Anche un terremoto, provincia di Siracusa senza pace: scossa a Canicattini, magnitudo 3.1

Mancava il terremoto all’elenco di eventi avversi che si sono abbattuti sulla provincia di Siracusa, è arrivato: scossa di magnitudo 3.1 nel pomeriggio con epicentro nei pressi di Canicattini Bagni. I sismografi dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato il movimento tellurico alle 17.49 di questo pomeriggio, ad una profondità di 26 km. La terra ha tremato per pochi secondi e nonostante una magnitudo comunque elevata, non è stata particolarmente avvertita a Canicattini, mentre più numerose sono state le segnalazioni addirittura da Priolo.
Il Dipartimento Regionale di Protezione Civile ha subito contattato il sindaco, Marilena Miceli, per le prime notizie circa le eventuali conseguenze della scossa. Non si registrano, fortunatamente, danni a cose o persone. Canicattini è nota per questi fenomeni sismici e già in passato è stata al centro delle attenzioni dei media per un lungo sciame sismico che, per fortuna, non ha lasciato alcuna traccia.




Tamponi rapidi, i Nas in una farmacia di Priolo: non rispettate le norme di sicurezza

I titolari di una farmacia di Priolo Gargallo sono stati segnalati alle autorità sanitarie dai Nas di Ragusa, impegnati in operazioni di controllo sull’esecuzione dei tamponi rapidi. Contestata l’inottemperanza delle norme di sicurezza perchè i locali e i dispositivi individuali utilizzati nel corso dei prelievi non sono risultati idonei. Il direttore generale dell’Asp di Siracusa ha disposto la sospensione immediata dell’esecuzione dei test antigenici rapidi nella farmacia, fino a una nuova riorganizzazione ed in attesa di verifiche da parte degli ispettori.
Ai titolari della farmacia sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un ammontare di 2.000 euro.

foto archivio




Sirene all’alba, blitz dei Carabinieri in via Algeri: cinturata cittadella dello spaccio

E’ scattato questa mattina all’alba il blitz dei Carabinieri di Siracusa. “Cinturata” via Algeri, storica piazza dello spaccio con palazzine che – alle volte – diventano una sorta di cittadella fortificata per lo smercio di stupefacenti.
Con l’ausilio anche di un elicottero, massiccia mobilitazione dei Carabinieri con l’lausSiracusa. Blitz dei Carabinieri in corso in via Algeri, è scattato questa mattina all’alba. Grande mobilitazione delle forze dell’ordine, con assistenza dall’alto di un elicottero. “Circondata” una zona ritenuta cittadella fortificata dello spaccio.




Blitz all’alba in via Algeri, parlano gli investigatori: “Non esistono zone franche”

“Non esistono zone franche in città”. Così il tenente colonnello Ruocco commenta il blitz scattano questa mattina all’alba nella zona di via Algeri. Non è la prima volta e già una precedente operazione aveva permesso di sgominare una organizzazione dedita allo spaccio che, in quella zona, aveva costruito il suo quartier generale.
Questa mattina, sequestrata della droga, rimossi impianti di videosorveglianza e sequestrate armi.




Il bilancio del blitz a Mazzarona: un arresto e sei denunce, sequestrata un’arma e munizioni

Ecco il bilancio del blitz di questa mattina dei Carabinieri di Siracusa. L’attività dei Carabinieri si è concentrata prevalentemente nelle palazzine ai civici 122 e 124 di Via Algeri, abitate da circa 50 famiglie.
Nel corso del servizio sono state perquisite circa venti abitazioni. Un 37enne è stato arrestato il flagranza, grazie al fiuto di una delle unità cinofile, poiché trovato in possesso di 1,4kg di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi; tre persone di 23, 38 e 41 anni sono stati denunciati – rispettivamente – per detenzione illegale di arma (una carabina ad aria compressa cal 6,5 con matricola abrasa), detenzione illegale di munizioni (9 cartucce calibro 12) e per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti (5 dosi di cocaina del peso di circa 2 grammi).
Sono state rimosse 6 telecamere, installate senza autorizzazione, verosimilmente per controllare gli ingressi delle palazzine ed avvisare in caso di presenza di forze dell’ordine.
Altre tre persone sono state denunciate per porto illegale di coltello, evasione dagli arresti domiciliari e violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale. In due sono stati segnalati alla Prefettura in quanto assuntori di stupefacenti: erano in possesso di modica quantità.




Sbarco di migranti a Portopalo: in 120 arrivano con un barchino a vela

Nuovo sbarco di migranti lungo le coste siracusane. Nella notte, in 120 sono arrivati a Portopalo a bordo di una barca a vela. Sul posto i Carabinieri e la Polizia per le procedure del caso inclusa quella sanitaria: tampone per tutti, in attesa dell’esito e del trasferimento ad Augusta a bordo della nave quarantena.
Indagini in corso per individuare nel gruppo i possibili scafisti che, spesso, in questi casi tendono a nascondersi tra i migranti. Dalle loro testimonianze attesi elementi utili per identificare chi specula sul traffico di esseri umani.
Secondo la prima ricostruzione, il barchino con cui hanno raggiunto le coste siracusane sarebbe partito dalla Turchia con possibile tappa in Grecia prima di attraversare il mare ed arrivare a sud delle coste siracusane.




Siracusa alluvionata, l’assenza del governo regionale. Scala: “Musumeci venga in mezzo al fango”

“Trovo inaccettabile non vedere oggi, qui, in mezzo ai cittadini siracusani ed augustani ed agli imprenditori della provincia in ginocchio, né il presidente Musumeci né uno dei suoi tanti assessori”. Moena Scala non le manda a dire e con un post pubblicato sulla sua pagina social, l’ex presidente del Consiglio comunale di Siracusa si domanda perchè il governo regionale non abbia sentito il dovere morale di venire a dare un segno di supporto e vicinanza.

Pochi giorni prima, dopo l’alluvione a Catania, Musumeci si era precipitato nella città etnea con tanto di riunione di emergenza del governo regionale. A Siracusa, come fa notare la Scala, neanche un assessore di passaggio, quando di solito sono “sempre pronti invece a correre in questa provincia per inaugurare più e più volte tratti autostradali risibili”. E per rendere più chiaro il suo messaggio, ecco l’appello diretto a Musumeci: “Venga in mezzo al fango, tra la gente di Siracusa, e faccia sentire il suo peso”.
Sembra, in effetti, una svista questa “assenza” del governo regionale. E’ vero però che nelle ore dell’emergenza, il presidente Musumeci ha chiamato i sindaci delle città più colpite (Siracusa, Augusta) assicurando la vicinanza della Regione per tutto quello che sarà necessario. Si punta alla richiesta dello stato di calamità da parte del governo centrale. Per ottenerlo, la Regione dovrà essere veloce nella stima dei danni da allegare alla richiesta. I danni alle infrastrutture pubbliche ed al patrimonio edilizio privato, oltre ad agricoltura ed attività commerciali, sono ingenti.




Maltempo, ferita Augusta: crollata una parte del muro di cinta di Torre Avalos

A causa degli straordinari eventi atmosferici che hanno colpito la città di Augusta nei giorni scorsi, una parte del muro di cinta lungo il settore sud di Torre Avalos ha subito un parziale crollo. Il lato interessato è quello prospiciente l’ingresso del porto della città e quindi meno protetto dai frangiflutti.
Le forti mareggiate unite alle precipitazioni meteoriche di lunga durata ed eccezionale intensità che hanno interessato per diversi giorni la zona, hanno provocato un improvviso e imprevedibile indebolimento del rivestimento di conci causando un parziale collasso del muro.
La personale tecnico della Marina Militare in coordinamento con la Sovrintendenza di Siracusa effettuerà nei prossimi giorni una analisi tecnica del danno al fine di valutare la messa in sicurezza della struttura.
Già dal 2019 la Marina Militare, in collaborazione con la facoltà di architettura di Catania (sezione distaccata di Siracusa), ha avviato un iter progettuale per il restauro del monumento.

foto Salvo Lentini (da facebook)




Cadavere in via Luigi Spagna, perde la vita un 50enne: probabile malore

Sono stati i soccorritori del 118 a dare l’allarme. Sul marciapiedi di viale Luigi Spagna, a Siracusa, il corpo senza vita di un uomo. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto nella stretta stradina che collega viale Teracati con viale Zecchino. Nessuna segnalazione sospetta e tutto, al momento, lascerebbe propendere per un malore fatale.
Sul posto è arrivata una pattuglia dei Carabinieri. I militari hanno provveduto a delimitare la zona e ad attivare le procedure del caso.
A perdere la vita, secondo le prime informazioni, un uomo di 50 anni.




Tornato a Modica il volontario aggredito. Il Dipartimento regionale: “punizione esemplare”

Il volontario di Protezione Civile modicano aggredito ieri a Siracusa è tornato nella sua città natale. Collare e prognosi di dieci giorni per lui.
Il capo del Dipartimento della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, ha espresso massima solidarietà al ragazzo ed al Gruppo Comunale di Modica e dell’Associazione Nazionale VV.F. in congedo di Modica.
“Ciò che è avvenuto è un fatto di estrema gravità. È inaccettabile. Chiediamo alle Autoritá competenti di accertare le responsabilità e punire in modo esemplare chi ha usato violenza contro i volontari e ha impedito un intervento in emergenza di Protezione civile”.
Il 50enne che ha sferrato due pugni all’indirizzo del volontario è stato individuato e segnalato alla Questura. Secondo una ricostruzione, è andato in escandescenza perché chiedeva di transitare urgentemente con la sua automobile in un passaggio stradale che era limitato dalla presenza di alcune auto parcheggiate. Prima parole pesanti all’indirizzo di una volontaria di 24 anni, poi avrebbe sferrato un colpo alla testa al padre che si era interposto per salvaguardare la figli e quindi almeno un pugno a un altro volontario che arrivava in soccorso.
L’episodio è stato duramente condannato anche dal prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto.