“Terza dose fatta, vaccinatevi in sicurezza”: il sindaco di Priolo rilancia i Si-Vax

Dal primo istante convinto sostenitore della necessità di vaccinarsi contro il covid, il sindaco di Priolo Pippo Gianni si è sottoposto questa mattina alla inoculazione della terza dose. E’ stato lui stesso a pubblicare la foto sulla sua pagina social. “Terza dose effettuata. Colgo l’occasione per invitare tutta la cittadinanza ad aderire alla campagna vaccinale. Purtroppo un altro nostro concittadino si trova in questi giorni ricoverato in terapia intensiva”, scrive Gianni. Priolo, a settembre, ha anche pianto due vittime per il covid. “Ricordo che il vaccino al momento è l’unica arma a disposizione per arginare la diffusione del virus e soprattutto per evitare conseguenze gravi in seguito al contagio. Vacciniamoci in tutta serenità e sicurezza”, il messaggio lanciato dal primo cittadino.
Gianni è anche medico ed è stato – nei mesi scorsi – l’autore della prima inoculazione nella cittadina industriale siracusana che può vantare un centro vaccinale tra i più operativi della provincia.




Autobotte finisce fuoristrada, ci pensano i Vigili del Fuoco a recuperarla

Questa mattina i Vigili del Fuoco di Palazzolo Acreide sono intervenuti sulla provinciale Sortino-Ferla per il recupero di una autobotte d’acqua. Il mezzo pesante, impegnato nell’approvvigionamento idrico del comune montano alle prese con una seria crisi idrica dovuta ai danni del maltempo, èu finito accidentalmente fuori strada.
L’intervento è stato reso possibile con il supporto dell’autogru arrivata dalla caserma di Siracusa. Fortunatamente nessun ferito.




Amianto, incontro-dibattito a Priolo: piena attuazione della legge Gianni del 2014

Il Centro Polivalente di Priolo ha ospitato questa mattina l’incontro-dibattito sul tema amianto, organizzato da Cgil, Cisl, UIL Sicilia, d’intesa con il sindaco Pippo Gianni.
Tra i relatori Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute, Salvatore Cocina, dirigente regionale di Protezione Civile, Rosanna Laplaca, segretario Cisl Sicilia, Giuseppe Raimondi, segretario Uil Sicilia.
“Come medico – ha detto il sindaco Pippo Gianni – ho visto tanta gente morire di mesotelioma e questo mi ha spinto ad attenzionare questa problematica. Quando ho proposto la legge sull’amianto ho immaginato che l’ospedale di Augusta potesse diventare punto di riferimento per le malattie legate all’amianto. Chiedo adesso all’assessore Razza di rivedere la posizione dell’ospedale nell’ambito della rete ospedaliera e di impegnarsi affinchè possa diventare Centro di Ricerca delle malattie della zona industriale”.
Pippo Gianni ha poi chiesto all’assessore regionale alla Salute di attivare presso l’ospedale di Augusta una succursale del CESPAF, per la formazione in ambito sanitario, ricevendo rassicurazioni da parte di Razza.
“La legge 10 del 2014 proposta da Pippo Gianni, ora come allora è una legge da attuare e realizzare”, ha detto l’assesore al riguardo. “Abbiamo individuato come obiettivo strategico del governo regionale l’attuazione di questa legge e la pianificazione delle bonifiche dall’amianto. Sul fronte sanitario – ha continuato Razza – attuare la legge 10 del 2014 significava riconoscere anzitutto la centralità del Centro regionale per l’amianto, dotato di tecnologie e di personale, che doveva svolgere il ruolo di funzione e di raccordo con i dipartimenti di prevenzione delle 9 aziende sanitarie provinciali. Accanto alla prevenzione, altrettanto importanti sono la cura, lo studio, la formazione e la ricerca. Come ho assicurato al sindaco Gianni, stiamo pensando di realizzare già nei prossimi mesi ad Augusta un Centro permanente di formazione”.
“Rispetto agli scorsi anni – ha sottolineato il dirigente regionale di Protezione Civile, Cocina – adesso Priolo è sede deputata di iniziative e momenti di riflessione sull’amianto. Pippo Gianni è stato promotore della legge 10 del 2014 e rispetto agli anni passati abbiamo segnato un passo in avanti con il piano regionale sui rifiuti, approvato con le sue luci e le sue ombre, che prevede anche l’individuazione di un sito di discarica dell’amianto, visto che il più grande problema è proprio lo smaltimento di questa sostanza”.
All’incontro sono intervenuti Sara Autieri, responsabile Amianto Cisl, Antonio Ceglia, responsabile nazionale Ufficio Ambiente e Amianto Uil, Claudio Iannilli, responsabile nazionale Amianto Cgil, Diana Artuso, direttrice Inail Palermo-Trapani, Calogero Vicario, coordinatore associazione Ona.
Le organizzazioni sindacali si sono poste come obiettivo il 2028 per liberare la Sicilia dall’amianto e hanno chiesto all’assessore Razza quale impegno e che tipo di risorse saranno messe in campo affinché la lotta all’amianto diventi una priorità del governo regionale.




Strisce blu e parcheggi pubblici, una app comunale per pagare la sosta

Si chiama “Muoviamoci” ed è una app per la mobilità cittadina studiata dal Comune di Siracusa. È stata presentata stamani nella sala “Ferruzza-Romano” dell’Area marina protetta del Plemmirio dal sindaco, Francesco Italia, dall’assessore ai Trasporti, Maura Fontana, e dal dirigente del settore Trasporti e Diritto alla Mobilità Jose Amato. Presenti inoltre i rappresentanti di Camera di Commercio, Cna, ConfCommercio, associazione Xenia che il sindaco, Francesco Italia, ha ringraziato ricordando come “questa iniziativa viene incontro alle richieste che le associazioni di categoria hanno rivolto all’amministrazione nell’ottica di un percorso condiviso con i rappresentanti delle attività produttive e per armonizzare i servizi resi alla città”.
L’app ripropone il logo e il nome, scelti dai siracusani lo scorso agosto, con i quali saranno identificate tutte le azioni di Siracusa City Green, il programma nazionale di mobilità sostenibile a cui partecipa anche l’Ente.
“Muoviamoci” servirà per il pagamento della sosta oraria o per l’acquisto degli abbonamenti per i parcheggi e le strisce blu, ma implementerà altri servizi utili agli automobilisti e ai visitatori della città.
“Rendere più accessibile la nostra città e, attraverso la tecnologia, rendere accessibili anche i servizi a favore dei cittadini e dei turisti”:lo ha detto nel suo intervento introduttivo il sindaco Francesco Italia aggiungendo: “Attraverso una app molto semplice si avrà la possibilità di accedere a tutti i servizi legati alla mobilità che saranno facilmente acquistabili nelle diverse tipologie offerte. Una vera rivoluzione nel settore, chiesta peraltro non solo dai cittadini ma anche dalle associazioni di categoria che ci affiancano con proposte concrete per migliorare la qualità di vita della nostra città”.
“Un’app e un servizio gestito direttamente dal Comune che permetterà un risparmio agli utenti in quanto viene a mancare la figura dell’intermediario. Un servizio offerto al controllo della Polizia municipale e del settore Mobilità”, ha detto l’assessore Fontana, che ha aggiunto: “Si comincia con la sosta per poi implementare altri servizi, come i pass per la Ztl. Avverrà tutto on-line, evitando quindi l’accesso agli uffici comunali. Soprattutto sarà eliminato il cartaceo e il malcostume, registrato di recente, degli abusi nell’utilizzo dei pass”.
Di facile lettura ed utilizzo, l’app permette all’utente di accedere direttamente al pagamento orario della sosta sulle strisce blu. Sarà anche possibile abbonarsi per tipologia di mezzo e durata della sosta nei parcheggi di via Von Platen, Talete e Molo S.Antonio, oltre che nelle diverse aree di strisce blu. Le tariffe, infine, variano prevedendo un’agevolazione per residenti e lavoratori che pagheranno un prezzo ridotto rispetto ai non residenti.
Per accedere al servizio occorre scaricare l’applicazione da Google Play (a breve anche da Apple Store) creare un profilo con i propri dati anagrafici, indicare i dati del veicolo e, quindi, pagare direttamente con carta o attraverso un proprio borsellino elettronico al quale attingere.




Il futuro dell’industria in Sicilia, Musumeci a Siracusa: transizione e nuovi investimenti

Il riconoscimento dello stato di area di crisi complessa per la zona industriale di Siracusa è “presupposto necessario per la riconversione e verso nuovi investimenti”. Così il presidente della Regione, Nello Musumeci, a Siracusa, durante la presentazione del rapporto di sostenibilità a cura di Confindustria.
La Regione supporterà a Roma la richiesta avanzata per lo status di area di crisi industriale complessa. “E’ un braccio di ferro costante, nonostante parecchi ministri mostrino attenzione verso la Sicilia”.

Indicata la nuova sfida: diventare la prima regione verde in Sicilia, puntando sull’idrogeno. Questa la visione di Musumeci in tema di riconversione e transizione energetica.




Secondo rapporto di sostenibilità del polo industriale: sempre strategico per il Paese

Approvvigionamento energetico nazionale, sostenibilità, transizione energetica: se ne è discusso a Siracusa in occasione della presentazione del secondo Rapporto di Sostenibilità del Polo Industriale siracusano. Presenti i rappresentanti delle imprese del distretto (Eni Versalis Eni Rewind, Sonatrach, Lukoil, Eni, Sasol, Erg, Sol, Priolo Servizi, IAS). I temi trattati sono di rilevanza strategica nazionale.
È intervenuta con un lungo messaggio la sottosegretaria alla Transizione Ecologica, Vannia Gava: “Non possiamo sottrarci al grido di allarme di questo settore. Sarò lieta di avviare un dialogo con il polo industriale siracusano che durante la fase acuta della pandemia ha garantito continuità degli approvvigionamenti e stabilità del lavoro. È indispensabile che il governo trovi soluzioni insieme agli imprenditori che sono la parte trainante del nostro Paese”.
E il Presidente di Confindustria Sicilia, Diego Bivona, ha rivendicato la strategicità del polo siracusano per l’Italia intera. “Siamo al centro della catena di fornitura energetica nazionale per il know–how tecnologico e l’enorme valore del capitale umano, per il posizionamento strategico al centro del Mediterraneo, insostituibile ponte con i paesi dell’area Mena (Middle East, North Africa) a cui sempre di più dovremo guardare in una logica centrata sul Mediterraneo. Serve una visione comune ed un’assunzione di responsabilità conseguente e congiunta di governo nazionale, di governo regionale, forze produttive e parti sociali in cui ciascuno svolge la sua parte”.

Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha indicato la volontà della Regione: “ho detto al ministro Cingolani che vogliamo essere la prima Regione verde d’ Italia”. Presente anche Aurelio Regina, Delegato del Presidente di Confindustria Nazionale Bonomi. “Come Sistema Italia – ha spiegato Bonomi – abbiamo una debolezza rispetto a Francia e Germania: da una parte dobbiamo finanziare con un investimento ingente l’industria del rinnovabile e dall’altra dobbiamo tenere in vita il sistema termoelettrico che funzioni da bilanciamento all’instabilità strutturale delle rinnovabili. Quindi uno scenario con doppi costi, insostenibili da qui al 2030. Ma questo non significa che le imprese italiane non saranno pronte o non si stanno preparando a gestire il Green Deal europeo. Basti pensare che dal 2005 al 2015 le emissioni di CO2 in Italia sono passate da 581 milioni di tonnellate a 433 milioni con una contrazione dovuta in particolare ai settori industriali soggetti al meccanismo ETS che hanno effettuato ingenti investimenti nell’efficientamento dei processi. Le imprese italiane sostengono con forza il Green Deal europeo ma c’è bisogno di pragmatismo e di grande senso della realtà, guardando alle tecnologie disponibili con chiarezza e senza ideologie. Solo così e allineando i tre assi ambientale, economico e sociale, possiamo accompagnare un processo di transizione in linea con le aspettative del Paese. Se così non fosse rischiamo di perdere una grande opportunità”.




Covid: mascherine sempre con sè e tampone per chi viene da Germania e Regno Unito

In arrivo in Sicilia ulteriori misure di prevenzione antiCovid, per mettere al “sicuro” le festività natalizie. Sono contenute in una nuova ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, adottata dopo la relazione dell’assessorato alla Salute. I provvedimenti sono in vigore da oggi e fino al 31 dicembre.
Obbligo di tampone
Dovranno sottoporsi all’esame, nei porti e aeroporti siciliani, anche i viaggiatori che arrivano dalla Germania e dal Regno Unito. Attualmente il controllo è già previsto per chi proviene, o vi abbia transitato nei 14 giorni precedenti, dagli Usa, Malta, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia e Paesi Bassi.
Uso della mascherina
Viene introdotto l’obbligo di portare la mascherina sempre con sé e di indossarla anche in tutti i luoghi aperti al pubblico particolarmente affollati.




Covid, il bollettino: 42 nuovi positivi in provincia di Siracusa, +15 nel capoluogo

Sono 42 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Nel solo capoluogo, gli attuali positivi sono 193: 15 in più rispetto al dato di ieri. Sono 11 i siracusani ricoverati in ospedale per coronavirus, 2 in terapia intensiva (fascia d’età 60-69 anni). Il target al momento più esposto è quello di età compresa tra i 40 ed i 49 anni con 36 casi positivi e 2 ricoveri.
In Sicilia sono 501 i nuovi positivi registrati a fronte di 26.376 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 9.734 (+121). I guariti sono 385, 9 i decessi. Negli ospedali sono 388 i ricoverati (-6), 43 in terapia intensiva. I numeri di oggi elle singole province: Palermo 74 nuovi casi, Catania 153, Messina 133, Siracusa 42, Ragusa 21, Trapani 35, Caltanissetta 11, Agrigento 30, Enna 16.




Straripa l’Anapo, i precedenti: le alluvioni del 1951 e 2003. Il “termometro” Diddino

Per la terza volta nel giro di un secolo, l’Anapo ha “tagliato” in due Siracusa tracimando e interrompendo i collegamenti. Era successo in precedenza nel 1951 e nel 2003. Allora come ieri, abitazioni isolate, famiglie soccorse sui tetti delle abitazioni con i gommoni della Protezione Civile o l’elicottero dei Vigili del Fuoco. E tutta una serie di perplessità che hanno portato a domandarsi se quanto è accaduto poteva essere evitato.
Enzo Vinciullo nel 2004 era assessore alla Protezione Civile e dovette affrontare l’ultima, vasta esondazione dell’Anapo, prima di quest’ultima. “Comprendemmo subito la gravità della situazione grazie alla esperienza ed alla conoscenza del territorio. Contrada Diddino, in territorio di Solarino, da la misura della forza e della portata del fiume. Se l’acqua inizia a fuoriuscire dalle bocche di lupo realizzate alla base del ponte, è chiaro che nel giro di due ore Siracusa si ritroverà invasa. Questo succede quando la sezione idraulica non è più da sola sufficiente e quindi la quantità di acqua è così elevata che nel giro di poco tempo la piena raggiungerà Siracusa. Ed era inserito questo dato anche nei piani di Protezione Civile del Comune di Siracusa”, racconta Enzo Vinciullo. Insomma, l’accusa – neanche troppo velata – è che la situazione sia stata sottovalutata, lasciando famiglie così esposte al rischio esondazione quando invece c’era il tempo utile per disporre le evacuazioni.
“Ho l’impressione che nessuno si sia realmente reso conto di cosa è accaduto ieri. Mentre era tornato il sole, noi eravamo in prima linea a fronteggiare l’emergenza in arrivo e di cui nessuno sembrava avere contezza”, replica l’assessore Sergio Imbrò, fino a notte fonda in prima linea. Il riferimento è all’onda di piena arrivata ore dopo la pioggia del mattino. “Forse non si ha idea di cosa è sceso dal fiume. In via Elorina abbiano ritrovato e recuperato arnie trascinate da Sortino, alberi sradicati a Canicattini, Palazzolo. Possiamo pulire quanto vogliamo argini e canaloni, ma se dalla zona montana scende l’inferno, come lo sistemiamo? Tutta la Sicilia è stata flagellata, il problema non è mica solo Siracusa. Si deve prende cognizione del momento: è una fase in cui il clima sta cambiando e il nostro territorio siciliano si mostra fragile”, analizza il responsabile della Protezione Civile comunale.

“Siamo stati tempestivi negli interventi? Si, assolutamente si. Abbiamo liberato in tempi record via Elorina, nella notte. E Pantanelli, Capocorso lavorando fino alle 4 del mattino, la zona isolata di Pane e Biscotti. Si deve dare anche conto delle cose che abbiamo saputo fare, perchè siamo stati fino a notte a lavorare. Facile dare giudizi il giorno dopo, quando si è rimasti seduti sul divano. Abbiamo chiesto e ottenuto escavatori e pale meccaniche, squadre di Protezione Civile a supporto arrivate da Catania e Scicli. Un lavoro immane. Potevamo disporre prima le evacuazioni? Non c’erano elementi certi: e se avessimo solo generato del panico? Come avremmo affrontato quella situazione?”, le parole di Imbrò.
“E’ vero che il ponte Diddino offre subito la misura di cosa sta per accadere, ma non credo che vi fosse tempo ieri per prevenire l’onda di piena su Siracusa. Quando sono passato da lì, attorno alle 13, mi sono spaventato”, racconta il sindaco di Solarino, Seby Scorpo. “Siamo sotto la diga inferiore della centrale Enel e dove passa il ponte si vede quando inizia a straripare. E ieri il fiume era fuori controllo, l’acqua usciva con furia. I giardini circostanti sono finiti allagati e da lì a poco ha tracimato a Siracusa. Non si poteva prevenire. Credo sia davvero caduta una quantità d’acqua spaventosa. Il vero tema è che se non si fanno pulizie di argini e canaloni, e quando scende la piena è ormai tardi…”.
Sul tema della pulizia di argini e canali, da capire la posizione di Autorità di Bacino e Consorzio di Bonifica a cui spetterebbero le operazioni ordinarie. Ma nella confusione delle competenze, tutto rimane sospeso.




Pronto Soccorso di Siracusa: “bene ma non sufficiente riavvio reparto Medicina”, dice Cafeo

I posti letto di Medicina tornati disponibili al quarto piano dell’Umberto I di Siracusa non sono sufficienti a normalizzare l’attività del Pronto Soccorso. Lo sostiene il deputato regionale Giovanni Cafeo (Lega), dopo la protesta degli infermieri e la prima mossa disposta dall’Azienda Sanitaria Provinciale. “Per garantire il diritto alla salute ai cittadini di Siracusa, è necessario al più presto sbloccare l’utilizzo dei posti privati in convenzione, conteggiati nelle statistiche ufficiali ma attualmente inaccessibili”, spiega Cafeo.
“Le sacrosante proteste degli operatori del Pronto Soccorso di Siracusa hanno portato ad un primo parziale successo, con la disponibilità di ulteriori 24 posti letto ordinari all’ospedale Umberto I. Ma si tratta soltanto di un primo passo verso la normalizzazione di un sistema sanitario messo in crisi dalla pandemia di Covid e che adesso deve trovare forze e risorse per ripartire”.
Per Cafeo, “i 14 posti di medicina interna uniti ai 10 di geriatria potranno alleggerire il carico sopportato dal Pronto Soccorso, ma non rappresentano la soluzione del problema. Per questo abbiamo preparato un ordine del giorno per far revocare la sospensione di utilizzo dei posti letto nelle cliniche private per completamento del budget, al fine di ripristinare il diritto alla salute che spetta, anche se non sembrerebbe, anche ai cittadini del territorio di Siracusa”.