0%
ROSOLINI 4 19.35 -20%
NOTO 3 12.64 -25%




Politica. Lealtà&Condivisione un passo fuori dalla giunta. Incontro Randazzo-Italia per i saluti

La verità è che ormai non si fidano abbastanza. Lealtà&Condivisione non si fida di alcuni pezzi della giunta comunale, con cui ha sin qui però condiviso il cammino. Il sindaco Francesco Italia non si fida di alleati ondivaghi, oggi a sostegno ma pronti a prendere le distanze su questo o quel tema: non esattamente il massimo per prepararsi alla ricandidatura. E allora il dado è ormai tratto.
D’altronde l’assemblea del movimento politico nato attorno alla figura di Giovanni Randazzo è stata chiara. Indiscrezioni sempre più frequenti confermano, insieme a fonti interne attendibili, che L&C ha deciso di uscire dalla maggioranza. Ci sono volute due riunioni, a distanza di 24 ore una dall’altra, per venire a capo di una situazione interna intricata ma in cui la maggioranza non sembrava vedere di buon occhio un atto di fede a scatola chiusa nei confronti di Italia, destinazione 2023. E l’ultima votazione lo avrebbe confermato. Dall’altro lato, il sindaco aveva invece chiesto ai suo (ex?) alleati di prendere una posizione allineata e compatta.
Questa mattina il primo cittadino riceverà la visita di Giovanni Randazzo. I pontieri di Lealtà&Condivisione confidano in una ultima opera mediazione che possa riavvicinare le parti. Fonti vicine al sindaco, invece, parlano già di un cordiale incontro di saluto. Insomma, titoli di coda. Perchè il problema, a questo punto, è quello della fiducia reciproca, al di là di buoni rapporti di facciata.
Dopo Pd e Italia Viva, la giunta Italia perderebbe così il sostegno di quella che – sin qui – era stata la colonna portante. Il sindaco non dispera, il piano di “emergenza” era già pronto: maggiore peso all’area cutrufiana del Pd ed apertura alla società civile. Perchè difficilmente, dopo l’uscita di Lealtà&Condivisione, rimarranno in giunta gli assessori Carlo Gradenigo e Rita Gentile. Il sindaco, una volta concluso il cordiale incontro con Randazzo di questa mattina, attenderà le lettere di dimissioni. E allora potrebbe servire qualche altra settimana per completare il rimpasto, con tessere e caselle in movimento dall’estate.




La Sea Watch 4 pronta ad entrare in porto ad Augusta, dichiarato lo stato di necessità

Dopo aver dichiarato in nottata lo stato di necessità ed aver trovato riparo davanti al porto di Augusta, per la Sea Watc 4 è arrivato l’ok per lo sbarco dei migranti a bordo. Lo conferma il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare. “Entrano in porto”, riferisce alla redazione di SiracusaOggi.it. Ma ancora questa mattina, mentre le operazioni di avvicinamento alle banchine era in corso, nessun aggiornamento di questo tipo sulla pagina twitter italiana della ong tedesca che opera nel Mediterraneo. A bordo, sono 461 i migranti che attendono di toccare terra. Sono stati soccorsi nei giorni scorsi, in diversi interventi. “Il maltempo ha colpito duramente la nave e le persone a bordo sono a rischio ipotermia. Quattro di loro hanno perso conoscenza e sono assistite dal team medico”, hanno scritto sui social da bordo, nelle ore scorse. “L’odissea delle persone soccorse non è ancora terminata. In una settimana, abbiamo inoltrato 11 richieste di un porto sicuro dove farle sbarcare ma le autorità ci hanno finora ignorati. Alcune delle persone a bordo sono in mare da più di 8 giorni e altre 21 hanno avuto bisogno di un’evacuazione medica. A bordo restano anche donne incinte, minori soli, bambini di pochi mesi. Hanno il diritto di sbarcare subito in un porto sicuro”, attaccano dalla ong.
Il tema divide la piazza social e non mancano le accuse rivolte alla stessa ong tedesca, accusata di voler “costringere” l’Italia ad accogliere i migranti, tenendo una rotta di “entra ed esci” continui dalle acque territoriali:




Niente soldi dalla Regione per Augusta ferita dal maltempo, Ternullo (FI): “Paradossale”

E’ una furia la deputata regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo. Il governo regionale non ha destinato risorse urgenti – attraverso l’assessore alle Infrastrutture – ad Augusta, città tra le più colpite ed a più riprese dal maltempo. “Sono appena stata informata dal Sindaco di Augusta di un fatto che ha del paradossale. Tale territorio è stato tra i più falcidiati dal maltempo. Talmente tanto che in Commissione di merito all’Ars ho chiesto nei giorni scorsi fossero rimpinguati i capitoli regionali destinati alla somma urgenza. Tra l’altro, con delibera di Giunta del 19 novembre scorso è stato disposto che l’Assessorato regionale delle infrastrutture fosse il soggetto attuatore per gli interventi tecnici conseguenziali al ripristino di quanto colpito dagli eventi calamitosi. Sulla scorta di tale premessa, il Comune di Augusta ha quantificato i danni e inviato formale richiesta di aiuto al Dipartimento medesimo. Ieri è arrivata la risposta: nessuna risorsa è stata destinata per gli interventi ad Augusta nelle zone di Meccano 2, Cozzo Filonero e torrente Porcaria. Anzi, si invita il Comune a intraprendere qualunque autonoma iniziativa per garantire l’incolumità pubblica e privata del proprio territorio”, spiega tra il sorpreso e lo sconcertato Daniela Ternullo.
“Credo che tutta la vicenda sia alquanto incresciosa specie perché non si tratta di eventi di ordinaria manutenzione. Si tratta appunto di interventi di somma urgenza, per i quali al Dipartimento alle Infrastrutture è consentito di agire per conto dell’Ente locale, in modo da rimuovere pericoli e consolidare il territorio. In Sicilia si è abbattuta una catastrofe naturale che ha piegato l’intera economia locale. Fare come Ponzio Pilato e lasciare soli i Comuni equivale a una sentenza di condanna senza appello. Invito dunque le istituzioni regionali a ritornare sui propri passi, incrementare i capitoli di bilancio e venire incontro alle esigenze del territorio, tra i più danneggiati dell’Isola”.




Dodici mesi in attesa di una risposta, gli Util Service in protesta sotto Palazzo Vermexio

Ormai sfiancati da rinvii e tempi lenti per giungere ad una definizione della loro vicenda, i lavoratori Util Service hanno dato vita ad una protesta spontanea sotto Palazzo Vermexio. “Sono passati 12 mesi e ancora attendiamo una risposta”, si legge in uno degli striscioni esposti davanti alla sede del Comune di Siracusa, ente per conto del quale svolgevano funzioni in appalto. Gli Util Service, 25 in tutto, si occupano di vari servizi come la manutenzione o la guida delle navette elettriche del Comune.
“E’ incredibile l’assenza di risposte della politica. Eppure il sindaco Italia ed il vice Coppa avevano sempre assicurato che nessuno sarebbe rimasto fuori, in virtù dell’ormai rinomato spezzatino. Questi lavoratori che appartenevano ai servizi di manutenzione ordinaria delle case popolari e degli edifici del Comune, alle affissioni, ai montaggi palchi, al facchinaggio ed alle navette soffrono la cassa integrazione da oltre un anno con sussidi miseri in quanto lavoratori part-time”, lamenta la Filcams Cgil con il segretario Alessandro Vasquez.
“Il Comune ha gettato la maschera e dichiarato che è contro il mondo del lavoro e delle sue organizzazioni di rappresentanza. Sono state fatte anche di recente due richieste da parte delle confederazioni alle quali non è stato dato mai seguito”, rincarano la dose Antonio Di Carlo e Sebastiano Reale, rappresentanti dei lavoratori FilcamsCGIL .
“Stiamo terribilmente soffrendo con le nostre famiglie ed il Comune si rifiuta ormai anche di incontrarci, non pensavamo di meritare questo trattamento dopo oltre 20 anni di lavoro per l’ente”.